Richiesta di consulto
salve, sono roberto ho 24 anni, e sto passando un periodo un pò difficile.... ho accumulato tanto stress psicofisico che aggiunto al mio carattere sensibile e apprensivo, mi ha portato ad avere qualche acciacco.ho cominciato con mal di testa alle tempie, vertigini quando mi alzavo da letto, pulsazioni, ipertensione, dolori al torace, al braccio, alla schiena, tachicardia e infine una continua ansia con attacchi di panico. le mie preoccupazioni prima erano rivolte ai miei familiari, poi sono passate sul mio stato di salute, quindi mi sono ritrovato a misurarmi in continuazione pressione, battito, a cercare consulti medici continui, diretti e indiretti su internet, a cercare di associare ogni mio strano sintomo ad una patologia, la più grave possibile. questo mi ha portato ad avere paura di un infarto, un ictus ecc ecc, nonostante i medici mi abbiano fatto qualsiasi tipo di analisi. elettrocardiogramma, ecocuore, prova da sforzo, analisi del sangue, eco ai reni, esami alla tiroide. prima di questi avvenimenti ero un divoratore di sport e ora mi ritrovo ad aver perfino paura di fare le scale per paura delle mie pulsazioni o per il fiatone...il mio medico di base mi ha consigliato un percorso breve psicoterapeutico e intanto mi ha prescritto delle xanax oltre alla minima dose di betabloccante datomi dal cardiologo per la tachicardia che cerco di non prendere siccome i miei battiti a riposo e in stato di calma (raramente in questi periodi) sono intorno ai 60 e anche meno. volevo chiedere se il percorso psicoterapeutico sia ilo più appropriato e se in provincia di napoli posso trovare un professionista. ringrazio anticipatamente le eventuali risposte.
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Gent.mo Roberto,
il suo medico le ha consigliato opportunamente una psicoterapia per curare il disturbo d'ansia che ha riscontrato, ma la scelta di quale tipo di psicoterapia intraprendere e di quale professionista contattare dipende da lei, perchè qualunque psicoterapia si occupa di trattare l'ansia patologica.
Per cercare uno psicologo psicoterapeuta nella sua zona puo consultare l'elenco degli psicologi iscritti a Medicitalia:
www.medicitalia.it/specialisti/Psicologia
Cordiali saluti,
il suo medico le ha consigliato opportunamente una psicoterapia per curare il disturbo d'ansia che ha riscontrato, ma la scelta di quale tipo di psicoterapia intraprendere e di quale professionista contattare dipende da lei, perchè qualunque psicoterapia si occupa di trattare l'ansia patologica.
Per cercare uno psicologo psicoterapeuta nella sua zona puo consultare l'elenco degli psicologi iscritti a Medicitalia:
www.medicitalia.it/specialisti/Psicologia
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359
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Lo Xanax è un farmaco ansiolitico e deve parlare con il medico della sua assunzione, tenendo presente che comunque si tratta di un sintomatico e non di una terapia e che può dare dipendenza.
Se già non l'ha fatto, se intende assumere anche dei farmaci è preferibile che richieda una visita psichiatrica per ricevere la prescrizione del farmaco più adatto.
Se già non l'ha fatto, se intende assumere anche dei farmaci è preferibile che richieda una visita psichiatrica per ricevere la prescrizione del farmaco più adatto.
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Utente
la ringrazio nuovamente per la celere risposta,in quanto alle xanax le sto prendendo da un mese q qualcosa, il mio medico di base è anche un neurologo, mi sta indirizzando lui, diciamo che ho iniziato a prenderle 5 al giorno, ora è qualche giorno che ne prendo 10 al mattino e 10 alla sera...sto cercando di tamponare la situazione ma so benissimo di avere bisogno di un percorso. non vorrei approfittare della sua bontà e disponibilità ma vorrei chiedere, siccome non sono molto informato, su che tipi di percorsi siano possibili e fare e se non chiedo troppo un suo consiglio... grazie ancora
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Da quanto ci riferisce mi sembra di capire che soffre sostanzialmente di somatizzazioni e pensieri connotati dall'ipocondria, di ansia persistente e attacchi di panico, preceduti e accompagnati da un "carattere sensibile e apprensivo".
In passato non ha mai sofferto di nulla di simile?
Ha capito cosa può aver scatenato nell'ultimo periodo tutto questo malessere?
Le è successo qualcosa in particolare o la sua vita ha subito qualche cambiamento?
In passato non ha mai sofferto di nulla di simile?
Ha capito cosa può aver scatenato nell'ultimo periodo tutto questo malessere?
