Come tagliare il cordone con una madre depressa

Gentilissimi Dottori,
vi scrivo per chiedervi aiuto. Ho un problema con la relazione con mia madre. Lei è un persona rigida, depressa, piena di autocommiserazione e fragilissima, con un marito che non apprezza e che da anni critica e con il quale litiga continuamente e naturalmente finisce per coinvolgere anche me, da sempre, parlandomi male di mio padre e raccontandomi cose che una figlia non dovrebbe mai sapere.
Io sono andata avivere fuori casa a 21 anni, appena potuto, dopo aver affrontato alcuni mesi di terapia personale, sono andata a vivere all'estero, lontana dalle storie familiari e felice, e fin dall'inizio mi sono resa conto di quanto i piagnistei di mia madre mi succhiassero l'energia e il buonumore. Adesso sono madre, ho un compagno meraviglioso e continuo a vivere in un posto lontano da mia madre. Qui mi sono resa conto che questa relazione di conflitto con mia madre mi provoca ansia e una difficile relazione con le donne in generale, stranamente quando chiacchiero con una donna che inizio a conoscere mi trasformo in qualche modo in mia madre, e questo mi incomoda e mi irrigidisco, se non che dopo la gravidanza le relazioni sessuali col mio compagno mi irrigidiscono nella stessa maniera e sento sulle spalle la presenza della depressione di mia madre, costantemente. Sto anche prendendo dei fiori di bach e iniziero' a breve un corso di yoga per aiutarmi nel rilassamento. Aiutati che il ciel ti aiuta si dice!
Vi chiedo adesso vedendo il mio riquadro, come pensate che dovrei attuare con questa madre pressante che mi segue con la sua depressione sopra la testa, che da 5 anni mi chiama tutti i giorni e vive nella speranza che torni a vivere nel loro cerchio familiare. Dico esattamente cordone ombelicale perchè e quella la sensazione di un cordone che mi tira costantemente fino ad una relazione che è per me assillante e lo sta divenendo anche per il mio compagno. Come non lasciarmi contaminare? Sono una persona molto sensibile, il mio non è egoismo, è cercare di mantenermi impiedi! Aspetto con ansia una vostra risposta,
Grazie ancora.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
sebbene nel tempo abbia più volte (per volontà sua o di altri) effettuato terapie psicologiche, forse potrebbe ancora trarre beneficio da alcuni incontri di persona con un Collega, per affrontare questi specifici problemi che ancora perdurano.

Non si senta egoista: giustamente vuole il distacco da questa mamma che le chiede troppo e rischia di compromettere la serenità personale e famigliare che con tanta volontà e fatica Lei si è guadagnata.

Attualmente sua madre sta seguendo una terapia farmacologica o di altro tipo per i suoi disturbi?



Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Salve e Grazie per la risposta,
No, mia madre non sta seguendo nessuna terapia, per quanto l'abbia invitata a farlo spesso, non si smuove, le sembrerà strano pero è una specie di fattore ereditario, e per questo mi preoccupa. Mia nonna ha litigato tutta la vita con suo marito, ed è depressa, la mia bisnonna per cio' che so era alcolista. Al momento avrei voglia di sfogarmi, con uno psicologo, pero mi trovo a vivere in un paesino nordico, nel quale la lingua è ancora sconosciuta ( ci siamo trasferiti da poco per ragioni economiche vantaggiose) quindi mi è impossibile trovare uno psicologo che mi segua qui. Sto attualmente valutando delle sedute per via telematica. C'è qualcuno che puo' consigliarmi?
La ringrazio di nuovo
Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

La possibilita' di sviluppare un "sano egoismo" le permettera' di mettere le giuste distanze e ristabiliri i confini interpersonali con la sua famiglia di origine.

Il tempo e la distanza fisica talvolta non sono sufficienti per ristabilire le giuste distanze. Questo si puo' fare con efficacia quando il modo di rapportarsi cambia da entrambe le parti.

