Difficoltà nello studio e preoccupazioni per il futuro
Salve,
a nove esami dalla laurea, due anni fuoricorso, mi sto impegnando al massimo per cercare di finire al più presto.
Ho commesso degli errori in passato, ma anche la fortuna non è stata con me.
Nonostante questo mi sono prefissato un obiettivo, ed intendo portarlo avanti.
Tuttavia, nonostante la mia volontà, a volte mi riesce difficile studiare, e questo influisce sulla qualità del mio studio.
Tutte le mie preoccupazioni riguardo il ritardo, la mia media bassa, e il fatto che questo mi precluderà molte opportunità di crescita in futuro mi rendono difficile il compito al momento dello studio.
Aggiungo che il contesto in cui vivo non mi stimola molto, e che forse molte delle mie frustrazioni derivano dal fatto che non ho mai avuto un rapporto con una donna, e che la mia autostima in genere è molto bassa.
La mia situazione non è drammatica, nel senso che la accetto e vado avanti, ma mi piacerebbe che tutto fosse leggermente diverso.
Mi chiedevo se rivolgermi presso un consultorio potesse aiutarmi a far chiarezza, e in che modo, o se invece fosse il caso di tenere duro e accettare questa situazione
Grazie in anticipo
a nove esami dalla laurea, due anni fuoricorso, mi sto impegnando al massimo per cercare di finire al più presto.
Ho commesso degli errori in passato, ma anche la fortuna non è stata con me.
Nonostante questo mi sono prefissato un obiettivo, ed intendo portarlo avanti.
Tuttavia, nonostante la mia volontà, a volte mi riesce difficile studiare, e questo influisce sulla qualità del mio studio.
Tutte le mie preoccupazioni riguardo il ritardo, la mia media bassa, e il fatto che questo mi precluderà molte opportunità di crescita in futuro mi rendono difficile il compito al momento dello studio.
Aggiungo che il contesto in cui vivo non mi stimola molto, e che forse molte delle mie frustrazioni derivano dal fatto che non ho mai avuto un rapporto con una donna, e che la mia autostima in genere è molto bassa.
La mia situazione non è drammatica, nel senso che la accetto e vado avanti, ma mi piacerebbe che tutto fosse leggermente diverso.
Mi chiedevo se rivolgermi presso un consultorio potesse aiutarmi a far chiarezza, e in che modo, o se invece fosse il caso di tenere duro e accettare questa situazione
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
la situazione non sarà "drammatica" ma le crea un certo disagio, che deve essere affrontatato con l'assistenza di un professionista e non accantonato o "accettato".
Come mai che ciò desidera è solo"che tutto fosse leggermente diverso" invece di auspicare un bel cambiamento?
Per quanto riguarda i suoi studi per quale motivo è fuori corso?
Ha scelto lei il corso di laurea che frequenta?
Cosa desidera e quali progetti ha per il suo futuro?
la situazione non sarà "drammatica" ma le crea un certo disagio, che deve essere affrontatato con l'assistenza di un professionista e non accantonato o "accettato".
Come mai che ciò desidera è solo"che tutto fosse leggermente diverso" invece di auspicare un bel cambiamento?
Per quanto riguarda i suoi studi per quale motivo è fuori corso?
Ha scelto lei il corso di laurea che frequenta?
Cosa desidera e quali progetti ha per il suo futuro?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Salve,
si tratta di una sfumatura dovuta al mio taglio espressivo, ma in realtà ciò che volevo dire è esattamente quello.
Sono fuori corso perché nei primi due anni mi sono trasferito presso la sede dell'università cui sono iscritto, ma per vari motivi non del tutto a me addebitabili, non mi sono ambientato e ho deciso di continuare a studiare a casa, illudendomi che avrei potuto fare meglio e di più dal mio paesino di provincia, riservandomi di cercare altre opportunità dopo la laurea.
Così non è stato perché mi sono ritrovato in un ambiente che non mi è mai piaciuto, e che evidentemente mi ha poco o per nulla stimolato.
Il corso l'ho scelto io, ma senza grandi velleità.
Probabilmente non h la vocazione che altri hanno, ma non credo che sia il tempo di domandarsi se mi piaccia o meno.
Studio giurisprudenza, ma non mi attira il diritto interno.
In generale, ho l'impressione di avere un po' di confusione sul mio futuro, mi piacerebbe essere uno studente brillante e con tante opportunità.
si tratta di una sfumatura dovuta al mio taglio espressivo, ma in realtà ciò che volevo dire è esattamente quello.
