Ansia come curarla?

Buonasera Dottore,
sono un fumatore e soffro di colesterolo alto,
ho sempre sofferto di dolori al petto e non me ne sono mai curato(vado in moto tutti i giorni anche d'inverno e lavoro al pc per 10 ore al giorno)
a Luglio sono stato ricoverato per una presunta tia (gli esami che si sono susseguiti non confermano tali ipotesi come la rmn )
mi hanno dimesso dicendomi di prendere comunque la cardioaspirina.
da quel momento però i miei dolori al petto sono aumentati e più frequenti.
ho fatto mille esami al cuore:

ECO TRANSCRANICO DOPPLER:
esame non indicativo di shunt destro-sinistro
TEST ERGOMERICO DA SFORZO:
buona performance cardiaca non angor,non aritmie,non alterazioni del tratto st-t esame negativo per tiduzione della riserva coronarica.
ECOCOLORDOPPLER TSA:asse carotideo dx piccoli ispessimenti intimali sono evidenti ungo il decorso della CCA.normale l'aspetto ecotomografico e i parametri velocimetri a carico del bulbo e del tratto esplorabile dell'ICA.Asse carotideo sin-piccoli ispessimenti intimali a livello della carotide in assenza di alterazioni dei parametri velocimetrici.normale il bulbo e l'ICA nel tratto esplorabilevertebrali-flusso anterogrado valido simmetrico.si segnala asimmetria di calibro pe sin maggiore dx controlo fra un anno.
egli ultmi mesi sono andato al PS e l'ultima volta mi hanno diagnosticato:
"toracoalgia di verosimile genesi non coronarica.Tropinina t negativa ,non segni ischemici all ecg.d-dimero negativo.negativi gli indici di flogosi.si prescrive un tds".
ECG:ritmo sinusale tracciato normale
ECOCARDIOGRAMMA:cavità cardiache di normali dimensioni e cinesi,minima insufficienza mitralica.valvola aortica tricuspidata.atrio sinistro normale.
nuovo pronto soccorso e ecocardiogramma da stresse
esito negativo.
ho effettuato una visita psichiatrica dove la dottoressa ha detto che ho capito benissimo quale sia il mio problema cerco di "drammatizzare il mio pseduo dolore per non analizzare la mia infelicità"
sto prendendo l'alprazolam 3 volte al di 7/8 gocce,
voleva a nche associare il cipralex ma mi ha spiegato che un minimo di "rischio" prendendo la cardioaspririna c'è....nel senso che renderebbe il sangie più fludo...
io anche adesso sento il petto bruciare...sullo sterno e se tocco mi fa male....
sono ansioso o ammetto
ma questi dolori si manifestano tutti i giorni e a volte sono più dolori del solito forse accentuati dalle mie paure;
tutti gli esami che ho fatto sono nella norma o sono un soggetto a rischio?
la mia è ansia o cosa?
e cosa fare? se anche la visita psichiatrica mi hanno liquidato con una sola seduta...
io mi sto rendendo conto che le mie paure crescono e il "desiderio" di andare al ps è forte.....
chiedo un consiglio

