Credo si tratti d'ansia
Buongiorno,
Vi descrivo brevemente ciò che mi accade. Sono sempre stato un ragazzo allegro, solare e e molto sicuro di se.Non fumo, mai fatto uso di sostanze o di droghe, raramente qualche alcoolico. Qualche mese fa ho iniziato ( per curiosità ) un percorso di crescita personale, con un naturopata, il quale mi ha fatto "tirare fuori" delle emozioni
latenti, riconducibili alla "ferita del non amato"(nel mio caso del troppo amato). Da li ho avuto il mio secondo attacco di panico (il primo lo avuto 3 anni fa, ma con nessuna conseguenza di sorta). Mi sembrava di impazzire, cuore a mille e respiro molto affannoso. Per qualche giorno ho avuto continuamente paura che potesse ripetersi l'episodio, in realtà non è più successo. Il problema è che si sono instaurate in me una serie di paure prive di senso e di fondamenta. In primis la paura di diventare schizofrenico o di esserlo già, la paura di perdere il controllo, di dire qualcosa di stupido o di sembrare stupido, come se mi controllassi continuamente. Mi sento molto influenzabile da ciò che mi circonda. Ad esempio conosco un mio coetaneo che da qualche anno ha perso la ragione ( rappresenta parecchi sintomi di schizofrenia, dialoghi incoerenti, dice cose senza senso, manie di persecuzione ecc) ed ho paura di diventare come lui, suppur so consciamente che lui è diventato cosi in tarda adolescenza ed abusando di sostanze, e di non essere come lui. Ma è un continuo paragonarmi. Spesso eseguo ricerche su internet per tranquillizzarmi, e se da una parte mi tranquillizzo dall'altra se capito su una pagina sbagliata vado nel panico. Di recente ho anche un senso di irrealtà, non costante ma si presenta spesso. Non amo il mio lavoro ( a dire il vero in questo periodo non so cosa voglio fare e non ho un obbiettivo), la mia situazione famigliare è buona. Parlo spesso con i miei genitori e la mia fidanzata di ciò che mi succede.
Da giovane mia mamma ha avuto un problema analogo, confrontando i sintomi e le situazioni ci ritroviamo in molte cose. Mio padre ne ha sofferto qualche anno fa per un breve periodo, a causa di un lutto grave. La mia vita sociale è buona, nonostante tutto continuo ad uscire e mantenermi attivo.
So che NON si può fare una diagnosi online, ma pensate si possa trattare di ansia?
Cordiali Saluti
Vi descrivo brevemente ciò che mi accade. Sono sempre stato un ragazzo allegro, solare e e molto sicuro di se.Non fumo, mai fatto uso di sostanze o di droghe, raramente qualche alcoolico. Qualche mese fa ho iniziato ( per curiosità ) un percorso di crescita personale, con un naturopata, il quale mi ha fatto "tirare fuori" delle emozioni
latenti, riconducibili alla "ferita del non amato"(nel mio caso del troppo amato). Da li ho avuto il mio secondo attacco di panico (il primo lo avuto 3 anni fa, ma con nessuna conseguenza di sorta). Mi sembrava di impazzire, cuore a mille e respiro molto affannoso. Per qualche giorno ho avuto continuamente paura che potesse ripetersi l'episodio, in realtà non è più successo. Il problema è che si sono instaurate in me una serie di paure prive di senso e di fondamenta. In primis la paura di diventare schizofrenico o di esserlo già, la paura di perdere il controllo, di dire qualcosa di stupido o di sembrare stupido, come se mi controllassi continuamente. Mi sento molto influenzabile da ciò che mi circonda. Ad esempio conosco un mio coetaneo che da qualche anno ha perso la ragione ( rappresenta parecchi sintomi di schizofrenia, dialoghi incoerenti, dice cose senza senso, manie di persecuzione ecc) ed ho paura di diventare come lui, suppur so consciamente che lui è diventato cosi in tarda adolescenza ed abusando di sostanze, e di non essere come lui. Ma è un continuo paragonarmi. Spesso eseguo ricerche su internet per tranquillizzarmi, e se da una parte mi tranquillizzo dall'altra se capito su una pagina sbagliata vado nel panico. Di recente ho anche un senso di irrealtà, non costante ma si presenta spesso. Non amo il mio lavoro ( a dire il vero in questo periodo non so cosa voglio fare e non ho un obbiettivo), la mia situazione famigliare è buona. Parlo spesso con i miei genitori e la mia fidanzata di ciò che mi succede.
