Ansia e paura
sono una ragazza di 20 anni e qualche mese fa, a settembre, ho avuto un attacco d'ansia, che in quel momento però, ho erroneamente confuso con uno svenimento (anche se non mi è mai capitato). Stavo raggiungendo i miei amici al bar e una volta lì, ho iniziato a sentire il cuore battere forte e la testa "leggera". Ho subito pensato fosse svenimento perché avevo mangiato poco a causa del ciclo e quindi ho ordinato subito qualcosa da mangiare. Ma il battito accellerato e la debolezza non passavano. Così, tornata a casa mi sono stesa, come mi aveva consigliato una mia amica alla quale era successo di svenire altre volte, ma non passava. Così, impaurita perché non sapevo cosa mi stesse accadendo, decido di andare al pronto soccorso. Il dottore mi dice che era tutto ok, tranquillizzandomi. I giorni successivi avevo paura che potesse capitarmi di nuovo e vado dal medico per fare delle analisi. Queste rilevano il ferro molto basso (per il resto tutto nella norma), così inizio la cura di ferro. In questi 40 giorni in cui ho assunto le compresse, mi sembra tutto tornato alla normalità. Poi qualche settimana dopo aver finito la cura, un pomeriggio, in un locale con delle mie amiche, sento di nuovo il cuore battere forte, ma soprattutto debole. E ritorna di nuovo la paura. Un giorno poi, parlandone con mia madre, lei mi fa notare che forse ciò che mi sta accandendo è attacco d'ansia o panico. Così, mi informo sulle cause e inizio a notare che alcune di queste si presentavano in quei "momenti". Per esempio, oltre al battito e alla debolezza, anche tremore, giramenti, sudore, a volte anche pianto. Il periodo più brutto è stato poco prima delle vacanze di Natale. Ero a casa con le mie coinquiline e così, dal nulla, ho iniziato ad avere paura di non so cosa. Da lì il cuore che mi batteva forte, avvertivo delle fitte vicino al cuore, che prima, se si presentavano non mi facevano paura. Ne ho subito parlato con la mia coinquilina che ha cercato di tranquillizzarmi. Dopo aver pianto mi sentivo molto meglio, ma restava la paura che potesse ricapitarmi. Tornata poi a casa dalla mia famiglia, mi sentivo molto meglio, ma avevo il bisogno di confidarmi con mia madre. Le vacanze mi sono servite molto, perchè tutti i miei amici che studiano lontano da casa erano tornati e mi sentivo meno sola. Parlandone con alcune amiche, anche loro avevano avuto esperienze simili o anche più brutte. In seguito, ho accusato altri sintomi come difficoltà alla vista, nodo alla gola ed extrasistole (le cose che mi spaventano di più). Per il resto cerco di non pensarci e quando ho questi sintomi cerco di non agitarmi. Ho inziato anche la palestra, per svagare un pò. A volte però ritorna un pò quella paura di stare male, ma sempre in maniera "leggera". Una mezz'oretta fa però mi sono sentita come paralizzata, colta dall'ansia e dalla paura. So che la migliore soluzione è la psicoterapia, ma non saprei dove andare oltre che permettermela.
Vi ringrazio per l'attenzione. Cordiali saluti.
se ha difficoltà a rivolgersi ad uno studio privato per questioni economiche, può prendere in considerazione la sanità pubblica. In questo modo avrà l'opportunità di fare una valutazione psicologica e orientarsi al meglio nella ricerca della soluzione più adatta a lei.
Ha mai avuto in passato esperienze simili?
In questo momento della sua vita le sta capitando qualcosa di particolare?
Si è allontanata da casa o sente la distanza da relazioni particolarmente importanti?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Non sono lontana da casa, studio vicino, però i miei amici alla quale sono molto legata, studiano lontano. Forse ne risento di questa cosa e anche del fatto che so che, terminati gli studi, non torneranno a vivere qui vicino. In passato non ho avuto esperienze di questo genere o simili. Sono sempre stata una persona molto tranquilla. Quando si presenta un problema cerco di risolverlo e non mi faccio prendere dal panico. Cosa che ancora adesso accade di fronte ad un reale problema.
Cordiali saluti.
queste risposte di ansia e paura oltre ad essere collegate alle dinamiche di separazione e indipendenza, talvolta possono essere il segnale di un suo timore nel rivedere un'immagine di se stessa che si è costruita nel tempo, una sorta di "maschera di efficienza" che potrebbe al momento essere in crisi.
La invito semplicemente a riflettere su questo, sperando che le possa essere d'aiuto.
Le auguro una buona vita!
Se avra' realmente bisogno di una psicoterapia o meno dovra' essere valutato in sede di consulenzaa psicologica.
Per ora non le consiglio di focalizzare l'attenzione sulla possibiloita' di avere una psicopatologia ma cercherei una causa organica al sintomo.
Ha fatto una visita medica? Analisi? Misurazione della pressione.
L'avere avuto una carenza di ferro potrebbe indicare qualche disfunzione ovarica con ciclo mestruale molto abbondante.
Ne parli con il suo medico di base e successivamente si potra' valutare l'ipotesi di una psicopatologia.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
ho fatto le analisi a settembre. Ne emerse che avevo il ferro molto molto basso, per il resto tutto nella norma. Ne ho parlato col medico, che però non è stato molto esauriente nel darmi risposte. Mi ha detto che stavo bene e che non dovevo pensarci più. La pressione l'ho misurata in un'altra sede ( a casa di mia nonna) ed era ok.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
La presenza del battito accelerato potrebbe indicare un'ansia somatizzata. In questo caso dovrebbe chiedere una valutazione ad uno psicologo psicoterapeuta specializzato in disturbi psicosomatici.
Tenga pero' sotto controllo il ferro che potrebbe essere carente per la questione delle mestruazioni abbondanti.
I migliori saluti
Scusi se faccio tante domande, la ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Cordiali saluti.
Il soma e' il corpo. Una somatizzaziione si intende un disagi psichico (es. Ansia) che invece di essere percepito mentalmene viene escluso dalla mente e portato su un disretto corporeo. Nel suo caso ad essere cinvolto e' il sistema vegetativo in particolare il sistema vascolare che significa tachicardia, svenimenti e altri organi gestiti dal sist vegetativo (anche sistema digerente).
La psicoterapia e' l'unica terapia che serva a rimuovere le cause psicogene di tali sintomi.
I migliori saluti
Grazie. Cordiali saluti.
fare delle ricerche su internet può essere molto interessante, ma nel suo caso (come in molti altri) il tentativo di comprendere meglio la sua situazione e quindi cercare un contenitore efficace per le sue ansie, non fa altro che alimentarle.
Chiaramente bisogna distinguere tra il "fai da te" e siti come questo dove a rispondere sono gli esperti in materia.
Ha fatto bene a controllare la situazione da un punto di vista organico , a risolvere la questione del ferro, ora le chiedo e mi chiedo se lei non è sempre stata molto esigente con sè stessa, non per particolari pressioni da parte della famiglia, ma perchè essendo "una brava bambina" era sicura inconsciamente di essere amata ed approvata.
Poi da grande l'essere inserita così bene nel gruppo è altrettanto rassicurante, ci fa sentire bene, amati approvati, sicuri.
E amici che ora stanno lontano causano una minore sicurezza..
Penso che trarrà sostegno e sicurezza da una psicoterapia, in cui potrà imparare ad accettare anche fragilità e debolezze e ad avere comunque una buona autostima e una buona fiducia nelle sue risorse ed in una crescente capacità di rilettura del mondo esterno..
Non legga troppo internet, ottima cosa, ma quando siamo nei giorni no, alla fine sembra di avere tutti i mali del mondo..
Che progetti ha per il suo futuro.. cerchi di colorarsi la vita, sognare fa bene.. !!
Molti cari auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
essere laureati in psicologia non significa necessariamente essere psicologi. Per diventare psicologi bisogna essere iscritti all'ordine della categoria.
Se la sua professoressa è anche psicologa può benissimo consultarsi anche con lei.
evidentemente lei studia psicologia con la fantasia inconsapevole che questo la possa aiutare in qualche modo. In realtà non è così, nel senso che può essere utile essere informati, ma di sicuro nessuno si è mai "curato" da solo per il semplice fatto di studiare "psicologia".
La visita cardiologica potrebbe essere abbastanza inutile anche perché lei ha già fatto visite mediche e non è emerso niente di rilevante.
Questa visita in realtà la porta ad un passo indietro rispetto alla possibilità di comprendere il suo stato di malessere, continuando a "spostarlo" sul corpo.
Prenda in considerazione una valutazione psicologica, essendo lei maggiorenne è una scelta che può fare indipendentemente da ciò che pensano i suoi genitori.
Grazie per avermi risposto. Cordiali saluti.
La visita del cardiologo puo' servire a escludere le cause organiche.
Comunque tutti i suoi sintomi sembrano prodotti da tensione. La tensione interessa vari distretti corporei quindi e' verosimile che il sintomo si sposti.
A che anno sta della Facolta' di Psicologia?
la decisione di fare la visita o meno cerchi di prenderla con i suoi genitori. Mi sembrava opportuno farla riflettere su altre questioni che riguardano la sua vita.
Come mai dice che del cuore ha avuto sempre paura?
Qualcuno a casa ha cardiopatie?
se lei soffre di sideremia bassa dovrebbe chiedere al suo medico quali potrebbero essere i possibili effetti di tale mancanza. Tachicardia e frequenza respiratoria potrebbero dipendere da questo, ma risulta fondamentale che lei si informi da un medico in questo senso.
Grazie. Cordiali saluti.
Quello che lei dovrebbe appurare e' la "salute" del suo cuore.
Con una visita cardiologica, un ECG questa certezza l'avra' e da li' dovrebbe iniziare a non consIderare "patologico" il suo cuore.
Quello che puo' farglielo sentire patologico e' l'attivazione vegetativa.
Quindi prima di tutto faccia questo controllo.
Riguardo la colazione e' sempre bene fare 3 pasti in modo da non lascire trascorrere troppe ore fra un pasto e l'altro.
La tachicardia, le e' stato detto da piu' consulenti, puo' essere una compensazione che il cuore deve compiere per abbassamenti di pressione o di sostanze nutritive nel sangue. Quindi una alimentazione regolare per il suo organismo e' consigliabile.
I migliori saluti
dovrebbe cercare di andare un po' oltre il sintomo altrimenti difficilmente le potremo dare dei suggerimenti rispetto alle sue esperienze di vita.
Se si focalizza troppo sulle sue percezioni corporee, rischia di perdere di vista cosa è veramente importante per lei.
la funzione della consulenza on line è quella di orientare l'utente verso l'intervento più adeguato che nel suo caso le è già stato indicato, il colloquio psicologico, per il quale può rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL all'interno del quale c'è lo Spazio Giovani.
Inoltre se i dati che ha inserito sono corretti, indicano una condizione di sottopeso che andrebbe affrontata con una consulenza presso un nutrizionista.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
sembra che lei voglia cercare di mantenere un'immagine di se di un certo livello, ma questo implica sforzo ed energie psicofisiche. Gli attacchi d'ansia certe volte la mettono di fronte alla discrepanze che esiste tra la sua "realtà" e quella del mondo che la circonda.
per quanto riguarda la terapia farmacologica è fondamentale che segua le indicazioni del medico ed eviti il "fai da te", seguendo scrupolosamente le prescrizioni e facendo controlli periodici non corre il rischio di diventare dipendente.
Tuttavia la terapia farmacologica andrebbe integrata con i colloqui con uno psicologo-psicoterapeuta con il quale possa affrontare il suo disagio e individuare strategie efficaci per avviare un processo di cambiamento, onde evitare che il circolo vizioso dell'ansia anticipatoria la induca a chiudersi in casa.
le liste d'attesa non sono interminabili e comunque è l'idea di chi soffre d'ansia che pensa di non poter aspettare o di non potercela fare.
Sebbene i sintomi d'ansia siano molto fastidiosi, è possibile attendere un po'.
Per una problematica del genere credo che neppure privatamente un Collega Le fisserebbe l'appuntamento nel giro di un paio di giorni.... In questa maniera passa anche il messaggio di potercela fare, cosa che l'ansioso non è in grado di affrontare in genere.
Cominci a prenotare il colloquio psicologico intanto.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
può rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL e chiedere un colloquio con uno psicologo, le diranno quali sono i tempi d'attesa e poi deciderà cosa preferisce fare, però non potendo rivolgersi ad uno specialista privato meglio aspettare che rinunciare senza fare almeno un tentativo
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.