Omosessualità repressa
Salve,
sono un ragazzo di 24 anni ed attualmente vivo uno stato emotivo confusionale relativo al mio orientamento sessuale.
Premetto che sono una persona tendenzialmente molto ansiosa e tendente a all’elaborazione di ossessioni varie.
Ad esempio, sono talmente ansioso che, ad una visita urologica, non sono stato in grado di eseguire l’esame della flussometria ovvero ad ogni esame universitario o, ancora, al primo appuntamento sessuale per ogni nuova relazione.
Ciò che mi dilania è, ciò che credo, una pulsione sessuale verso persone del mio stesso sesso.
Pulsione sempre rimasta nella sua dimensione astratta e relativa a fantasie sempre indotte per mettermi alla prova e mai spontanee.
Ho provato lo stesso stato confusionale all’età di 14 e 16 anni.
Le fantasie le applico all’atto della masturbazione, ma molto raramente riesco ad avere un’erezione, e sempre dopo estenuanti tentativi, nonostante la ricerca di video a sfondo sessuale in rete.
Sembra che ci sia qualcosa che mi attiri nell’altro sesso, ma ad un approccio sessuale (sempre nell’alveo delle fantasie) provo anche pieno rigetto, indifferenza.
Ciò che mi colpisce è che, seppur dopo estenuanti tentativi e sempre per induzione forzata, l’erezione l’ho avuta.
Ed è ciò che, da un certo punto di vista, avvalora il mio stato confusionale.
Come lo avvalora una strana sensazione fisica ogni volta che mi metto alla prova nella vita di tutti i giorni.
Ho avuto una vita sessuale orientata a canoni prettamente eterosessuali, nella vita di tutti i giorni, la mia ricerca sessuale o relazionale è spontaneamente orientata verso l’altro sesso, non lo stesso.
Però temo che il controllo della mia mente, che sempre mi ha caratterizzato, mi impedisca di aprirmi e di provare pieno piacere verso una pulsione come quella omosessuale che potrebbe essere naturale (sebbene non provenga da una famiglia bigotta, anzi).
Temo altresì che il mio orientamento verso l’altro sesso possa diminuire o venir meno, temo insomma che in un futuro non ricerchi più certi piaceri, come adesso, con la persona con la quale sto cominciando ad avere una relazione stabile, temo ancora che io possa scoprirmi omosessuale quando ho già costruito un percorso di vita stabile.
Del resto, non l’etichetta, ma è l’ideale di vita omosessuale che non sento mio.
Eppure sento qualcosa che non riesco a spiegare per cui non riesco a trovare sfumature piacevoli e spontanee.
Il fatto poi, che continui a masturbarmi compulsivamente e continuamente per capire se sono attratto fisicamente da certe cose o meno mina le mie relazioni sociali e questo stato confusionale si riverbera negativamente sulla vita di tutti i giorni, presentandomi in perenne stato di stress.
È ciò che mi porta a chiedere supporto in questa sede, sebbene mi renda conto che una consultazione online non possa essere esauriente come una “reale”.
Ma, consentitemi, rivolgersi ad uno specialista comporta oneri e costi che attualmente non posso permettermi.
Grazie
Cordialità.
sono un ragazzo di 24 anni ed attualmente vivo uno stato emotivo confusionale relativo al mio orientamento sessuale.
Premetto che sono una persona tendenzialmente molto ansiosa e tendente a all’elaborazione di ossessioni varie.
Ad esempio, sono talmente ansioso che, ad una visita urologica, non sono stato in grado di eseguire l’esame della flussometria ovvero ad ogni esame universitario o, ancora, al primo appuntamento sessuale per ogni nuova relazione.
Ciò che mi dilania è, ciò che credo, una pulsione sessuale verso persone del mio stesso sesso.
Pulsione sempre rimasta nella sua dimensione astratta e relativa a fantasie sempre indotte per mettermi alla prova e mai spontanee.
