Come comportarsi con un partner provato da mille problemi.
Salve a tutti, grazie per l'attenzione prima di tutto. Da circa due anni sono impegnato con una ragazza , il nostro rapporto è stato davvero fantastico sin dall'inizio , grande coinvolgimento ,passione complicità nonostante entrambi viviamo situazione non facili. Io a 30 anni mi ritrovo disoccupato in attesa di nuovo impiego, dopo esser stato licenziato ,ancora non laureato anche se mi mancano solo 2 esami in legge e con una famiglia alle spalle economicamente non agiatissima ed imperversata da malattie che hanno condizionato anche la mia stessa vita (nonno malato di Alzheimer , accudito in casa con tutte le complicazioni del caso ,nonna affetta da sclerodermia ,e mamma sofferente di forte depressione ) , lei,24 anni , che si arrangia con lavori saltuari (avendo partecipato a miss italia riceve offerte saltuariamente per lavori di pubblicità ed servizi di hostess) e facendo la cameriera in un pub,ma con genitori separati alle spalle ,padre e madre attualmente disoccupati ed entrambi,dopo uno sfratto, accasati dai rispettivi genitori. A causa di ciò lei ha convissuto con me nel mio nucleo familiare per 2 mesi e mezzo sotto le feste natalizie ed oltre. All'inizio tutto sembrava andare per il meglio ,poi piano piano , l'accumularsi dell'incertezza sulla sua situazione familiare, l'effetto spugna che si è creato nell'aver a che fare anche con le problematiche relative alla mia famiglia , più l'attuale impossibilità di programmare un futuro insieme l'hanno buttata sempre più giù finoad avere una pesante discussione con me . Abbiamo deciso di comune accordo che questa convivenza forzata ci stava logorando ( vivendo 24 ore su 24 in una stanza,vedendosi di continuo quasi per forza e contornati di problemi ,stimoli ed entusiamo erano molto diminuiti) abbiamo deciso che la soluzione migliore era di tornare dalla sua nonna paterna anche se provvisoriamente ,ed anche se i rapporti con i familiari sono un pò burrascosi. Ma subito dopo si è detta confusa ,che non riesce più a definire questo sentimento che prova per me, ed io impulsivo, dopo una discussione ho troncato il rapporto. Ci siamo poi riavvicinati ed abbiamo deciso di ricominciare piano piano come ai primi tempi,vedendoci ogni tanto,e lasciandoci i propri spazi. Lei ha affermato che assolutamente non vuole pensare a stare senza di me,ma non sa se vuole un rapporto profondo come prima oppure più spazio e tempo per fare quello che vuole fare quando le và(sempre ovviamente nei limiti del rispetto reciproco),far passare anche giorni senza sentirci senza doversi sentire in colpa e ritrovare un pò di serenità perchè dice di sentirsi talmente male,senza forze ed energie per il fatto di non avere una casa e una famiglia che non sa davvero come andare avanti. Ora io vi chiedo ,cosa dovrei fare ? Come dovrei comportarmi ? Ormai ho paura anche solo di cercarla ,di essere oppressivo , in sintesi ho paura di essere me stesso...
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Gentile ragazzo,
Una , seppur breve, coabitazione, convivenza vi ha dato certamente molta esperienza di voi stessi. Non la si puo' sottovaluare.
A questo si aggiungono i problemi pratici che ci ha riferito.
Forse la ragazza e' un po' destabilizzata.
Le lasci un po' di tempo per comprendersi meglio.
Se fra voi c'e un sentimento vero questo guidera' le vostre scelte!
I migliori saluti
Una , seppur breve, coabitazione, convivenza vi ha dato certamente molta esperienza di voi stessi. Non la si puo' sottovaluare.
A questo si aggiungono i problemi pratici che ci ha riferito.
Forse la ragazza e' un po' destabilizzata.
Le lasci un po' di tempo per comprendersi meglio.
Se fra voi c'e un sentimento vero questo guidera' le vostre scelte!
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. In effetti questa coabitazione forzata è stata una vera e propria mazzata sulla nostra relazione ,che dopo due soli anni forse ancora non ha le basi e la forza per affrontare tante problematiche tutte insieme ,però non me ne pento ...era una situazione disperata senza via di uscita in quel momento .e la mia casa poteva essere l'unico appoggio possibile.
Il difficile viene ora ,perchè dice di non volere la mia totale lontananza,ma neanche di ripartire subito come prima ...ed in questa via di mezzo non riesco a trovare le giuste misure,non so come agire...mi sento come in un limbo,nel costante timore di sbagliare.
Il difficile viene ora ,perchè dice di non volere la mia totale lontananza,ma neanche di ripartire subito come prima ...ed in questa via di mezzo non riesco a trovare le giuste misure,non so come agire...mi sento come in un limbo,nel costante timore di sbagliare.
[#3]
Le lasci un po' di tempo per ristrutturare le emozioni contrastanti che ha provato e sta ancora provando (se vive questa incertezza ha molta confusione fra il bisogno di riprendersi una sua autonomia e l'affetto per lei)
Le sta vicino senza farle richieste. Questo mettera' anche lei in una situazione di sicurezza e di disponibilita'.
Che ne dice? Pensa di riuscirci?
Le sta vicino senza farle richieste. Questo mettera' anche lei in una situazione di sicurezza e di disponibilita'.
Che ne dice? Pensa di riuscirci?
[#4]
Utente
E' l'unica cosa che effettivamente posso fare, anche se so già che senza volerlo , potrei dare l'impressione di diventare distaccato e freddo . E' una situazione davvero che non so gestire ,anche perchè lei alterna giorni in cui mi salta letteralmente al collo quasi piangendo di gioia ad altri nei quali è fredda e gelida.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 06/02/2013.
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