Paura che mi succeda qualcosa (ansia, stress , attacchi di panico)
salve a tutti, premetto che seguo moltissimo questo sito e mi ha dato molti consigli utili, ma ora mi sono deciso di raccontare la mia storia e di chiedere aiuto. Da circa un anno e mezzo o più soffro di moltissimi disturbi attribuiti all' ansia e allo stress. Vi elenco i sintomi: forti mal di testa giornalieri, dolori al collo e alle spalle soprattutto la mattina appena mi sveglio, giramenti di testa e soprattutto intontimenti come se non fossi presente, ho miodesopsie che mi danno forti fastidi, exstrasistole, dolori al petto e bruciori, dolori di stomaco, problemi nella digestione e soprattuto, che ritengo il problema piu fastidioso, la maledetta orticaria fisica. Ho fatto queste visite: 3 volte le analisi che risultano nella norma, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, gastroscopia, visite da specialisti (oculista, gastrointerologo), radiografia tiroide, tutto fortunatamente nella norma. A tutto questo si aggiunge uno stato ansioso continuo, in pratica sono arrivato ad alcuni momenti in cui non riuscivo nemmeno ad uscire di casa per la paura che mi succedesse qualcosa, ora per fortuna sto meglio, ho recuperato parecchio e sono piu tranquillo nelle uscite e fare la mia vita, ma purtroppo sono comunque limitato.
In quest' ultimo periodo per esempio frequento l università è faccio molta molta fatica a fare il tragitto casa univ che è molto vicino (in pullman 10 minuti).
Io sono stato sempre uno sportivo, giocavo a calcio e questa per me è la passione piu grande, ora mi hanno chiamato in una squadra per ritornare ma ho paura di allenarmi, per la maledetta allergia che mi provoca un fastidio atroce, poi ho paura che mi prenda un infarto o che collassi atterra da un momento all'altro.
Sono stato recentemente da uno psicologo che non mi ha dato nessunissima sicurezza nell'affrontare le cose quindi ho deciso di chiudere subito la terapia anche perchè mi dispiace troppo far spendere cosi tanti soldi ai miei genitori. Sono fidanzato da 2 anni e mezzo circa e con lei ho avuto moltissimi problemi che ora stanno pian piano svanendo. del tipo che non voleva che uscissi oppure che sono stato a roma all univ e mi sono dovuto trasferire a cosenza perche avevamo sempre problemi.
In micro sintesi questa è la mia storia, spero in una risposta e che qualcuno mi aiuti perche non ne posso piu di stare cosi.
In quest' ultimo periodo per esempio frequento l università è faccio molta molta fatica a fare il tragitto casa univ che è molto vicino (in pullman 10 minuti).
Io sono stato sempre uno sportivo, giocavo a calcio e questa per me è la passione piu grande, ora mi hanno chiamato in una squadra per ritornare ma ho paura di allenarmi, per la maledetta allergia che mi provoca un fastidio atroce, poi ho paura che mi prenda un infarto o che collassi atterra da un momento all'altro.
Sono stato recentemente da uno psicologo che non mi ha dato nessunissima sicurezza nell'affrontare le cose quindi ho deciso di chiudere subito la terapia anche perchè mi dispiace troppo far spendere cosi tanti soldi ai miei genitori. Sono fidanzato da 2 anni e mezzo circa e con lei ho avuto moltissimi problemi che ora stanno pian piano svanendo. del tipo che non voleva che uscissi oppure che sono stato a roma all univ e mi sono dovuto trasferire a cosenza perche avevamo sempre problemi.
In micro sintesi questa è la mia storia, spero in una risposta e che qualcuno mi aiuti perche non ne posso piu di stare cosi.
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Gentile utente, vorrei farle alcune domande per comprendere meglio la sua situazione.
Dichiara di essersi rivolto a uno psicologo "recentemente" ma di aver chiuso "subito" perché il collega "non dava nessuna sicurezza nell'affrontare le cose".
Per quanto tempo e' stato seguito dallo psicologo e con quale frequenza avvenivano i colloqui? Potrebbe dirci inoltre se si è rivolto a uno psicologo o psicoterapeuta?
Cordialmente
Dichiara di essersi rivolto a uno psicologo "recentemente" ma di aver chiuso "subito" perché il collega "non dava nessuna sicurezza nell'affrontare le cose".
Per quanto tempo e' stato seguito dallo psicologo e con quale frequenza avvenivano i colloqui? Potrebbe dirci inoltre se si è rivolto a uno psicologo o psicoterapeuta?
Cordialmente
Dott. Chiara Lazzarini
Psicologa - Psicoterapeuta
[#2]
Utente
Salve, la ringrazio per le domande così riesco a spiegarmi meglio. Sono stato da uno psicoterapeuta 10 giorni fa. Ho fatto una sola seduta ma non mi ha per nulla convinto perché ho avuto l impressione che non andasse dritto al problema ma fu abbastanza vago e non mi diede per nulla sicurezza. Non saprei diglielo, credo entrambe anche se non so se sia possibile. Le chidedo scusa per la mia incertezza ma è stato mio padre a fare il tutto è mi ha semplicemente portato li a fare un colloquio.