Ho provato lo stesso stato confusionale all’età di 14 e 16 anni.
Le fantasie le applico all’atto della masturbazione, ma molto raramente riesco ad avere un’erezione, e sempre dopo estenuanti tentativi, nonostante la ricerca di video a sfondo sessuale in rete.
Sembra che ci sia qualcosa che mi attiri nell’altro sesso, ma ad un approccio sessuale (sempre nell’alveo delle fantasie) provo anche pieno rigetto, indifferenza.
Ciò che mi colpisce è che, seppur dopo estenuanti tentativi e sempre per induzione forzata, l’erezione l’ho avuta.
Ed è ciò che, da un certo punto di vista, avvalora il mio stato confusionale.
Come lo avvalora una strana sensazione fisica ogni volta che mi metto alla prova nella vita di tutti i giorni.
Ho avuto una vita sessuale orientata a canoni prettamente eterosessuali, nella vita di tutti i giorni, la mia ricerca sessuale o relazionale è spontaneamente orientata verso l’altro sesso, non lo stesso.
Però temo che il controllo della mia mente, che sempre mi ha caratterizzato, mi impedisca di aprirmi e di provare pieno piacere verso una pulsione come quella omosessuale che potrebbe essere naturale (sebbene non provenga da una famiglia bigotta, anzi).
Temo altresì che il mio orientamento verso l’altro sesso possa diminuire o venir meno, temo insomma che in un futuro non ricerchi più certi piaceri, come adesso, con la persona con la quale sto cominciando ad avere una relazione stabile, temo ancora che io possa scoprirmi omosessuale quando ho già costruito un percorso di vita stabile.
Del resto, non l’etichetta, ma è l’ideale di vita omosessuale che non sento mio.
Eppure sento qualcosa che non riesco a spiegare per cui non riesco a trovare sfumature piacevoli e spontanee.
Il fatto poi, che continui a masturbarmi compulsivamente e continuamente per capire se sono attratto fisicamente da certe cose o meno mina le mie relazioni sociali e questo stato confusionale si riverbera negativamente sulla vita di tutti i giorni, presentandomi in perenne stato di stress.
È ciò che mi porta a chiedere supporto in questa sede, sebbene mi renda conto che una consultazione online non possa essere esauriente come una “reale”.
Ma, consentitemi, rivolgersi ad uno specialista comporta oneri e costi che attualmente non posso permettermi.
Grazie
Cordialità.
[#1]
Gentile Utente,
dal punto di vista psicoanalitico a livello inconscio possono essere presenti fantasie e pulsioni differenti da quella quota che emerge alla coscienza, ma è quest'ultima ad avere importanza nel determinare l'orientamento sessuale dell'individuo.
Da quanto lei esprime sembra proprio che il suo orientamento non sia omosessuale:
"Sembra che ci sia qualcosa che mi attiri nell’altro sesso, ma ad un approccio sessuale (sempre nell’alveo delle fantasie) provo anche pieno rigetto, indifferenza".
Chiaramente se lei è ossessionato dal dubbio e si impegna per cercare di dissiparlo oltre ogni evidenza finisce col torturarsi e ottiene questo risultato:
"Ciò che mi colpisce è che, seppur dopo estenuanti tentativi e sempre per induzione forzata, l’erezione l’ho avuta".
Il fatto di sentire per loro una non meglio specificata "attrazione" non significa essere gay, ma ammirare negli altri maschi determinate caratteristiche fisiche o psicologiche che anche a lei piacerebbe possedere.
Vista l'acutezza dell'ansia che sta provando è necessario che ne parli di persona con uno psicologo per approfondire l'argomento.
Può rivolgersi tranquillamente ad un centro pubbico o ad un consultorio, se preferisce. Qui trova tutti gli indirizzi:
www.serviziodipsicologia.it/faq
Cordiali saluti,
dal punto di vista psicoanalitico a livello inconscio possono essere presenti fantasie e pulsioni differenti da quella quota che emerge alla coscienza, ma è quest'ultima ad avere importanza nel determinare l'orientamento sessuale dell'individuo.
