Paura delle fantasie
Ripropongo un quesito espresso già nella sez psichiatria ma non presomolto in condirezione.Salve, sono un ragazzo di 26, soffro oramai da tempo di un disturbo d'ansia legato a fobie ossessive (di ogni genere) e a volte attacchi di panico...ultimamente il mio problema si è ripresentato perchè i miei pensieri si sono andati a concentrare su alcune mie pulsioni sessuali.
Tempo fa (parlo di più di 7 anni) mi capitava molto spesso di praticare del ''cybersesso'' (come lo si definisce adesso) in webcam con ragazze, e già questo ora che sono fidanzato da oramai 4 anni mi provoca non poco senso di colpa; ma alcune volte con queste ragazze ci si è eccitati fantasticando su pratiche come pissing e più raramente lo shitting.
Ora, sono fantasie quasi rare che io ho sempre e solo applicato a livello di fantasticheria, vedendo video e anche in maniera molto parziale nel senso che la cosa mi eccita più lessicalmente che nella realtà soprattutto per lo shitting dove la mia eccitazione sta solo nel fatto che una eventuale donna si abbassi a fare una tale cosa con me, ho letto che i veri amanti della cosa adorano il contatto con le feci o addirittura assaggiarle mentre per me non è assolutamente cosi anzi la cosa mi fa piuttosto ribrezzo.
Non sono pulsioni sessuali ricorrenti,(a volte mi capita di pensare al pissing ma solo durante l'autoerotismo) non mi sono utili per l'erezione ne esclusivi per l'eccitazione e nemmeno mi sono indispensabili per l'orgasmo oltre al fatto che non mi sognerei mai di metterle in pratica, perchè non lo voglio, non ne sento il bisogno ne l'impulso, insomma un regolare rapporto sessuale basta e avanza per soddisfarmi.
durante l'incontro con il mio psicologo gli parlo di queste fantasie, di come in passato siano state oggetto di eccitazione mentre ci si masturbava con altre ragazze e di come adesso per me siano motivo di profondo sconforto, senso di colpa e depressione perchè mi rendo conto che si tratta di disturbi e mi sento un malato parafiliaco, mi sento un verme sporco nei confronti della mia fidanzata, (nonostante durante i rapporti con lei non ho mai avuto di queste fantasie), della mia famiglia; gli esprimo il senso di colpa che in questo momento nutro nei confronti del mondo intero...lui non sa neanche cosa siano queste pulsioni, non ne aveva mai sentito parlare, rilegge una mail che gli ho mandato dove gli parlavo di queste cose (perchè dal vivo mi imbarazzavo troppo) e cerca i termini su google...una volta capito di cosa si tratta mi comincia a dire che chi pratica queste cose è solo un malato grave, che queste fantasie sono venute fuori dalla mia mente perchè volevo farmi del male e che forse le ragazze dall'altra parte volevano solo sfottermi...insomma alla fine ha demonizzato la cosa ancor di più di quanto non lo faccia già adesso gettandomi letteralmente nello sconforto e nella delusione più totale in quanto credevo di parlare con un esperto che potesse comprendere ma invece niente...dovrei continuare ma non ho più caratteri a disposizione, lo farò in un commento dopo la prima risposta...
Tempo fa (parlo di più di 7 anni) mi capitava molto spesso di praticare del ''cybersesso'' (come lo si definisce adesso) in webcam con ragazze, e già questo ora che sono fidanzato da oramai 4 anni mi provoca non poco senso di colpa; ma alcune volte con queste ragazze ci si è eccitati fantasticando su pratiche come pissing e più raramente lo shitting.
Ora, sono fantasie quasi rare che io ho sempre e solo applicato a livello di fantasticheria, vedendo video e anche in maniera molto parziale nel senso che la cosa mi eccita più lessicalmente che nella realtà soprattutto per lo shitting dove la mia eccitazione sta solo nel fatto che una eventuale donna si abbassi a fare una tale cosa con me, ho letto che i veri amanti della cosa adorano il contatto con le feci o addirittura assaggiarle mentre per me non è assolutamente cosi anzi la cosa mi fa piuttosto ribrezzo.