grazie mille
cordialmente
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102 45
Gentile Signore,
gli aspetti medici devono essere discussi con i medici e non con gli psicologi, che hanno competenze differenti.
Già in altre occasioni le è stato consigliato di effettuare un approfondimento della sua situazione anche dal punto di vista psicologico. Cosa che, evidentemente, non è possibile fare in questa sede, ma che richiede delle sedute di persona.
Sarà il Collega che eventualmente incontrerà a valutare l'opportunità di affiancare alla terapia farmacologica che sta assumendo anche un percorso psicoterapeutico.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Utente
Utente
gentile Dott.ssa,
la ringrazio per la risposta,
e effettivamente è mia intenzione come scrivere lei eseguire un percorso terapeutico,
ma sembra "impossibile".
il mio medico curante sostiene che non necessito,
la psicologa che mi ha ricevuto due volte mi ha consigliato appunto integrare lalprazolam con cipralex ma sono io a dovermela "sentire" di avere un minimo rischio con i due farmaci...
poi mi ha liqidato (uso proprio questo termine) dicendomi che se avessi dei disturbi potevamo prenotare un nuovo appuntamento...
io dal fatidico ricovero ad oggi mi sono sempre sentito "abbandonato"
speravo che almeno con la picologa (da privato) questo non avvenisse
lei mi può suggerire come posso fare...
io sento il bisogno
sento che le mie ansie crescono ogni giorno
sento che la mia vita mi "sfugge"
non mi godo le mie bimbe
la mia vita
e la rivorrei
cordialmente
[#3]
Utente
Utente
gentile Dott.ssa,
la ringrazio per la risposta,
e effettivamente è mia intenzione come scrivere lei eseguire un percorso terapeutico,
ma sembra "impossibile".
il mio medico curante sostiene che non necessito,
la psicologa che mi ha ricevuto due volte mi ha consigliato appunto integrare lalprazolam con cipralex ma sono io a dovermela "sentire" di avere un minimo rischio con i due farmaci...
poi mi ha liqidato (uso proprio questo termine) dicendomi che se avessi dei disturbi potevamo prenotare un nuovo appuntamento...
io dal fatidico ricovero ad oggi mi sono sempre sentito "abbandonato"
speravo che almeno con la picologa (da privato) questo non avvenisse
lei mi può suggerire come posso fare...
io sento il bisogno
sento che le mie ansie crescono ogni giorno
sento che la mia vita mi "sfugge"
non mi godo le mie bimbe
la mia vita
e la rivorrei
cordialmente
[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102 45
Gentile Signore,
dubito che si trattasse di una psicologa (presumibilmente è una psichiatra) se le ha prescritto farmaci: gli psicologi non sono medici e quindi non lo possono fare.

Comunque, così come è una sua scelta assumere o no il trattamento farmacologico prescritto, allo stesso modo sta a Lei decidere di effettuare una valutazione psicologica, nonostante il parere contrario del suo medico che, forse, non conosce a fondo l'efficacia che la psicoterapia può avere in situazioni simili alla sua.
La possibilità di tornare a godere la sua vita e le sue bimbe c'è, sta a Lei coglierla.

Le allego alcune letture di approfondimento in merito:

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html


Saluti.

[#5]
Utente
Utente
grazie mille
comincerò con le letture che mi ha suggerito
in effetti ho fatto una visita psichiatrica e la dottoressa è una psichiatra...
ma quindi io dovrei chiedere "aiuto" ad una psicologa o psichiatra?
io lonvoglio fortemente .....
mi creda

grazie ancora
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signore,

come le ha detto la Collega la dottoressa alla quale si è rivolto è un medico psichiatra, che le ha quindi prescritto dei farmaci e non ha inteso "abbandonarla", ma fare il suo lavoro di medico.

Forse lei si aspettava di potersi esprimere maggiormente, di essere seguito più da vicino e di effettuare delle sedute per parlare di questa sua tendenza a "drammatizzare il suo pseduo dolore per non analizzare la sua infelicità", per usare le parole della psichiatra, e se si rivolgera ad uno psicologo psicoterapeuta avrà la possibilità di parlare, di sentirsi ascoltato e di lavorare per risolvere il suo disagio.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

accanto a ciò che ha indicato la dott.ssa Scalco, preciso che manca una diagnosi adeguata al Suo disagio.

Prima di pensare a qualunque tipo di terapia (farmacologica o psicologica), è opportuno che uno psicologo psicoterapeuta formuli una corretta diagnosi del Suo problema.

Poi, qualora si trattasse di un disturbo d'ansia, è possibile intervenire anche in tempi stretti con trattamenti adeguati, come ad esempio la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Il problema che Lei descrive qui potrebbe essere amplificato proprio dalla narrativa che Lei fa "...sento che le mie ansie crescono ogni giorno
sento che la mia vita mi "sfugge"
non mi godo le mie bimbe...".

