Ansia fobia
Salve sono una ragazza di 36 anni affetta da celiachia da quasi otto dA quando ho questa malattia soffro di panico mi venivano shok anafilattici di continuo.. siccome e un periodo duro ho avuto una bimba che sto ancora allattando otto mesi fA ora da un mese a questa parte o mal di testa giornalieri intensi che il mio dottore mi da la tachipirina ma nn passano piu mi prende cosi ansia e paura so che nn posso prendere alprazolam come facevo prima per via del latte ma il mio dott nn capisce sono stanca vivo in un malesssere generale odio i posti chiusi mi tocca dormite con la finestra aperta insomma aiutatemi datemi un consiglio grazie mille
O ripreso persino a fumare poco
O ripreso persino a fumare poco
[#1]
Gentile Utente,
da quello che lei scrive, si potrebbe ipotizzare che il suo disturbo di panico sia insorto in seguito al susseguirsi degli shock anafilattici dovuti alla sua allergia.
Il disturbo di panico, poi una volta instauratosi, diviene come un circolo vizioso, in cui si ha "paura della paura" e cioè di avere un altro attacco.
L'attacco di panico, include tra i suoi sintomi, la paura di stare in luoghi chiusi.(dormire con al finestra aperta).
Gli attacchi di panico, possono risolversi in modo ottimale effettuando un percorso di psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, a tal riguardo, può consultare un elenco online, per trovare il/la professionista più vicina alla sua zona di residenza.
Uno psicoterapeuta di questo orientamento, la aiuterà a superare il panico e qualora lo reputi necessario può indirizzarla da uno psichiatra, che le prescriverà una cura farmacologica idonea, con farmaci privi di lattosio.
In alternativa, dovrebbe ricercare uno psichiatra psicoterapeuta.
Per quel che concerne il mal di testa, essendo questo insistente da un mese, occorrerebbe escludere una causa fisica, rivolgendosi ad un centro specializzato per cefalee e dopo un'opportuna diagnosi, potrebbe farsi prescrivere un farmaco più specifico ed in tal senso efficace.
Se lei sta allattando infine, è sconsigliato fumare, direi anzi vietato!
si rivolga alla sua asl (consultorio familiare) di appartenenza dove troverà ulteriore sostegno (gratuito) per gestire l'ansia in questa particolare fase dell'allattamento con la sua bambina.
saluti
da quello che lei scrive, si potrebbe ipotizzare che il suo disturbo di panico sia insorto in seguito al susseguirsi degli shock anafilattici dovuti alla sua allergia.
Il disturbo di panico, poi una volta instauratosi, diviene come un circolo vizioso, in cui si ha "paura della paura" e cioè di avere un altro attacco.
L'attacco di panico, include tra i suoi sintomi, la paura di stare in luoghi chiusi.(dormire con al finestra aperta).
Gli attacchi di panico, possono risolversi in modo ottimale effettuando un percorso di psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, a tal riguardo, può consultare un elenco online, per trovare il/la professionista più vicina alla sua zona di residenza.
Uno psicoterapeuta di questo orientamento, la aiuterà a superare il panico e qualora lo reputi necessario può indirizzarla da uno psichiatra, che le prescriverà una cura farmacologica idonea, con farmaci privi di lattosio.
In alternativa, dovrebbe ricercare uno psichiatra psicoterapeuta.
Per quel che concerne il mal di testa, essendo questo insistente da un mese, occorrerebbe escludere una causa fisica, rivolgendosi ad un centro specializzato per cefalee e dopo un'opportuna diagnosi, potrebbe farsi prescrivere un farmaco più specifico ed in tal senso efficace.
Se lei sta allattando infine, è sconsigliato fumare, direi anzi vietato!
si rivolga alla sua asl (consultorio familiare) di appartenenza dove troverà ulteriore sostegno (gratuito) per gestire l'ansia in questa particolare fase dell'allattamento con la sua bambina.
saluti
Dr.ssa Silvia Michelini
Coppia, Famiglia, Adolescenza, Identità Sessuale
sito: www.silviamichelini.com; blog: www.psicologiadicoppia.net
[#2]
Gentile Signora,
a che punto è lo svezzamento della sua piccola? Quante poppate giornaliere fa ancora?
Fino a che età aveva pensato di prolungare l'allattamento?
Il pediatra cosa le dice in merito?
C'è qualcuno che l'aiuta nell'accudimento della piccola?
Riesce a ritagliarsi degli spazi per se stessa e per i suoi interessi (un'uscita con il suo compagno o con le amiche, una passeggiata, il parrucchiere, il cinema....)?
a che punto è lo svezzamento della sua piccola? Quante poppate giornaliere fa ancora?
Fino a che età aveva pensato di prolungare l'allattamento?
Il pediatra cosa le dice in merito?
C'è qualcuno che l'aiuta nell'accudimento della piccola?