Le è successo qualcosa in particolare o la sua vita ha subito qualche cambiamento?
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Utente
chiedo scusa per il ritardo della risposta, comunque in passato pensandoci bene ho sempre vissuto di uno strato di ansia e apprensivo "sano", non è mai sfociato in malesseri fisici...o attacchi di panico, ero spesso ansioso ma credo nel modo giusto.
analizzando l'ultimo periodo ho notato che è cresciuto in primo luogo la preoccupazione rivolta ai miei familiari e alle loro patologie varie, arrivavo quasi a preoccuparmi se sentivo passare un autoambulanza o se sentivo fosse successo qualcosa, ero arrivato al punto che tornando a casa controllavo tutti... anche se dormivano. questo penso sia dovuto al fatto che curo molto lo stato di salute di mia madre e dei miei familiari. sono sempre io ad accompagnarli nelle varie visite, per le varie analisi, controlli e quant'altro. questo mi ha portato ad uno stato come se volessi avere un controllo su tutti. quando ad un certo punto ho cominciato ad accusare i miei malesseri fisici o reazioni tipo pulsazioni e tachicardia, nonchè la pressione alta quando me la misuravano è nata in me una sorta di ipocondria,la preoccupazione si è riversata su di me e mi sento di tutto e penso di avere di tutto...sono un divoratore di notizie sui blog, forum, siti internet nonche cerco continue conferme dai medici, quasi nel risultare ridicolo.... quello che prima avevo paura accadesse ai miei familiari ora penso tocchi a me.
quanto al fattore scatenante credo sia stato il 21 di novembre quando ero lontano da casa per lavoro e ho avuto la notizia di un incidente a mio padre... beh ho passato una bruttissima ora, in preda al panico fino a quando non sono arrivato in ospedale e avuto il responso... ma penso che appunto sia stata la goccia...
in quanto ai cambiamenti nella mia vita non ce ne sono stati tanti, ho cominciato a lavorare con più continuità ma non mi pesa anzi, ne ero felicissimo...
ora voglio porle una domanda, è possibile in uno stato ansioso e di tensione come il mio, avere dolori di tipo muscolo scheletrici frequenti? inoltre sono dimagrito molto, in un mese 5/6 kg... grazie ancora
analizzando l'ultimo periodo ho notato che è cresciuto in primo luogo la preoccupazione rivolta ai miei familiari e alle loro patologie varie, arrivavo quasi a preoccuparmi se sentivo passare un autoambulanza o se sentivo fosse successo qualcosa, ero arrivato al punto che tornando a casa controllavo tutti... anche se dormivano. questo penso sia dovuto al fatto che curo molto lo stato di salute di mia madre e dei miei familiari. sono sempre io ad accompagnarli nelle varie visite, per le varie analisi, controlli e quant'altro. questo mi ha portato ad uno stato come se volessi avere un controllo su tutti. quando ad un certo punto ho cominciato ad accusare i miei malesseri fisici o reazioni tipo pulsazioni e tachicardia, nonchè la pressione alta quando me la misuravano è nata in me una sorta di ipocondria,la preoccupazione si è riversata su di me e mi sento di tutto e penso di avere di tutto...sono un divoratore di notizie sui blog, forum, siti internet nonche cerco continue conferme dai medici, quasi nel risultare ridicolo.... quello che prima avevo paura accadesse ai miei familiari ora penso tocchi a me.
quanto al fattore scatenante credo sia stato il 21 di novembre quando ero lontano da casa per lavoro e ho avuto la notizia di un incidente a mio padre... beh ho passato una bruttissima ora, in preda al panico fino a quando non sono arrivato in ospedale e avuto il responso... ma penso che appunto sia stata la goccia...
in quanto ai cambiamenti nella mia vita non ce ne sono stati tanti, ho cominciato a lavorare con più continuità ma non mi pesa anzi, ne ero felicissimo...
