Ansia, depressione.

Salve vi scrivo perchè sono arrivata ad un punto di non ritorno.
Vi illustro la mia storia brevemente se possibile: ho 22 anni, sono una studentessa universitaria e anche abbastanza brava, vivo con i miei genitori e ho un esistenza apparentemente molto tranquilla.
Dal 2007 soffro di ansia, un ansia che non mi permette di vivere in modo sereno perchè mi limita moltissimo anche se gli altri sembrano non rendersene conto.
Io non riesco a stare sola cioè ho paura della solitudine, ho paura di guidare la macchina da sola e di dormire da sola (a volte anche a prendere il treno o stare poche ore in casa sola) assurdo.
Sono andata da una psicologa ma non appena sono stata meglio ho mollato perchè pensavo di poter farcela da sola.
Dopo qualche tempo in cui stavo meglio sono di nuovo ricaduta nell'ansia totale ma questa volta comincio a fare pensieri strani, compreso il suicidio. Premetto che io temo follemente la morte, il dolore e la malattia ma ultimamente il mio dolore interiore è insopportabile.
Mi ha lasciato il mio ragazzo dopo molti anni di rapporto e forse la causa del malessere interiore è anche quella. Lo amavo molto ma io sento qualcos'altro dentro di me...sento un serpente insidioso che mi spinge all'autodistruzione. Mi manca il mio ragazzo da morire ma il mio pensiero continuo è "oddio rimarrò sola per sempre" e lui era per me un appoggio morale, mi sopportava e supportava con le mie crisi, e mi facilitava la vita, lo devo ammettere.
Io sento che per la mia malattia non esista soluzione e che nessun psicologo possa aiutarmi perchè sento qualcosa che mi toglie ogni volontà, anche quella di studiare che bene o male ho sempre avuto.
Tutto questo mi porta anche a sentirmi inutile... io mi sento inutile rispetto ai ragazzi della mia età.. mi faccio schifo quando mi guardo (non sono una brutta ragazza anzi penso di essere normale come tante altre anche se un po' particolare) perchè non vedo me stessa.. mi sento in gabbia perchè da una parte vorrei fare tante cose, come cambiare città per la specialistica..dall'altra sono stanca per provare di nuovo a stare bene, temo di fallire e questo circolo vizioso mi porta a fare pensieri strani che non voglio fare più perchè mi fanno paura. Scrivo qui perchè sto pensando di parlarne con i miei genitori che sono sicura mi capirebbero, ma mi sento una fallita, ancora una volta perchè l'ansia si è presa la mia vita. Cosa ne farò del mio futuro.... sono in un baratro senza fine e voglio uscirne.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Sono andata da una psicologa ma non appena sono stata meglio ho mollato perchè pensavo di poter farcela da sola.
Dopo qualche tempo in cui stavo meglio sono di nuovo ricaduta nell'ansia totale ma questa volta comincio a fare pensieri strani, compreso il suicidio"

Cara Utente,

come vede quando si intraprende una cura - medica o psicologica - è necessario portarla a termine e non interrompere quando apparentemente si sta meglio, ma il problema alla base dei sintomi non è stato ancora risolto.

Questo è necessario sia per evitare ricadute sia per non arrivare ad un successivo peggioramento della sintomatologia, che è ciò che sta accadendo a lei da quanto ci dice.

Che tipo di psicoterapia ha effettuato e per quanto tempo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta.
Ho visto due psicologi nella mia vita fino ad ora.
La prima volta ero piccola, avevo 16 anni ed era una psicologa che trattava adolescenti, con lei facevo delle sedute in cui mi insegnava a rilassarmi, a tirar fuori le mie paure ma non ricordo molto bene.
La seconda volta, 4 anni fa sono stata in cura per circa 4 mesi da una psicologa e con lei ho ricominciato a guidare la macchina facendo delle vere e proprie prove pratiche e poi esercizi di rilassamento. Non so che tecniche adottasse ma facevo delle cose pratiche.
Quello che mi dispiace è che secondo me non sono mai stata in grado di tirare fuori tutto quello che avevo dentro. Ora che la mia storia è finita sento di dover iniziare una nuova vita. Di vivere di nuovo.
Vorrei capire se ci sono altre persone che vivono ciò che vivo io perchè mi sembra di non essere capita dalle persone che ho intorno. Posso guarire? Sarà faticoso? Perchè penso al suicidio a soli 22 anni?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci sono molte persone che sofffrono di ansia o depressione o altro ancora e che stanno male, ma in genere cercano di non darlo a vedere e non lo raccontano in giro.

Ha la possibilità di ricontattare la psicologa che l'ha seguita per quei 4 mesi?
[#4]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Certo immagino che ci siano molte persone che soffrono di depressione, era una domanda stupida in effetti. Piu che altro è la voglia di trovare qualcuno che mi dica che ci è passato ma è guarito perchè io sono molto sfiduciata.
Per ricontattarla dovrei provare a tornare dal mio medico di base perchè era lui ad avermi indirizzato. Probabilmente però si è trasferita per lavoro a molti km da qui.
Secondo Lei devo rivolgermi ad uno psicologo o passare addirittura allo psichiatra? In settimana ho intenzione di tornare comunque dal mio medico di base per parlargliene, spero di trovare la forza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Può iniziare a cercarla autonomamente tramite internet.
Perchè pensa che si sia trasferita?

Non so dirle se nel suo caso si rende necessaria anche una terapia farmacologica, ma visto che aveva tratto significativi benefici dalle sedute con la psicologa non posso che consigliarle di riprendere prima di tutto questa strada.

Per quanto riguarda i pensieri di suicidio spesso si tratta solo di fantasie consolatorie, non di un reale desiderio di morire.
E' una fantasia piuttosto diffusa che probabilmente la maggior parte delle persone ha sviluppato almeno una volta nella vita, in particolare nel corso dell'adolescenza e nella vecchiaia, e può riguardare anche i bambini. Non ha importanza la sua età, ciò che conta è come si sente.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Il mio medico mi aveva prescritto delle gocce per riposare serenamente ma non le ho mai prese per timore di dipendere dai farmaci. una notte però dopo un attacco di panico ho assunto delle gocce di tranquirit ed effettivamente sono stata bene e sono risuscita a dormire e a calmarmi.
Non ho MAI piu assunto farmaci tranquillanti.


Credo che si sia trasferita la mia piscologa perchè sapevo che aveva uno studio anche in un altra città.. quindi non so se dopo tanti anni eserciti ancora qui. Ho intenzione comunque di chiedere al mio medico o di cercarne un altra.

Io ho davvero paura di affrontare delle sedute dallo psicologo perchè temo di scavare dentro di me e tirare fuori tutto il mio dolore.

Certo che non importa l'età: ho 22 anni ma non sento di aver vissuto veramente nemmeno un secondo della mia vita. E' una sensazione orrenda che mi fa pensare di non servire a niente qui.
Spero di risolvere questo mio malessere per poter smettere di sopravvivere e ricominciare a vivere ed essere una persona non sprecando più la mia intelligenza per rinpiangere il mio passato.
Grazie!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Spesso per cambiare è necessario occuparsi di questioni che non fa piacere affrontare, ma che producono effetti negativi proprio fino a quando rimangono sepolte e indisturbate.
Quando lo avrà fatto ne sarà contenta e sollevata.
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