Da giovane mia mamma ha avuto un problema analogo, confrontando i sintomi e le situazioni ci ritroviamo in molte cose. Mio padre ne ha sofferto qualche anno fa per un breve periodo, a causa di un lutto grave. La mia vita sociale è buona, nonostante tutto continuo ad uscire e mantenermi attivo.
So che NON si può fare una diagnosi online, ma pensate si possa trattare di ansia?
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
cosa intende per "percorso di crescita personale"?
Il naturopata a cui si è rivolto è medico o psicologo specializzato in psicoterapia?
Come ha già sperimentato da solo, i confronti con le situazioni altrui e, soprattutto, le ricerche su Internet non sono efficaci, ma anzi possono rivelarsi deleterie.
La cosa migliore da fare è di rivolgersi ad un professionista (psicologo o psichiatra) che, dopo aver effettuato una valutazione, le indichi se e come intervenire per cercare di risolvere il suo disagio.
Cordialmente,
cosa intende per "percorso di crescita personale"?
Il naturopata a cui si è rivolto è medico o psicologo specializzato in psicoterapia?
Come ha già sperimentato da solo, i confronti con le situazioni altrui e, soprattutto, le ricerche su Internet non sono efficaci, ma anzi possono rivelarsi deleterie.
La cosa migliore da fare è di rivolgersi ad un professionista (psicologo o psichiatra) che, dopo aver effettuato una valutazione, le indichi se e come intervenire per cercare di risolvere il suo disagio.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Ex utente
Grazie della Risposta dottoressa.
Il terapeuta al quale mi sono rivolto ė un couselor,specializzato in coaching. Non ė ne un dottore ne uno psicologo. Infatti mi ero rivolto a lui non per curare, ma per migliorare diversi aspetti lavorativi. Non immaginavo scaturisse tutto ciò invece.
Comunque grazie del consiglio, ed anche se sembra una domanda stupida, secondo lei può essere che questa paura di essere o diventare schizofrenico sia fondata?
Per quanto riguarda internet, alcuni sintomi ed alcune paure sono incominciate da quando le ho lette.
Il terapeuta al quale mi sono rivolto ė un couselor,specializzato in coaching. Non ė ne un dottore ne uno psicologo. Infatti mi ero rivolto a lui non per curare, ma per migliorare diversi aspetti lavorativi. Non immaginavo scaturisse tutto ciò invece.
Comunque grazie del consiglio, ed anche se sembra una domanda stupida, secondo lei può essere che questa paura di essere o diventare schizofrenico sia fondata?
Per quanto riguarda internet, alcuni sintomi ed alcune paure sono incominciate da quando le ho lette.
[#3]
Ex utente
Buongiorno.
Dopo qualche tempo, torno da queste parti. Sotto il consiglio della Dott.ssa Scalco mi sono rivolto ad uno psicologo psicoterapeuta, e presto avrò un colloquio con uno psichiatra che collabora con lui.
Secondo lo psicologo il problema principale è una scarsissima conoscenza di me stesso, che mi porta a dubitare di tutto e farmi mille paranoie.
L'altra sera mentre ero a bere una birra con un amico, mi è successa una cosa stranissima, che mi porta ad avere un nuovo pensiero ossessivo.
Reputo questa persona di bella presenza e simpatica, sicuramente interessante. Lo stimo, e lo ammiro anche. Poi mentre stavamo parlando ad un certo punto ho pensato :" oh mio Dio, e se in realtà mi piacesse?? e se fossi gay?? e se mi innamorassi di lui??" e da li i continui paragoni, per capire. Mettermi alla prova immaginandomi con lui ecc. La cosa strana è che comunque
fino al minuto prima non pensavo assolutamente una cosa del genere, anzi in automatico per strada guardo le donne e non gli uomini. Poi sono anche fidanzato...e provo attrazione fisica e sessuale verso le donne. Ma il pensiero di immaginarmi con gli uomini mi disturba parecchio. E' un chiodo fisso che non mi fa vivere a pieno la mia quotidianetà, cosi come mi succedeva all'inizio con la paura di impazzire o di essere pazzo. Paragono ogni cosa che faccio all'essere gay, i movimenti, i comportamenti ecc. Eppure non sono mai stato omofobico, anzi li ho sempre difesi e stimati.