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Gentile utente, mi pare che tutti tendano a decidere per lei.. la fidanzata che le fa cambiare università , il padre che la porta dallo psicologo, quante altre cose della sua vita le accetta per essere .. gentile o per altri motivi, perchè questa orticaria e tutti questi sintomi forse le dicono che della sua vita non è tanto contento.. non sappiamo niente della sua storia, ma questi due esempi mi fanno riflettere.. rifletta anche lei...
A volte si cerca di fare quello che sembra il percorso più facile, quello che dà meno problemi, non sempre è una buona idea, a volte bisogna anche ascoltare sè stessi e difendere i propri punti di vista.
Potrebbe informarsi se all'università c'è lo sportello per studenti e rivolgersi lì, se pensa le sia utile e se lo decide lei.
E poi .. ci vorrebbe un amico.. !
Le faccio molti auguri di buona vita e sguardi più sereni sul mondo, che non è poi così minaccioso...
Ci faccia sapere .. !!
A volte si cerca di fare quello che sembra il percorso più facile, quello che dà meno problemi, non sempre è una buona idea, a volte bisogna anche ascoltare sè stessi e difendere i propri punti di vista.
Potrebbe informarsi se all'università c'è lo sportello per studenti e rivolgersi lì, se pensa le sia utile e se lo decide lei.
E poi .. ci vorrebbe un amico.. !
Le faccio molti auguri di buona vita e sguardi più sereni sul mondo, che non è poi così minaccioso...
Ci faccia sapere .. !!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
Salve e grazie per la risposta, devo ammettere che ha colto in pieno la situazione e il mio modo di essere in quest ultimo periodo e cioè che tendo molto ad accontentare gli altri e rendere felici gli altri compromettendo la mia vita. Su questo ho riflettuto moltissimo e fortunatamente me ne sono accorto da solo. Comunque a mio papà l ho chiesto io che volevo un aiuto di uno psicoterapeuta perché altrimenti non avrebbe mai fatto questa scelta autonomamente.
[#5]
Gentile utente, non si demoralizzi se il collega non è stato in grado di aiutarla con un solo colloquio o perche sente un po di incertezza rispetto al primo colloquio fatto col collega. prima di intervenire sul problema e' necessario fare una precisa diagnosi per poi poter decidere insieme gli obiettivi terapeutici da raggiungere e ciò non può avvenire in un solo colloquio. Altrettanto decisiva e' pero la motivazione con cui ci rivolgiamo a un terapeuta. Lei si è rivolto al collega perché suo padre lo ha portato dallo psicologo come la fidanzata ha deciso che lei dovesse cambiare università. Provi a riflettere sul Suo desiderio di stare meglio e di affrontare le situazioni che oggi la spaventano ( il tragitto per l'università, le partite...) con maggiore serenità.
[#6]
Utente
Mi creda, ho una voglia di vivere la vita che forse lei non lo riesce ad immaginare. Io ero totaemte diverso da come sono ora, viaggiavo stavo sempre in giro con gli amici mi divertivo non pensavo a nulla ed ero felice. Ora invece mi ritrovo ad aver paura di qualsiasi cosa in momenti della giornata e questa cosa mi fa molto male perché non mi piace essere così e sento il bisogno di qualcuno Che mi rassicuri che fare determinate cose non mi provochi problemi o che mi facciano star male. Per esempio se faccio il tragitto universitario non mi capita che svengo o che mi prenda un malore di qualsiasi genere. Mi basta essere rassicurato per sentirmi già meglio. Per esempio mi hanno chiamato per giocare in una squadra e io non mi alleno da più di un anno. Io ho giocato anche in squadre semiprofessionistiche e poter ritornare a giocare mi riempie il cuore di gioia! Ma ho paura! Ho paura di allenarmi e di sforzare il mio fisico.
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Il suo desiderio di tornare a vivere la quotidianità come in passato e' ben comprensibile ed è un'ottima motivazione a intraprendere un percorso attraverso il quale poter comprendere l'origine delle sue paure e poter tornare a vivere le situazioni in cui oggi vive uno stato di ansia, come le viveva in passato e per il piacere di viverle. Non escluda di incontrare di nuovo il collega per condividere con lui i timori che ha rispetto alla psicoterapia e gli obiettivi che vorrebbe raggiungere, per poi decidere se fare con lui questo percorso o valutare altre soluzioni. Ci faccia sapere!
[#8]
Carissimo ragazzo,
dal momento che è così spinto a vivere "bene" non escluda la possibilità di intraprendere una psicoterapia,anche se il primo colloquio non l'ha soddisfatto.
Infatti questo percorso è l'unico in grado di affrontare radicalmente il problema,fino a risolverlo.
E' opportuno però crederci,mettersi profondamente in discussione,lavorare attivamente insieme al terapeuta.