Riesce a ritagliarsi degli spazi per se stessa e per i suoi interessi (un'uscita con il suo compagno o con le amiche, una passeggiata, il parrucchiere, il cinema....)?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Utente
La bimba a otto mesi la allatto per lo piu la notte almeno quattro , avevo pensato di interromperlo ma il latte di seguito nn lo prende e la pediatra dice che quello vaccino fino a un anno no.per quanto riguarda l'aiuto nn ne ho molto ,,come quando esco di casa mi devo portare la bimba dietro perche nessuno me la puo guardare,il mio compagno lavora tutto il giorno la sera appena cenato va a letto dicendo che e' stanco e che siccome nn lavoro posso fare da sola..quindi cosa succede!!!!sono uno straccio.avevo dimenticato ho anche un'altra bimba di sei
[#4]
Io penso che la sua fragilità di questo periodo non vada sottovalutata, prima di tutto per se stessa, e di riflesso per le sue bimbe e il suo compagno.
La fatica è sicuramente tanta e le energie richieste sono molte.
Le allego un utile articolo sullo svezzamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/486-la-prima-pappa.html
Il suo non è un capriccio: considerata la sua situazione, e dal momento che la piccola ha già ormai otto mesi, io spiegherei bene come stanno le cose alla pediatra o sentirei piuttosto anche il parere di un altro pediatra sulla possibilità di terminare l'allattamento e potersi prendere cura di sé, "ricaricando le batterie" in modo da potersi occupare anche più serenamente della sua bella famigliola.
Magari non sarà facile o immediato, ma la bambina si adeguerà come tutti anche al latte di proseguimento.
Che ne pensa?
La fatica è sicuramente tanta e le energie richieste sono molte.
Le allego un utile articolo sullo svezzamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/486-la-prima-pappa.html
Il suo non è un capriccio: considerata la sua situazione, e dal momento che la piccola ha già ormai otto mesi, io spiegherei bene come stanno le cose alla pediatra o sentirei piuttosto anche il parere di un altro pediatra sulla possibilità di terminare l'allattamento e potersi prendere cura di sé, "ricaricando le batterie" in modo da potersi occupare anche più serenamente della sua bella famigliola.
Magari non sarà facile o immediato, ma la bambina si adeguerà come tutti anche al latte di proseguimento.
Che ne pensa?
[#5]
Utente
Magari con la prima nn ho avuto problemi nn avendo latte e' cresciuta con quello artificiale ,con questa invece mi pare di essere una latteri nel senso che ho latte da vendere..sentiro anche un altro pediatra come lei mi consiglia .daquando e' nata ho gia avuto tre crisi belle forti con formicolio mani e viso e stato confusionale ,nn le auguro a nessuno .le faro sapere grzie mille
[#8]
Gentile Utente,
deve necessariamente chiedere al suo medico curante, anche in virtù del fatto che ha una bambina piccola che sta allattando, mi sembra.
deve necessariamente chiedere al suo medico curante, anche in virtù del fatto che ha una bambina piccola che sta allattando, mi sembra.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#9]
Gentile signora,
la gestione di queste crisi può avvenire soltanto attraverso un adeguato training, come quello cognitivo-comportamentale di cui Le parlava sopra la Collega.
Però deve sapere che, se stiamo parlando di crisi d'ansia, i sintomi riguardano proprio tremori, tachicardia, depersonalizzazione e derealizzazione. Quindi sentirsi in uno stato confusionale è un altro sintomo sintomo d'ansia.
Il lavoro per combattere queste crisi però riguarda le credenze disfunzionali che stanno alla base del problema e che con buona probabilità riguardano ciò che è successo quando stava male per l'intolleranza alimentare e che forse -per apprendimento- ha memorizzato e adesso teme.
Non sottovalutarei l'opportunità di chiedere una consulenza psicologica.
Un cordiale saluto,
la gestione di queste crisi può avvenire soltanto attraverso un adeguato training, come quello cognitivo-comportamentale di cui Le parlava sopra la Collega.
Però deve sapere che, se stiamo parlando di crisi d'ansia, i sintomi riguardano proprio tremori, tachicardia, depersonalizzazione e derealizzazione. Quindi sentirsi in uno stato confusionale è un altro sintomo sintomo d'ansia.
Il lavoro per combattere queste crisi però riguarda le credenze disfunzionali che stanno alla base del problema e che con buona probabilità riguardano ciò che è successo quando stava male per l'intolleranza alimentare e che forse -per apprendimento- ha memorizzato e adesso teme.
Non sottovalutarei l'opportunità di chiedere una consulenza psicologica.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#11]
"ma nn ce un rimedio naturale per curare tutto cio?"
Sì, ci sono rimedi per trattare l'ansia in modo naturale, ma chiaramente da qui non è possibile fornire alcuna indicazione terapeutica, così come non è permesso prescrivere farmaci on line.
Inoltre è indispensabile una diagnosi accurata.
Perciò La invito nuovamente a non perdere tempo e a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Un cordiale saluto,
Sì, ci sono rimedi per trattare l'ansia in modo naturale, ma chiaramente da qui non è possibile fornire alcuna indicazione terapeutica, così come non è permesso prescrivere farmaci on line.
Inoltre è indispensabile una diagnosi accurata.
Perciò La invito nuovamente a non perdere tempo e a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.9k visite dal 07/02/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.