Depressione, sconforto
Salve, sono una ragazza di 26 anni, quasi 27, ed il mio obiettivo in questo momento è prendere il diploma di stato, mi manca il quinto anno. Dopo lo slancio iniziale tendo sempre ad arrendermi, perchè mi son convinta di non avere capacità, di essere una persona poco intelligente, e questo si riflette spesso nella mia vita sociale. Le mie amiche o sono sposate e già con figli, o comunque hanno già preso la laurea e lavorano, e ciò mi fa sempre sentire a disagio, una essere inferiore buono a nulla, incapace di sostenere un dialogo, naturalmente perchè penso di non essere mai all'altezza di nessuno, visto che la mia vita per me è un insuccesso e basta e non sono abbastanza, dato che non ho neanche il diploma. Questo mi porta a colpevolizzarmi per essere me stessa e spesso a volermi rinchiudere in casa, perchè nella mia testa a nessuno importa niente di me . Ho lasciato gli studi dopo 2 anni e mezzo in cui mi rinchiudevo in camera al buio quasi tutto il giorno, perchè mi vergognavo di me stessa e tutti i giorni mi sarei voluta buttare giù da un ponte perchè avevo deluso me stessa per non aver affrontato la scuola e le mie responsabilità, ma soprattutto i miei genitori, visto che fino ad allora, nonostante avessi sempre dei problemi di autostima, la vita comunque la sapevo affrontare (ero stata bocciata per le troppe assenze e mancanza di voti). A 19 anni ho iniziato a lavorare, un minimo di soddisfazione la trovavo, ma ero sempre giù di morale perchè sentivo che mi mancava qualcosa, di non avere raggiunto i miei obiettivi. Ho riprovato per la seconda volta nel 2006 a prendere lezioni, stavolta con un indirizzo professionale da "dirigente di comunità", visto che il liceo psico-socio-pedagogico mi aveva buttato a terra e, soprattutto, alla fine, non mi garantiva nessuna possibilità lavorativa. Come al solito ho abbandonato perchè credevo di non farcela, avevo attacchi di panico e non sapevo gestire la situazione (oltretutto facevo servizio civile allora per sei ore al giorno, forse non ero solo capace di coniugare le due cose e mi sembrava troppo). Poi ho svolto doposcuola con delle ragazzine, e questo dirò mi aveva dato molta autostima, pensavo "perchè riesco ad aiutare loro a studiare e non riesco a farlo io"? , Ma ancora non riuscivo a darmi una svegliata. Nel 2010 mi è capitata un'offerta di lavoro come apprendista metalmeccanica, e ho colto al volo per farne qualcosa della mia vita, visto che l'altro lavoro come doposcuola presso un'associazione comunque mi occupava poco tempo e non mi faceva sentire del tutto soddisfatta. Dopo due anni di delirio e un andare avanti come un automa in un lavoro la cui unica soddisfazione era la paga a fine mese, mi son decisa di nuovo a riprendere gli studi per prendere questo benedetto diploma da dirigente di comunità. Nonostante i miei sforzi per cercare di essere positiva son sempre allo stesso punto, magari leggo qualcosa ma mi viene un blocco mentale e non riesco a studiare.
Grazie in ogni caso, buona serata
Grazie in ogni caso, buona serata
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Gentile utente, ma questa scelta le piace ?spero che le piaccia e che non sia solo una scelte , diciamo razionale .. perchè è importante tenere presente sia gli sbocchi occupazionali possibili, ma anche molto la motivazione, perchè è la motivazione che ci spinge e ci consola quando siamo stanchi o anche stufi di studiare.
Perchè ha scelto questa scuola? Ha modo di confrontarsi con compagni di corso e con gli insegnanti ? Perchè molto maggiore entusiasmo e voglia di farcela viene dalla interazione con gli altri, coi compagni che ti fanno toccare con mano, conoscendoli, che anche loro a volte si scoraggiano, mentre il rapporto coi professori può essere fonte di chiarimenti, approfondimenti.
Non è tardi, come pensa, adesso un certo percorso l'ha fatto, potrebbe cercare degli incontri con uno psicoterapeuta, anche le strutture pubbliche a Bologna sono ottime, si faccia aiutare, diventerà più sicura e serena, si sentirà compresa..
