Tradimento e incapacità di dare ancora agli altri con contorno di misantropia e obesità
Sono nata una bambina generosa e buona, legata ai valori di fedeltà e amicizia. Dall'età di 11 anni ho cominciato a confrontarmi con la dura realtà dei fatti. I bambini e i ragazzi sanno essere cattivi e schernirti continuamente perchè rotondetta. Tu, pura di cuore, cominci a disprezzare le persone, la loro superficialità, il loro essere cinici, cattivi, opportunisti. Ti abbuffi di cibo per compensare la mancanza di affetti sinceri, per essere certa di allontanare da te i superficiali e perchè sei fondamentalmente una debole. Ti rintani nella tua stanza e nel tuo mondo fuori dalla realtà, fatto di videogames, libri, musica. Con gli umani interagisci via chat, solo perchè il cervello ne ha bisogno. Così stai bene e ti senti al sicuro. Non ti riconosci con la società, coi coetanei tutti discoteca, consumismo e 100 amici su facebook. Appartieni a ideali ormai perduti. La speranza di trovare un proprio simile negli anni svanisce.
Poi verso i 22 anni lo incontri. E ti togli la corazza. Sono due anni felici in cui scopri che avevi tanto amore da dare. Perdi 40 kili, fai sport e sotto sua insistenza diventi meno chiusa verso il prossimo, meno paranoica. Per poi vederti gettare via da un momento all'altro perchè alla madre non piaci e forse nemmeno a lui, dal momento che in 1 anno di solitudine all'estero, riprendi 10 kili. E lui ci è rimasto tanto male. Abbandonata, decidi, quando lui ti propone di riprovarci, di chiuderla lì. Tu hai sempre cercato un rapporto assoluto ed esclusivo in ogni aspetto, il "per sempre". Ed è crollato. Riprendi altri 10 kili. Sono mesi infernali quando all'improvviso riappare una persona del passato. Entrambi ci eravamo mandati a quel paese perchè cocciuti. Ci frequentiamo e lui è tutto ciò che ho sempre voluto. Per me sarebbe anche sceso all'inferno. Ma io ormai sono come tutte le ragazze che ho sempre criticato. Incapace di dare l'assoluto, di meritare fiducia, di non venir meno alla parola data. Lui vorrebbe solo che mi mettessi di nuovo a studiare con serietà, dimagrire per stare bene e smetterla di fare la social girl. Sono sorda e lo ignoro e lui continua ad ingoiare e a darmi tutto. Arrivo a mentirgli in faccia. Un giorno trova sul mio telefono una conversazione col mio ex. Lui si era operato e dissi che mi sarebbe piaciuto essere ancora quella persona che sapeva prendersi cura di lui, sottointendendo che non lo ero più. Ma lui interpreta male la cosa e, soprattutto, tenuto allo scuro della conversazione, perde ogni fiducia in me e non ne vuole più sapere. Scopro di aver perso l'uomo che mi rendeva felice, nel momento in cui lo perdo e di essere diventata una brutta persona. Ho cercato in tutti i modi di implorare il suo perdono, dicendogli che ora ho aperto gli occhi. Che voglio tornare quella che ero. Ma lui risponde solo "sei quello che sei".E' davvero così? Anche quando il pentimento è forte e vero, è impossibile tornare quel che si era? E' possibile riconquistare la fiducia di chi si tradisce? Come?
Poi verso i 22 anni lo incontri. E ti togli la corazza. Sono due anni felici in cui scopri che avevi tanto amore da dare. Perdi 40 kili, fai sport e sotto sua insistenza diventi meno chiusa verso il prossimo, meno paranoica. Per poi vederti gettare via da un momento all'altro perchè alla madre non piaci e forse nemmeno a lui, dal momento che in 1 anno di solitudine all'estero, riprendi 10 kili. E lui ci è rimasto tanto male. Abbandonata, decidi, quando lui ti propone di riprovarci, di chiuderla lì. Tu hai sempre cercato un rapporto assoluto ed esclusivo in ogni aspetto, il "per sempre". Ed è crollato. Riprendi altri 10 kili. Sono mesi infernali quando all'improvviso riappare una persona del passato. Entrambi ci eravamo mandati a quel paese perchè cocciuti. Ci frequentiamo e lui è tutto ciò che ho sempre voluto. Per me sarebbe anche sceso all'inferno. Ma io ormai sono come tutte le ragazze che ho sempre criticato. Incapace di dare l'assoluto, di meritare fiducia, di non venir meno alla parola data. Lui vorrebbe solo che mi mettessi di nuovo a studiare con serietà, dimagrire per stare bene e smetterla di fare la social girl. Sono sorda e lo ignoro e lui continua ad ingoiare e a darmi tutto. Arrivo a mentirgli in faccia. Un giorno trova sul mio telefono una conversazione col mio ex. Lui si era operato e dissi che mi sarebbe piaciuto essere ancora quella persona che sapeva prendersi cura di lui, sottointendendo che non lo ero più. Ma lui interpreta male la cosa e, soprattutto, tenuto allo scuro della conversazione, perde ogni fiducia in me e non ne vuole più sapere. Scopro di aver perso l'uomo che mi rendeva felice, nel momento in cui lo perdo e di essere diventata una brutta persona. Ho cercato in tutti i modi di implorare il suo perdono, dicendogli che ora ho aperto gli occhi. Che voglio tornare quella che ero. Ma lui risponde solo "sei quello che sei".E' davvero così? Anche quando il pentimento è forte e vero, è impossibile tornare quel che si era? E' possibile riconquistare la fiducia di chi si tradisce? Come?
