Non riesco a sbloccarmi....
prima ero uno sportivo, praticavo calcio, agonistico e amatoriale con amici, abbinavo palestra e corsa...invece ora ho anche paura di fare le scale.
ho cominciato con dolori tempiali, sono passato a palpitazioni, ipertensione, tachicardia e poi piccoli attacchi di panico legati alla paura di avere un infarto o ictus, in generale paura di morire....
non so più che analisi mediche fare... sono alla continua ricerca di patologie che puntualmente non vengono riscontrate... sembra che io sia sano come un pesce e forse l'unica cosa da fare sarebbe affidarsi ad uno psicologo-psicoterapeuta...
ho provato più volte ad andare a correre, riprendermi la mia vita ma proprio non ci riesco... li per li mi sento svenire... come se volessi accadermi qualcosa e non vi dico il dopo... mi sento il cuore andare a mille... sensazioni per me mai esistite...quasi se mi fossi accorto di avere un cuore.
un giorno ho paura di avere qualche aritmia, un altro paura di avere un infarto, poi un ictus...
vi chiedo aiuto e consigli per sbloccarmi da questa situazione
penso che bisognerebbe saperne di più sul <<periodo un pò difficile>> che cita per individuare le ragioni che hanno portato all'insorgenza di questa ansia.
Inoltre, va appurato il perché del <<ho provato più volte ... ma proprio non ci riesco>>, probabilmente connesso all'opinione che ha di se stesso.
Senza dubbio qualche chiarimento con uno psicologo potrà esserLe di aiuto.
I consigli non servono a molto, le diagnosi cliniche e le successive terapie mirate e risolutive si.
Quando il corpo si ammala e si esprime con un corteo sintomatologico, prima di tacitare la sintomatologia, questa andrebbe ascoltata, decodificata ed interpretata, per riprendere quell' antico e funzionale dialogo mente corpo, che in lei sembra essere smarrito
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
A questo punto le suggerisco di desistere dalla ricerca affannosa di una causa organica al stato di malessere.
Questo suo comportamento non fa altro che incentivare la sua preoccupazione per il corpo, perdendo di vista tutto il risvolto psicologico.
Vuole provare a descrivere questo suo periodo difficile?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Fatte tutte le analisi del caso, tanto per escludere completamente le case organiche, bisogna, come dicono tutti i Colleghi, fermarsi a pensare cosa è successo in quel periodo difficile.. riguardava lei, la sua famiglia , la vita sentimentale, lavorativa.. Ci vuole uno psicologo che l'aiuti a decodificare questi messaggi, a chiarirsi i vissuti negativi e a superarli.. ne uscirà più forte e maturo , ci creda..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
partiamo dicendo che sono una persona di "base ansiosa", nel senso che cerco sempre di risolvere le cose nel più breve tempo possibile, ci penso tanto, mi faccio salire l'adrenalina a mille, mi faccio condizionare molto nel pensiero focalizzandolo troppo. non vedo l'ora di arrivare alla fine, al traguardo. sono bene che spesso questa cosa mi condiziona in positivo, mi aiuta, mi far fare le cose nel giusto ma so bene che può in alcuni casi essere negativa...
analizzando la mia vita nell'ultimo periodo, dal punto di vista lavorativo le cose stanno crescendo, sto avanzando e questo mi riempie di gioia ma anche di stress... visto la mia "base ansiosa" però ne sono felice, non mi pesa anzi.
dal punto di vista sentimentale le cose vanno molto bene, sono fidanzato da tantissimo tempo e devo dire che ne sono molto felice, penso sia un rapporto solido e pieno di amore.
dove sono nate le mie difficoltà e dove vedo focalizzate gran parte delle mie preoccupazioni sono a casa mia....
diciamo che da sempre sono stato in ansia per i miei familiari, anche solo se qualcuno di essi tardava a rientrare o se ci mettevano troppo tempo in bagno.
sono finito col preoccuparmi se passava un autoambulanza o controllare tutti quando rientravo a casa...
una vera ossessione! questa cosa è stata alimentata dal fatto che in casa sono l'unico ad occuparmi e fare le veci di accompagnatore per mia madre e mia sorella che necessitano di continui controlli medici...
infine ultimamente mio padre ha subito un incidente, è stato investito e quando mi è stata comunicata questa cosa ero lontano da casa e quel periodo fin quando non tornavo a casa è stato un vero è proprio carico di ansia, batticuore ecc ecc.
ad un certo punto ho cominciato ad avere dei malesseri fisici e le preoccupazioni rivolte ai miei familiari si sono rivolte, elevate alla massima potenza verso di me...
palpitazioni,tachicardia, un cuore che sempre battere in maniera irregolare, pressione alle stelle, dolori tempiali, vista offuscata...
non gioco più a calcio ne vado più a correre, quando ci provo mi sembra di svenire, mi sembra che mi stesse vendendo un infarto o un ictus,,,, non vi dico quando smetto, mi sembra che il cuore batta in modo irregolare.
mi manca la mia vita e sono alla ricerca continui di una patologia che giustifichi il mio malessere ma i medici non la trovano e io ho sempre più paura che ci sia qualcosa.
ho fatto di tutto. partendo dall'elettrocardiogramma, ecografia al cuore, prova da sforzo, scintigrafia miocardica....mi dicono sia la mia testa ma io fatico a crederci...
vorrei tanto lo fosse e ancora più vorrei superarlo tanto.
probabilmente la Sua ansia non è dovuta ad alcuna patologia ma alla situazione in cui purtroppo si trovano i Suoi familiari e che grava su di Lei.