Cerchi di volersi bene e si dia aiuto,,
Perchè ha scelto questa scuola? Ha modo di confrontarsi con compagni di corso e con gli insegnanti ? Perchè molto maggiore entusiasmo e voglia di farcela viene dalla interazione con gli altri, coi compagni che ti fanno toccare con mano, conoscendoli, che anche loro a volte si scoraggiano, mentre il rapporto coi professori può essere fonte di chiarimenti, approfondimenti.
Non è tardi, come pensa, adesso un certo percorso l'ha fatto, potrebbe cercare degli incontri con uno psicoterapeuta, anche le strutture pubbliche a Bologna sono ottime, si faccia aiutare, diventerà più sicura e serena, si sentirà compresa..
Cerchi di volersi bene e si dia aiuto,,
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Ragazza,
il valore e la dignità di una persona non si misurano certamente con i titoli di studio che possiede. Ci sono infiniti esempi di persone che non hanno studiato, ma sono senza dubbio riconosciute da tutti come di alto valore, così come altrettanti esempi di individui plurilaureati che possiedono perlopiù caratteristiche negative.
Credo che quello del diploma possa essere un "paravento" costruito per darsi una sorta di alibi e non risolvere il problema di fondo.
Si è ben informata su che tipo di lavoro andrebbe a svolgere una volta conseguito questo diploma? Pensa davvero che, da diplomata, le sue attuali difficoltà svanirebbero?
Concordo con la Collega sull'utilità di una consultazione psicologica di persona, in modo da giungere a comprendere quale sia la sua strada e in che modo poter (ri)costruire il suo senso di amabilità personale.
Le ricordo che ciascuno di noi può scegliere se far parte del problema o della sua soluzione: la possibilità di vivere meglio c'è, sta a Lei saperla cogliere.
Cordiali saluti.
il valore e la dignità di una persona non si misurano certamente con i titoli di studio che possiede. Ci sono infiniti esempi di persone che non hanno studiato, ma sono senza dubbio riconosciute da tutti come di alto valore, così come altrettanti esempi di individui plurilaureati che possiedono perlopiù caratteristiche negative.
Credo che quello del diploma possa essere un "paravento" costruito per darsi una sorta di alibi e non risolvere il problema di fondo.
Si è ben informata su che tipo di lavoro andrebbe a svolgere una volta conseguito questo diploma? Pensa davvero che, da diplomata, le sue attuali difficoltà svanirebbero?
Concordo con la Collega sull'utilità di una consultazione psicologica di persona, in modo da giungere a comprendere quale sia la sua strada e in che modo poter (ri)costruire il suo senso di amabilità personale.
Le ricordo che ciascuno di noi può scegliere se far parte del problema o della sua soluzione: la possibilità di vivere meglio c'è, sta a Lei saperla cogliere.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Cara Ragazza,
in accordo con la Collega dott.Musacrà, un aiuto psicologico, sarebbe indicato, sia per venir fuori da questo stato di torpore, sconforto, che per scoprira la sua vera sè, oltre il diploma, la scuola, il lavoro modesto che si è trovata a svolgere.
Forse si è adattata a questo basso profili, forse non crede abbastanza in se stessa, forse non è stata amata abbastanza, forse nessuno ha creduto in lei, quando lei ha smeso di farlo....
Uno psicologo, potrà prenderla per mano ed aiutarla a modificare la sua vita, per essere degna di essere vissuta a pieno.
Coraggio!
in accordo con la Collega dott.Musacrà, un aiuto psicologico, sarebbe indicato, sia per venir fuori da questo stato di torpore, sconforto, che per scoprira la sua vera sè, oltre il diploma, la scuola, il lavoro modesto che si è trovata a svolgere.
Forse si è adattata a questo basso profili, forse non crede abbastanza in se stessa, forse non è stata amata abbastanza, forse nessuno ha creduto in lei, quando lei ha smeso di farlo....
Uno psicologo, potrà prenderla per mano ed aiutarla a modificare la sua vita, per essere degna di essere vissuta a pieno.
Coraggio!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 26/01/2013.
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