Noia cronica
Salve dottori, vorrei parlarvi di questo mio piccolo "problema".
Come da titolo, sono annoiato, spiego meglio il mio tipo di noia. Comincio col dire che sono un ragazzo tranquillo, simpatico, di mentalità aperta, e so adattarmi alle varie situazioni, tuttavia è da un periodo che mi sento annoiato, la mia percezione della realtà è diciamo.. confusa.
Per come mi sento in questo periodo è come se tutto ciò che mi circonda non mi dà soddisfazione, mi sento come una pedina nella scacchiera della vita che altro non devo fare che aspettare il mio decesso.
Ho provato di tutto, sono andato in palestra per un anno per fare attività fisica, ma non è cambiata la situazione. esco con compagnie di amici e mi sembra di fare sempre le stesse cose, e ne ho cambiate molte di amicizie, eppure il brodo mi sembra sempre lo stesso. Anche le serate passate con le ragazze ormai per me hanno perso gusto, quasi mi considero asessuato ormai.
Purtroppo non lavoro, ma anche quando lavoravo la mia vita sembrava ancora più monotona, l'unica soddisfazione era avere il denaro per comprarmi qualche divertimento.
Addirittura anche la mia grande passione per il cinema è vacillata, infatti non riesco più a vedere film.
Ogni tanto cerco vari modi per non annoiarmi, prendo ed esco o con la macchina o a piedi e vado verso posti nuovi che non conosco, eppure ovunque vado o la sensazione di "già visto" non c'è nulla che riesca a sorprendermi.
Vorrei iscrivermi all'università a settembre, è un altro tentativo per evadere dalla noia.
Insomma vi ho spiegato in modo abbreviato ma conciso com'è la situazione, come avrete capito non sto tutto il giorno buttato sul divano, cerco di alimentare la mia esistenza, ma non riesco, mi rivolgo a voi perchè magari avete già visto situazioni simili e siete in grado di darmi un consiglio personale, magari c'è qualcosa che non ho ancora considerato.
Attendo risposte, grazie.
Come da titolo, sono annoiato, spiego meglio il mio tipo di noia. Comincio col dire che sono un ragazzo tranquillo, simpatico, di mentalità aperta, e so adattarmi alle varie situazioni, tuttavia è da un periodo che mi sento annoiato, la mia percezione della realtà è diciamo.. confusa.
Per come mi sento in questo periodo è come se tutto ciò che mi circonda non mi dà soddisfazione, mi sento come una pedina nella scacchiera della vita che altro non devo fare che aspettare il mio decesso.
Ho provato di tutto, sono andato in palestra per un anno per fare attività fisica, ma non è cambiata la situazione. esco con compagnie di amici e mi sembra di fare sempre le stesse cose, e ne ho cambiate molte di amicizie, eppure il brodo mi sembra sempre lo stesso. Anche le serate passate con le ragazze ormai per me hanno perso gusto, quasi mi considero asessuato ormai.
Purtroppo non lavoro, ma anche quando lavoravo la mia vita sembrava ancora più monotona, l'unica soddisfazione era avere il denaro per comprarmi qualche divertimento.
Addirittura anche la mia grande passione per il cinema è vacillata, infatti non riesco più a vedere film.
Ogni tanto cerco vari modi per non annoiarmi, prendo ed esco o con la macchina o a piedi e vado verso posti nuovi che non conosco, eppure ovunque vado o la sensazione di "già visto" non c'è nulla che riesca a sorprendermi.
Vorrei iscrivermi all'università a settembre, è un altro tentativo per evadere dalla noia.
Insomma vi ho spiegato in modo abbreviato ma conciso com'è la situazione, come avrete capito non sto tutto il giorno buttato sul divano, cerco di alimentare la mia esistenza, ma non riesco, mi rivolgo a voi perchè magari avete già visto situazioni simili e siete in grado di darmi un consiglio personale, magari c'è qualcosa che non ho ancora considerato.
Attendo risposte, grazie.
[#1]
Gentile Ragazzo,
La noia non e' una patologia, forse e' un segnale di mancanza di interessi
Ha risolto le pregresse problematiche per cui ci aveva scritto in passato?
L' ansia, con le sue somatizzazioni?
Le fobie?
Gli attacchi di panico?
E' ancora in cura, se si che tipo di percorso sta effettuando?
La noia non e' una patologia, forse e' un segnale di mancanza di interessi
Ha risolto le pregresse problematiche per cui ci aveva scritto in passato?
L' ansia, con le sue somatizzazioni?
Le fobie?
Gli attacchi di panico?
E' ancora in cura, se si che tipo di percorso sta effettuando?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Salve, grazie per aver risposto.
Si le problematiche dell'ansia sono risolte da tempo, e anche le varie fobie.
