Il caso che io mi debba rivolgere ad uno specialista
Salve,
volevo sapere se queste sensazioni che provo sono da ricondurre a depressione e se è il caso che io mi debba rivolgere ad uno specialista (premetto che ne ho parlato e mi è stato detto che è un periodo, che passerà, ma io vedo che non passa!) Esattamente da un anno sono ritornata nel paese d'origine poichè disoccupata, ho sostenuto pochi colloqui tutti con esiti negativi, vivo in una famiglia non dalle condizioni agiate. Solo già a scrivere queste cose mi manca l'aria, mi viene da piangere. Ho un senso di pesantezza al petto, sono facilmente irritabile, e sono scontenta di quello che ho fatto nella mia vita. Mi è stata diagnosticata da poco una gastrite cronica ma nonostante ciò ho solo voglia di mangiare cioccolato ed altre cose che mi fanno stare sicuramente male. Mi sento una comparsa nella mia vita, vedo il tempo passare ed io che non ho concluso nulla. Vivo ancora con i miei e mi sento soffocata, per di più ora mi ritrovo anche a dare una mano nell'attività di famiglia a titolo gratuito. Non riesco a dormire bene, non riesco a prendere decisioni, non sò dire cos'è che vorrei fare nella vita, ma so vedere quanto incapace sono stata!Non ho concluso gli studi della laurea specialistica per paura di non farcela, ho conseguito la triennale pensando di non meritarla. Non mi sento all' altezza di nulla. Ho paura a parlare con persone nuove, anche con i familiari a volte non mi sento all'altezza e mi si nota in faccia poichè divento a chiazze, e pur sapendolo non riesco a gestire questa cosa! Non mi sento apprezzata, mi sento molto un peso! Ho una relazione da molto tempo con un ragazzo per il quale non sò più cosa provo. Vorrei scappare, andare lontano, ma ho sempre paura di fare scelte che mi portino dalla padella alla brace. Non ho molti amici, non ho persone con cui uscire per fare un giro, ho avuto poche amicizie e che mi hanno tradita. Sò che dovrei bastarmi, ma sò che non mi piaccio, vorrei essere diversa, forte e decisa, ma soprattutto tranquilla e non avere questo nodo che mi stringe la gola, mi dicono sia la mia tiroide per la quale prendo già delle medicine, ma io credo sia altro. Credo che i miei malanni siano tutti di carattere psicosomatico. Sono stanca, molto stanca, vorrei uscirne da questa situazione, ma non sò a chi rivolgermi e come.
Grazie per l'attenzione prestatami!!
volevo sapere se queste sensazioni che provo sono da ricondurre a depressione e se è il caso che io mi debba rivolgere ad uno specialista (premetto che ne ho parlato e mi è stato detto che è un periodo, che passerà, ma io vedo che non passa!) Esattamente da un anno sono ritornata nel paese d'origine poichè disoccupata, ho sostenuto pochi colloqui tutti con esiti negativi, vivo in una famiglia non dalle condizioni agiate. Solo già a scrivere queste cose mi manca l'aria, mi viene da piangere. Ho un senso di pesantezza al petto, sono facilmente irritabile, e sono scontenta di quello che ho fatto nella mia vita. Mi è stata diagnosticata da poco una gastrite cronica ma nonostante ciò ho solo voglia di mangiare cioccolato ed altre cose che mi fanno stare sicuramente male. Mi sento una comparsa nella mia vita, vedo il tempo passare ed io che non ho concluso nulla. Vivo ancora con i miei e mi sento soffocata, per di più ora mi ritrovo anche a dare una mano nell'attività di famiglia a titolo gratuito. Non riesco a dormire bene, non riesco a prendere decisioni, non sò dire cos'è che vorrei fare nella vita, ma so vedere quanto incapace sono stata!Non ho concluso gli studi della laurea specialistica per paura di non farcela, ho conseguito la triennale pensando di non meritarla. Non mi sento all' altezza di nulla. Ho paura a parlare con persone nuove, anche con i familiari a volte non mi sento all'altezza e mi si nota in faccia poichè divento a chiazze, e pur sapendolo non riesco a gestire questa cosa! Non mi sento apprezzata, mi sento molto un peso! Ho una relazione da molto tempo con un ragazzo per il quale non sò più cosa provo. Vorrei scappare, andare lontano, ma ho sempre paura di fare scelte che mi portino dalla padella alla brace. Non ho molti amici, non ho persone con cui uscire per fare un giro, ho avuto poche amicizie e che mi hanno tradita. Sò che dovrei bastarmi, ma sò che non mi piaccio, vorrei essere diversa, forte e decisa, ma soprattutto tranquilla e non avere questo nodo che mi stringe la gola, mi dicono sia la mia tiroide per la quale prendo già delle medicine, ma io credo sia altro. Credo che i miei malanni siano tutti di carattere psicosomatico. Sono stanca, molto stanca, vorrei uscirne da questa situazione, ma non sò a chi rivolgermi e come.