Ovviamente non voglio fare l'errore di chiudermi in casa o di non vedere più la mia ragazza ecc o addirittura lui, ma come faccio a far sparire questo pensiero?
Tra l'altro, mi era già successo in passato, in tarda adolescenza di avere la paura di essere gay. Era un periodo in cui non mi interessava nessuna ragazza nello specifico, da li ho ricollegato il fatto di essere gay. Dopo qualche tempo però era sparita da sola, non ricordo nemmeno in che modo sinceramente.
Grazie mille dell'attenzione.
Dopo qualche tempo, torno da queste parti. Sotto il consiglio della Dott.ssa Scalco mi sono rivolto ad uno psicologo psicoterapeuta, e presto avrò un colloquio con uno psichiatra che collabora con lui.
Secondo lo psicologo il problema principale è una scarsissima conoscenza di me stesso, che mi porta a dubitare di tutto e farmi mille paranoie.
L'altra sera mentre ero a bere una birra con un amico, mi è successa una cosa stranissima, che mi porta ad avere un nuovo pensiero ossessivo.
Reputo questa persona di bella presenza e simpatica, sicuramente interessante. Lo stimo, e lo ammiro anche. Poi mentre stavamo parlando ad un certo punto ho pensato :" oh mio Dio, e se in realtà mi piacesse?? e se fossi gay?? e se mi innamorassi di lui??" e da li i continui paragoni, per capire. Mettermi alla prova immaginandomi con lui ecc. La cosa strana è che comunque
fino al minuto prima non pensavo assolutamente una cosa del genere, anzi in automatico per strada guardo le donne e non gli uomini. Poi sono anche fidanzato...e provo attrazione fisica e sessuale verso le donne. Ma il pensiero di immaginarmi con gli uomini mi disturba parecchio. E' un chiodo fisso che non mi fa vivere a pieno la mia quotidianetà, cosi come mi succedeva all'inizio con la paura di impazzire o di essere pazzo. Paragono ogni cosa che faccio all'essere gay, i movimenti, i comportamenti ecc. Eppure non sono mai stato omofobico, anzi li ho sempre difesi e stimati.
Ovviamente non voglio fare l'errore di chiudermi in casa o di non vedere più la mia ragazza ecc o addirittura lui, ma come faccio a far sparire questo pensiero?
Tra l'altro, mi era già successo in passato, in tarda adolescenza di avere la paura di essere gay. Era un periodo in cui non mi interessava nessuna ragazza nello specifico, da li ho ricollegato il fatto di essere gay. Dopo qualche tempo però era sparita da sola, non ricordo nemmeno in che modo sinceramente.
Grazie mille dell'attenzione.
[#4]
Ex utente
Buongiorno.
Dopo qualche tempo, torno da queste parti. Sotto il consiglio della Dott.ssa Scalco mi sono rivolto ad uno psicologo psicoterapeuta, e presto avrò un colloquio con uno psichiatra che collabora con lui.
Secondo lo psicologo il problema principale è una scarsissima conoscenza di me stesso, che mi porta a dubitare di tutto e farmi mille paranoie.
L'altra sera mentre ero a bere una birra con un amico, mi è successa una cosa stranissima, che mi porta ad avere un nuovo pensiero ossessivo.
Reputo questa persona di bella presenza e simpatica, sicuramente interessante. Lo stimo, e lo ammiro anche. Poi mentre stavamo parlando ad un certo punto ho pensato :" oh mio Dio, e se in realtà mi piacesse?? e se fossi gay?? e se mi innamorassi di lui??" e da li i continui paragoni, per capire. Mettermi alla prova immaginandomi con lui ecc. La cosa strana è che comunque
fino al minuto prima non pensavo assolutamente una cosa del genere, anzi in automatico per strada guardo le donne e non gli uomini. Poi sono anche fidanzato...e provo attrazione fisica e sessuale verso le donne. Ma il pensiero di immaginarmi con gli uomini mi disturba parecchio. E' un chiodo fisso che non mi fa vivere a pieno la mia quotidianetà, cosi come mi succedeva all'inizio con la paura di impazzire o di essere pazzo. Paragono ogni cosa che faccio all'essere gay, i movimenti, i comportamenti ecc. Eppure non sono mai stato omofobico, anzi li ho sempre difesi e stimati.
Ovviamente non voglio fare l'errore di chiudermi in casa o di non vedere più la mia ragazza ecc o addirittura lui, ma come faccio a far sparire questo pensiero?