L'ansia nasconde un vissuto di impotenza molto intenso: la persona si trova,o si è trovata, a vivere delle situazioni solo parzialmente "volute", o addirittura subite, trovandosi a dare una direzione alla propria vita non coincidente con quello che si sarebbe desiderato davvero. Ciò inerisce a dinamiche spesso inconsapevoli, le quali tendono ad essere svelate nel percorso psicoterapico.
Accanto a ciò, di solito, si riscontra un forte senso del dovere, unito alla paura costante di poter deludere gli altri, con la conseguenza di cercare di tenere costantemente tutto sotto controllo.
L'immagine che lei ha di se stesso,il modo in cui parla a se stesso,interpretando i suoi vissuti interiori e l'ambiente esterno, mantengono attivo il problema nel tempo.
Non si arrenda: l'ansia,se non affrontata,tende a rafforzarsi nel tempo.
Può rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale se desidera iniziare ad affrontare in maniera più diretta il problema. Ma qualora non fosse possibile, qualsiasi tipo di psicoterapia, basata su una buona relazione tra terapeuta e paziente nonchè su una reale motivazione da parte di quest'ultimo nel voler affrontare il problema, risulta idonea per superare tale disagio.
Facendole sinceri auguri,
la saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo psicologo/psicoterapeuta Benevento
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
dal momento che è così spinto a vivere "bene" non escluda la possibilità di intraprendere una psicoterapia,anche se il primo colloquio non l'ha soddisfatto.
Infatti questo percorso è l'unico in grado di affrontare radicalmente il problema,fino a risolverlo.
E' opportuno però crederci,mettersi profondamente in discussione,lavorare attivamente insieme al terapeuta.
L'ansia nasconde un vissuto di impotenza molto intenso: la persona si trova,o si è trovata, a vivere delle situazioni solo parzialmente "volute", o addirittura subite, trovandosi a dare una direzione alla propria vita non coincidente con quello che si sarebbe desiderato davvero. Ciò inerisce a dinamiche spesso inconsapevoli, le quali tendono ad essere svelate nel percorso psicoterapico.
Accanto a ciò, di solito, si riscontra un forte senso del dovere, unito alla paura costante di poter deludere gli altri, con la conseguenza di cercare di tenere costantemente tutto sotto controllo.
L'immagine che lei ha di se stesso,il modo in cui parla a se stesso,interpretando i suoi vissuti interiori e l'ambiente esterno, mantengono attivo il problema nel tempo.
Non si arrenda: l'ansia,se non affrontata,tende a rafforzarsi nel tempo.
Può rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale se desidera iniziare ad affrontare in maniera più diretta il problema. Ma qualora non fosse possibile, qualsiasi tipo di psicoterapia, basata su una buona relazione tra terapeuta e paziente nonchè su una reale motivazione da parte di quest'ultimo nel voler affrontare il problema, risulta idonea per superare tale disagio.
Facendole sinceri auguri,
la saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo psicologo/psicoterapeuta Benevento
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
[#9]
Utente
Sarò molto sincero, io sento il bisogno di affrontare una psicoterapia anche perché da come ne me ne state parlando è una soluzione concreta ed efficace. Un mio problema, che mi ha fatto sentire molto ma molto a disagio e il fatto dei prezzi che richiedono ad ora. Io non so di preciso quanto venga a costare ma il dottore dove sono stato io prendeva 130€ a seduta. Sinceramente mi è preso un colpo ed ho pensato subito alle spese che i miei devono affrontare, che non sono di certo irrilevanti. "Causare" un sacrificio così grande mi spaventa per paura che possa andar male e che i miei hanno speso parecchi soldi per nulla. Le chiedo umilmente scusa per questo discorso forse stupido.
[#11]
Come le ha suggerito la collega ci sono altre possibilita oltre a quella valutata inizialmente. Provi a rivolgersi all'università o alla Asl della sua zona per verificare la possibilità di fare un percorso a costi certamente più contenuti.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#12]
Provi ad informarsi presso la sua asl o presso altri psicoterapeuti, chiedendo loro a quanto ammonta il costo della visita già per telefono.
L'onorario per una seduta solitamente è nettamente inferiore.
Un grande in bocca lupo per tutto!
Dott.ssa Serena Rizzo psicologo/psicoterapeuta Benevento
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
L'onorario per una seduta solitamente è nettamente inferiore.
Un grande in bocca lupo per tutto!
Dott.ssa Serena Rizzo psicologo/psicoterapeuta Benevento
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
[#13]
Utente
Vi ringrazio vivamente per i consigli che mi state dando. Ho chiamato uno psicoterapeuta della mia università (ce ne sono molti), e mi ha detto che molto probabilmente è pieno e che se voglio posso fare delle sedute nel suo studio. Ma ovviamente il prezzo aumenta esponenzialmente. Ora sto aspettando una sua telefonata e mi dirà se ci sarà posto nella mia università altrimenti rifiuto la proposta del suo studio privato e chiamerò un'altra persona. Speriamo bene!
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 18.7k visite dal 21/01/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.