L'immaginario erotico è polarizzato dal pensiero della ex fidanzata
Egregi Dottori,
mi sono già rivolto a Voi per una sofferenza psichica profonda a seguito dell'abbandono della mia ex fidanzata. Sofferenza aggravata da una distimia cronica che pur gestita in 26 anni, mai come questa volta mi ha condotto ad uno stato di dolore parossistico mai provato prima. Naturalmente ho dovuto intensificare sotto controllo psichiatrico il trattamento farmacologico di mantenimento e, anche seguendo il Vostro prezioso consiglio abbinato un trattamento psicoterapico che oltre ad agire sullo stato acuto,è un lavoro di verifica di tutti questi anni di depressione autogestita, e che è una delle cause che mi ha condotto nel rapporto conclusosi con grossi danni psicologici, oltre ad una forte somatizzazione ansiosa,rientrata dopo grande sofferenza sia per un massiccio intervento farmacologico ma soprattutto nel non sentirmi più solo in balia delle mie emozioni laceranti.
Ad un anno di distanza resta però un grosso problema, che non mi ostacola la reintegrazione in una nuova vita sociale, grazie all'aiuto della mia psicoterapeuta, ma m'impedisce completamente la liberazione dal mio immaginario erotico della mia ex fidanzata, con la quale l'intesa sessuale era straordinariamente potente.La sofferenza è contorta e davvero a distanza di più di un anno che non vedo e non sento questa persona non so come venirne fuori. Mi spiego: da quando ci siamo lasciati non ho più fatto sesso con nessun'altra donna,non solo per la sofferenza dell'abbandono, ma nache per lo stato depressivo concomitante.So che lei ha disinvoltamente condotto la sua vita "relazionale" e questo pensiero mi crea sofferenza, per due motivi, primo perchè ne sono ancora innamorato, secondo perchè non ho la capacità di "deviare" la mia attenzione su altre donne e alleggerire il peso psicologico creandomi una vita relazionale-sessuale.Terzo e più grave problema: la mia vita sessuale si basa esclusivamente sull'autoerotismo in cui la mia ex fidanzata rappresenta l'immaginario erotico esclusivo. Ciò alimenta un forte senso di insoddisfazione e di bassa autostima.Va detto che pur riprendendomi lentamente dal mio grave stato depressivo, ritrovando lentamente una mia identità sociale, nonchè l'attenuarsi (parziale ma incoraggiante) della sintomatologia marcatamente ansioso-depressiva che mi ha quasi paralizzato per mesi, non riesco a provare interesse per altre donne che pure ricomincio ad avvicinare. Immagino si tratti di una ossessione erotica che pur sapendo che lei ha un altro fidanzato ed è già passato più di anno da quando ci siamo lasciati, invece di diminuire sembra dominarmi anche in presenza di altre possibili partner. Va detto che abitiamo a 700km di distanza e non averla più vista con un distacco totale,che credevo salutare, me l'ha fatta invece idealizzare e cristallizzare nei ricordi più "forti".Qualcuno ha detto che il mio errore è stato proprio quello di non "rivederla" dopo l'abbandono per toglierle questa idealizzazione e mettere un "punto" psicologico definitivo.
mi sono già rivolto a Voi per una sofferenza psichica profonda a seguito dell'abbandono della mia ex fidanzata. Sofferenza aggravata da una distimia cronica che pur gestita in 26 anni, mai come questa volta mi ha condotto ad uno stato di dolore parossistico mai provato prima. Naturalmente ho dovuto intensificare sotto controllo psichiatrico il trattamento farmacologico di mantenimento e, anche seguendo il Vostro prezioso consiglio abbinato un trattamento psicoterapico che oltre ad agire sullo stato acuto,è un lavoro di verifica di tutti questi anni di depressione autogestita, e che è una delle cause che mi ha condotto nel rapporto conclusosi con grossi danni psicologici, oltre ad una forte somatizzazione ansiosa,rientrata dopo grande sofferenza sia per un massiccio intervento farmacologico ma soprattutto nel non sentirmi più solo in balia delle mie emozioni laceranti.
