Ipocondria: come ne posso uscire?

Salve a tutti,
vi scrivo per sottoporvi il mio problema.
Purtroppo credo di essere ipocondriaca, non capisco perchè ma ad ogni minimo dolore di qualsiasi tipo io credo di avere qualche malattia grave e penso subito al peggio. Inizio a cercare su internet qualsiasi tipo di sintomo e mi spavento quando leggo qualcosa che non mi piace. E io non so come uscirne, noto che ultimamente questa cosa mi pesa parecchio, mi condiziona la vita, sono sempre triste e mi focalizzo sui dolori. E questa cosa credo inizi a pesare anche sulla mia famiglia.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
intanto chiuda Internet, continuando a fare ricerche non fa altro che peggiorare la situazione.

Provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html

Da quanto tempo sta in questo modo?
Ha già pensato di rivolgersi personalmente a uno psicologo?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno,

innanzitutto grazie per la tempestiva risposta e per il link che mi ha segnalato, mi sono ritrovata sotto molto aspetti in quello che c'era scritto.

Sto in questo modo più o meno da un annetto. O meglio sono sempre stata un pò ipocondriaca ma non a questi livelli. Un anno fa invece mi hanno diagnosticato la celiachia. E' stato per puro caso, io non avevo nessun tipo di sintomo, a parte il ferro molto basso, e approfondendo ho scoperto questa patologia. Niente di grave assolutamente, anzi non la considero nemmeno una malattia, ma il fatto che io non avessi sintomi ma avevo questa cosa mi ha mandato fuori di testa. Ogni minimo dolore che sento credo che sia il campanello d'allarme per qualche strana malattia.
Spesso voglio convincermi che sia solo frutto della mia mente ma la domanda che mi tormenta è: "come fa la mia mente ad avvertire un dolore senza che effettivamente esista?"

Ho pensato di rivolgermi personalmente ad uno psicologo, ma la verità è che un pò per vergogna, un pò per mancanza di tempo, non l'ho mai fatto.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

nei disturbi d'ansia accade che ogni minima sensazione del corpo (che abitualmente passa inosservata alla persona NON ansiosa), venga percepita e poi amplificata. In che modo viene amplificata? Proprio grazie al fatto di essere costantemente concentrati e presi dal doloretto o dal fastidio che viene percepito.
A questo si aggiunge la lettura disfunzionale che la persona fa, pensando che quell'attivazione somatica non sia normale, ma patologica.
Ciò che in altri termini genera e mantiene il problema è proprio l'idea che il pz. si fa di tutto ciò che gli sta accadendo, pensando di avere una malattia che i medici non riescono a diagnosticare.

Per questo tipo di problemi sono indicati in genere trattamenti psicoterapici attivi e focalizzati, come ad esempio la psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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