Depressione o ansia?
Salve, sono un ragazzo di 21 anni e vi scrivo per avere un consulto riguardo a un mio malessere mentale e fisico. La settimana scorsa, purtroppo, ho perso mia nonna che viveva in casa con me, e dall'ora sono iniziati i miei malesseri. Da una settimana esatta,infatti, sono iniziati i seguenti problemi:
- ho perso l'appetito e anche la sete;
- quando penso a mia nonna è come se mi venisse un nocciolo in gola che mi fa soffocare e, di conseguenza, vado in ansia e mi si gelano e mi sudano le mani;
- mi viene da piangere all'improvviso;
- mi sento sempre stanco, vuoto e dolorante su alcune parti del corpo;
- sono sempre cupo e poco reattivo quando mi si rivolge la parola;
-e cosa più importante, e non so perché, da quando è morta mia nonna sono ossessionato dalla paura di morire e talmente che è forte questa paura che mi manca il fiato e mi si chiude in gola;
-la notte, nonostante sono una persona adulta, non ce la faccio ad addormentarmi con la luce spenta (questo da sempre) e da quando ho subito il lutto oltre alla luce accendo anche la tv.
- infine vado a letto tardi e mi sveglio presto (cosa mai successa) dato che ho paura di sognare(ovvero di fare qualche incubo).
Quindi mie domande sono le seguenti:
- Come posso fare per superare questa fase difficile?
- Questi sintomi che avverto fanno parte di uno stato di depressione da lutto o di uno stato ansioso?
- Infine, questi dolori fisici passeggeri che avverto possono essere associati ad uno stati di non "mens sana in corpore sano"?
Grazie mille in anticipo.
- ho perso l'appetito e anche la sete;
- quando penso a mia nonna è come se mi venisse un nocciolo in gola che mi fa soffocare e, di conseguenza, vado in ansia e mi si gelano e mi sudano le mani;
- mi viene da piangere all'improvviso;
- mi sento sempre stanco, vuoto e dolorante su alcune parti del corpo;
- sono sempre cupo e poco reattivo quando mi si rivolge la parola;
-e cosa più importante, e non so perché, da quando è morta mia nonna sono ossessionato dalla paura di morire e talmente che è forte questa paura che mi manca il fiato e mi si chiude in gola;
-la notte, nonostante sono una persona adulta, non ce la faccio ad addormentarmi con la luce spenta (questo da sempre) e da quando ho subito il lutto oltre alla luce accendo anche la tv.
- infine vado a letto tardi e mi sveglio presto (cosa mai successa) dato che ho paura di sognare(ovvero di fare qualche incubo).
Quindi mie domande sono le seguenti:
- Come posso fare per superare questa fase difficile?
- Questi sintomi che avverto fanno parte di uno stato di depressione da lutto o di uno stato ansioso?
- Infine, questi dolori fisici passeggeri che avverto possono essere associati ad uno stati di non "mens sana in corpore sano"?
Grazie mille in anticipo.
[#1]
Gentile ragazzo,
purtroppo quando perdiamo qualcuno molto caro è del tutto fisiologico sperimentare le emozioni e le sensazioni che provi anche tu.
Però tutto questo è accaduto solo una settimana fa. Ci vuole tempo e devi avere pazienza.
Il nostro corpo ci segnala nel modo in cui hai descritto tu le emozioni che stiamo vivendo.
Direi di stare sereno rispetto la "sintomatologia". E' normale sentirsi così.
Saluti,
purtroppo quando perdiamo qualcuno molto caro è del tutto fisiologico sperimentare le emozioni e le sensazioni che provi anche tu.
Però tutto questo è accaduto solo una settimana fa. Ci vuole tempo e devi avere pazienza.
Il nostro corpo ci segnala nel modo in cui hai descritto tu le emozioni che stiamo vivendo.
Direi di stare sereno rispetto la "sintomatologia". E' normale sentirsi così.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Caro ragazzo, con la Collega penso che i suoi sintomi sono del tutto normali, una nonna amatissima, con cui viveva, ora perduta, ti fa affacciare nel baratro..
Ma la nonna non vorrebbe vederla così, cerchi di ritrovare nel cuore e nella memoria i tanti momenti belli che certo ci sono e hanno costruito e nutrito la sua sensibilità.
Le persone care perdute diventano figure interne che ci accompagnano e ci aiutano, vedrà,
il "lavoro del lutto"è una dura esperienza da cui si esce più forti.
Intanto se la televisione o la radio l'aiuta , li tenga pure accesi, che male c'è, servono ad abitare il buio e ad allontanare l'angoscia. Potrebbe anche scrivere qualche pagina di ricordi e pensieri, può essere un modo, spesso consigliato, per sentirsi meno soli.
Cari saluti
Ma la nonna non vorrebbe vederla così, cerchi di ritrovare nel cuore e nella memoria i tanti momenti belli che certo ci sono e hanno costruito e nutrito la sua sensibilità.
Le persone care perdute diventano figure interne che ci accompagnano e ci aiutano, vedrà,
il "lavoro del lutto"è una dura esperienza da cui si esce più forti.
Intanto se la televisione o la radio l'aiuta , li tenga pure accesi, che male c'è, servono ad abitare il buio e ad allontanare l'angoscia. Potrebbe anche scrivere qualche pagina di ricordi e pensieri, può essere un modo, spesso consigliato, per sentirsi meno soli.
Cari saluti
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Caro Ragazzo,
I nonni, ancor di piu ' se vivono in casa con noi, rappresentano delle figure di riferimento affettivo forti ed incisive.
Sono i confidenti, non impartiscono regole e divieti, quello spetta ai genitoribed amano in maniera incondizionata ed infinita.
Si ricordi che la vita dei morti, e' nella memoria dei vivi e, quindi per esorcizzare il dolore, come le ha suggerito la Collega Dott.Muscara' , scrivere qualche pagina di diario, tra emozioni, ricordi, dolori dell' anima, potrebbe aiutarla a soffrire di meno , regalando a sua nonna un " contenitore' affettivo importante.
Se lei oggi em quello che e' , lo deve anche a lei!
I nonni, ancor di piu ' se vivono in casa con noi, rappresentano delle figure di riferimento affettivo forti ed incisive.
Sono i confidenti, non impartiscono regole e divieti, quello spetta ai genitoribed amano in maniera incondizionata ed infinita.
Si ricordi che la vita dei morti, e' nella memoria dei vivi e, quindi per esorcizzare il dolore, come le ha suggerito la Collega Dott.Muscara' , scrivere qualche pagina di diario, tra emozioni, ricordi, dolori dell' anima, potrebbe aiutarla a soffrire di meno , regalando a sua nonna un " contenitore' affettivo importante.
Se lei oggi em quello che e' , lo deve anche a lei!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 04/02/2013.
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