Rapporto affettivo tra omosessuale e eterosessuale con problemi di socializzazione
Gentili,
vi scrivo per raccontarvi l'esperienza di cui sono protagonista in questo periodo della mia vita e per chiedere una consulenza su come migliorare il mio atteggiamento e la mia attitude all'interno di questa.
Da due mesi vivo un intenso rapporto affettivo amoroso con un ragazzo mio coetaneo, eterosessuale. Dopo una lunga conoscenza è stato lui stesso a parlarmi dei suoi sentimenti e della grande confusione che la mia persona gli aveva causato. Da quel giorno abbiamo iniziato, sotto l'egida di un patto comune che esclude il sesso e il contatto fisico, una rapporto 'di coppia', nella maniera più convenzionale che si possa immaginare. La situazione è piacevole e i sentimenti di entrambi sono sinceri: amiamo stare insieme, passiamo moltissimo tempo l'uno in compagnia dell'altro senza mai cadere nella noia. Un rapporto perfetto.
La mia richiesta arriva per capire come gestire questo suo legittimo (o forse no) rifiuto del contatto fisico: il mio partner ha avuto in passato dei seri e diagnosticati problemi di socializzazione dovuti ad una adolescenza travagliata; dopo tre anni di cure psicologiche, ha migliorato le sue capacità di interazione sebbene se ne possano notare delle chiare tracce ancora oggi. La spinta a proseguire questo rapporto, che altrimenti sarebbe alquanto problematico e caratterialmente cerco di evitare queste situazioni, mi è stata data dal suo coraggio nel dichiarare questi sentimenti e dall'evidenza di una mia reciprocità degli stessi. Adesso, però, devo capire se lasciare che si lui a gestire la sfera fisica attendendo con pazienza che si sblocchi, sebbene la sua insistenza su una totalmente assente attrazione nei miei confronti mi getta nello sconforto e mi apre plurime perplessità. Non vorrei essere un fuoco di paglia, un compare fidato in un periodo di solitudine. Come posso aiutarlo nel vedere lucidamente se questo percorso è giusto o meno per lui? Come posso stargli accanto senza che la mia legittima tensione sessuale lo opprima? Chiedo questo perchè nelle ultime settimane lui non fa che specificarmi che non ha attrazione e che non dorme come me con la volontà di fare sesso, tra l'altro argomento che avevamo deciso di non prendere in considerazione. Mi rendo conto che probabilmente sono stato affrettato nella descrizione e poco preciso, mi scuso per questo.
L'unica mia volontà è, essendo una persona per cui nutro stima e affetto, che viva serenamente questa fase, che lo porti ad una consapevole omosessualità (come la mia) o ad una ritrovata eterosessualità senza violare i suoi evidenti blocchi fisici e relazionali. Vorrei più strumenti per affrontare questa questione.
Vi ringrazio sentitamente.
vi scrivo per raccontarvi l'esperienza di cui sono protagonista in questo periodo della mia vita e per chiedere una consulenza su come migliorare il mio atteggiamento e la mia attitude all'interno di questa.
Da due mesi vivo un intenso rapporto affettivo amoroso con un ragazzo mio coetaneo, eterosessuale. Dopo una lunga conoscenza è stato lui stesso a parlarmi dei suoi sentimenti e della grande confusione che la mia persona gli aveva causato. Da quel giorno abbiamo iniziato, sotto l'egida di un patto comune che esclude il sesso e il contatto fisico, una rapporto 'di coppia', nella maniera più convenzionale che si possa immaginare. La situazione è piacevole e i sentimenti di entrambi sono sinceri: amiamo stare insieme, passiamo moltissimo tempo l'uno in compagnia dell'altro senza mai cadere nella noia. Un rapporto perfetto.