La possibilita' di riprendere un percorso psicologico credo sia una buona soluzione. Sarebbe in questo caso opportuno anche per sua madre.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,
Sono completamente d'accordo e cerco il piu possibile di mettere questi paletti che non disturbino il mio spazio personale.
Forse ho scritto questa richiesta aspettandomi una frase ad effetto che risolvesse il mio problema pero' è vero, credo che un percorso psicologico sia la miglior soluzione.
La ringrazio
Cordiali saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
personalmente sono piuttosto scettica rispetto alla reale efficacia di interventi per via telematica, con poche eccezioni che però si discostano dalla sua situazione.
Capisco che la differenza di lingua sia un ostacolo e, forse, anche se così non fosse, si troverebbe comunque ad aver a che fare con differenze di cultura e mentalità che potrebbero rivelarsi un po' ingombranti.
Potrebbe provare a richiedere al Consolato Italiano del Paese in cui ora vive se le possono fornire dei nominativi di professionisti italiani che esercitino nel suo territorio.
Contemporaneamente, però, sarebbe importante che i suoi famigliari riuscissero a convincere sua madre a rivolgersi ad uno specialista, in modo da cercare almeno di alleviare il suo malessere.


Cordiali saluti.

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio molto, dubito ci siano psicologi italiani in questo territorio, cerchero' magari di ricontattare la psicologa che mi ha seguito tempo addietro e vedere se è disponibile. In quanto alla famiglia tra qualche settimana viaggero' per fare visita ai miei genitori cerchero' di intavolare il discorso! Speriamo bene, La ringrazio di nuovo
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
spesso i copioni familiari tendono a ripetersi anche senza il nostro permesso.

La figura materna, che sia stata felicemente interiorizzata o più dolorosamente presente, necessita sempre di una rivisitazione, sia per sviluppare uno stile personale e soggettivo di essere "donna", che per trovare uno stile di maternità che non sia una riedizione del copione materno.

Secondo me, nè fiori di bach, nè yoga sono bastevoli, ma un lavoro ben fatto sulla sua psiche.

Fare pace con il passato, invece di rimuoverlo o andare via lontano da lui, è l'unica strada per il benessere psico-fisico.

Soltanto così potrà custodire dentro di sè la "madre buona" che anche in piccola parte abita in lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottoressa,
non nego che la sua risposta smuova in me un certo rancore nei confronti di mia madre che è la figura femminile esemplare, sono convinta che se non sistemo questo 'trauma' che ho continuerà a ripresentarsi. Sono consapevole adesso che il fatto di essere madre a mia volta ha riaperto certi cassetti che avevo chiuso al partire, lasciandomi dietro la bambina che soffre, per la madre che soffre, è un circolo che si ripete, come dice lei.
Mi piacerebbe poter approfondire l'argomento.
La ringrazio per la risposta,
Cordialisaluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Signora,
se la mia riposta le ha evocato rancore, significa che ha toccato le corde emotive giuste.

Il trigenerazionale, non può essere sottovalutato, seppellito, rimosso, ma dolorosamente elaborato e rivisitato, per poter essere una "donna" e "madre" libera di essere se stessa, lasciando il passato lì dove deve stare......

cari auguri
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottoressa,
Sono d'accordo con lei su tutto il fronte,
Mi chiedo se secondo lei sarebbe possibile approfondire l'argomento in un tentativo di seduta per via telematica.
Se lo ritiene possibile la potrei contattare in privato
La ringrazio
Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
per scelta non lavoro per via telematica, nè skype, nè simili, sarebbe sminuire il suo dolore e l'unicità dell'incontro tra lei e me.
Sarebbe togliere valore al suo sentire, dolore, sofferenza, esistenza.

Se desidera scrivermi in privato può farlo di sicuro, ma le direi le stesse cose che le ho detto quì, fosse stata siciliana l'avrei aiutata con vero piacere .

Provi a cercare nella sua città, magari troverà un professionsita( magari bilingue) con caratteristiche di simpatia ed empatia, che l'aiuteranno nel percorso di comprensione e di cura.

Carissimi auguri
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio molto per la sensibilità della sua risposta, ne sono commossa, spero di riuscire a recuperare un cammino sereno verso delle relazioni altrettanto serene.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Mi ha fatto piacere ascoltarla e mi dispiace non essere li con lei, ma troverà sicuramente un clinico che la prenderà per mano, nel suo percorso e verso la sua "rinascita"