Tra l'altro, mi era già successo in passato, in tarda adolescenza di avere la paura di essere gay. Era un periodo in cui non mi interessava nessuna ragazza nello specifico, da li ho ricollegato il fatto di essere gay. Dopo qualche tempo però era sparita da sola, non ricordo nemmeno in che modo sinceramente.
Grazie mille dell'attenzione.
Dopo qualche tempo, torno da queste parti. Sotto il consiglio della Dott.ssa Scalco mi sono rivolto ad uno psicologo psicoterapeuta, e presto avrò un colloquio con uno psichiatra che collabora con lui.
Secondo lo psicologo il problema principale è una scarsissima conoscenza di me stesso, che mi porta a dubitare di tutto e farmi mille paranoie.
L'altra sera mentre ero a bere una birra con un amico, mi è successa una cosa stranissima, che mi porta ad avere un nuovo pensiero ossessivo.
Reputo questa persona di bella presenza e simpatica, sicuramente interessante. Lo stimo, e lo ammiro anche. Poi mentre stavamo parlando ad un certo punto ho pensato :" oh mio Dio, e se in realtà mi piacesse?? e se fossi gay?? e se mi innamorassi di lui??" e da li i continui paragoni, per capire. Mettermi alla prova immaginandomi con lui ecc. La cosa strana è che comunque
fino al minuto prima non pensavo assolutamente una cosa del genere, anzi in automatico per strada guardo le donne e non gli uomini. Poi sono anche fidanzato...e provo attrazione fisica e sessuale verso le donne. Ma il pensiero di immaginarmi con gli uomini mi disturba parecchio. E' un chiodo fisso che non mi fa vivere a pieno la mia quotidianetà, cosi come mi succedeva all'inizio con la paura di impazzire o di essere pazzo. Paragono ogni cosa che faccio all'essere gay, i movimenti, i comportamenti ecc. Eppure non sono mai stato omofobico, anzi li ho sempre difesi e stimati.
Ovviamente non voglio fare l'errore di chiudermi in casa o di non vedere più la mia ragazza ecc o addirittura lui, ma come faccio a far sparire questo pensiero?
Tra l'altro, mi era già successo in passato, in tarda adolescenza di avere la paura di essere gay. Era un periodo in cui non mi interessava nessuna ragazza nello specifico, da li ho ricollegato il fatto di essere gay. Dopo qualche tempo però era sparita da sola, non ricordo nemmeno in che modo sinceramente.
Grazie mille dell'attenzione.
[#5]
Gentile Utente,
per prima cosa preciso che il counselor specializzato in coaching non esiste... le specializzazioni sono percorsi seri riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione e francamente chicchessia può improvvisarsi coach, senza la minima conoscenza del funzionamento dei processi mentali.
Riguardo ai counselor esistono sentenze severe, rintracciabili ad esempio sul sito www.opl.it che evidenzano come per la diagnosi e la cura ci si debba rivolgere allo psicologo.
Un lavoro di questo tipo "..."tirare fuori" delle emozioni
latenti, riconducibili alla "ferita del non amato"(nel mio caso del troppo amato)..." mi lascia seriamente perplessa: chi ha parlato della ferita del troppo amato?
Vede, prima di etichettare le persone o "giocare" a fare gli psicologi o gli esperti della mente è indispensabile conoscere bene tutta la teoria.
Non a caso uno psicologo è un laureato in Psicologia (5 anni è la durata del corso di studi), poi abilitato all'esercizio della professione di Psicologo dopo un adeguato tirocinio e un esame di stato.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo che ha frequentato e sostenuto esami di un corso di specializzazione in psicoterapia (durata 4 o 5 anni).
Il counselor è un diplomato che fa un corso di 2-3 anni con un monte ore esiguo...
A Lei le conclusioni sulle possibilità di danni iatrogeni qualora una persona si rivolgesse al counselor per un problema lavorativo e con un problema d'ansia e attacchi di panico...
Il suggerimento è di verificare sempre qui i dati: www.psy.it
Entrando nel merito della Sua richiesta, ritengo quindi Lei abbia fatto benissimo a seguire il suggerimento della dott.ssa Scalco.
Quello che Lei descrive potrebbe fare pensare ad un disturbo d'ansia e a ruminazioni ossessive.
In questo caso è opportuno NON cercare rassicurazioni che non fanno altro che aumentare l'ansia.
