Uno psicologo perchè la sento come una brutta sconfitta
Cari dottori,
soffro davvero maledettamente la solitudine.
ho 25 anni, ho studiato all'università (ed anche bene), ma non sono più sereno da 3 anni e non riesco a venirne a capo. prima mettevo una pietra sopra e andavo avanti. ora non sono abbattuto, faccio tutto ciò che devo ma sono veramente infelice.
esclusa qualche breve parentesi sono sempre stato una persona sola, profondamente. e seppure me ne sono lamentato spesso a casa non vengo compreso: "tanto c'ho la laurea, tanto t'inserirai nel mondo del lavoro, il matrimonio non è il fine ultimo della vita" e scusando il termine mi dicono solo cazzate.
non ricordo se non occasionalmente qualche uscita una sera, non ricordo una fidanzata se non una breve parentesi e squallida per di più. se cerco d'uscirne fuori purtoppo (specie le ragazze) intuiscono la mia "sfiga" e m'ignorano del tutto.
sono veramente triste ed ho voglia di richiudermi in me, perchè non mi sento accettato specie dalle ragazze. vorrei tanto averne una e farmi una famiglia un giorno e non potete immaginare come ci penso spesso e che magari vorrei avere un figlio.
vorrei uscirne, perchè so che sto sprecando il mio tempo ma trovo sempre troppo forte l'indifferenza o il muro di un mondo omologato dove davvero mi risulta pesante viverci.
riconosco di aver bisogno d'aiuto, ma della mia famiglia (è gente buonissima, ma che non mi capisce in questo senso) non mi posso fidare e per di più non me la sento di andare da uno psicologo perchè la sento come una brutta sconfitta...
soffro davvero maledettamente la solitudine.
ho 25 anni, ho studiato all'università (ed anche bene), ma non sono più sereno da 3 anni e non riesco a venirne a capo. prima mettevo una pietra sopra e andavo avanti. ora non sono abbattuto, faccio tutto ciò che devo ma sono veramente infelice.
esclusa qualche breve parentesi sono sempre stato una persona sola, profondamente. e seppure me ne sono lamentato spesso a casa non vengo compreso: "tanto c'ho la laurea, tanto t'inserirai nel mondo del lavoro, il matrimonio non è il fine ultimo della vita" e scusando il termine mi dicono solo cazzate.
non ricordo se non occasionalmente qualche uscita una sera, non ricordo una fidanzata se non una breve parentesi e squallida per di più. se cerco d'uscirne fuori purtoppo (specie le ragazze) intuiscono la mia "sfiga" e m'ignorano del tutto.
sono veramente triste ed ho voglia di richiudermi in me, perchè non mi sento accettato specie dalle ragazze. vorrei tanto averne una e farmi una famiglia un giorno e non potete immaginare come ci penso spesso e che magari vorrei avere un figlio.
vorrei uscirne, perchè so che sto sprecando il mio tempo ma trovo sempre troppo forte l'indifferenza o il muro di un mondo omologato dove davvero mi risulta pesante viverci.
riconosco di aver bisogno d'aiuto, ma della mia famiglia (è gente buonissima, ma che non mi capisce in questo senso) non mi posso fidare e per di più non me la sento di andare da uno psicologo perchè la sento come una brutta sconfitta...
[#1]
Gentile utente, provi a leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Secondo me, più che considerare un fallimento l'aiuto dello psicologo, potrebbe vederlo come un modo per uscire da questa situazione, dal momento che imparare a stare con gli altri e ad essere a proprio agio anche con se stessi è un'abilità appresa. Magari Lei non ne ha avuto l'occasione, oppure era maggiormente concentrato su altro nella vita.
Ma se adesso soffre per questa situazione, perchè non fare qualcosa di utile per risolvere il problema?
Non sarà con una mail che la situazione potrà cambiare!
Saluti,
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Secondo me, più che considerare un fallimento l'aiuto dello psicologo, potrebbe vederlo come un modo per uscire da questa situazione, dal momento che imparare a stare con gli altri e ad essere a proprio agio anche con se stessi è un'abilità appresa. Magari Lei non ne ha avuto l'occasione, oppure era maggiormente concentrato su altro nella vita.
Ma se adesso soffre per questa situazione, perchè non fare qualcosa di utile per risolvere il problema?
Non sarà con una mail che la situazione potrà cambiare!
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
il problema NON è che lei non trova le giuste occasioni, dal momento che non è vissuto chiuso in casa da quando è nato ad oggi!
Il problema è che Lei le occasioni le ha avute, ma:
- non le ha viste o non le ha colte
- era preso da altro e ha dato la priorità ad altro
- le ha viste ma era troppo spaventato per poterle affrontare e usare a Suo vantaggio
- avendo una bassa autostima ha ritenuto di essere indegno e non meritevole di tali opportunità, ecc....
Lo psicologo serve proprio per renderLa consapevole di tutto ciò e, soprattutto, per aiutarLa concretamente a fare ciò che teme.
Dallo psicologo non si va per "sfogarsi" come molti credono, ma per capire e trovare insieme soluzioni al problema.
Spero di essere stata chiara.
Se ha bisogno ancora, sono qui.
Cordiali saluti,
il problema NON è che lei non trova le giuste occasioni, dal momento che non è vissuto chiuso in casa da quando è nato ad oggi!
Il problema è che Lei le occasioni le ha avute, ma:
- non le ha viste o non le ha colte
- era preso da altro e ha dato la priorità ad altro
- le ha viste ma era troppo spaventato per poterle affrontare e usare a Suo vantaggio
- avendo una bassa autostima ha ritenuto di essere indegno e non meritevole di tali opportunità, ecc....
Lo psicologo serve proprio per renderLa consapevole di tutto ciò e, soprattutto, per aiutarLa concretamente a fare ciò che teme.
Dallo psicologo non si va per "sfogarsi" come molti credono, ma per capire e trovare insieme soluzioni al problema.
Spero di essere stata chiara.
Se ha bisogno ancora, sono qui.
Cordiali saluti,
[#4]
< se cerco d'uscirne fuori purtoppo (specie le ragazze) intuiscono la mia "sfiga" e m'ignorano del tutto.>
Non ha mai pensato che se si ritiene poco degno e "sfortunato" si comporterà in modo tale da avere un feedback dagli altri che le conferma la sua percezione di sé?
Prendersi cura di sé consultando uno psicologo non è una brutta sconfitta, ma un atto di coraggio e di forza per ritrovare il proprio benessere e migliore qualità di vita.
Cordialmente
Non ha mai pensato che se si ritiene poco degno e "sfortunato" si comporterà in modo tale da avere un feedback dagli altri che le conferma la sua percezione di sé?
Prendersi cura di sé consultando uno psicologo non è una brutta sconfitta, ma un atto di coraggio e di forza per ritrovare il proprio benessere e migliore qualità di vita.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 10/02/2013.
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