Penso che Le sarebbero di aiuto alcune indicazioni da parte di uno psicologo su come affrontare sul piano personale una simile situazione per poterla gestire al meglio.
Si tratterà di approfondire argomenti come la modulazione dello stress, la pianificazione di semplici obiettivi, l'organizzazione a livello personale e familiare.
A tale scopo è importante che si rivolga a un/a professionista con cui possa trovarsi a Suo agio.
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E come mai non l'ha ancora fatto?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
ormai ho fatto molte indagini mediche ma ho sempre più paura che qualcosa sfugga... ora mi hanno consigliato l'holter 24 ore ma mi domando se ho fatto perfino una scintigrafia miocardica a cosa serve???
scusate lo sfogo,
vi ringrazio per l'attenzione e la cortesia
ha fatto senz'altro la scelta giusta. L'accettazione del proprio disagio è il primo passo verso una piena consapevolezza di ciò che le sta accadendo e che la porterà più velocemente a stare meglio.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Probabilmente questa sua modalita' e' appresa all'interno del sistema familiare e diventa un modo per gestire le emozioni negative proiettandole al di fuori di se, cercando appunto una causa esterna.
Per lei in questo momento potrebbe essere piu' semplice accettare un'eventuele patologia piuttosto che un'emozione difficile, sgradevole o indesiderata.
La sua scelta di consultare uno psicologo e' sicuramente opportuna.
Come gestisce la sua rabbia e la sua aggressivita'?
Le appare difficile manifestare queste emozioni?
cerco di rispondere e tutte le domande:
io concedo fiducia a miei medici però ogni volta faccio uno sforzo fisico riecco apparire gli stessi sintomi, come se la prova da sforzo e la seconda prova da sforzo con scintigrafia non mi avessero esaurito i dubbi, mi sembra che gli sforzi fatti in quella occasione siano diversi da quelli che uno fa correndo, scattando ecc ecc...
il mio dubbio è questo, potrebbe essere che da una semplice prova da sforzo non è riscontrabile il problema o magari lo stesso si manifesti con sforzi maggiori???
in quanto al periodo, credo di si, magari accetterei meglio di avere una patologia e curarmi per quella che fare tutti questi giri a vuoto, spendere denaro che numerose ricerche che manco mi soddisfano...sono entrato in circolo vizioso.
a me basterebbe non sentire più le palpitazioni, tachicardia, fastidi al torace...
in quanto alla mia aggressività, prima ero molto più irruento, in questo periodo come se fossi diventato più docile, più pacato ma collego questo al fatto che sono sempre preso dai miei pensieri sgradevoli e dare spiegazione alle mie domande che mi pongo e ai mille sintomi che percepisco.
le emozioni si faccio fatica ad esprimerle. faccio fatica a trovarmi in intimità, questo come se avessi un calo del desiderio...
collego ciò alla stessa risposta precedente, il mio cervello è impegnato in altre attività... e anche fare l'amore mi sembra uno sforzo fisico e quindi mi blocco o mi mancano le forze.
in quanto ai medicinali prendo da natale le xanax in minima dose, ora ne prendo 8 al giorno, mi sono state prescritte dal mio medico di base (NEUROLOGO).
grazie a tutti e scusate le mie paranoie
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Il problema è che lei ha il dubbio, non trovare una risposta al dubbio.
Siccome lei è ansioso, non riesce a non farsi venire dubbi, ma risolvere il problema non consisterà nel trovare la risposta, consisterà nello smettere di farsi domande inutili.
L'ansioso che somatizza si produce da sé, senza volere, i sintomi di cui "ha bisogno" per provare a se stesso che c'è qualcosa di cui allarmarsi. Legga ad esempio qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Lei ha verosimilmente bisogno di un approccio psicoterapeutico adatto al problema d'ansia, ossia focalizzato e attivo. Legga qui per informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Internet in questo caso, a mio avviso, non aiuta, ma confonde e disorienta.
Ottimale sarebbe avere fiducia nei suoi medici e seguire soltanto le loro indicazioni
Le allego una lettura.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2915-ansia-panico-disturbi-sessuali-internet-si-o-meglio-di-no.html
spero di trovare la mia strada...
per quanto riguarda i sintomi dell'ansia devo dire che li vivo tutti.... non me ne manca nessuno, ho cominciato con dolori tempiali, vertigini, ipertensione, palpitazioni, tachicardia, annebbiamento della vista, gastrite, dimagrimento e infine da qualche giorno continuo bisogno di andare in bagno ad urinare...
e' anche vero che sono ormai attento ad ogni funzione del mio organismo e quindi percepisco tutto come allarmante
infatti quelle poche volte che mi distraggo non avverto nulla.
il punto cruciale è quando mi avvio ud una attività fisica. li crescono e aumentano i miei malesseri e di conseguenza i miei cattivi pensieri.
io spero di superare questi grandi ostacoli e tornare alla mia vita, rincorrere un pallone, correre, andare in palestra, fare ogni sforzo senza sofferenza, dimenticare ogni patologia possibile e vivere la mia vita nella maniera giusta, prendendo il buono e il cattivo come si presenta.
cercherò di fidarmi dei numerosi medici che già ho consultato,anche per una questione economica, e cercherò di focalizzarmi solo sul trattamento psicoterapeutico...
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