Deficit libido e d.e.

Gentili dottori,
ho 48 anni e sino all'anno scorso non ho avuto problemi di d.e.
A partire dalla primavera dell'anno scorso, la mia partner mi ha fatto notare una certa perdita di "tono" durante i rapporti. Nel giro di qualche settimana anch'io mi sono reso conto della situazione e la perdita di tono è poi a mano a mano diventata una vera e propria d.e.
Nel corso dell'estate scorsa la situazione era già abbastanza evidente e si è accompagnata progressivamente con una carenza di desiderio sessuale.

Dopo visita dal medico di famiglia ho effettuato una visita dall'andrologo che mi ha prescritto eco apparato urinario e analisi ormonali.

Qualche settimana fa al controllo dall'andrologo, tutti gli esami erano perfetti e mi ha prescritto il "Tadalafil" 5mg 1cp a giorni alterni, non giudicando necessaria l'eco dinamica poichè ho riferito che ho le "normali" erezioni notturne/mattutine.

Non so cos'altro aggiungere, ma ho notato una verisimiglianza del pene nella fase non eretta con la stessa sensazione che avevo del pene, tempo fa, nella fase di smaltimento dell'anestesia subito dopo un intervento chirurgico al ginocchio.
Cosa che non avevo sperimentato fino all'anno scorso.
Aggiungo che, dopo aver letto i vostri numerosi articoli e risposte a situazioni simili, non ho problemi con la partner, nè nell'ambiente di lavoro o altro che io riesca a ricondurre.
Ho una notevole attrazione per il sesso femminile, ossia non riesco a distogliere lo sguardo di ammirazione per una donna, ma a differenza di tempo fa oggi ciò non si traduce in eccitazione con erezione (che avveniva anche solo con le fantasie sessuali), tranne che non ci sia una stimolazione manuale indotta.
Nei rapporti con la partner ho una normale erezione all'inizio, ma nel giro di qualche minuto si traduce o in perdita parziale/totale o nell'eiaculazione precoce e conseguente fine del rapporto.
E non che abbia una partner non attraente, anzi mi piace notevolmente.
Purtroppo, non so come dire ma sembra che l'attrazione che sento non sia direttamente collegata con l'erezione sufficiente ad avere un normale rapporto.
La cosa che più sento attualmente è questa sensazione di "assenza" che prima ho paragonato alla sensazione post-anestesia.
Non mi aspetto nulla di nuovo dalle vostre risposte, poichè ho già letto che nella maggior parte dei casi si tratta di un problema psicologico, però ho voluto mettere a disposizione la mia situazione per darvi modo di rispondere a me e ad altri che nel silenzio sperimentano questa strana sensazione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

tutte le informazioni che ci indirizza fanno pensare che anche "questa strana sensazione" abbia una causa con una importante valenza psicologica.

Ma qui mi fermo e la rimando al suo psicologo per valutare eventuali passi successivi verso questa direzione.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
Utente
Utente
Grazie della sua pronta risposta.
Se fosse possibile, auspicherei un pronunciamento da parte di qualche suo collega psicologo.
Capisco che è improbabile, considerato che l'analisi psicologica è strettamente personalizzata e non è questo il luogo e la modalità per portarla avanti, però un minimo inquadramento con riscontri d'esperienza su pazienti con problematiche similari penso che possa essere trovato.

Rinnovo un grazie, in ogni caso, per il tempo dedicato.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

indirizzo io la sua richiesta in area "psicologia" .

Ancora cordiali saluti.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
quando la valutazione andrologica esclude cause organiche, devono essere ricercate le "altre" cause correlate alla problematica sessuologica, spesso mai univoche , ma sfaccettate e poliedrice, al fine di calibrare il percorso di cura alla sua storia di vita , emotiva e sessuale.
Le allego qualche lettura

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa avevo già preso visione delle letture consigliate.

La sua risposta è in linea con ciò che già avevo previsto nella mia precedente risposta.

Sono consapevole, infatti, che la strada psicologica è a questo punto quella più probabile, ma chiedevo di esprimere una valutazione o un inquadramento più circoscritto, magari avvalorato con esperienze di casi similari, per limitare il senso di dispersione che si avverte quando si tratta l'immensità delle dinamiche della mente.

Ciò permetterebbe, a mio parere, di accorciare le distanze che in modo naturale separano chi si approccia alla tematica psicologica (sempre vista in generale con molta diffidenza) da chi invece la tematica psicologica la studia e ne contempla l'aspetto soggettivo e oggettivo del sapere.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Ogni individuo, direi per fortuna, è un caso a sè, ha una storia di vita \emotiva e sessuale unica ed irripetibile, nessun caso è paraginabile ad un'altro.

Detto questo, andrebbe effettuata una valutazione psico-sessuologica mirata alla sua storia di vita e sessuale.
Il deficit erettivo, è solo un "sintomo" visibile e quantizzabile di tantissimo altro, che deve essere diagnosticato accuratamente .

Cerchi un professionista che la fa sentire a suo agio, a diagnosi avvenuta, si faccia dire che tipo di percorso ha in mente per lei, magari sapendo obiettivi e strategie, si sentirà meno smarrito.