Non sono più in cura terapeutica, sto continuando a prendere alprazolam cercando lentamente di scalare (l'ho preso per troppo tempo e ora ho qualche difficoltà a eliminarlo).
Lei ritiene che forse è un segnale di mancanza di interessi, dunque cosa consiglierebbe a una persona che ha provato la maggior parte delle cose che offre la società moderna?
Non so se può tornare utile per dare un consulto, ma in passato fumavo, sopratutto nei momenti di noia, e mi aiutava moltissimo, mi risollevava il morale, però tornare a fumare non mi sembra decisamente una buona opzione, e comunque non ci riuscirei.
Si le problematiche dell'ansia sono risolte da tempo, e anche le varie fobie.
Non sono più in cura terapeutica, sto continuando a prendere alprazolam cercando lentamente di scalare (l'ho preso per troppo tempo e ora ho qualche difficoltà a eliminarlo).
Lei ritiene che forse è un segnale di mancanza di interessi, dunque cosa consiglierebbe a una persona che ha provato la maggior parte delle cose che offre la società moderna?
Non so se può tornare utile per dare un consulto, ma in passato fumavo, sopratutto nei momenti di noia, e mi aiutava moltissimo, mi risollevava il morale, però tornare a fumare non mi sembra decisamente una buona opzione, e comunque non ci riuscirei.
[#3]
Caro Utente,
che psicoterapia ha effettuato?
Come mai se è terminata sta ancora assumendo un ansiolitico? Da questo punto di vista è seguito da uno psichiatra o dal medico di base?
La "noia" che riferisce può costituire sia un normale stato d'animo che nella socitetà attuale è però diventato sempre più intollerabile (si cerca di riempire ogni attimo libero con una o più attività, anche in contemporanea), sia un sentimento di tipo depressivo legato al senso di vuoto, inutilità e incapacità.
Viste alcune sue affermazioni:
"mi sento come una pedina nella scacchiera della vita che altro non devo fare che aspettare il mio decesso"
"Anche le serate passate con le ragazze ormai per me hanno perso gusto, quasi mi considero asessuato ormai"
"ovunque vado o la sensazione di "già visto" non c'è nulla che riesca a sorprendermi"
mi sentirei di propendere per l'ipotesi di una forma depressiva non diagnosticata, ma senza conoscerla non posso ovviamente stabilire nulla di certo.
Che diagnosi ha ricevuto per i disturbi dei quali dice di non soffrire più?
che psicoterapia ha effettuato?
Come mai se è terminata sta ancora assumendo un ansiolitico? Da questo punto di vista è seguito da uno psichiatra o dal medico di base?
La "noia" che riferisce può costituire sia un normale stato d'animo che nella socitetà attuale è però diventato sempre più intollerabile (si cerca di riempire ogni attimo libero con una o più attività, anche in contemporanea), sia un sentimento di tipo depressivo legato al senso di vuoto, inutilità e incapacità.
Viste alcune sue affermazioni:
"mi sento come una pedina nella scacchiera della vita che altro non devo fare che aspettare il mio decesso"
"Anche le serate passate con le ragazze ormai per me hanno perso gusto, quasi mi considero asessuato ormai"
"ovunque vado o la sensazione di "già visto" non c'è nulla che riesca a sorprendermi"
mi sentirei di propendere per l'ipotesi di una forma depressiva non diagnosticata, ma senza conoscerla non posso ovviamente stabilire nulla di certo.
Che diagnosi ha ricevuto per i disturbi dei quali dice di non soffrire più?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Credo che ci si emozioni anche e soprattutto con le " cose interne" , non obbligatoriamente con quanto offre la societa' .
Le emozioni, interessi, passioni, non correlano sempre con le ose da fare , ma anche con quanto sentito, sperimentato, provato, nei legami, negli amori, nelle letture, intessi, ecc....
Le emozioni, interessi, passioni, non correlano sempre con le ose da fare , ma anche con quanto sentito, sperimentato, provato, nei legami, negli amori, nelle letture, intessi, ecc....
[#5]
Utente
Dr. Flavia, non sò che tipo di terapia ho seguito, non sono esperto di queste cose, posso solo dire che era mirata a valutare uno stato d'ansia e capire quanto fosse immotivato , ad esempio prima avevo problemi a salire le scale, mi sentivo soffocare dopo qualche scalino, e tramite la terapia ho affrontato la cosa dal punto di vista irrazionale, ovvero capire che salire una scalinata non è "pericoloso" , magari detto cosi può apparire contorto, non sono cose da scrivere su un computer ma da spiegare a voce, comunque la terapia era questa, ovvero farmi rendere conto che i miei timori erano infondati.
La diagnosi finale è stata legata a una semplice condizione di fine adolescenza inizio maturità, cosi mi hanno detto, niente di anormale insomma.