Non sono pulsioni sessuali ricorrenti,(a volte mi capita di pensare al pissing ma solo durante l'autoerotismo) non mi sono utili per l'erezione ne esclusivi per l'eccitazione e nemmeno mi sono indispensabili per l'orgasmo oltre al fatto che non mi sognerei mai di metterle in pratica, perchè non lo voglio, non ne sento il bisogno ne l'impulso, insomma un regolare rapporto sessuale basta e avanza per soddisfarmi.
durante l'incontro con il mio psicologo gli parlo di queste fantasie, di come in passato siano state oggetto di eccitazione mentre ci si masturbava con altre ragazze e di come adesso per me siano motivo di profondo sconforto, senso di colpa e depressione perchè mi rendo conto che si tratta di disturbi e mi sento un malato parafiliaco, mi sento un verme sporco nei confronti della mia fidanzata, (nonostante durante i rapporti con lei non ho mai avuto di queste fantasie), della mia famiglia; gli esprimo il senso di colpa che in questo momento nutro nei confronti del mondo intero...lui non sa neanche cosa siano queste pulsioni, non ne aveva mai sentito parlare, rilegge una mail che gli ho mandato dove gli parlavo di queste cose (perchè dal vivo mi imbarazzavo troppo) e cerca i termini su google...una volta capito di cosa si tratta mi comincia a dire che chi pratica queste cose è solo un malato grave, che queste fantasie sono venute fuori dalla mia mente perchè volevo farmi del male e che forse le ragazze dall'altra parte volevano solo sfottermi...insomma alla fine ha demonizzato la cosa ancor di più di quanto non lo faccia già adesso gettandomi letteralmente nello sconforto e nella delusione più totale in quanto credevo di parlare con un esperto che potesse comprendere ma invece niente...dovrei continuare ma non ho più caratteri a disposizione, lo farò in un commento dopo la prima risposta...
[#1]
Gentile Utente,
è possibile che tutto ciò rientri nel disturbo d'ansia, il cui tema riguarda tali fantasie.
Il senso di colpa derivante dalle fantasie, per quanto rare, potrebbe riguardare una personalità piuttosto rigida e con tratti ossessivi. Il terapeuta di che parere è su questi aspetti?
A mio avviso è questo che deve curare in terapia.
Che tipo di lavoro sta facendo con lo psicologo?
Può descrivercelo meglio? Da quanto tempo è in cura?
è possibile che tutto ciò rientri nel disturbo d'ansia, il cui tema riguarda tali fantasie.
Il senso di colpa derivante dalle fantasie, per quanto rare, potrebbe riguardare una personalità piuttosto rigida e con tratti ossessivi. Il terapeuta di che parere è su questi aspetti?
A mio avviso è questo che deve curare in terapia.
Che tipo di lavoro sta facendo con lo psicologo?
Può descrivercelo meglio? Da quanto tempo è in cura?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Gentilissima Dott.ssa
La terapia è ricominciata proprio la scorsa volta dopo mesi di sospensione, per quanto riguarda la personalità rigida con tratti ossessivi credo sia pienamente daccordo in quanto l'anno scorso ci si concentrava su chi nella mia famiglia potesse avere queste peculiarità e nella terapia ancor precedente fatta con un'altra dottoressa ricordo che addirittura lo chiamavamo ''il generale''
Le mie ossessioni hanno riguardato svariati argomenti, da quello delle malattie fisiche prima e mentali poi per finire a quelli sessuali (es. paura di essere gay, pedofilo etc..)
Comunque con l'attuale psicologo perlomeno l'anno scorsco si faceva un lavoro di livello comportamentale credo, nel senso che analizzavamo i rapporti familiari, lavorativi, affettivi etc...