Mi rendo conto che tali sintomi non siano piacevoli, ma che possano essere anche un po' inquitanti, ma Lei è in grado di arrivare fino al giorno del colloquio con lo psicologo.
Come mai è stata chiesta anche una consulenza psichiatrica?
per prima cosa preciso che il counselor specializzato in coaching non esiste... le specializzazioni sono percorsi seri riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione e francamente chicchessia può improvvisarsi coach, senza la minima conoscenza del funzionamento dei processi mentali.
Riguardo ai counselor esistono sentenze severe, rintracciabili ad esempio sul sito www.opl.it che evidenzano come per la diagnosi e la cura ci si debba rivolgere allo psicologo.
Un lavoro di questo tipo "..."tirare fuori" delle emozioni
latenti, riconducibili alla "ferita del non amato"(nel mio caso del troppo amato)..." mi lascia seriamente perplessa: chi ha parlato della ferita del troppo amato?
Vede, prima di etichettare le persone o "giocare" a fare gli psicologi o gli esperti della mente è indispensabile conoscere bene tutta la teoria.
Non a caso uno psicologo è un laureato in Psicologia (5 anni è la durata del corso di studi), poi abilitato all'esercizio della professione di Psicologo dopo un adeguato tirocinio e un esame di stato.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo che ha frequentato e sostenuto esami di un corso di specializzazione in psicoterapia (durata 4 o 5 anni).
Il counselor è un diplomato che fa un corso di 2-3 anni con un monte ore esiguo...
A Lei le conclusioni sulle possibilità di danni iatrogeni qualora una persona si rivolgesse al counselor per un problema lavorativo e con un problema d'ansia e attacchi di panico...
Il suggerimento è di verificare sempre qui i dati: www.psy.it
Entrando nel merito della Sua richiesta, ritengo quindi Lei abbia fatto benissimo a seguire il suggerimento della dott.ssa Scalco.
Quello che Lei descrive potrebbe fare pensare ad un disturbo d'ansia e a ruminazioni ossessive.
In questo caso è opportuno NON cercare rassicurazioni che non fanno altro che aumentare l'ansia.
Mi rendo conto che tali sintomi non siano piacevoli, ma che possano essere anche un po' inquitanti, ma Lei è in grado di arrivare fino al giorno del colloquio con lo psicologo.
Come mai è stata chiesta anche una consulenza psichiatrica?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Ex utente
Grazie delle delucidazioni.
In effetti anche il mio attuale psicologo mi ha già spiegato questa cosa, ovvero che è molto pericoloso affidarsi a questa specie di fattucchieri. Addirittura mi ha consigliato di denunciarlo.
In ogni caso riguardo la mia richiesta, questa ossessione di essere gay mi da parecchio fastidio. E' incredibile come quanto più non si voglia un effetto indesiderato più si ottenga. Non provo attrazione per gli uomini, ma mi ha sconvolto quanto successo l'altra sera con il mio amico. Come è possibile che 2 secondi prima non pensassi assolutamente a lui in tal senso mentre ora magari ho paura di stargli vicino e parlargli per il semplice fatto che mi vengano strani pensieri tipo innamorarmi di lui oppure essere baciato ecc. Pensieri intrusivi che non mi creano piacere, anzi..mi sale parecchia ansia. Tutto questo con una voce che mi dice "ecco vedi, se ti agiti cosi tanto vuol dire che sei davvero gay e ti piace" Stessi pensieri fatti nei confronti di una donna invece mi provocano reazione fisica ed emotiva, con stimoli nel corteggiarla.
Il mio psicologo, dice che finchè non ci si innamora di un uomo non si può pensare di essere gay. Ed infatti ero abbastanza tranquillo, fino all'altra sera. Come ripeto non sento le famose farfalle allo stomaco, come per una donna, ma ansia.
Se fossi davvero gay mi spaventerebbero tutte queste cose?
Per cercare di tranquillizarmi a volte penso a personaggi famosi come Alessandro Magno, che pur essendo gay erano dei grandi uomini. E' con questo non voglio dire che i gay non lo siano, sia ben chiaro.
So che è del tutto sbagliato cercare ancora rassicurazioni, ma è più forte di me.
Per lo meno evito di masturbarmi o fare "prove del genere".
In effetti anche il mio attuale psicologo mi ha già spiegato questa cosa, ovvero che è molto pericoloso affidarsi a questa specie di fattucchieri. Addirittura mi ha consigliato di denunciarlo.
