Ansia e fobia

Salve,
sono stata in cura per due anni presso uno psichiatra per disturbi d'ansia. La mia terapia prevedeva 3 compresse da 20 mg di sereupin e 2 compresse di xanax da 3 mg a rilascio prolungato. Ho ridotto la cura, sotto controllo medico, fino a terminarla, nel giro di 4 mesi senza aver problemi di dipendenza da farmaco. A marzo sarà un anno che nn prendo più psicofarmaci e per i primi mesi dalla fine della cura sembrava andasse tutto bene, ma poi ho cominciato ad avere problemi di concentrazione e di memoria, per poi ritrovarmi ad avere di nuovo attacchi d'ansia (che a me sembrano molto più violenti di prima). Da ottobre, per una piccola fitta al dente (una piccola carie che ho subito curato), ho cominciato a fissarmi sui miei denti, a controllarli davanti allo specchio parecchie volte al giorno con la fobia di avere prima carie ovunque e poi la piorrea (a causa di problemi gengivali probabilmente dovuti al fumo).Nonostante il mio dentista mi abbia rassicurata, continuo ad essere convinta di averla. Mi sento anche un po' stupida a raccontare queste cose, ma vi assicuro che nn riesco più a "vivere" cn questa fobia, e' un pensiero costante e opprimente che faccio vivere anche a chi mi sta vicino. Ho letto qualche articolo e penso di essere ipocondriaca. Potreste consigliarmi sul da farsi e qualche specialista a Salerno?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
se ho ben compreso, la terapia effettuata in passato è stata esclusivamente di tipo farmacologico.
Ha pensato o le è stato consigliato anche di effettuare una consulenza psicologica per valutare l'opportunità di affiancare all'assunzione delle medicine anche un percorso psicoterapeutico?

Cosa fa nella vita?
Quali sono i suoi interessi?
Attualmente è impegnata in una relazione?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Gentile dr.ssa Scalco,
la ringrazio per aver preso in considerazione il mio consulto e soprattutto per aver risposto così celermente. Si, in effetti, la mia e' stata una terapia solo di tipo farmacologico, che nn ho voluto continuare in quanto sarebbe stata incrementata ancora con altri farmaci che consideravo si' utili, ma sicuramente nn curativi per il mio malessere. Sapevo di essere solo "piacevolmente sedata" e nn potevo piu' continuare, a parte per le responsabilita' che ho, anche per la mia vita che nn riuscivo più a gestire con lucidità. Un altro tipo di percorso non mi e' stato consigliato ed io, essendo ignorante in materia, non so come muovermi. Sono una studentessa iscritta alla facoltà di giurisprudenza e sono fidanzata da 9 anni.
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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 113 3
Gentilissima, per come leggo il suo consulto, è probabile che il suo problema primario sia l'ansia in generale, e dopo l ipocondria, che può insorgere a seguito di un disturbo ansioso- di panico. Mi spiego: nel momento in cui ha curato l'ansia, è stata meglio..poi ha deciso di sospendere il trattamento farmacologico, e lì è stata nuovamente male ed è insorto anche un timore ipocondriaco..

Sicuramente i risultati migliori si possono ottenere con una combinazione di trattamento farmacologico e trattamento psicoterapeutico. Per quanto riguarda gli psicofarmaci non posso consigliarla, perchè solo un medico/uno psichiatra li può prescrivere; per la componente psicologica il mio suggerimento è quello di vedere più da vicino che cosa genera ansia in lei e che cosa lei prova... Non so nella sua zona, nella sua facoltà potrebbe trovare un primo sportello psicologico, ma l'aiuto di un professionista psicologo mi sembra indicato per esplorare questa situazione..è anche giovane! Un caro saluto

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Intanto, se non li ha ancora letti, le consiglio i seguenti articoli di approfondimento:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html

Il primo passo da effettuare può essere quello di rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta (meglio se esperto in disturbi d'ansia) per una valutazione della situazione, in modo da decidere successivamente se e come intervenire.
A sua scelta può rivolgersi ad un servizio pubblico di psicologia o ad un professionista privato.
Se vuole, può cercare direttamente tra i professionisti iscritti a questo sito:

https://www.medicitalia.it/specialisti/psicoterapia/

Saluti.
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Utente
Utente
Grazie!
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