I miei genitori infatti mi hanno avuto dopo 14 ani

Salve gentili dottori, sono un ragazzo di 34 anni, figlio unico, nato in una famiglia economicamente senza problemi, non ricca ma non povera. Sono nato in america perché i miei genitori e pure i miei zii si erano tutti trasferiti li per lavoro. Da piccolo tuttavia i miei genitori si sono ritrasferiti in italia perché gli mancavano i miei nonni più che altro. Non ho mai avuto grossi problemi. Ho una ragazza da diversi anni anche se non ci vediamo molto se non i weekend perché non abitiamo nello stesso paesino. Viviamo comunque al sud. Vorrei vivere con lei il resto della mia vita. Mi sono laureato da meno di un mese anche con un buon voto, i miei sacrifici degli ultimi anni sono stati premiati, ma i primi anni sono stati difficili, ho perso tempo, non studiavo abbastanza, troppo divertimento, un anno e mezzo di militare per allontanarmi da casa (perché a 19 anni volevo andare a studiare fuori) e pochi esami superati. Da quando ho conosciuto la mia ragazza invece ho iniziato ad impegnarmi seriamente. Ma non si può tornare indietro per rimediare ai nostri errori così ora a 34 anni sono in cerca del primo impiego. Mi piacerebbe trovare qualcosa di utile per ciò che ho studiato, ma non trovo nulla di concreto perché in Italia non si investe molto nella ricerca. La mia ragazza lavora già da diversi anni, ci siamo conosciuti durante all'università. Dopo la mia laurea però non riesco a vedere più i miei obiettivi. Non so cosa voglio e come fare per ottenerlo. Per la verità c'è la possibilità di emigrare in america, ma non so se voglio realmente prenderla in considerazione. I miei genitori infatti mi hanno avuto dopo 14 ani di matrimonio e sono molto avanti con l'età. D'altra parte loro desiderano avere e godere dei propri nipoti, se un giorno avrò dei figli. Cosa che mi fa piacere perché sono brave persone e so che sarebbero dei nonni premurosi. La mia ragazza non disdegnerebbe l'america some soluzione, ma ovviamente tutta la sua famiglia è in italia, riconosce che ci potrebbero essere maggiori possibilità li ma non vorrebbe andare oltre oceano in modo definitivo. In realtà la mia non è una richiesta di consulto. E' che vorrei capire dove andare a parare. Ma vorrei provare ad agire più che perdere il tempo nell'autoanalisi o nell'autoafflizione. Ho bisogno di capire. E vorrei un consiglio su come farlo..
Grazie per l'attenzione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

ovviamente non possiamo essere noi a dirle cosa fare, ma possiamo solo darle degli spunti per riflettere.

Viste le difficoltà del periodo storico attuale penso che sia utile che lei faccia un'analisi di quali sono le sue priorità e di conseguenza le scelte da compiere, condividendo ovviamente la riflessione con la sua ragazza.
Non c'è una scelta giusta e una sbagliata, ma solo scelte che riflettono o meno i vostri desideri e ambizioni.

Parlando di priorità, sarebbe diverso mettere al primo posto ad esempio la realizzazione professionale piuttosto che la creazione di una famiglia, perchè si tratta di obiettivi che comportano scelte differenti - per quanto comunque vi auguro di riuscire a realizzare entrambi.

La stessa valutazione dovrebbe essere fatta sull'importanza che attribuite al restare vicino ai genitori, al restare in Italia, a costruire un futuro in un contesto piuttosto che nell'altro scegliendo fra Italia e USA.

Penso insomma che per prima cosa vi dobbiate chiarire su cosa ritenete importantissimo e cosa un po' meno.

