Lamenti e irrequetezza anziano

Salve,ho mio padre che compierà 67 anni a maggio ed è da 2 anni che è in pensione. Una volta in pensione si sono trasferiti vicino casa mia a 500 km lontani dal loro luogo dove sono nati e cresciuti, ora non so se è questo il motivo ma fatto stà che da quando si sono trasferiti, Il mio babbo è entrato in una fase di mutismo, parla poco,non è partecipe alle nostre dicussioni, è sempre irrequieto(si dondola sulla sedia, si gratta le mani e le braccia in continuazione) e in più emette sempre dei piccoli lamenti, come se parlasse da solo sotto voce!! Abbiamo cercato di parlargli chiedendogli cosa avesse e cosa lo turbasse ma non abbiamo avuto risposte esaurienti, l'unica cosa che ha detto di chiaro e che a volte si sente inutile e come un pesce fuor d'acqua!! a questo punto per venirgli incontro abbiamo chiesto se ritornare al suo paese l'avrebbe aiutato,(visto che lì ci sono parenti e amici che potrebbero fargli più compagnia e farlo svagare un po) anche in questo caso non è stato proprio schietto ma ha timidamente annuito facendo capire che stando a "Casa Sua" (nel suo paese dove insieme alla mamma ha vissuto x 65 anni)si sarebbe sentito meglio.
Adesso chiedo, secondo voi farlo ritornare nel suo paese di origine potrebbe aiutare il mio babbo a ritornare come prima?o peggiorerebbe addirittura la situazione? avrebbe bisogno in questo frangente di tempo un supporto psicologico valido x affrontare questa nuova situazione?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
come stava suo padre prima, quando aveva una vita lavorativa attiva e viveva nel suo luogo di origine?

Suo padre ha subito due cambiamenti importanti il pensionamento e il trasferimento in un luogo distante dalle sue radici e da rapporti per lui significativi, due perdite di un certo peso che di per sé potrebbero giustificare movimenti depressivi.

Come è stata presa la decisione del trasferimento? Quale è stato il contributo di suo padre? Cosa pensava in merito?

Parla di un noi generico, non ci dice nulla del rapporto che hanno i suoi genitori, cosa fa sua madre in merito allle difficoltà del marito, se sia cambiato qualcosa tra loro e cosa nelle loro rispettive abitudini.

Certo un consulto specialistico sarebbe utile, ma bisognerebbe sapere se suo padre ne è motivato.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
quando è stata presa la decisione di trasferirsi, suo padre ha potuto/voluto esprimere la sua opinione in merito? Il pensionamento ed il trasferimento sono avvenuti a breve distanza di tempo?

Suo papà, che a 67 anni non può certo definirsi anziano, come trascorre le giornate? Ha qualche hobby particolare che potrebbe "rispolverare"? In questo tempo è riuscito ad allacciare nuove amicizie o conoscenze?
Sua mamma cosa dice della situazione? Come vanno le cose tra di loro?



Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Quando gli abbiamo proposto di ritornare al suo paese non ha fatto i salti di gioia ma ha confermato che ritornandoci si sarebbe trovato meglio visto che ci sono parenti ed amici e più gente x strada..visto che adesso siamo in un paese di 9000 abitanti rispetto ai 60.000 circa del paese originario.
Il trasferimento è avvenuto immediatamente, come è andato in pensione così si sono trasferiti.
Il mio babbo purtroppo non ha hobby,ha fatto per 30 anni il portinaio che gli occupava tutta la giornata lasciandogli poco tempo per coltivare un eventuale hobby.Da quando si sono trasferiti non è riuscito ancora(anche perchè esce poco)ad allacciare nuove amicizie.
Come va con mia mamma? bhe lei è preoccupata e cerca di spronarlo,x tenerlo impegnato lo manda a fare la spesa, pagare bolette etc
Cosa mi consigliate?
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Utente
Utente
Le loro abitudini sono cambiate radicalmente, paese diverso, situazioni diverse, persone diverse e clima diverso.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
i cambiamenti delle abitudini ed il pesnionamento, avranno sicuramente acuito la sintomatologia, ma da quanto scrive potrebbe trattarsi di una sindrome depressiva, che andrebbe valutata e soprattutto diagnosticata da uno psichiatra\neurologo.

Spesso il pensionamento, nei casi di assenza di hobby, spazi personali, ecc...slatentizza problematiche che magari il lavoro a tempo pieno teneva sopite.

Spesso a pensionamento avvenuto, anche le relazioni di coppia traballano, troppo tempo insieme, abitudini e spazi di casa differentemente vissuti, paura della vecchiaia e della morte, ecc...

Credo che una valutazione medica e poi eventualemente un supporto psicologico, potrebbero essere la strada risolutiva .
cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Scusi dr.ssa Randone,
cosa intente nello specifico quando scrive <<valutazione Medica>> ? fargli fare una visita specialistica? se è così quale sarebbe la figura professionale più adatta?
Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
A mio avviso, vista l'età di suo padre, come le dicevo prima, una valutazione medica andrebbe fatta, neurologo\psichiatra, poi a diagnosi avvenuta e soprattutto a cause organiche escluse, si valuterà un supporto psicologico