Ad un anno di distanza resta però un grosso problema, che non mi ostacola la reintegrazione in una nuova vita sociale, grazie all'aiuto della mia psicoterapeuta, ma m'impedisce completamente la liberazione dal mio immaginario erotico della mia ex fidanzata, con la quale l'intesa sessuale era straordinariamente potente.La sofferenza è contorta e davvero a distanza di più di un anno che non vedo e non sento questa persona non so come venirne fuori. Mi spiego: da quando ci siamo lasciati non ho più fatto sesso con nessun'altra donna,non solo per la sofferenza dell'abbandono, ma nache per lo stato depressivo concomitante.So che lei ha disinvoltamente condotto la sua vita "relazionale" e questo pensiero mi crea sofferenza, per due motivi, primo perchè ne sono ancora innamorato, secondo perchè non ho la capacità di "deviare" la mia attenzione su altre donne e alleggerire il peso psicologico creandomi una vita relazionale-sessuale.Terzo e più grave problema: la mia vita sessuale si basa esclusivamente sull'autoerotismo in cui la mia ex fidanzata rappresenta l'immaginario erotico esclusivo. Ciò alimenta un forte senso di insoddisfazione e di bassa autostima.Va detto che pur riprendendomi lentamente dal mio grave stato depressivo, ritrovando lentamente una mia identità sociale, nonchè l'attenuarsi (parziale ma incoraggiante) della sintomatologia marcatamente ansioso-depressiva che mi ha quasi paralizzato per mesi, non riesco a provare interesse per altre donne che pure ricomincio ad avvicinare. Immagino si tratti di una ossessione erotica che pur sapendo che lei ha un altro fidanzato ed è già passato più di anno da quando ci siamo lasciati, invece di diminuire sembra dominarmi anche in presenza di altre possibili partner. Va detto che abitiamo a 700km di distanza e non averla più vista con un distacco totale,che credevo salutare, me l'ha fatta invece idealizzare e cristallizzare nei ricordi più "forti".Qualcuno ha detto che il mio errore è stato proprio quello di non "rivederla" dopo l'abbandono per toglierle questa idealizzazione e mettere un "punto" psicologico definitivo.
[#1]
Gentile Signore,
Un rapporto cosi' lungo e intenso non si puo' cancellare in breve tempo. Soprattutto se e' subentrato uno stato depressivo curato farmacologicamene.
Non le diro' di distrarsi o cercare altre amicizie perche' questa attitudine emergera' da sola quando il suo stato dell'umore migliorera' .
Lei sta vivendo un profondo lutto e dovra' aspettare di riemergere alla gioia di vivere per potere tornare a desiderare un piacere che "dipenda" da un'alta persona.
Le faccio i migliori auguri.
Un rapporto cosi' lungo e intenso non si puo' cancellare in breve tempo. Soprattutto se e' subentrato uno stato depressivo curato farmacologicamene.
Non le diro' di distrarsi o cercare altre amicizie perche' questa attitudine emergera' da sola quando il suo stato dell'umore migliorera' .
Lei sta vivendo un profondo lutto e dovra' aspettare di riemergere alla gioia di vivere per potere tornare a desiderare un piacere che "dipenda" da un'alta persona.
Le faccio i migliori auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
Ricordo benissimo la sua pregressa consulenza e ricordo il dolore atroce per la perdita.
L' immaginario erotico non e' facilmente modificabile, almeno non nell' immediato, consideri che e' stato nutrito, manutenzionato, arricchito e soprattutto correlato all' unica forma di " piacere condiviso" con l' altro/a .
Il suo contronaltare e' la solitidine affettive, Sentimentale e sessuale, oltre che l' autoerotismo che solitamente segue percorsi mentali a lei noti!
Credo che un supporto psicologico, sarebbe da continuare al fine di riappropriarsi della sua qualita' di vita e magari sgombrare l' immaginario dai fantasmi del passato e concimarlo con nuovi elementi vitali e vivifici .
Caro auguri
Ricordo benissimo la sua pregressa consulenza e ricordo il dolore atroce per la perdita.
L' immaginario erotico non e' facilmente modificabile, almeno non nell' immediato, consideri che e' stato nutrito, manutenzionato, arricchito e soprattutto correlato all' unica forma di " piacere condiviso" con l' altro/a .
Il suo contronaltare e' la solitidine affettive, Sentimentale e sessuale, oltre che l' autoerotismo che solitamente segue percorsi mentali a lei noti!
Credo che un supporto psicologico, sarebbe da continuare al fine di riappropriarsi della sua qualita' di vita e magari sgombrare l' immaginario dai fantasmi del passato e concimarlo con nuovi elementi vitali e vivifici .