In ogni caso riguardo la mia richiesta, questa ossessione di essere gay mi da parecchio fastidio. E' incredibile come quanto più non si voglia un effetto indesiderato più si ottenga. Non provo attrazione per gli uomini, ma mi ha sconvolto quanto successo l'altra sera con il mio amico. Come è possibile che 2 secondi prima non pensassi assolutamente a lui in tal senso mentre ora magari ho paura di stargli vicino e parlargli per il semplice fatto che mi vengano strani pensieri tipo innamorarmi di lui oppure essere baciato ecc. Pensieri intrusivi che non mi creano piacere, anzi..mi sale parecchia ansia. Tutto questo con una voce che mi dice "ecco vedi, se ti agiti cosi tanto vuol dire che sei davvero gay e ti piace" Stessi pensieri fatti nei confronti di una donna invece mi provocano reazione fisica ed emotiva, con stimoli nel corteggiarla.
Il mio psicologo, dice che finchè non ci si innamora di un uomo non si può pensare di essere gay. Ed infatti ero abbastanza tranquillo, fino all'altra sera. Come ripeto non sento le famose farfalle allo stomaco, come per una donna, ma ansia.
Se fossi davvero gay mi spaventerebbero tutte queste cose?
Per cercare di tranquillizarmi a volte penso a personaggi famosi come Alessandro Magno, che pur essendo gay erano dei grandi uomini. E' con questo non voglio dire che i gay non lo siano, sia ben chiaro.
So che è del tutto sbagliato cercare ancora rassicurazioni, ma è più forte di me.
Per lo meno evito di masturbarmi o fare "prove del genere".
[#8]
Ex utente
E' circa una mese che vado dallo psicologo, Parliamo molto (io). Credo si tratti di psicoterapia classica per adesso.
Da quanto dice lui non sono un fobico. Mi sembra una persona preparata, capisce al volo quanto dico ed è molto disponibile. Lui stesso mi ha consigliato un colloquio con lo psichiatra, per avere un consulto ed eventualmente, se è il caso, e se vorrò, valutare una cura farmacologica (che ammetto mi spaventa).
Mi sembra di aver capito che il modo in cui si innescano queste ossessioni è lo stesso, ovvero se non è la paura di diventare schizofrenico è la paura di essere gay oppure se per caso una notte non dormo il giorno dopo ci penso tutto il giorno. Se al pensiero rispondo con una forte reazione emotiva (negativa), allora si genera l'ansia, ovvero inizio a scaldarmi ed a volte sfocia in derealizzazione ma non attacco di panico, ed il pensiero non mi molla. Nei momenti in cui non penso a nulla, mi metto alla prova per verificare se quel tipo di pensiero mi da ancora fastidio, a volte semplicemente non mi tocca, a volte si. Ci sono momenti in cui dico "ma come è possibile pensare che sia gay?? E' assurdo, che stupido a pensare una cosa del genere!"
Non sono compulsivo, ma mi rendo conto che nel bene e nel male ho sempre un pensiero in testa. Ultimamente purtroppo solo paure.
Da quanto dice lui non sono un fobico. Mi sembra una persona preparata, capisce al volo quanto dico ed è molto disponibile. Lui stesso mi ha consigliato un colloquio con lo psichiatra, per avere un consulto ed eventualmente, se è il caso, e se vorrò, valutare una cura farmacologica (che ammetto mi spaventa).
Mi sembra di aver capito che il modo in cui si innescano queste ossessioni è lo stesso, ovvero se non è la paura di diventare schizofrenico è la paura di essere gay oppure se per caso una notte non dormo il giorno dopo ci penso tutto il giorno. Se al pensiero rispondo con una forte reazione emotiva (negativa), allora si genera l'ansia, ovvero inizio a scaldarmi ed a volte sfocia in derealizzazione ma non attacco di panico, ed il pensiero non mi molla. Nei momenti in cui non penso a nulla, mi metto alla prova per verificare se quel tipo di pensiero mi da ancora fastidio, a volte semplicemente non mi tocca, a volte si. Ci sono momenti in cui dico "ma come è possibile pensare che sia gay?? E' assurdo, che stupido a pensare una cosa del genere!"
Non sono compulsivo, ma mi rendo conto che nel bene e nel male ho sempre un pensiero in testa. Ultimamente purtroppo solo paure.
