Paura della morte

Buonasera è da qualche periodo che sto facendo strani pensieri riguardo la morte. Di base sono una persona ipocondriaca e penso che le due cose siano strettamente collegate. I pensieri comunque mi riferivo, come da titolo, sono relativi al terrore della morte. Li ho sempre fatti, ogni tanto col terrore di perdere qualcuno di caro e ogni tanto ( come ora) il terrore di dover affrontare io il "giorno del giudizio" (ho letto che sminuire il nome aiuta lievemente a sopportarne l idea). Il punto è che oramai vivo spesso solo a causa dell universita e la notte soprattutto mi trovo a rimuginare tra i miei pensieri. Stanotte appunto corocato nel letto avevo gli occhi letteralmente sgranati al solo pensiero di cosa possa essere la morte. Il mio cervello incomincia a delirare, incomincio a chiedermi cosa vedrebbero i miei occhi, il mio cervello, il mio pensare, dove finirebbero? È come diceva un filosofo: dormire senza sogni? Proprio stanotte cercavo di capire come reagisce il mio cervello a pensare a cio che ero prima di nascere e ovviamente non mi sono dato una risposta, ma mi ha lievemente tranquillizzato la cosa perche il concetto è molto simile. Ma il punto senza dilungarmi ancor di piu, come faccio a smettere di avere il terrore, di pormi interrogativi, di andare nel panico e incominciare a sforzarmi di credere in un al di la per il solo sfizio di darmi una risposta? Cosa devo fare? Spero che parlarne sia di aiuto. (ah faccio una piccola precisazione scontata, questo "panico" lo raggiungo sempre e soltanto in solitudine). Vi ringrazio molto dell attenzione. Spero vivamente in una vostra risposta. Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

adesso che sta frequentando l'università, immagino fuori sede, si trova spesso a stare da solo?
In cosa consiste la sua "ipocondria"?

Ha già fatto in precedenza una consulenza psicologica?

Se queste idee sono percepite come troppo intrusive, se le condizionano troppo la vita sociale e universitaria le suggerisco di chiedere una consulenza psicologica.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Buon pomeriggio Dottore, si sono fuori sede e spessissimo mi trovo a star da solo a causa dello studio, dei viaggi, e spesso mancano i miei coinquilini, così da allungare la mia permanenza solitaria.
La mia ipocondria riguarda l aver paura ogni volta di avere qualche malattia, ogni tanto ho la sensazione di avere i sintomi che mi porteranno all infarti, altre al tumore, una volta addirittura pensavo di avere i sintomi della sclerosi multipla. Inoltre non ho mai fatto una consulenza psicologica, solitamente parlarne anche solo con un amico mi aiuta a auperare i problemi, forse proprio per la vicinanza di qualcuno, ma il punto è che volevo esentarmi totalmente da questo tipo di periodi angosciosi e turbanti come quello di ieri notte appunto.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

come le ripeto se intende superare queste sue paure infondate su presunti malesseri le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo, visto che ha scongiurato l'esistenza del danno organico reale.

Cerchi comunque di recuperare un po' di vita sociale e lo stare con piacere insieme ai suoi amici. Alcune volte il "rimuginare" su pensieri dall'aspetto apparentemente intellettuale non porta a vere riflessioni, ma ad un tipo di pensiero fine a se stesso e molto spesso legato a stati ansiosi.


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Utente
Utente
Buonasera dottore la ringrazio molto per il suo aiuto pronto e rapido! Cerchero di frequentare il piu possibile qualcuno che mi fara sentire a mio agio. Lo psicologo mi sembra una soluzione un po affrettata. Provero a fare un periodo di prova e se vedrò che il problema persiste mi consulterò con uno psicologo. La ringrazio ancora e le auguro buon proseguimento. Arrivederci!