L'ansiolitco Xanax è sotto il controllo del mio medico di base, come ho già detto nel post precedente ho preso per troppo tempo (2 anni) quantità eccessive di xanax, e ora o qualche difficoltà a rimuoverlo, ho provato a rimuoverlo ma con il pessimo risultato di una grave crisi di astinenza, quindi il medico ha suggerito di scalare lentamente la dose affinchè pian piano il corpo non sia più asuefatto.
Comunque ora non so se sia una condizione depressiva, o altro, posso solo dire che in periodi è più accentuato e in altri di meno, ad esempio quando ho aperto il post era molto accentuato.
Ovviamente ci tengo a precisare che non è il tipo di situazione che porta a dire "sono stufo voglio farla finita" non sono mai stato il tipo di persona da pensare cose simili, l'unico pensiero che mi viene di tanto in tanto è di fuggire dai luoghi in cui mi trovo ma solo per allontanarmi dalla monotonia, niente di più, spero di aver dato abbastanza informazioni per formulare qualche diagnosi, o se preferite ipotesi.
Grazie ancora per le risposte.
La diagnosi finale è stata legata a una semplice condizione di fine adolescenza inizio maturità, cosi mi hanno detto, niente di anormale insomma.
L'ansiolitco Xanax è sotto il controllo del mio medico di base, come ho già detto nel post precedente ho preso per troppo tempo (2 anni) quantità eccessive di xanax, e ora o qualche difficoltà a rimuoverlo, ho provato a rimuoverlo ma con il pessimo risultato di una grave crisi di astinenza, quindi il medico ha suggerito di scalare lentamente la dose affinchè pian piano il corpo non sia più asuefatto.
Comunque ora non so se sia una condizione depressiva, o altro, posso solo dire che in periodi è più accentuato e in altri di meno, ad esempio quando ho aperto il post era molto accentuato.
Ovviamente ci tengo a precisare che non è il tipo di situazione che porta a dire "sono stufo voglio farla finita" non sono mai stato il tipo di persona da pensare cose simili, l'unico pensiero che mi viene di tanto in tanto è di fuggire dai luoghi in cui mi trovo ma solo per allontanarmi dalla monotonia, niente di più, spero di aver dato abbastanza informazioni per formulare qualche diagnosi, o se preferite ipotesi.
Grazie ancora per le risposte.
[#7]
Utente
Se ho ben capito lei mi sta dicendo che al momento non ho un "obbiettivo" nella vita, e quindi non avendo nulla che mi tenga realmente impegnato durante la giornata tutto mi appare noioso e monotono? E vedo il futuro in modo monotono perchè ritengo che anche tra tanti anni farò sempre le stesse solite cose che faccio oggi?
Se intende questo credo che sia la teoria più plausibile.
Comunque i miei progetti ora sono di inziare a studiare ingegneria meccanica a settembre, non sono particolarmente attratto dallo studio, ma almeno mi tiene occupata la mente, e con le condizioni sociali di oggi senza una laurea non è possibile trovare un lavoro sicuro e sistemato per fare progetti per il futuro, quindi lo vedo come un dovere necessario.
Se riesco vorrei anche trovare un piccolo lavoro part-time, che non sia troppo stressante da impedirmi di studiare.
Se intende questo credo che sia la teoria più plausibile.
Comunque i miei progetti ora sono di inziare a studiare ingegneria meccanica a settembre, non sono particolarmente attratto dallo studio, ma almeno mi tiene occupata la mente, e con le condizioni sociali di oggi senza una laurea non è possibile trovare un lavoro sicuro e sistemato per fare progetti per il futuro, quindi lo vedo come un dovere necessario.
Se riesco vorrei anche trovare un piccolo lavoro part-time, che non sia troppo stressante da impedirmi di studiare.
[#8]
Da qui non posso escludere nulla, ma se le mancano sia un obiettivo sia qualcosa che dia senso alla sua vita è facile che cada nell'apatia.
Senza una motivazione che dia la spinta è difficile sia apprezzare quello che si ha e si fa, sia impegnarsi in qualunque direzione.
Dopo le superiori se ho capito bene ha lavorato per un periodo e non si è iscritto quindi subito all'università, rimandando la decisione fino ad ora, quando, stando alle sue parole, tale scelta rappresenta "un altro tentativo per evadere dalla noia".
Come mai proprio ingegneria meccanica?
Senza una motivazione che dia la spinta è difficile sia apprezzare quello che si ha e si fa, sia impegnarsi in qualunque direzione.
Dopo le superiori se ho capito bene ha lavorato per un periodo e non si è iscritto quindi subito all'università, rimandando la decisione fino ad ora, quando, stando alle sue parole, tale scelta rappresenta "un altro tentativo per evadere dalla noia".
Come mai proprio ingegneria meccanica?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.7k visite dal 05/02/2013.
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