Sono anche in cura farmacologica prescrittami dal mio neurologo, devo assumere 10-15 goccie di escitalopram al pomeriggio e 10 di xanax la sera
La terapia è ricominciata proprio la scorsa volta dopo mesi di sospensione, per quanto riguarda la personalità rigida con tratti ossessivi credo sia pienamente daccordo in quanto l'anno scorso ci si concentrava su chi nella mia famiglia potesse avere queste peculiarità e nella terapia ancor precedente fatta con un'altra dottoressa ricordo che addirittura lo chiamavamo ''il generale''
Le mie ossessioni hanno riguardato svariati argomenti, da quello delle malattie fisiche prima e mentali poi per finire a quelli sessuali (es. paura di essere gay, pedofilo etc..)
Comunque con l'attuale psicologo perlomeno l'anno scorsco si faceva un lavoro di livello comportamentale credo, nel senso che analizzavamo i rapporti familiari, lavorativi, affettivi etc...
Sono anche in cura farmacologica prescrittami dal mio neurologo, devo assumere 10-15 goccie di escitalopram al pomeriggio e 10 di xanax la sera
[#3]
Gentile Utente,
la paura delle sue fantasie deriva dall'aver introiettato un super-io rigido e punitivo che suscita in lei questi sensi di colpa insostenibili.
Probabilmente lei ha avuto un padre che si è rapportato nei suoi confronti soprattutto in maniera direttiva e solo difficilmente le ha dato la possibilità di "giustificare" o "riparare" ai suoi comportamenti.
Tutto questo si innesca chiaramente in un fondo di personalità già descritto dalla Collega.
L'intervento più adatto è di tipo psicoterapico integrato con una terapia psicofarmacologica.
Il trattamento che sta facendo le ha portato benefici?
la paura delle sue fantasie deriva dall'aver introiettato un super-io rigido e punitivo che suscita in lei questi sensi di colpa insostenibili.
Probabilmente lei ha avuto un padre che si è rapportato nei suoi confronti soprattutto in maniera direttiva e solo difficilmente le ha dato la possibilità di "giustificare" o "riparare" ai suoi comportamenti.
Tutto questo si innesca chiaramente in un fondo di personalità già descritto dalla Collega.
L'intervento più adatto è di tipo psicoterapico integrato con una terapia psicofarmacologica.
Il trattamento che sta facendo le ha portato benefici?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#4]
Gentile ragazzo,
Penso che sia necessario ridimensionare il potenziale pericolo che lei attribuisce alle fantasie di cui ci parla.
Probabilmente si e' trattato come lei ha intuito di "fantasie verbali" prodotte dal tentativo di cercare qualcosa di trasgressivo da condividere durante il cybersesso, essendosi di molto elevato il livello della "normalita' che si equipara alla "banalita'".
Le fantasie erotiche, quelle che hanno una reale capacita' attrattiva ed eccitante , non rappresentano comunque la parafilia che si puo' chiamare tale solo se e quando tali "fantasie" vengano messe in pratica in modo coattivo, fisso ed abbiano la caratteristica di produrre eccitazione e orgasmo in modo esclusivo.
Spero che questa breve illustrazione l'abbia tranquillizzata a livello personale e relazionale.
I migliori saluti
Penso che sia necessario ridimensionare il potenziale pericolo che lei attribuisce alle fantasie di cui ci parla.
Probabilmente si e' trattato come lei ha intuito di "fantasie verbali" prodotte dal tentativo di cercare qualcosa di trasgressivo da condividere durante il cybersesso, essendosi di molto elevato il livello della "normalita' che si equipara alla "banalita'".
Le fantasie erotiche, quelle che hanno una reale capacita' attrattiva ed eccitante , non rappresentano comunque la parafilia che si puo' chiamare tale solo se e quando tali "fantasie" vengano messe in pratica in modo coattivo, fisso ed abbiano la caratteristica di produrre eccitazione e orgasmo in modo esclusivo.
Spero che questa breve illustrazione l'abbia tranquillizzata a livello personale e relazionale.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Ex utente
Ringrazio i gentili dottori per la cortesia e la prontezza nel rispondermi.
