Emozioni contrastanti

Buonasera a tutti i medici e professionisti del forum. Sono un uomo di 30 anni che, all'incirca una settimana fa, ha lasciato la sua ragazza più giovane di 8 anni. I motivi sono quelli che spesso si sentono quando finisce una storia. Il continuo e incessante ritmo lavorativo di lei ha creato intorno a noi una mancanza di occasioni di incontro; che, successivamente, si sono tradotte in freddezza e distacco da parte mia. Un pò prima di lasciarla però ho conosciuto una ragazza su facebook.

Mi sono trovato subito piuttosto bene e abbiamo incominciato a chattare. Pochi giorni dopo l'ho incontrata e abbiamo riso e scherzato. Dopo questo incontro sono comunque andato in vacanza con la mia ragazza.

Ma è servita a poco, a mio avviso. Perchè se in alcuni momenti sembravamo perlomeno sereni in altri tornava a farsi sentire l'imbarazzo. Adesso l'altra ragazza e via per un tre giorni. Mi sento un pò confuso. Ci sono momenti in cui sono contento e altri in cui mi manca terribilmente la mia ex. Quando sono con l'altra ragazza sto molto bene. Ma sono davvero confuso. So che sembra una domanda scema. Ma cosa dovrei fare? Chiarire bene con la mia ragazza e magari ritentare? oppure buttarmi a capofitto senza pensarci più di tanto?

Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte
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Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4
Gentile Utente,

lei si sta sentendo combattuto e confuso perchè si trova a poter scegliere fra due situazioni direi diametralmente opposte, una "pesante" e una "leggera": la relazione con la sua ragazza si è appesantita nel tempo di problemi e difficoltà, e forse anche per questo l'esperienza di conoscere e poi incontrare l'altra ragazza ha rappresentato e rappresenta un evento che alleggerisce il suo stato d'animo e in parte allevia la tensione presente nella sua storia ufficiale.

Le consiglierei di chiarire con la sua ragazza prima di decidere se ritentare con lei o lasciarla, per evitare di lasciare qualcosa in sospeso e anche di rimuginare eccessivamente e in solitudine sul da farsi.

Successivamente potrà trarre le sue conclusioni, sapendo di non aver lasciato nulla di intentato e mettendosi quindi al riparo da eventuali rimpianti.

Cordiali saluti,

Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il titolo di questo consulto "emozioni contrastanti" e la confusione che descrive indicano in modo chiaro che in questo momento non è possibile fare una scelta, anche perchè quando attraversiamo un momento di rottura di una storia sentimentale è indispensabile elaborare la perdita dell'altra persona (il lutto).

Non è dunque opportuno fare nulla. E la confusione adesso è la Sua guida. Comprendo il desiderio di "chiudere" una storia e provare ad aprirne un'altra, pensando che questa possa essere la strada migliore.

Ma evidentemente ciò che prova sta segnalando che per Lei ora questa strada non sia percorribile.

"buttarsi a capofitto senza pensarci più di tanto" potrebbe essere inoltre dannoso per Lei: noi tutti in genere pensiamo a ciò che facciamo, che scegliamo, ecc...

Non sarà mica, il Suo, un modo per voler far fuori il dolore per la storia conclusa, ma non "chiusa" in cuor Suo?

Quanto tempo è durata la storia con la Sua ex?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie per la tempestività con cui mi avete risposto. Per rispondere alla dott.sa Pileci le dico che la mia storia durava da quasi 4 anni. Non sono stati sempre rose e fiori. Ma è stata una cosa molto importante per me. Ho vissuto la prima esperienza sessuale con lei, ed è stato bellissimo, mi è stata vicino in un momento difficile della mia vita (tre anni fa ho sofferto di depressione). Mi mancano soprattutto le piccole cose: le chiamate la sera per sapere come era andata la giornata, il suo modo di ridere. Ma ultimamente la situazione era davvero tesa e vedersi diventava sempre più pesante per tutti e due.