Sono fuori corso perché nei primi due anni mi sono trasferito presso la sede dell'università cui sono iscritto, ma per vari motivi non del tutto a me addebitabili, non mi sono ambientato e ho deciso di continuare a studiare a casa, illudendomi che avrei potuto fare meglio e di più dal mio paesino di provincia, riservandomi di cercare altre opportunità dopo la laurea.
Così non è stato perché mi sono ritrovato in un ambiente che non mi è mai piaciuto, e che evidentemente mi ha poco o per nulla stimolato.
Il corso l'ho scelto io, ma senza grandi velleità.
Probabilmente non h la vocazione che altri hanno, ma non credo che sia il tempo di domandarsi se mi piaccia o meno.
Studio giurisprudenza, ma non mi attira il diritto interno.
In generale, ho l'impressione di avere un po' di confusione sul mio futuro, mi piacerebbe essere uno studente brillante e con tante opportunità.
[#3]
Gentile utente, comprendo il suo stato d'animo, ma la invito a prendere lei in mano la sua vita, giurisprudenza è una laurea con molteplici e diverse possibilità di scelta, la invito a farsi davvero aiutare dal consultorio, troverà un aiuto a chiarirsi tante cose del suo presente e del suo passato e un sostegno per migliorare l'autostima e il coraggio.
Non è vero che " il coraggio uno non se lo può dare" si può volerlo il coraggio, forse era meglio non studiare da casa, solo senza la spinta e lo slancio che frequentare l'università dà a tutti..
..I compagni, i professori , molti sono bravi, carismatici , mangiare insieme , passarsi appunti e libri, tutto questo può essere un'opportunità per uscire dall'isolamento.
A questo punto cerchi di stabilire contatti quando va all'università, in giornata.. forse ci sono altri ragazzi /e che fanno i pendolari..
Lei mi sembra riflessivo e intelligente, cerchi di ottimizzare queste doti, senza rattristarsi per quello che nella sua vita non c'è ancora.. Ci sono molte ragazze che adorano essere guardate , viste, a cui chiedere appunti,libri.. basta buttarsi..
Buona vita. !
Non è vero che " il coraggio uno non se lo può dare" si può volerlo il coraggio, forse era meglio non studiare da casa, solo senza la spinta e lo slancio che frequentare l'università dà a tutti..
..I compagni, i professori , molti sono bravi, carismatici , mangiare insieme , passarsi appunti e libri, tutto questo può essere un'opportunità per uscire dall'isolamento.
A questo punto cerchi di stabilire contatti quando va all'università, in giornata.. forse ci sono altri ragazzi /e che fanno i pendolari..
Lei mi sembra riflessivo e intelligente, cerchi di ottimizzare queste doti, senza rattristarsi per quello che nella sua vita non c'è ancora.. Ci sono molte ragazze che adorano essere guardate , viste, a cui chiedere appunti,libri.. basta buttarsi..
Buona vita. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Cosa le piacerebbe fare dopo la laurea?
E' importante che si "veda" in qualche ruolo o contesto interessante e stimolante, se vuole trovare le energie necessarie per concludere gli studi.
Se per il "dopo" non ha in mente nulla di particolare è comprensibile che non utilizzi tutte le sue forze per arrivarci e che questo rallenti il suo percorso.
Anche se ha la volontà razionale di raggiungere l'obiettivo deve tener conto di tutti quegli aspetti emotivi e irrazionali che ne ostacolano il raggiungimento: quando si dice che volere è potere si intende "volere" nel senso più pieno del termine, e cioè sia razionalmente, come progetto, sia emotivamente, con l'investimento che ne consegue e che sembra che lei non riesca ad attuare.
E' importante che si "veda" in qualche ruolo o contesto interessante e stimolante, se vuole trovare le energie necessarie per concludere gli studi.
Se per il "dopo" non ha in mente nulla di particolare è comprensibile che non utilizzi tutte le sue forze per arrivarci e che questo rallenti il suo percorso.
Anche se ha la volontà razionale di raggiungere l'obiettivo deve tener conto di tutti quegli aspetti emotivi e irrazionali che ne ostacolano il raggiungimento: quando si dice che volere è potere si intende "volere" nel senso più pieno del termine, e cioè sia razionalmente, come progetto, sia emotivamente, con l'investimento che ne consegue e che sembra che lei non riesca ad attuare.
[#5]
Ex utente
Grazie dott.ssa Muscarà, lei ha pienamente ragione.
Purtroppo non posso frequentare, ed è troppo tardi per me ora, per vivere la vita accademica.
Devo solo tentare di finire prima possibile, sperando che il mio svantaggio di età e di voti non mi penalizzi troppo.
Per quanto riguarda le ragazze, ho grossissimi problemi, perché sembra quasi che non mi considerino, ho molte difficoltà di autostima, forse perché non mi sono mai sentito apprezzato e bello.
Non ho l'indole del casanova, pertanto preferisco non cercarmi ulteriori motivi di frustrazione.
Se troverò l'afflato giusto, mi recherò al consultorio.
Grazie mille intanto per il suo incoraggiamento.
Dottoressa Massaro:
grazie alla volontà, benché i voti siano stati frustranti per la mediocrità, ho sostenuto ben sette esami in sei mesi.
Il ritardo, lo stigma che mi autoinfliggo, e i voti mediocri non fanno che alimentare la mia ansia, con tutte le conseguenze del caso.
Non ho purtroppo quello slancio entusiasta di cui forse lei parla.
Mi costa più caro, ma d'altronde non a tutti è dato il dono della vocazione.
Per il futuro, avrei delle idee, ma mi sono precluse dai miei risultati accademici, e comunque ad essere onesto ho paura di non avere le forze.
Ad esempio, mi piacerebbe un master all'estero, ma ammesso e non concesso che io avessi i requisiti, visti i precedenti non credo di essere all'altezza, non tanto come capacità, quanto come voglia e motivazioni, che evidente,ente sono già poco forti in questo frangente.
Purtroppo non posso frequentare, ed è troppo tardi per me ora, per vivere la vita accademica.
Devo solo tentare di finire prima possibile, sperando che il mio svantaggio di età e di voti non mi penalizzi troppo.
Per quanto riguarda le ragazze, ho grossissimi problemi, perché sembra quasi che non mi considerino, ho molte difficoltà di autostima, forse perché non mi sono mai sentito apprezzato e bello.
Non ho l'indole del casanova, pertanto preferisco non cercarmi ulteriori motivi di frustrazione.
Se troverò l'afflato giusto, mi recherò al consultorio.
Grazie mille intanto per il suo incoraggiamento.
Dottoressa Massaro:
grazie alla volontà, benché i voti siano stati frustranti per la mediocrità, ho sostenuto ben sette esami in sei mesi.
Il ritardo, lo stigma che mi autoinfliggo, e i voti mediocri non fanno che alimentare la mia ansia, con tutte le conseguenze del caso.
Non ho purtroppo quello slancio entusiasta di cui forse lei parla.
Mi costa più caro, ma d'altronde non a tutti è dato il dono della vocazione.
Per il futuro, avrei delle idee, ma mi sono precluse dai miei risultati accademici, e comunque ad essere onesto ho paura di non avere le forze.
Ad esempio, mi piacerebbe un master all'estero, ma ammesso e non concesso che io avessi i requisiti, visti i precedenti non credo di essere all'altezza, non tanto come capacità, quanto come voglia e motivazioni, che evidente,ente sono già poco forti in questo frangente.
[#6]
E' importante che lei identifichi un obiettivo conseguente e successivo alla laurea per trovare la spinta necessaria per terminare gli studi non solo perchè ormai è in ballo, ma per costruirsi un futuro.
Se è in grado addirittura di sostenere 7 esami in 6 mesi è in grado anche di frequentare un master, su questo può stare tranquillo.
In che senso pensa di avere un significativo svantaggio rispetto agli altri studenti?
In concreto quali obiettivi le precluderebbero i suoi 2 anni di fuori corso?
Se è in grado addirittura di sostenere 7 esami in 6 mesi è in grado anche di frequentare un master, su questo può stare tranquillo.
In che senso pensa di avere un significativo svantaggio rispetto agli altri studenti?
In concreto quali obiettivi le precluderebbero i suoi 2 anni di fuori corso?
[#7]
Caro ragazzo,
comprendo lo stato emotivo in cui lei si trova, ma vedo anche speranza per il futuro. La ricerca di un aiuto psicologico è il primo passo.
Insieme ad uno psicoterapeuta potrà ritrovare la giusta motivazione e capire quali sono stati i motivi che l'hanno portata a fermarsi.
Inoltre potreste lavorare anche sulle relazioni.
Non esiti a chiedere aiuto, vedrà che sarà utile.
Un caro abbraccio
comprendo lo stato emotivo in cui lei si trova, ma vedo anche speranza per il futuro. La ricerca di un aiuto psicologico è il primo passo.
Insieme ad uno psicoterapeuta potrà ritrovare la giusta motivazione e capire quali sono stati i motivi che l'hanno portata a fermarsi.
Inoltre potreste lavorare anche sulle relazioni.
Non esiti a chiedere aiuto, vedrà che sarà utile.
Un caro abbraccio
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#8]
Ex utente
Dott.ssa Massaro: molte opportunità che vengono offerte tramite pubblici bandi, ad esempio borse di mobilità all'estero, e master di un certo livello.
