Problemi in famiglia

Salve, ho 18 anni e vivo con i miei genitori e mio fratello.Il rapporto con i miei genitori è pessimo, è un litigio continuo e non c'è dialogo.Mio padre non lo sopporto proprio, mi da fastidio anche la sua presenza e, in ogni caso, non credo che lui impazzisca per me e mio fratello!Mio padre non è italiano, è venuto a lavorare in Italia e ha conosciuto mia madre, in seguito si sono sposati e hanno avuto mio fratello.Mia madre ha poi scoperto di essere incinta di me, ma mio padre non voleva un altro figlio.Alla fine hanno deciso di tenermi grazie a mia madre che ha insistito tanto.Quando ero piccola ho avuto problemi con il cibo, non mangiavo e ero molto magra, rischiando quasi di entrare in anoressia.Questi problemi sono poi svaniti con la crescita, ma si sono ripresentati circa 1 anno fa, quando ho iniziato a mangiare sempre di meno e sono arrivata a perdere 10 kg, passando da una taglia 42 a una 36.Questo periodo in cui sono dimagrita è stato caratterizzato da un forte senso di nausea a intervalli nell'arco della giornata, ma nonostante ciò non ho mai vomitato.Ho notato, di recente, che non mangio solo dentro casa mia: a cena o a pranzo non finisco mai tutto, lascio sempre qualcosa, invece quando sto con il mio ragazzo o con i miei amici mangio volentieri e tanto.Secondo me questo dipende dal fatto che non sto bene dentro casa mia.I miei non mi fanno fare niente, posso andare a ballare sono una volta al mese (se sono fortunata), posso uscire di sera solo il venerdi e il sabato ma comunque non posso tornare tardi, non posso portare il mio ragazzo a casa ecc. Sono fidanzata da 7 mesi e i miei ancora non conoscono il mio ragazzo e non lo vogliono conoscere!!Per questo stiamo sempre a casa sua e il mio ragazzo quando viene a casa mia ha l'ansia che possano tornare i miei genitori e non è tranquillo.Mi chiede spesso di rimanere a cena da lui o a dormire da lui ma devo dire sempre di no perchè i miei vogliono che torni a casa.Naturalmente tutto ciò è colpa di mio padre che ha una mentalità molto antica e ristretta e impone a mia madre di dirmi sempre di no.Spesso ha anche alzato le mani verso di me.Io sto scoppiando, sono distrutta fisicamente e psicologicamente.Ho bisogno di un aiuto su come affrontare la situazione, perchè sto diventando veramente esaurita e questo si ripercuote anche sul rapporto col mio ragazzo e con mia madre, con la quale sono cambiate tante cose.Attendo una vostra risposta.Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara ragazza,

sapere di non essere stata desiderata da tuo padre e di essere al mondo solo grazie al fatto che tua madre si è imposta e non ha abortito è un'informazione molto difficile da accettare, tanto più se tuo padre non fa nulla per dimostrarti di avere cambiato idea e di essere contento che tu esista.

Il tuo ragionamento sull'appetito che ti passa solo a casa tua è corretto, se riscontri una correlazione stabile fra essere lì a mangiare e non avere fame come ce l'hai altrove.
Se in casa sei tesa e scontenta è normale che lo stomaco "sichiuda", ma ditinguerei fra le diverse questioni che ci hai riferito perchè mi sembrano discorsi differenti.
Un conto è il rifiuto che hai subito e subisci da tuo padre, che genera problemi di relazione a monte del vostro rapporto, un altro conto sono le regole che ti stanno imponendo e il fatto che lui ti stia maltrattando.

Le regole servono e te ne renderai conto crescendo, anche se ora non le tolleri e se, tutto sommato, essendo tu maggiorenne puoi pretendere che siano ridiscusse.

Se però tuo padre ti picchia siamo di fronte ad un reato che deve essere trattato come tale e che richiede che non si faccia finta di nulla, anche per prevenire una possibile escalation della sua violenza e un eventuale esito sicuramente indesiderabile.
Tua madre sa che lui ti picchia?
Come reagisce a questo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Io sto scoppiando, sono distrutta fisicamente e psicologicamente.Ho bisogno di un aiuto su come affrontare la situazione,>

Gentile Ragazza,
comprendo come sia doloroso per lei vivere in un clima famigliare teso e conflittuale con modalità disfunzionali che si perpetuano da tempo,a quanto mi sembra di capire.

In particolare parrebbe che il rapporto con sua madre sia cambiato e che le sia difficile comprendere e "digerire"come da alleata con lei e confidente, ora non riesca a sostenere posizioni a lei più favorevoli nei confronti di suo padre.
Naturalmente sono solo ipotesi, anche fallibili, non conoscendola direttamente.

Concordo con quanto detto dalla Collega e sarebbe davvero opportuno un aiuto psicologico, potrebbe rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL per un consulto diretto, non occorre prescrizione medica a questo link elenco e indirizzi
http://www.vitadidonna.it/salute/sanita-e-diritti/4141-consultori-familiari-di-roma-elenco.html

Ci tenga informati se crede

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Ormai è un bel po' di tempo che mio padre non alza le mani, questo succedeva soprattutto quando ero piccola, che a me e mio fratello quando facevamo qualcosa che lui non tollerava, diventava una bestia e ci menava con la cinta.Ora per fortuna questo non succede più, forse anche per il fatto che mi sono ribellata più volte fino a arrivare a non parlargli per ben 5 mesi, stando nella stessa casa.Mia madre sa che mio padre in passato ci ha alzato le mani, ma non ricordo che lei abbia mai cercato di fermarlo.


Il rapporto con mia madre è cambiato.Prima avevamo un buon rapporto, ora litighiamo sempre.Io sono convinta che mia madre mi direbbe di sì per tante cose e che in fondo voglia conoscere il mio ragazzo, il quale pensa che i miei genitori non vogliano che io stia co lui e questa cosa interferisce con il nostro rapporto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Al momento quindi il tuo disagio è legato al fatto che non ti lasciano uscire come vorresti e che non puoi portare a casa il tuo ragazzo nè rimanere fuori casa quando lui ti invita a restare lì?
Si tratta di problemi che sorgono in tutte le famiglie - o meglio, in tutte le famiglie in cui i genitori non si disinteressano completamente dei figli, lasciandoli alo sbando e senza regole - ma chiaramente essendo tu ora maggiorenne non ti può essere imposto qualcosa come quando eri più piccola, per quanto la convivenza richieda che si trovi un accordo su ciò che non si condivide.

Escludi totalmente di parlare con tuo padre di tutto questo?
Quali motivi adduce per imporre regole così ferree?
Tuo fratello è trattato diversamente in quanto maschio oppure no?
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