Crisi di panico ed extrasistoli
Ho 26 anni e volevo raccontare la mia storia che sta condizionando in modo negativo la mia vita, fino a domandarmi se fosse davvero necessario l'aiuto di uno psicologo.
Ho passato due anni della mia vita molto ricchi a livello sportivo, di studio (mi stavo per laureare in fisica), e svariati interessi. In questi due anni inserivo nella mia vita 2/3 ore di allenamento quotidiane,6/7 di studio, e facevo tardi tutte le sere riuscendo a dormire una media di 6 ore ( o meno a notte).. per reggere questo ritmo purtroppo devo ammettere che ho fatto largo uso di energy drink, quasi quotidiano. In seguito ad alcuni cambiamenti radicali nella mia vita sociale ed affettiva i miei impegni si sono diradati e ho iniziato a sentire un forte senso di vuoto ed oppressione, e una forte frustrazione per questo improvviso cambiamento e un lavoro pre laurea che non mi soddisfa. L'inizio della crisi me lo ricordo benissimo. Stavo guidando, a un certo punto già nervoso, inizio a sentirmi molle, mi prende il panico, sudo nonostante i -5 che c'erano di fuori e esco dalla macchina in preda a forte tosse e conati di vomito.. arrivo a fatica alla mia destinazione ed eccole.. spuntano le extrasistoli.. un attacco violento poi vanno via.. (già ne avevo sofferto anni prima ma erano sparite da sole dopo qualche mese). La settimana dopo durante i miei allenamenti un nuovo attacco, sempre violento.. una raffica in successione di 3-4 secondi e poi da quel giorno per circa un mese un forte nodo nel petto, come se qualcosa fosse nell'esofago. Da qui il declino.. il nodo non sparisce e il medico mi parla di bolo isterico, le extrasistoli si intensificano fino a sentirne quotidianamente fino anche ad un paio al minuto. Un mese dopo un dolore al petto (ho una paura immotivata da sempre di avere qualcosa al cuore, ma al tempo stesso faccio sport ad alto livello), mi prende un attacco di panico, vado in tachicardia, a 180 per qualche minuto.. mi reco al ps e trovano un tracciato normalissimo dell'ecg,.. eseguo esami tiroidei ed elettrolitici ed ecg da sforzo, mentre sono in attesa di ecocardio e holter, ma per ora gli esiti sono tutti negativi. Nel frattempo i sintomi cambiano, certi giorni questo bolo isterico sale fino alla gola e le extra le sento come un cuore in gola, gli altri come un vuoto e una sensazione di morte improvvisa,.. mi alzo la notte sentendo il nervoso nelle gambe, oppure durante il giorno il groppo in gola è così forte da non riuscire a farmi parlare, .. altre volte invece attacchi di nausea di qualche minuto e stanchezza generale improvvisa. Questo quotidianamente e con sintomi sempre diversi.
Tutto questo ha fatto cambiare la mia vita, dalla persona solare che ero alla persona triste e preoccupata che sono adesso, che ha paura a buttarsi e lasciarsi andare (anche nello sport), e che continuamente è convinta di stare male. Ho paura che la situazione si aggravi. Come posso affrontare questo problema? (già mi è stato prescritto lexotan all'occorrenza.
Vi ringrazio
Ho passato due anni della mia vita molto ricchi a livello sportivo, di studio (mi stavo per laureare in fisica), e svariati interessi. In questi due anni inserivo nella mia vita 2/3 ore di allenamento quotidiane,6/7 di studio, e facevo tardi tutte le sere riuscendo a dormire una media di 6 ore ( o meno a notte).. per reggere questo ritmo purtroppo devo ammettere che ho fatto largo uso di energy drink, quasi quotidiano. In seguito ad alcuni cambiamenti radicali nella mia vita sociale ed affettiva i miei impegni si sono diradati e ho iniziato a sentire un forte senso di vuoto ed oppressione, e una forte frustrazione per questo improvviso cambiamento e un lavoro pre laurea che non mi soddisfa. L'inizio della crisi me lo ricordo benissimo. Stavo guidando, a un certo punto già nervoso, inizio a sentirmi molle, mi prende il panico, sudo nonostante i -5 che c'erano di fuori e esco dalla macchina in preda a forte tosse e conati di vomito.. arrivo a fatica alla mia destinazione ed eccole.. spuntano le extrasistoli.. un attacco violento poi vanno via.. (già ne avevo sofferto anni prima ma erano sparite da sole dopo qualche mese). La settimana dopo durante i miei allenamenti un nuovo attacco, sempre violento.. una raffica in successione di 3-4 secondi e poi da quel giorno per circa un mese un forte nodo nel petto, come se qualcosa fosse nell'esofago. Da qui il declino.. il nodo non sparisce e il medico mi parla di bolo isterico, le extrasistoli si intensificano fino a sentirne quotidianamente fino anche ad un paio al minuto. Un mese dopo un dolore al petto (ho una paura immotivata da sempre di avere qualcosa al cuore, ma al tempo stesso faccio sport ad alto livello), mi prende un attacco di panico, vado in tachicardia, a 180 per qualche minuto.. mi reco al ps e trovano un tracciato normalissimo dell'ecg,.. eseguo esami tiroidei ed elettrolitici ed ecg da sforzo, mentre sono in attesa di ecocardio e holter, ma per ora gli esiti sono tutti negativi. Nel frattempo i sintomi cambiano, certi giorni questo bolo isterico sale fino alla gola e le extra le sento come un cuore in gola, gli altri come un vuoto e una sensazione di morte improvvisa,.. mi alzo la notte sentendo il nervoso nelle gambe, oppure durante il giorno il groppo in gola è così forte da non riuscire a farmi parlare, .. altre volte invece attacchi di nausea di qualche minuto e stanchezza generale improvvisa. Questo quotidianamente e con sintomi sempre diversi.