In realtà di opportunità vi è abbondanze, ma tutto per gli studenti eccellenti.
È come se qualcosa, nel mio foro interno, rigettasse la mediocrità che mi caratterizza, nonostante io non riesca a cambiare in meglio niente della mia vita.
Tutte queste opportunità mi sono precluse, non avendo una media alta (25) ed essendo fuoricorso.
Il problema maggiore è che non avendo intenzione di intraprendere la pratica forense, il voto conta molto, negli ambiti in cui mi piacerebbe tentare, come un master all'estero, per poi fare domanda per qualche ente sovranazionale o internazionale.
Spesso ho faticato molto, preparando lentamente degli esami, per poi prendere voti bassi.
A volte mi sento così tagliato fuori dal mondo ed indietro, che quasi mi vergogno di dirlo, e quando i domandano quanto mi manchi, senza accorgermene, tento di giustificarmi.
Sono stato educato, forse troppo, alla sincerità e quindi la mia insicurezza si percepisce immediatamente.
Dott.ssa Mirona: la ringrazio.
In che senso potrei lavorare sulle relazioni?
Grazie
In realtà di opportunità vi è abbondanze, ma tutto per gli studenti eccellenti.
È come se qualcosa, nel mio foro interno, rigettasse la mediocrità che mi caratterizza, nonostante io non riesca a cambiare in meglio niente della mia vita.
Tutte queste opportunità mi sono precluse, non avendo una media alta (25) ed essendo fuoricorso.
Il problema maggiore è che non avendo intenzione di intraprendere la pratica forense, il voto conta molto, negli ambiti in cui mi piacerebbe tentare, come un master all'estero, per poi fare domanda per qualche ente sovranazionale o internazionale.
Spesso ho faticato molto, preparando lentamente degli esami, per poi prendere voti bassi.
A volte mi sento così tagliato fuori dal mondo ed indietro, che quasi mi vergogno di dirlo, e quando i domandano quanto mi manchi, senza accorgermene, tento di giustificarmi.
Sono stato educato, forse troppo, alla sincerità e quindi la mia insicurezza si percepisce immediatamente.
Dott.ssa Mirona: la ringrazio.
In che senso potrei lavorare sulle relazioni?
Grazie
[#9]
caro giovanotto, lei deve osare, mi vien da dirle, osare di pensare se migliorare tutto non sia possibile, a passi piccoli e tenaci.. faccia attenzione nello scegliere il professore con cui si laurea, può essere un aggancio ed un aiuto per cercare e trovare delle soluzioni..
Cerchi di avere "l'ambizione della qualità" nelle cose che fa , di superare tutta questa rigidità che viene da lontano e di essere coraggioso e intelligente , possiamo usare strategicamente l'intelligenza non solo per gli esami, ma per vivere meglio, lo sa ?Ma deve volersi bene lei, tanto per cominciare, che in fondo non è così in ritardo come pensa.. ritardo poi rispetto a chi ?
Cerchi di avere "l'ambizione della qualità" nelle cose che fa , di superare tutta questa rigidità che viene da lontano e di essere coraggioso e intelligente , possiamo usare strategicamente l'intelligenza non solo per gli esami, ma per vivere meglio, lo sa ?Ma deve volersi bene lei, tanto per cominciare, che in fondo non è così in ritardo come pensa.. ritardo poi rispetto a chi ?
[#11]
Forse lei sta vedendo il bicchiere mezzo vuoto: ci sono sicuramente master e corsi dai requisiti di ammissione stringenti, ma ce ne sono tanti altri - o magari quegli stessi, da frequentare senza poter usufruire di una borsa di studio - che non le sono affatto preclusi.
Penso che l'ambiente poco stimolante in cui si trova la possa rendere apatico e concentrato solo su ciò che NON può fare.
Ha preso informazioni per rivolgersi ad uno psicologo?
Penso che l'ambiente poco stimolante in cui si trova la possa rendere apatico e concentrato solo su ciò che NON può fare.
Ha preso informazioni per rivolgersi ad uno psicologo?
[#12]
Ex utente
Purtroppo ho dei disagi pure in quello, non essendo affatto considerato dal sesso opposto.
Nello specifico, in cosa mi potrebbe aiutare?
Purtroppo non ho ancora preso contatto, un po' per motivi di studio, un po' perché non sono esattamente sicuro di poter sostenere una terapia, non avendo un reddito.
Nello specifico, in cosa mi potrebbe aiutare?
Purtroppo non ho ancora preso contatto, un po' per motivi di studio, un po' perché non sono esattamente sicuro di poter sostenere una terapia, non avendo un reddito.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 3.9k visite dal 11/02/2013.
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