MI rendo conto quindi che il problema prioritario sia a questo punto il circolo vizioso ansia-paura-senso di colpa-ansia che mi genera ora una visione ultra catastrofica della realtà, posso dirvi ad esempio che la stessa percezione dello spazio mi appare quasi alterata tanto che ho come la sensazione di non riconoscere più casa mia cosi come gli altri ambienti da me frequentati non avessero più familiarità...sono conseguenze del disturbo di ansia lo so, le ho già provate in passato ma quando ritornatno mi creano di nuovo terrore ed è come se dovessi imparare dal capo a fronteggiarle...
Non riesco a dormire più decentemente da oramai 10 giorni ho paura di mettermi a letto, mi sono preso una pausa sul lavoro (ne ho 2) e ho un calo drastico dell'appetito...il momento più buio della giornata è la sera.
Ovvio non che non posso chiedere una psicoterapia on line ma mi servirebbe giusto qualche consiglio per ''sopravvivere''nei prossimi giorni in cui valuterò se continuare con l'attuale terapeuta (che reputo un pò superficiale) o rivolgermi ad un altro.
Per quanto riguarda la domanda del Dott. De Signore, non posso ancora dare risposta in quanto li assumo solo da 3 giorni.
Rinnovandovi i ringraziamenti, cordialmente
MI rendo conto quindi che il problema prioritario sia a questo punto il circolo vizioso ansia-paura-senso di colpa-ansia che mi genera ora una visione ultra catastrofica della realtà, posso dirvi ad esempio che la stessa percezione dello spazio mi appare quasi alterata tanto che ho come la sensazione di non riconoscere più casa mia cosi come gli altri ambienti da me frequentati non avessero più familiarità...sono conseguenze del disturbo di ansia lo so, le ho già provate in passato ma quando ritornatno mi creano di nuovo terrore ed è come se dovessi imparare dal capo a fronteggiarle...
Non riesco a dormire più decentemente da oramai 10 giorni ho paura di mettermi a letto, mi sono preso una pausa sul lavoro (ne ho 2) e ho un calo drastico dell'appetito...il momento più buio della giornata è la sera.
Ovvio non che non posso chiedere una psicoterapia on line ma mi servirebbe giusto qualche consiglio per ''sopravvivere''nei prossimi giorni in cui valuterò se continuare con l'attuale terapeuta (che reputo un pò superficiale) o rivolgermi ad un altro.
Per quanto riguarda la domanda del Dott. De Signore, non posso ancora dare risposta in quanto li assumo solo da 3 giorni.
Rinnovandovi i ringraziamenti, cordialmente
[#6]
Gentile ragazzo,
Vorrei in primis tranquillizarla dicendole che sono proprio le fantasie infantili che organizzano la vita sessuale adulta. Freud, infatti, definiva il bambino un perverso polimorfo. Ovviamente queste fantasie poi soggiacciono alla rimozione ed è per tale motivo che non ne abbiamo più memoria. Ma, allo stesso tempo, può accadere che quelle stesse fantasie fanno irruzione nella coscienza e questo può creare dei problemi, così come lei riferiva nella sua richiesta.
Io le consiglierei di parlarne liberamente con il suo psicologo, avviamente in un contesto di piena fiducia. Se poi dovesse avvertire che qualcosa nella relazione terapeuta si sia inceppato, valuti la possibilità di incontrare un altro terapeuta. A volta non è colpa di nessuno ma per svariati motivi qualcosa, nel contesto della cura, non si mette in moto.
Le auguro una serene giornata.
Saluti,
Antonio Raia
Www.psicologibenevento.it
3298029784
Vorrei in primis tranquillizarla dicendole che sono proprio le fantasie infantili che organizzano la vita sessuale adulta. Freud, infatti, definiva il bambino un perverso polimorfo. Ovviamente queste fantasie poi soggiacciono alla rimozione ed è per tale motivo che non ne abbiamo più memoria. Ma, allo stesso tempo, può accadere che quelle stesse fantasie fanno irruzione nella coscienza e questo può creare dei problemi, così come lei riferiva nella sua richiesta.