Ci può dire che studi ha compiuto e con quali aspettative per il futuro?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentili dottori,

Vi ringrazio sentitamente per la chiarezza e tempestività della risposta. Siete stati di grande aiuto, specie in questo mio periodo così colmo di dubbi. Comunque mi sono laureato in ingegneria elettronica, con specializzazione in sistemi optoelettronici integrati, corso di laurea in cui ho studiato sistemi di comunicazione in fibra ottica e dispositivi come laser o sensori nell'ambito della fotonica. Tra i miei sogni, le mie aspettative ho sempre desiderato lavorare per una compagnia che si occupasse di ricerca e fabbricazione di sistemi utili per lo spazio. Ho sempre desiderato occuparmi di astronomia, di astrofisica, di ingegneria aerospaziale, lo spazio mi ha sempre attratto. Ma in un paese come questo, specie al sud, è davvero difficile realizzare i propri desideri. Ho dovuto studiare non lontano da casa, più per scelta dei miei che mia, così i mesi sono diventati anni. Il mio non è un attaccamento alla famiglia, non sono un mammone, anzi se avessi un paio di fratelli di sangue probabilmente sarei già altrove. Ma il benessere dei miei genitori purtroppo non posso trascurarlo, proprio perché sono figlio unico e i miei genitori mi hanno sempre insegnato il rispetto e l'amore per la famiglia e per il prossimo. Per la verità ho un fratello adottato, è con noi dall'età di 11 anni, si è sposato, e ora vive poco lontano da qui, ma malgrado i miei l'abbiamo trattato sempre come un figlio come me, lui fa sempre tutto ciò che gli dice la moglie o la famiglia di lei. E qui da noi si fa sempre vedere di rado. Tornando agli studi universitari, qui da noi l'unico lavoro che puoi rincorrere è come ricercatore nel mio settore, con un contratto da 3 o 5 anni e una paga che, se ti trovassi in un paese fuori dall'Italia, ti permetterebbe di guadagnare e vivere molto bene, ma in questo paese percepisci lo stipendio di un manovale, con tutto il rispetto per questa professione.. Vi ringrazio nuovamente per l'attenzione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi sembra quindi che i pro e i contro le siano piuttosto chiari.

La sua presenza sarà realisticamente necessaria accanto ai suoi genitori nei prossimi anni?
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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,
i miei genitori non presentano problemi fisici tali da non poter guidare un auto o fare la spesa nel supermercato vicino casa. Complessivamente penso che abbiamo tutto l'occorrente per stare tranquilli. Tuttavia non vanno molto d'accordo con la tecnologia e, sa, da questo punto di vista mi sono sempre occupato io di tutto. Gradirei che semplificassero la loro vita, cercando di farsi meno problemi con lavori faticosi che non possono più svolgere. Se decidessi di trasferirmi lì, avendo i miei vissuto comunque 10 anni negli USA, molto probabilmente non disdegnerebbero ritornarvi per un certo periodo, qualora la nascita di eventuali nipoti e il desiderio di rivedere i propri cari ancora negli USA, li spingesse ad un nuovo soggiorno oltre oceano. Sa, mentre Le scrivo di questi miei problemi, caratteriali o sociali (non mi reputo così saggio da potermi fare un autodiagnosi e discernere i miei problemi), devo dire che mi sento già meglio. E' davvero utile parlare con qualcuno, spiegandogli la propria situazione, qualcuno però esterno al contesto famigliare personale. Ritornando alla mia situazione, credo che mi piacerebbe moltissimo un trasferimento negli USA con la mia ragazza, una persona squisita, dolce e delicata, e che ti ascolta ed è capace di esprimere senza problemi anche il suo punto di vista pur se questo contrasta con il tuo. Vorrei vivere con lei il resto della mi vita, ma vorrei che fosse felice e che lo fossimo entrambi. Penso che se nei prossimi mesi non avrò una stabilità lavorativa e finanziaria necessaria per poterla rendere felice, deciderò di tentare la sorte negli USA. Lì so che anche un cameriere in determinati Stati degli USA può guadagnare in un anno il doppio di un laureato in italia. Pensi che i miei genitori in 10 anni di lavoro lì si sono pagati una casa e ne hanno acquistato 2 in italia. La ringrazio del tempo che mi ha dedicato. Spero di non averla annoiata. Siete stata gentilissima, chiara ed estremamente efficace. Con tutto il rispetto, spero di non averne più bisogno, perché vorrà dire che le cose cominceranno ad andare bene.Grazie ancora.