La mia richiesta arriva per capire come gestire questo suo legittimo (o forse no) rifiuto del contatto fisico: il mio partner ha avuto in passato dei seri e diagnosticati problemi di socializzazione dovuti ad una adolescenza travagliata; dopo tre anni di cure psicologiche, ha migliorato le sue capacità di interazione sebbene se ne possano notare delle chiare tracce ancora oggi. La spinta a proseguire questo rapporto, che altrimenti sarebbe alquanto problematico e caratterialmente cerco di evitare queste situazioni, mi è stata data dal suo coraggio nel dichiarare questi sentimenti e dall'evidenza di una mia reciprocità degli stessi. Adesso, però, devo capire se lasciare che si lui a gestire la sfera fisica attendendo con pazienza che si sblocchi, sebbene la sua insistenza su una totalmente assente attrazione nei miei confronti mi getta nello sconforto e mi apre plurime perplessità. Non vorrei essere un fuoco di paglia, un compare fidato in un periodo di solitudine. Come posso aiutarlo nel vedere lucidamente se questo percorso è giusto o meno per lui? Come posso stargli accanto senza che la mia legittima tensione sessuale lo opprima? Chiedo questo perchè nelle ultime settimane lui non fa che specificarmi che non ha attrazione e che non dorme come me con la volontà di fare sesso, tra l'altro argomento che avevamo deciso di non prendere in considerazione. Mi rendo conto che probabilmente sono stato affrettato nella descrizione e poco preciso, mi scuso per questo.
L'unica mia volontà è, essendo una persona per cui nutro stima e affetto, che viva serenamente questa fase, che lo porti ad una consapevole omosessualità (come la mia) o ad una ritrovata eterosessualità senza violare i suoi evidenti blocchi fisici e relazionali. Vorrei più strumenti per affrontare questa questione.
Vi ringrazio sentitamente.
[#1]
Gentile Utente,
lei ha chiesto direttamente al suo partner la motivazione di questa ritrosia per il contatto fisico?
Se vi sentite bene l'uno con l'altro non vedo perché non integrare anche la sfera della sessualità nel vostro rapporto.
Se il suo partner ha bisogno di tempo solo lei può decidere se concederlo o meno, se aspettare o accontentarsi di una relazione amicale.
Le suggerisco di parlarne apertamente con lui per capire come la pensa.
Cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it
lei ha chiesto direttamente al suo partner la motivazione di questa ritrosia per il contatto fisico?
Se vi sentite bene l'uno con l'altro non vedo perché non integrare anche la sfera della sessualità nel vostro rapporto.
Se il suo partner ha bisogno di tempo solo lei può decidere se concederlo o meno, se aspettare o accontentarsi di una relazione amicale.
Le suggerisco di parlarne apertamente con lui per capire come la pensa.
Cordiali saluti
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[#2]
Utente
Gentile,
ne abbiamo parlato e lui ha detto che, essendo eterosessuale, non ha alcuna attrazione e spinta fisica verso di me. Conclude questi discorsi sempre con un risolutivo: ... per il momento.
è questa possibilità lasciata aperta che mi perplime. Lui non ha intenzione di concedere niente al piano del contatto fisico, quindi siamo ad un passo indietro rispetto alla sessualità. Ogni volta che lo tocco per sbaglio, sulla spalla, sul collo, una gamba... si irrigidisce. Una volta, per sfida, ho tentanto un abbraccio. ha tremato per tutto il corpo, spaventandomi molto.
Ad ogni modo, è stato molto gentile e rapido.
ne abbiamo parlato e lui ha detto che, essendo eterosessuale, non ha alcuna attrazione e spinta fisica verso di me. Conclude questi discorsi sempre con un risolutivo: ... per il momento.
è questa possibilità lasciata aperta che mi perplime. Lui non ha intenzione di concedere niente al piano del contatto fisico, quindi siamo ad un passo indietro rispetto alla sessualità. Ogni volta che lo tocco per sbaglio, sulla spalla, sul collo, una gamba... si irrigidisce. Una volta, per sfida, ho tentanto un abbraccio. ha tremato per tutto il corpo, spaventandomi molto.
Ad ogni modo, è stato molto gentile e rapido.
[#3]
Gentile Utente,
comprendo bene le sue perplessità, anche perché il comportamento del suo partner è sicuramente ambivalente nei suoi confronti (proprio perché egli stesso non ha le idee chiare) e questo tende a rendere poco chiara la vostra relazione.
spero di esserle stato d'aiuto in qualche modo,
le auguro una buona vita.
www.psicologoaviterbo.it
comprendo bene le sue perplessità, anche perché il comportamento del suo partner è sicuramente ambivalente nei suoi confronti (proprio perché egli stesso non ha le idee chiare) e questo tende a rendere poco chiara la vostra relazione.
spero di esserle stato d'aiuto in qualche modo,
le auguro una buona vita.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 15/01/2013.
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