Ci sono volte in cui guardo al futuro con speranza e ottimismo, altre volte ne ho paura perchè temo di rimanere solo. Sono pensieri irrazionali me ne rendo conto: ho una famiglia molto grande, i miei genitori stanno ancora bene, i miei fratelli sono sposati con dei figli. Ma alle volte mi prende lo stesso la paura.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

quello che descrive è la tipica reazione del lutto; ci dice che il SIGNIFICATO che per Lei ha avuto questa storia (ed è questa la cosa che conta di più, ovvero il modo in cui Lei ha in mente questa relazione e non come sia stata davvero) : "...è stata una cosa molto importante per me. Ho vissuto la prima esperienza sessuale con lei...".

Anche la perdita di tutto ciò che può diventare abitudinario nelle relazioni, come ad esempio la telefonata alla sera o la consapevolezza di non poterle ricevere più fa parte dell'elaborazione del lutto.

Però mi permetta di dirLe che a distanza di così poco tempo, mi pare una reazione del tutto fisiologica... anche i Suoi pensieri, o meglio le Sue paure circa il futuro, i timori di restare da solo, ecc... andrebbero letti in quest'ottica.

Si dia il tempo di mettere via questo dolore/confusione, e di poter riattribuire un nuovo significato a questa storia. Come fare? Il tempo aiuta sempre in questi casi a prendere le distanze da emozioni forti e....contrastanti.

Essere confusi, in situazioni del genere, diventa la stella polare: lasci passare questo momento (che è fisiologico) .
Tenga presente che confusione e anche tristezza -emozioni cui noi tutti tendiamo a etichettare come "negative"- in realtà hanno la loro utilità: servono a rallentarci nelle decisioni e a evitare di sprecare energie in momenti in cui non è opportuno sprecarle (come ad esempio dopo una separazione).

Le faccio tanti auguri per il Suo futuro,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,

una relazione di quattro anni, contro un'emozione nuova, bella sfida.

Nella vita si cambia, cresce, si fanno percorsi individuali e di coppia, spesso l'altro\a durante la nostra crescita lo abbiamo a fianco solo fisicamente, ma non conosce più il nostro cuore o la nostra anima.

La sua depressione, il sostegno che la sua fidanzata le dava, era amore o supporto psicologico?
Era stabilità o passione?
Era coinvolgimento emozionale profondo, empatia mentale e sessuale o cautelativa abitudine?

Forse adesso, è in grado di camminare da solo sulle sue gambe e quello che la faceva stare bene ieri, non l'appaga oggi, forse è solo guarito e cresciuto, forse la nuova ragazza appena conosciuta è solo un campanello d'allarme, che segnala la fine di una relazione, forse è ancora capace di innamorarsi ancora, forse un nuovo amore potrebbe essere fondato sul "piacere" e non sul "bisogno" dell'altro\a...

ci sarebbero veramente tanti "forse"da analizzare per poterla iutare veramente, ma da quì è veramente complesso..

Uno psicologo, magari esperto in dinamiche di coppia, potrebbe aiutarla a riflettere ed a decidere .

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4
"Ho vissuto la prima esperienza sessuale con lei, ed è stato bellissimo, mi è stata vicino in un momento difficile della mia vita (tre anni fa ho sofferto di depressione)"

Quanto lei ha aggiunto ha completato il quadro e getta una luce diversa sulla situazione che descrive: la storia che non sa se terminare ha avuto per lei enorme importanza e significati intrecciati fra loro a diversi livelli, il che rende difficile capire cosa la possa ancora legare alla sua ragazza fra l'abitudine, l'amore, la riconoscenza.

E' poi possibile che in parte lei si senta in colpa all'idea di lasciare una ragazza che le è stata vicino in un periodo difficile "solo" per mettersi con un'altra, che adesso la fa stare meglio.

E' normale che si senta confuso e che alterni "momenti in cui è contento e altri in cui le manca terribilmente la sua ex", perchè non le è chiaro cosa vi lega al momento.
Ci ha detto di essersi allontanato e di essere stato lei a creare una distanza con la "freddezza e il distacco" che ha sviluppato a seguito della mancanza di occasioni d'incontro, ma non ci ha detto se la sua ragazza ha reagito allo stesso modo, diventando fredda e distaccata, se anche per lei c'erano già dei problemi, o se ha iniziato a lamentarsi per il suo cambiamento.
Può chiarirlo?