ora voglio porle una domanda, è possibile in uno stato ansioso e di tensione come il mio, avere dolori di tipo muscolo scheletrici frequenti? inoltre sono dimagrito molto, in un mese 5/6 kg... grazie ancora
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Utente
per essere più preciso i miei dolori riguardano tutta la gabbia toracica e le costole, come se fossero bruciori, che aumentano se mi tocco, poi spesso ai muscoli della schiena come se fosse una contrattura di pochi secondi, a volte poi al tendine del braccio, molto più sinistro, fino alle dita della mano, una sensazione di fastidio che ho per pochi minuti... e proprio l'altra sera collegando questi fastidi ad un possibile infarto in corso mi sono recato in ospedale, nonostante le varie analisi e rassicurazioni avuto poco tempo fa... da cardiologi... comunque è anche vero che sono in uno stato di apprensione tale da fare caso ad ogni piccolo sintomo del mio corpo che diversamente sorvolerei facilmente... però credo che i dolori che percepisco ci siano davvero! comunque cerco di non escludere neanche il fatto che forse sono generati da qualche reazione di uno dei medicinali presi in questo periodo, tipo diuretico o betabloccante... grazie ancora e scusi la mia insistenza
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"quanto al fattore scatenante credo sia stato il 21 di novembre quando ero lontano da casa per lavoro e ho avuto la notizia di un incidente a mio padre... beh ho passato una bruttissima ora, in preda al panico fino a quando non sono arrivato in ospedale e avuto il responso... ma penso che appunto sia stata la goccia..."
Un evento del genere ha costituito con tutta probabilità il fattore che ha scatenato il suo "crollo": la salute di suo padre ha subito un brusco cambiamento mentre lei era lontano e non aveva il controllo della situazione, cosa che ci dice essere stata per lei molto importante in precedenza, direi troppo importante.
Come mai è da sempre lei ad accompagnare tutti a visite ed esami e a vegliare sul buono stato di salute dei suoi familiari?
I dolori che sente sono sicuramente reali, ma questo non significa che abbiano una causa medica e che lei sia malato. I medici le hanno infatti confermato che la sua salute è buona.
Può leggere questo articolo sui sintomi fisici che l'ansia può provocare in chi ne soffre:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Un evento del genere ha costituito con tutta probabilità il fattore che ha scatenato il suo "crollo": la salute di suo padre ha subito un brusco cambiamento mentre lei era lontano e non aveva il controllo della situazione, cosa che ci dice essere stata per lei molto importante in precedenza, direi troppo importante.
Come mai è da sempre lei ad accompagnare tutti a visite ed esami e a vegliare sul buono stato di salute dei suoi familiari?
I dolori che sente sono sicuramente reali, ma questo non significa che abbiano una causa medica e che lei sia malato. I medici le hanno infatti confermato che la sua salute è buona.
Può leggere questo articolo sui sintomi fisici che l'ansia può provocare in chi ne soffre:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
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Utente
per prima cosa la ringrazio per la disponibilità,
rispondo alla sua domanda dicendole che ci sono vari motivi per i quali sono io ad essere l'accompagnatore e vigile dei miei familiari.
per prima cosa sono il più disponibile dal punto di vista del tempo, son quello che si può liberare più facilmente dagli impegni, sono quello che fa meno storie, sono quello che causa la sua sensibilità sta più vicino...insomma una serie di motivi per i quali mi hanno portato ad essere un punto di riferimento a casa mia almeno dal punto di vista medico...ormai mi sono fatto una cultura di ospedali e centri medici nella mia zona...
un altro problema è che mia madre come mia sorella, hanno diversi "problemini" e quindi i controlli medici sono molto frequenti, tutto questo non mi pesa nel farlo ma mi rendo conto che abbia creato in me una mania del controllo dei loro stati di salute, delle loro condizioni emotive e quant'altro...o almeno ha fatto si che una cosa in me già presente crescesse e si manifestasse in modo particolare.
in quanto ai dolori non le nascondo che forse sono sopportabili ma scatenano in me una serie di domande... e cerco ogni tipo di risposta e spesso trovo legate a patologie gravi e preoccupanti ed è a quel punto che la mia testa comincia a partire verso lidi oscuri e di conseguenza mi parte il cuore a razzo...
non le nascondo che anche il dormire è diventato difficile, spesso sogno le mie paure o rivivo i cattivi pensieri fatti prima di andare a letto.
prima riuscivo forse a sfogare di più la mia ansia facendo tanto sport ma ora ho un blocco, una paura e non vado nemmeno a correre un pochino...nonostante abbia fatto già una prova da sforzo dove i miei battiti erano maggiori all'avvio che alla conclusione della stessa...
alterno fasi in cui riesco a gestirmi razionalizzando, pensando ai responsi medici, al fatto che sia solo ansia, a fasi in cui mi incupisco, spesso perchè sento un fastidio al braccio, o al petto, o alla schiena, o all'addome o in qualsiasi parte del mio corpo...
non mi nascondo dicendo che anche l'intimità è diventata un problema, uno perche' non riesco s stare calmo e creare l'occasione, due perchè ho paura di ogni sforzo fisico e noto che anche il desiderio è calato...o meglio forse la mia testa è occupata in altri pensieri...