[#1]
Gentile Utente,
il punto importante qui non è tanto se la fiducia si potrà in futuro ricostruire, ma capire come mai Lei desidera ritornare con un uomo che sta chiaramente dimostrando di non voler stare con Lei?
il punto importante qui non è tanto se la fiducia si potrà in futuro ricostruire, ma capire come mai Lei desidera ritornare con un uomo che sta chiaramente dimostrando di non voler stare con Lei?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
le consiglio un articolo sulla tematica alimentare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1563-la-fame-d-emozioni-quando-il-cibo-compensa-bisogni-emotivi.html
Per quanto riguarda le sue domande (domandone), quello che lei chiede è se il suo ex compagno può giudicarla e definirla? Quello che gli altri pensano di noi possono essere si dei giudizi, ma non necessariamente questi ci definiscono, è solo lei che può dire chi è.
Saluti
le consiglio un articolo sulla tematica alimentare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1563-la-fame-d-emozioni-quando-il-cibo-compensa-bisogni-emotivi.html
Per quanto riguarda le sue domande (domandone), quello che lei chiede è se il suo ex compagno può giudicarla e definirla? Quello che gli altri pensano di noi possono essere si dei giudizi, ma non necessariamente questi ci definiscono, è solo lei che può dire chi è.
Saluti
Dr.ssa Irene Bellodi
[#3]
Utente
Perchè lui voleva eccome stare con me, mi ha dato tutto quello che si possa desiderare, salvo poi esser stato pesantemente deluso da qualcuno che non ha saputo apprezzare. Mi sono comportata male e non so bene il motivo. Forse ero ancora scottata dalla delusione precedente e non riuscivo ad aprirmi e a dedicarmi a lui come dovevo. E l'insensibilità genera insensiblità. Io credo che lui sia semplicemente ferito e deluso, così tanto, da non volerne sapere niente al momento. Eppure non mi ha scacciata via completamente. Anche se mi ignora ed è infastidito dalle mie pressioni e richieste di perdono.
Per la Dr. Irene Bellodi:
Il problema è che io la penso come lui e sono stata una persona che io stessa avrei disprezzato. Anche se in fondo so di non essere quel tipo di persona e di poterlo dimostrare.
Per la Dr. Irene Bellodi:
Il problema è che io la penso come lui e sono stata una persona che io stessa avrei disprezzato. Anche se in fondo so di non essere quel tipo di persona e di poterlo dimostrare.
[#4]
Gentile Utente,
qui il problema è con l'immagine che Lei ha di se stessa, per ciò che pensa di se stessa.
Evidentemente il problema alimentare riflette anche questo.
Il punto però è che Lei ritiene di avere tutta la responsabilità di questo mondo per la rottura di una relazione. In realtà i problemi di coppia non sono mai responsabilità solo di uno dei due partner, ma di entrambi.
Le suggerisco ad ogni modo di rivolgersi al medico di base per poter capire come intervenire per il problema del peso che, probabilmente, Le è funzionale per darsi tutte queste colpe.
Inoltre sarà importante anche prendere in considerazione l'idea di contattare uno psicologo psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi alimentari.
Saluti,
qui il problema è con l'immagine che Lei ha di se stessa, per ciò che pensa di se stessa.
Evidentemente il problema alimentare riflette anche questo.
Il punto però è che Lei ritiene di avere tutta la responsabilità di questo mondo per la rottura di una relazione. In realtà i problemi di coppia non sono mai responsabilità solo di uno dei due partner, ma di entrambi.
Le suggerisco ad ogni modo di rivolgersi al medico di base per poter capire come intervenire per il problema del peso che, probabilmente, Le è funzionale per darsi tutte queste colpe.
Inoltre sarà importante anche prendere in considerazione l'idea di contattare uno psicologo psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi alimentari.
Saluti,
[#5]
Cara Ragazza,
credo che la sua condizione attuale, non possa essere analizzata, con modalità disgiunte dalla sua sofferenza pregressa e dal suo rapporto conflittuale con il cibo.
Le allego qualche lettura, come spunto di riflessione
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2525-anniversario-di-un-dolore-anoressia-e-bulimia-frammenti-di-una-consulenza-online.html
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/153-conflitti-femminili-tra-sessualita-ed-alimentazione
credo che la sua condizione attuale, non possa essere analizzata, con modalità disgiunte dalla sua sofferenza pregressa e dal suo rapporto conflittuale con il cibo.
Le allego qualche lettura, come spunto di riflessione
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2525-anniversario-di-un-dolore-anoressia-e-bulimia-frammenti-di-una-consulenza-online.html
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/153-conflitti-femminili-tra-sessualita-ed-alimentazione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 25/01/2013.
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