Da quanto lei esprime sembra proprio che il suo orientamento non sia omosessuale:
"Sembra che ci sia qualcosa che mi attiri nell’altro sesso, ma ad un approccio sessuale (sempre nell’alveo delle fantasie) provo anche pieno rigetto, indifferenza".
Chiaramente se lei è ossessionato dal dubbio e si impegna per cercare di dissiparlo oltre ogni evidenza finisce col torturarsi e ottiene questo risultato:
"Ciò che mi colpisce è che, seppur dopo estenuanti tentativi e sempre per induzione forzata, l’erezione l’ho avuta".
Il fatto di sentire per loro una non meglio specificata "attrazione" non significa essere gay, ma ammirare negli altri maschi determinate caratteristiche fisiche o psicologiche che anche a lei piacerebbe possedere.
Vista l'acutezza dell'ansia che sta provando è necessario che ne parli di persona con uno psicologo per approfondire l'argomento.
Può rivolgersi tranquillamente ad un centro pubbico o ad un consultorio, se preferisce. Qui trova tutti gli indirizzi:
www.serviziodipsicologia.it/faq
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359
[#2]
Ex utente
Innanzitutto, La ringrazio per la risposta celere.
Però non capisco come io possa riuscire ad ottenere un'erezione, seppur non sempre, seppur non spontaneamente, attraverso fantasie sessuali con persone dello stesso sesso.
Possono l'ossessione ed un'ansia acuta ricreare in me tutta questa situazione?
non sono mai stato un soggetto particolarmente sicuro di sè e le mie fobie superano le mie certezze, ma credo che avere una chiara definizione della propria identità sessuale possa essere un passo in più per raggiungere quel pizzico di tranquillità che nella vita tanto serve.
La ringrazio ancora.
Però non capisco come io possa riuscire ad ottenere un'erezione, seppur non sempre, seppur non spontaneamente, attraverso fantasie sessuali con persone dello stesso sesso.
Possono l'ossessione ed un'ansia acuta ricreare in me tutta questa situazione?
non sono mai stato un soggetto particolarmente sicuro di sè e le mie fobie superano le mie certezze, ma credo che avere una chiara definizione della propria identità sessuale possa essere un passo in più per raggiungere quel pizzico di tranquillità che nella vita tanto serve.
La ringrazio ancora.
[#3]
Direi che la chiave per risponderle si trova in quel "non sempre e non spontaneamente" che caratterizza le erezioni che la angosciano, ma che fa di tutto per suscitare.
In realtà lei ha una chiara definizione della sua identità sessuale e sa di essere un ragazzo eterosessuale, ma è tanta la paura immotivata di non esserlo che, come detto, si sta proprio torturando alla ricerca di prove contrarie.
Si comporta un po' come l'ipocondriaco che verifica continuamente la possibile presenza di malattie ed è talmente preoccupato che genera da solo una serie di sintomi (come tachicardia, vertigini, dolori vari) che legge poi come riprova del fatto che il suo corpo è malato.
Ovviamente nel suo caso non stiamo parlando di malattie, ma il procedimento che compie è lo stesso ed è determinato sempre dall'ansia.
In realtà lei ha una chiara definizione della sua identità sessuale e sa di essere un ragazzo eterosessuale, ma è tanta la paura immotivata di non esserlo che, come detto, si sta proprio torturando alla ricerca di prove contrarie.
Si comporta un po' come l'ipocondriaco che verifica continuamente la possibile presenza di malattie ed è talmente preoccupato che genera da solo una serie di sintomi (come tachicardia, vertigini, dolori vari) che legge poi come riprova del fatto che il suo corpo è malato.
Ovviamente nel suo caso non stiamo parlando di malattie, ma il procedimento che compie è lo stesso ed è determinato sempre dall'ansia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.4k visite dal 22/01/2013.
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