rispondo alla sua domanda dicendole che ci sono vari motivi per i quali sono io ad essere l'accompagnatore e vigile dei miei familiari.
per prima cosa sono il più disponibile dal punto di vista del tempo, son quello che si può liberare più facilmente dagli impegni, sono quello che fa meno storie, sono quello che causa la sua sensibilità sta più vicino...insomma una serie di motivi per i quali mi hanno portato ad essere un punto di riferimento a casa mia almeno dal punto di vista medico...ormai mi sono fatto una cultura di ospedali e centri medici nella mia zona...
un altro problema è che mia madre come mia sorella, hanno diversi "problemini" e quindi i controlli medici sono molto frequenti, tutto questo non mi pesa nel farlo ma mi rendo conto che abbia creato in me una mania del controllo dei loro stati di salute, delle loro condizioni emotive e quant'altro...o almeno ha fatto si che una cosa in me già presente crescesse e si manifestasse in modo particolare.
in quanto ai dolori non le nascondo che forse sono sopportabili ma scatenano in me una serie di domande... e cerco ogni tipo di risposta e spesso trovo legate a patologie gravi e preoccupanti ed è a quel punto che la mia testa comincia a partire verso lidi oscuri e di conseguenza mi parte il cuore a razzo...
non le nascondo che anche il dormire è diventato difficile, spesso sogno le mie paure o rivivo i cattivi pensieri fatti prima di andare a letto.
prima riuscivo forse a sfogare di più la mia ansia facendo tanto sport ma ora ho un blocco, una paura e non vado nemmeno a correre un pochino...nonostante abbia fatto già una prova da sforzo dove i miei battiti erano maggiori all'avvio che alla conclusione della stessa...
alterno fasi in cui riesco a gestirmi razionalizzando, pensando ai responsi medici, al fatto che sia solo ansia, a fasi in cui mi incupisco, spesso perchè sento un fastidio al braccio, o al petto, o alla schiena, o all'addome o in qualsiasi parte del mio corpo...
non mi nascondo dicendo che anche l'intimità è diventata un problema, uno perche' non riesco s stare calmo e creare l'occasione, due perchè ho paura di ogni sforzo fisico e noto che anche il desiderio è calato...o meglio forse la mia testa è occupata in altri pensieri...
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Non commetta l'errore di pensare che si tratti "solo" di ansia, perchè l'ansia può rendere la vita molto difficile e, come vede, può condizionare negativamente ogni ambito.
Non è necessario che sopporti i dolori, per forti o lievi che siano, perchè questo non avrebbe alcuna utilità, mentre ne avrebbe che lei si facesse seguire da uno psicologo per uscire da questo stato.
Non è necessario che sopporti i dolori, per forti o lievi che siano, perchè questo non avrebbe alcuna utilità, mentre ne avrebbe che lei si facesse seguire da uno psicologo per uscire da questo stato.
[#11]
Utente
no ma di certo mi affiderò ad uno specialista... questo è fuori discussione!quando mi dico: "è solo ansia", quindi un emozione, lo faccio perchè mi sento male, avverto quella strana sensazione, quella cosa che sale e mi pervade, è un modo per distogliere la mia attenzione e farmi forza, se è possibile accoglierla e non cadere nella spirale di cattivi e catastrofici pensieri... lo so bene che l'ansia e i suoi disturbi non si guariscono con ansiolitici o rassicurazioni.
forse sarebbe bene,oltre ad affidarmi ad uno specialista, cercare di tornare alla mia vita, trovare il coraggio di fare sport e le altre cose che facevo senza armi condizionare il alcun modo da paure ed angosce...
la ringrazio nuovamente.
forse sarebbe bene,oltre ad affidarmi ad uno specialista, cercare di tornare alla mia vita, trovare il coraggio di fare sport e le altre cose che facevo senza armi condizionare il alcun modo da paure ed angosce...
la ringrazio nuovamente.
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Provi invece a dirsi "E' ansia, quindi la mia mente mi sta mandando un messaggio perchè qualcosa non va".
Se si farà aiutare ritornerà a fare la sua vita nei modi e nei tempi più adeguati, ma nell'immediato le sconsiglio di sforzarsi di svolgere attività che sa già che ora la fanno stare male.
Legga questo contributo:
http://www.serviziodipsicologia.it/consigli-per-lansia/
Se si farà aiutare ritornerà a fare la sua vita nei modi e nei tempi più adeguati, ma nell'immediato le sconsiglio di sforzarsi di svolgere attività che sa già che ora la fanno stare male.
Legga questo contributo:
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Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.1k visite dal 21/01/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.