Tutto questo ha fatto cambiare la mia vita, dalla persona solare che ero alla persona triste e preoccupata che sono adesso, che ha paura a buttarsi e lasciarsi andare (anche nello sport), e che continuamente è convinta di stare male. Ho paura che la situazione si aggravi. Come posso affrontare questo problema? (già mi è stato prescritto lexotan all'occorrenza.
Vi ringrazio
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
se le visite mediche non hanno riscontrato complicanze a livello fisico, allora i sintomi che descrive potrebbero indicare un modo di sfogare l'eccessiva ansia accumulata.
I cambiamenti avvenuti nella sua vita sociale potrebbero essere un indizio.
Penso che sarebbe opportuno per Lei consultare uno psicologo che tratta i disturbi d'ansia e fare qualche seduta.
se le visite mediche non hanno riscontrato complicanze a livello fisico, allora i sintomi che descrive potrebbero indicare un modo di sfogare l'eccessiva ansia accumulata.
I cambiamenti avvenuti nella sua vita sociale potrebbero essere un indizio.
Penso che sarebbe opportuno per Lei consultare uno psicologo che tratta i disturbi d'ansia e fare qualche seduta.
[#2]
gentile Utente,
quando il corpo inizia a lamentare disagi importanti, necessita un ascolto attento..
La sintomatologia, oltre che esere tacitata mediante la farmacoterapia, va ascoltata, decodificata e tradotta in dialogo sano e fuznionale tra psiche e soma, quello che nei casi di ansia somatica, si è smarrito
quando il corpo inizia a lamentare disagi importanti, necessita un ascolto attento..
La sintomatologia, oltre che esere tacitata mediante la farmacoterapia, va ascoltata, decodificata e tradotta in dialogo sano e fuznionale tra psiche e soma, quello che nei casi di ansia somatica, si è smarrito
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentilissimo,
Credo che dalla sua dettagliata descrizione sia arrivato il momento di rivolgersi ad uno psicologo della sua città per intraprendere un percorso e capire l'origine di questi attacchi in cui il corpo con questi sintomi cosi' allarmanti ed eclatanti sta chiedendo aiuto.
Mi mandi tranquillamente delle comunicazioni tramite mail privata se lo ritiene necessario, visto che sono di Milano e la potrei aiutare vis a vis.
Cordialmente
Credo che dalla sua dettagliata descrizione sia arrivato il momento di rivolgersi ad uno psicologo della sua città per intraprendere un percorso e capire l'origine di questi attacchi in cui il corpo con questi sintomi cosi' allarmanti ed eclatanti sta chiedendo aiuto.
Mi mandi tranquillamente delle comunicazioni tramite mail privata se lo ritiene necessario, visto che sono di Milano e la potrei aiutare vis a vis.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#4]
Utente
Vi ringrazio per avermi tempestivamente risposto.
Volevo dirvi che da circa 5-6 giorni il mio stato emotivo è drasticamente migliorato e le extrasistoli sono diminuite di conseguenza. Quando non le sento sono una persona vitale, soddisfatta, .. ma al minimo disturbo precipito in un clima di preoccupazione eccessiva, crisi di panico etc.. Tuttavia ho sempre il dubbio che il panico sia in agguato, così come un attacco i tosse, la nausea, le palpitazioni.. Ho paura che tutto riprecipiti però.. quindi ho deciso che appena finirò gli accertamenti cardiaci proverò a intraprendere una terapia psicologica.
Volevo dirvi che da circa 5-6 giorni il mio stato emotivo è drasticamente migliorato e le extrasistoli sono diminuite di conseguenza. Quando non le sento sono una persona vitale, soddisfatta, .. ma al minimo disturbo precipito in un clima di preoccupazione eccessiva, crisi di panico etc.. Tuttavia ho sempre il dubbio che il panico sia in agguato, così come un attacco i tosse, la nausea, le palpitazioni.. Ho paura che tutto riprecipiti però.. quindi ho deciso che appena finirò gli accertamenti cardiaci proverò a intraprendere una terapia psicologica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 31/01/2013.
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