[#9]
Ex utente
Aggiungo, sempre avuti rapporti sessuali con donne, sempre masturbato pensando a donne o filmati pornografici etero
Giusto per conferma, fino all'altra sera ero in discoteca e la visione di donne scollate o strusciarmi ballando con loro ha provocato erezioni continue. Poi d'un tratto il giorno dopo, si innesca il pensiero.
Giusto per conferma, fino all'altra sera ero in discoteca e la visione di donne scollate o strusciarmi ballando con loro ha provocato erezioni continue. Poi d'un tratto il giorno dopo, si innesca il pensiero.
[#11]
Continui con la psicoterapia, un mese potrebbe essere un periodo molto limitato per trattare un disturbo del genere.
E' molto probabile che il timore di omosessualità sia semplicemente il tema del disturbo ossessivo e d'ansia.
Un cordiale saluto,
E' molto probabile che il timore di omosessualità sia semplicemente il tema del disturbo ossessivo e d'ansia.
Un cordiale saluto,
[#12]
Ex utente
Grazie mille, continuerò con la psicoterapia infatti.
Spero che questo periodo passi presto, sono stufo di avere continui pensieri negativi, essere pazzo, la derealizzazione, la paura di non dormire o dormire, la paura di essere gay ecc. Vorrei solo essere felice e spensierato come lo ero prima, pensare a me stesso, ai miei hobby come lo sport e la musica ecc.
Le rassicurazioni purtroppo non aiutano, a volte qualche insight si. Se scavo a fondo anche nell'infanzia, mi accorgo di essere sempre stato attratto dal sesso femminile, gli uomini li ho sempre guardati per confrontarmi, dall'aspetto fisico al carattere.
Fondamentalmente sono un insicuro, su tutto.
Spero che questo periodo passi presto, sono stufo di avere continui pensieri negativi, essere pazzo, la derealizzazione, la paura di non dormire o dormire, la paura di essere gay ecc. Vorrei solo essere felice e spensierato come lo ero prima, pensare a me stesso, ai miei hobby come lo sport e la musica ecc.
Le rassicurazioni purtroppo non aiutano, a volte qualche insight si. Se scavo a fondo anche nell'infanzia, mi accorgo di essere sempre stato attratto dal sesso femminile, gli uomini li ho sempre guardati per confrontarmi, dall'aspetto fisico al carattere.
Fondamentalmente sono un insicuro, su tutto.
[#13]
Gentile Utente,
faccia attenzione al fatto che scavare troppo non aiuta per questo tipo di disturbi perchè potrebbe aumentare la ruminazione ossessiva...
Si affidi alla Collega e mi faccia poi sapere, se vuole.
Un cordiale saluto,
faccia attenzione al fatto che scavare troppo non aiuta per questo tipo di disturbi perchè potrebbe aumentare la ruminazione ossessiva...
Si affidi alla Collega e mi faccia poi sapere, se vuole.
Un cordiale saluto,
[#15]
Ex utente
Buongiorno Dott.ssa,
Ieri sono stato dal mio psicologo (tra l'altro anche sessuologo) il quale mi ha confermato il fatto di non essere gay, e che in realtà so di non esserlo (ed è vero). Ovviamente mi ha anche detto che l'unico modo per scacciare l'ossessione in realtà è accoglierla ed accettarla, cioè smettere di cercare di controllare.
Ovviamente è più difficile a dirsi che a farsi, anche perchè facendo cosi ho paura che la cosa diventi realtà, e non voglio assolutamente. Anche se è molto strano che questo pensiero sia entrato in testa da un secondo all'altro, non riesco a scacciarlo.
Spero di riuscire ad esorcizzare questa paura prima o poi.
Ieri sono stato dal mio psicologo (tra l'altro anche sessuologo) il quale mi ha confermato il fatto di non essere gay, e che in realtà so di non esserlo (ed è vero). Ovviamente mi ha anche detto che l'unico modo per scacciare l'ossessione in realtà è accoglierla ed accettarla, cioè smettere di cercare di controllare.
Ovviamente è più difficile a dirsi che a farsi, anche perchè facendo cosi ho paura che la cosa diventi realtà, e non voglio assolutamente. Anche se è molto strano che questo pensiero sia entrato in testa da un secondo all'altro, non riesco a scacciarlo.
Spero di riuscire ad esorcizzare questa paura prima o poi.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 9.9k visite dal 06/02/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.