Il fatto è che chi soffre d'ansia fa fatica a riconoscere e modulare le proprie emozioni e quindi anche l'ansia, anzichè gestirla, viene amplificata. Inoltre l'ansia si esprime sul corpo (es tachicardia), ma l'ansioso potrebbe avvertire un dolore al petto e precipitarsi al PS. In altre parole, l'attivazione somatica che tutti abbiamo e sperimentiamo, diventa per la persona ansiosa motivo di preoccupazione perchè non la riconduce ad uno stato mentale.

Può approfondire qui sui trattamenti per l'ansia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#8]
Utente
Utente
Innanzitutto grazie mille per le vostre risposte;
Ha ragione Dr.ssa Massaro io mi aspettavo di essere seguito preso per mano e tiratofuori da questo "incubo" che vivo da luglio;
la mancanza di risposte mi ha devastato,mi devasta (anche se so che qualsiasi risposta non andrà mai bene per molti versi).
Cercherò un buon psicologo che mi aiuti nel mio percorso...

Dr,ssa Pileci io non sono un medico ma dopo aver escluso eventuali patologie gravi(rmn,tac,egc...esami esami tutti negativi)
dopo mille consulti e tutti con esiti negativo dopo 8 volte al ps in 6 mesi
direi che si ansia è alla base del mio problema...
infatti i sintomi sono svariati,parestesie,tachicardia,dolori al petto,senso di soffocamento,senso di svenimento....
e uno e più sintomi possono cambiare nell'arco della giornta e accentuarsi come la sera o il we...(forse perchè l'idea di non aver il medico di base a disposizione o qualcuno che mi possa aiutare mi spaventa)
tutti questi sintomi sono aumentati a dismisura qundo sono stato ricoverato per una settimana questa estate....
come dire non pensavo potesse capitare anche a me
e ogni consulto,ogni suggerimento mi soddisfa per un po poi ricomincia il circolo ,la paura di stare male....
è vero,faccio fatica ad associare il fatto che tutti questi dolori possano derivare dalla mia testa....non pensavo che la mente umana facesse questi scherzi.....
anche perchè i miei dolori ci sono sono reali ..
e allora mi domando la mia TIA è stata vera???


grazie mille per i vostri suggerimenti e la vostra cordialità

Cordialmente
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

"e ogni consulto,ogni suggerimento mi soddisfa per un po poi ricomincia il circolo ,la paura di stare male...."

questo accade perchè le rassicurazioni, per le persone che soffrono d'ansia, funzionano poco o meglio per un tempo limitatissimo... poi si ricomincia a cercare altre rassicurazioni, che però non bastano mai.
Ecco perchè è meglio curare una volta per tutte l'ansia e non cercare rassicurazioni (neppure on line...!)


"è vero,faccio fatica ad associare il fatto che tutti questi dolori possano derivare dalla mia testa....non pensavo che la mente umana facesse questi scherzi.....
anche perchè i miei dolori ci sono sono reali ."

Ma certo che i Suoi dolori sono reali, non sono mica inventati!
Ribadisco che il nostro corpo ci segnala in maniera accurata come stiamo, e lo fa in modo molto veloce. Mi spiego meglio. Se io dovessi RAGIONARE sul fatto di aver provato una determinata emozione (es. sarò in pericolo? mi conviene scappare da questa situazione?), è chiaro che finchè faccio un ragionamento del genere, rischio di non riuscire a salvarmi da un eventuale pericolo.
Ma se io mi fido delle mie emozioni e di ciò che sto sperimentando grazie alla mia esperienza sensoriale (più veloce del ragionamento), e provo ad esempio un po' di tachicardia o la sensazione di stomaco chiuso, anche senza il ragionamento, saprò che sto correndo un pericolo e che mi conviene allontanarmi.

Questo è un meccanismo molto antico del nostro cervello.

I problemi sono due:

- devo essere in grado di leggerlo e di modularlo (e così mi spavento meno, ma lo utilizzo a mio vantaggio, perchè le emozioni servono tutte a qualcosa)

- se l'insorgenza di tale attivazione avviene NON quando c'è un pericolo, ma mentre sono in una situazione di apparente calma... A questo punto dovrò capire come mai provo ansia senza un motivo apparente (v. link incollato nella risposta precedente).

Un cordiale saluto,
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto