Paura incontrollabile della morte
Buonasera,
sono una ragazza di 22 anni e da moltissimo tempo vivo nella paura. Dopo un lunghissimo periodo di bruciori ingestibili allo stomaco ho eseguito una gastroscopia e mi hanno diagnosticato una gastrite e un'esofagite, da lì tutta la mia vita è cambiata. Assumo tutti i giorni le medicine che mi sono state prescritte e ho alti e bassi, a volte i dolori sono inesistenti, altre volte non riesco neanche a stare in piedi. Ad ogni modo la cosa che mi preoccupa di più è il lato psicologico, ogni giorno vivo con la paura di dover morire e che la gastrite si trasformi in qualcosa di molto più grave, non riesco a stare tranquilla, non mi concentro sullo studio e ho annullato praticamente la mia vita sociale perché posso mangiare poche cose e anche un'uscita a cena diventa problematica per me. Da quando ho saputo questa cosa è come se avessi perso completamente la voglia di affrontare la vita, sono spesso triste e nervosa.
I problemi credo siano due, per prima cosa non riesco ad accettare il mio disturbo ( credo di essere stupida perché ne soffrono tantissime persone e perché loro la vivono normalmente?) e poi ho una paura incontrollabile della morte. Questa è una fobia che mi perseguita da quando ero piccola, non so cosa l'abbia scatenata, ma temo di morire giovane a causa di qualche malattia.
A volte ciò sfocia in attacchi di panico, provo a parlarne con la mia famiglia, ma mia madre mi dice che sono una sciocca e che esagero, mio padre assume un'espressione così stufa e delusa da farmi sentire un peso.
Cosa devo fare per risolvere questa situazione? Purtroppo non ho il tempo di iniziare una terapia psicologica, so che dovrei farlo, ma l'università mi tiene impegnata tutto il giorno sei giorni su sette!
Che cosa mi consigliate?
Cordiali saluti
sono una ragazza di 22 anni e da moltissimo tempo vivo nella paura. Dopo un lunghissimo periodo di bruciori ingestibili allo stomaco ho eseguito una gastroscopia e mi hanno diagnosticato una gastrite e un'esofagite, da lì tutta la mia vita è cambiata. Assumo tutti i giorni le medicine che mi sono state prescritte e ho alti e bassi, a volte i dolori sono inesistenti, altre volte non riesco neanche a stare in piedi. Ad ogni modo la cosa che mi preoccupa di più è il lato psicologico, ogni giorno vivo con la paura di dover morire e che la gastrite si trasformi in qualcosa di molto più grave, non riesco a stare tranquilla, non mi concentro sullo studio e ho annullato praticamente la mia vita sociale perché posso mangiare poche cose e anche un'uscita a cena diventa problematica per me. Da quando ho saputo questa cosa è come se avessi perso completamente la voglia di affrontare la vita, sono spesso triste e nervosa.
I problemi credo siano due, per prima cosa non riesco ad accettare il mio disturbo ( credo di essere stupida perché ne soffrono tantissime persone e perché loro la vivono normalmente?) e poi ho una paura incontrollabile della morte. Questa è una fobia che mi perseguita da quando ero piccola, non so cosa l'abbia scatenata, ma temo di morire giovane a causa di qualche malattia.
A volte ciò sfocia in attacchi di panico, provo a parlarne con la mia famiglia, ma mia madre mi dice che sono una sciocca e che esagero, mio padre assume un'espressione così stufa e delusa da farmi sentire un peso.
Cosa devo fare per risolvere questa situazione? Purtroppo non ho il tempo di iniziare una terapia psicologica, so che dovrei farlo, ma l'università mi tiene impegnata tutto il giorno sei giorni su sette!
Che cosa mi consigliate?
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
i disturbi gastrointestinali di natura psicosomatica sono tipici delle sindromi depressive ed è pertanto possibile che la sua paura della morte non sia la conseguenza della gastrite, ma che sia parte della causa.
Per ricevere una corretta diagnosi si deve rivolgere di persona ad uno psicologo e le suggerisco di farlo per evitare di continuare a curare il sintomo e non la causa del suo malessere.
Per quanto possa avere molti impegni è necessario che trovi il tempo e il modo di sottoporsi almeno a qualche colloquio psicodiagnostico, per inquadrare con precisione ciò che sta accandendo.
Deciderà poi se e quando iniziare una psicoterapia, ma almeno lo farà con cognizione di causa.
Cordiali saluti,
i disturbi gastrointestinali di natura psicosomatica sono tipici delle sindromi depressive ed è pertanto possibile che la sua paura della morte non sia la conseguenza della gastrite, ma che sia parte della causa.
Per ricevere una corretta diagnosi si deve rivolgere di persona ad uno psicologo e le suggerisco di farlo per evitare di continuare a curare il sintomo e non la causa del suo malessere.
Per quanto possa avere molti impegni è necessario che trovi il tempo e il modo di sottoporsi almeno a qualche colloquio psicodiagnostico, per inquadrare con precisione ciò che sta accandendo.
Deciderà poi se e quando iniziare una psicoterapia, ma almeno lo farà con cognizione di causa.
Cordiali saluti,
Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359
[#2]
... temo di morire giovane a causa di qualche malattia...
gentile utente le consiglio queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2831-i-segreti-della-mente-non-ansiosa.html
saluti
gentile utente le consiglio queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2831-i-segreti-della-mente-non-ansiosa.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Ex utente
Grazie mille per le risposte, le ho trovate davvero utili. Non avevo pensato che la gastrite potesse essere una conseguenza e non una causa, voglio riuscire a risolvere il mio problema e quindi mi sforzerò di trovare il tempo per iniziare una terapia.
Gli articoli sono molto interessanti e mi ci rispecchio.
Grazie ancora!
Cordiali saluti.
Gli articoli sono molto interessanti e mi ci rispecchio.
Grazie ancora!
Cordiali saluti.
[#4]
Gentile utente, gastrite e reflusso non le impedirebbero, volendo, di uscire con gli amici, di mangiare intelligentemente.. il punto è che lei si sente minacciata da tutto, il suo medico di base cosa ne pensa ? potrebbe darle un lieve supporto farmacologico, intanto, ed anche indirizzarla verso un professionista o verso un consultorio in cui possa essere aiutata a non fuggire nell'angoscia, anche a ritrovare un minimo di progettualità che dia sapore e colore alla sua vita, e a riflettere sulla sua storia. Non sarà un'ipocondria appresa, come ben dice De Vincentiis ?
Perchè cara, non possiamo sprecare tempo ed energia solo a difenderci e a temere possibili tragedie , mentre il tempo , la giovinezza , le opportunità ci scappano di mano..
Cerchi di vivere meglio ogni giorno, e si dia aiuto..
Perchè cara, non possiamo sprecare tempo ed energia solo a difenderci e a temere possibili tragedie , mentre il tempo , la giovinezza , le opportunità ci scappano di mano..
Cerchi di vivere meglio ogni giorno, e si dia aiuto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 20/01/2013.
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