Io le consiglierei di parlarne liberamente con il suo psicologo, avviamente in un contesto di piena fiducia. Se poi dovesse avvertire che qualcosa nella relazione terapeuta si sia inceppato, valuti la possibilità di incontrare un altro terapeuta. A volta non è colpa di nessuno ma per svariati motivi qualcosa, nel contesto della cura, non si mette in moto.
Le auguro una serene giornata.
Saluti,
Antonio Raia
Www.psicologibenevento.it
3298029784
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
[#7]
Ex utente
Caro Dr. Raia,
in questi giorni sto proprio valutando sul da farsi, sono alla ricerca di un nuovo terapeuta...una cosa che ho notato nelle terapie è che subito o quasi vengo dal terapeuta ritenuto un bravissimo ragazzo, di sani principi, molto sensibile etc etc, vengo elogiato per la mia vena creativa e culturale...
ecco che poi quando arriva il momento di parlare di sessualità, di fantasie bizzarre o non, di come in passato abbia cercato trasgressioni forti anche se mai applicate, è come se andassi in blocco, come se dovessi rivelare un lato oscuro di me che può far cambiare subito concezione al terapeuta, me lo immagino sempre che dice <<eppure ti consideravo un cosi bravo ragazzo>> e ho paura di deluderlo...ho sempre paura di deludere gli altri io...
vedrò un pò quindi su cosa orientarmi. Sempre grazie mille per la vostra collaborazione.
in questi giorni sto proprio valutando sul da farsi, sono alla ricerca di un nuovo terapeuta...una cosa che ho notato nelle terapie è che subito o quasi vengo dal terapeuta ritenuto un bravissimo ragazzo, di sani principi, molto sensibile etc etc, vengo elogiato per la mia vena creativa e culturale...
ecco che poi quando arriva il momento di parlare di sessualità, di fantasie bizzarre o non, di come in passato abbia cercato trasgressioni forti anche se mai applicate, è come se andassi in blocco, come se dovessi rivelare un lato oscuro di me che può far cambiare subito concezione al terapeuta, me lo immagino sempre che dice <<eppure ti consideravo un cosi bravo ragazzo>> e ho paura di deluderlo...ho sempre paura di deludere gli altri io...
vedrò un pò quindi su cosa orientarmi. Sempre grazie mille per la vostra collaborazione.
[#8]
Gentile ragazzo,
probabilmente questa è una sua questione ovvero non deludere l'altro. Mi creda nessun terapeuta dovrebbe restare deluso dal suo riferire tali fantasie. Sappiamo, avendolo sperimentato in prima persona, in quanto analisti e quindi avendo affrontato la nostra analisi, che queste, a diverso titolo, sono questioni che riguardano tutti noi, ecco perchè non vedo la minima possibilità che il terapeuta resti deluso da lei. Sarebbe come a dire di restare delusi dal genere umano o per meglio dire dalle modalità di formazione della psiche dell'adulto.
Non si perda d'animo e cerchi di venire a capo alle sue faccende.
Le auguro una serena giornata,
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it
329.80.29.784
probabilmente questa è una sua questione ovvero non deludere l'altro. Mi creda nessun terapeuta dovrebbe restare deluso dal suo riferire tali fantasie. Sappiamo, avendolo sperimentato in prima persona, in quanto analisti e quindi avendo affrontato la nostra analisi, che queste, a diverso titolo, sono questioni che riguardano tutti noi, ecco perchè non vedo la minima possibilità che il terapeuta resti deluso da lei. Sarebbe come a dire di restare delusi dal genere umano o per meglio dire dalle modalità di formazione della psiche dell'adulto.
Non si perda d'animo e cerchi di venire a capo alle sue faccende.
Le auguro una serena giornata,
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.6k visite dal 03/02/2013.
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