Grazie per l'attenzione prestatami!!
[#1]
Gentile Ragazza,
da qui non possiamo azzardare diagnosi senza conoscerla direttamente, certo che quanto descrive fa pensare ad una situazione di profonda sofferenza.
Ci sono diversi elementi tra loro interrelati come la scarsa fiducia in se stessa che potrebbe essere alimentata anche da un certo tipo di dinamiche familiari , una qualità di vita non soddisfacente, la difficoltà a relazionarsi, la confusione nel comprendere cosa stia succedendo nel suo rapporto sentimentale che meriterebbero l'attenzione di un esperto. Tra l'altro una condizione come quella che descrive non può essere di aiuto per la sua salute.
Potrebbe ad esempio rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL, senza prescrizione medica, per incontrare uno psicologo che possa valutare direttamente il suo caso e indicarle la strada da percorrere per ritrovare migliore benessere e qualità di vita.
Ecco un link per i consultori
http://www.aspbasilicata.net/servizi/consultori-familiari
da qui non possiamo azzardare diagnosi senza conoscerla direttamente, certo che quanto descrive fa pensare ad una situazione di profonda sofferenza.
Ci sono diversi elementi tra loro interrelati come la scarsa fiducia in se stessa che potrebbe essere alimentata anche da un certo tipo di dinamiche familiari , una qualità di vita non soddisfacente, la difficoltà a relazionarsi, la confusione nel comprendere cosa stia succedendo nel suo rapporto sentimentale che meriterebbero l'attenzione di un esperto. Tra l'altro una condizione come quella che descrive non può essere di aiuto per la sua salute.
Potrebbe ad esempio rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL, senza prescrizione medica, per incontrare uno psicologo che possa valutare direttamente il suo caso e indicarle la strada da percorrere per ritrovare migliore benessere e qualità di vita.
Ecco un link per i consultori
http://www.aspbasilicata.net/servizi/consultori-familiari
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
la perdita o la mancanza del lavoro è certamente un evento stressante, che può destabilizzare e farci sentire inadeguati.
Tuttavia Lei aggiunge altro: "Sò che dovrei bastarmi, ma sò che non mi piaccio, vorrei essere diversa, forte e decisa, ma soprattutto tranquilla e non avere questo nodo che mi stringe la gola, mi dicono sia la mia tiroide per la quale prendo già delle medicine, ma io credo sia altro..."
Questo riguarda la perdita del lavoro o è qualcosa di più pervasivo nella Sua vita?
la perdita o la mancanza del lavoro è certamente un evento stressante, che può destabilizzare e farci sentire inadeguati.
Tuttavia Lei aggiunge altro: "Sò che dovrei bastarmi, ma sò che non mi piaccio, vorrei essere diversa, forte e decisa, ma soprattutto tranquilla e non avere questo nodo che mi stringe la gola, mi dicono sia la mia tiroide per la quale prendo già delle medicine, ma io credo sia altro..."
Questo riguarda la perdita del lavoro o è qualcosa di più pervasivo nella Sua vita?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile ragazza,
mi rendo conto che lei si trova in un particolare momento della sua vita ma le considerazioni che lei ci propone su di se ci rappresentano un quadro abbastanza incasinato. Mi spiego meglio...Consideri, ma ovviamente questa è solo una forzatura per farle capire la sostanza, che a partire da questi periodi dove predomina l'inadeguatezza o il senso di inutilità si crea un sistema vorticoso che fa in modo, almeno lei non lo avverte coscientemente, che tutto resti immutato o addirittura che tutto ciò che accade confermi tale situazione. Ed è per questo che le consiglio un trattamento psicoterapico che le permetterebbe di analizzare la sostanza del suo stato e da li in poi il cambiamento di rotta è più vicino.
Sinceri auguri,
Antonio Raia
3298029784
www.psicologibenevento.it
mi rendo conto che lei si trova in un particolare momento della sua vita ma le considerazioni che lei ci propone su di se ci rappresentano un quadro abbastanza incasinato. Mi spiego meglio...Consideri, ma ovviamente questa è solo una forzatura per farle capire la sostanza, che a partire da questi periodi dove predomina l'inadeguatezza o il senso di inutilità si crea un sistema vorticoso che fa in modo, almeno lei non lo avverte coscientemente, che tutto resti immutato o addirittura che tutto ciò che accade confermi tale situazione. Ed è per questo che le consiglio un trattamento psicoterapico che le permetterebbe di analizzare la sostanza del suo stato e da li in poi il cambiamento di rotta è più vicino.
Sinceri auguri,
Antonio Raia
3298029784
www.psicologibenevento.it
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 06/02/2013.
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