Caro auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto per il Vostro intervento celere e puntuale. Sono grato a Lei D.ssa Randone per aver collegato immediatamente il mio caso, che seguendo il Suo precedente consiglio e quello dei Suoi colleghi mi hanno portato alla decisione di intraprendere un percorso psicoterapeutico, naturalmente complesso vista la mia storia clinica depressiva.In essi proprio la storia sentimentale che un primo tempo ha rappresentato una grande esplosione di vitalità e di speranza si è poi trasformata con l'abbandono nel culmine delle mie sofferenze depressive piu o meno tenute a bada in 26 anni di lotta. Sensibili passi in avanti sono stati fatti sul fronte della vita relazionale e del recupero della mia identità lavorativa lungamente compromessa dalla malattia,grazie alla competenza e alla fiducia che ripongo nella mia terapista, resta però questo forte "handicap", e mi rivolgo a Lei Dr.ssa Randone data la Sua specifica esperienza professionale: la mia psicologa mia ha consigliato di frequentare amicizie femminili che non mi mancano, ma in caso di una situazione che prelude ad un rapporto, prediligere unicamente il momento dell'affettività, delle "coccole" per così dire, astenendomi da un rapporto completo. Cosa tra l'altro adesso anche inevitabile perchè venendo fuori da un fortissimo periodo di stress durato un anno, sto notando una marcata riduzione della libido, una certa DE (mai avuta prima anche in presenza di antidepressivi) e una notevole difficoltà a raggiungere l'orgasmo con l'autoerotismo.
Volevo chiederLe un parere su questo consiglio della mia terapista dato che conoscendo bene la mia normale e forte attrazione per ogni componente della femminilità non solo quella sessuale, ma in forte misura anche quella sensuale, sento ora questa stranissima "aridità" anche in presenza di donne che normalente sarebbero per me attraenti.
Vi ringrazio ancora della gentilezza usatami e i ringraziamenti per il Vs. lavoro non è mai abbastanza.
cordialità
Volevo chiederLe un parere su questo consiglio della mia terapista dato che conoscendo bene la mia normale e forte attrazione per ogni componente della femminilità non solo quella sessuale, ma in forte misura anche quella sensuale, sento ora questa stranissima "aridità" anche in presenza di donne che normalente sarebbero per me attraenti.
Vi ringrazio ancora della gentilezza usatami e i ringraziamenti per il Vs. lavoro non è mai abbastanza.
cordialità
[#4]
Credo fermamente che in un rapporto terapeutico, la fiducia , l'empatia e la stima, siano i prerequisiti fondamentali per un percorso di cura.
Non so dirle cosa fare, ma sicuramente sarebbe il caso prima di "fare", di "ascoltarsi" e poi decidere.
Le frequentazioni non devono essere obbligatorie, altrimenti sarebbe un compito in classe, ma sentite, gradite e spensierate, se poi verrà "altro", che sia affettivo\sentimentale\sessuale, bene...altrimenti meglio niente.
ma questo è un mio parere senza conoscerla, segua i suggerimenti della sua terapeuta
Non so dirle cosa fare, ma sicuramente sarebbe il caso prima di "fare", di "ascoltarsi" e poi decidere.
Le frequentazioni non devono essere obbligatorie, altrimenti sarebbe un compito in classe, ma sentite, gradite e spensierate, se poi verrà "altro", che sia affettivo\sentimentale\sessuale, bene...altrimenti meglio niente.
ma questo è un mio parere senza conoscerla, segua i suggerimenti della sua terapeuta
[#5]
Utente
Si Dottoressa, concordo con Lei. Considero già un miracolo la faticosa ripresa a piccoli passi dal cataclisma depressivo scatenato dalla fine traumatica della storia sentimentale. Ed ogni piccola conquista al di fuori di questo ambito so solo io quanta sofferenza mi sia costata. E il lavoro è ancora molto lungo. Sento la necessità di ritrovare il mio equilibrio, le mie forze fisiche e cognitive, di riprendere i miei progetti, e mi corregga se sbaglio, in fase di miglioramento da un episodio depressivo l'interesse per il sesso è l'ultimo a ritornare. La mia speranza è che torni come dice Lei con nuovi elementi vivifici annullando i fantasmi del passato.
La ringrazio ancora vivamente.
La ringrazio ancora vivamente.
[#6]
E' proprio vero, se non si sta bene con se stessi, direi che la sfera della sessualità è l'ultimo dei pensieri...
Si riapprorpri di se stesso , della sua serenità e del suo umore, tutto il resto verrà in seguito.
Se lei si fosse rotto un piede ed avesse tolto l'ingessatura da poco, immagino che non avrebbe immaginato di fare corse ad ostacoli, ma piccole passeggiate...
Dopo problematiche come le sue, si procede per gradi, prima se stesso e poi l'altro sesso, quando ne avrà voglia.
nella vita non ci sono regole ed obblighi per l'Amore!
Lieta di averla ascoltata
Si riapprorpri di se stesso , della sua serenità e del suo umore, tutto il resto verrà in seguito.
Se lei si fosse rotto un piede ed avesse tolto l'ingessatura da poco, immagino che non avrebbe immaginato di fare corse ad ostacoli, ma piccole passeggiate...
Dopo problematiche come le sue, si procede per gradi, prima se stesso e poi l'altro sesso, quando ne avrà voglia.
nella vita non ci sono regole ed obblighi per l'Amore!
Lieta di averla ascoltata
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.2k visite dal 18/01/2013.
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