Capisco che sono strana

Salve dottori, scrivo perché mi interrogo su una situazione che va avanti da tempo e che non riesco a capire. Sto insieme ad un ragazzo da qualche anno, e se nelle fasi iniziali sessualmente andava tutto bene, nel tempo i nostri rapporti si sono molto ridotti(passa anche qualche mese). Un po' perché lui ha avuto problemi di salute, e quindi non è che pensavamo al sesso, poi non vivendo nella stessa casa, a casa con i miei o con i suoi, ci veniva difficile stare insieme perché avevamo sempre paura che ci sentissero o si accorgessero del fatto. Quando avremmo potuto stare insieme senza preoccupazione, neanche le cose erano frequenti. Molto è dovuto a me, io non mi sento a mio agio fisicamente e spogliarmi è già un trauma, poi sono ipocondriaca e ho sempre paura di scoprire qualcosa che non va e non mi piace prendermi cura di me. Questa è la verità. Questo mio problema dura da un po' e sta peggiorando invece che migliorare. Lui è molto bravo, credo e sento che mi vuole molto bene e mi sta vicino(anche se ho avuto paura che questa situazione possa portarlo a fare cose brutte, he se solo ci penso mi viene da piangere). Inoltre questo è il mio secondo ragazzo, e ho fatto grossi progressi perché non sento dolore inizialmente ed anzi va benissimo, solo che poi durante l'atto inizio a sentire dolore e non riesco mai ad avere un rapporto completo da parte mia perché ho troppo dolore. Lui ne è molto dispiaciuto e pensa che è colpa sua, invece no. Forse questo mi ha disincentivato ancora di più, e mentre scrivo mi viene da piangere perché riconosco che sono strana e a volte ho paura di perderlo, vorrei essere più normale e tutta questa situazione mi abbatte. Poi non so, sarà la pillola(che prendo da anni), ma io non sento attrazione per nessuno, non guardo nessuno a parte il mio fidanzato, quando sento gli altri parlare mi domando che ci abbia trovato il mondo intero in questo sesso? Non sono mai stata una col chiodo fisso, ma non ero proprio così, e parlando con qualche amica mi dicono che la pillola spesso rende la donna un essere asessuato. Poi anche per strada, se qualche uomo (ma anche donna capita) non mi sta a debita distanza, mi infastidisco, non mi piace che le persone mi tocchino, e più sono estranee e più forte è questa sensazione. Chi non mi conosce non immaginerebbe mai questa mia angosciosa vita interiore, anche perché cerco sempre di sorridere e di tenermi serena, ma quando mi fermo a pensare, mi rendo conto di quanto io sia "particolare". Col mio ragazzo abbiamo preso casa e spero che finalmente potremo prenderci tutto il tempo per noi senza nessuno che si sveglia o magari si accorge di noi, senza fretta, senza timer, e poi ho notato che quando sono con lui le ansie si riducono notevolmente e riesco ad essere più ottimista riguardo la vita e le malattie. Come mai? Vorrei avere un vostro parere, grazie mille.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
per prima cosa ritengo sarebbe opportuno che parlasse con il suo ginecologo del problema, in modo da valutare se effettivamente la pillola possa essere responsabile del calo di desiderio che da un po' di tempo a questa parte avverte.
Contemporaneamente, però, penso farebbe bene anche a consultare uno/a psicologo/a, poiché indubbiamente, da quanto scrive, la componente psicologica ha una parte abbastanza rilevante nell'origine e nel mantenimento del problema.
Il fatto che la vicinanza con il suo ragazzo la rassicuri, è senz'altro positivo, ma la sicurezza dovrebbe riuscire a trovarla soprattutto dentro di Lei, una volta superate le difficoltà che ha descritto.


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

è probabile che il suo compagno le trasmetta sia tranquillità sia la sicurezza che c'è qualcuno che adesso si sta prendendo cura di lei, e che per questo quando è con lui si senta più "ottimista" e rilassata.
Non ho però compreso il senso di questa sua affermazione:

"sento che mi vuole molto bene e mi sta vicino(anche se ho avuto paura che questa situazione possa portarlo a fare cose brutte, he se solo ci penso mi viene da piangere)".
Può essere più chiara?

Da quanto ci dice immagino che la sua storia personale non sia stata semplicissima: se sente di non aver voglia di prendersi cura di sè è forse perchè nessuno l'ha fatto per lei al momento giusto e di conseguenza non si vuole abbastanza bene.
Da come ne parla il suo corpo è più un peso da trascinarsi dietro che qualcosa di vivo, da nutrire e curare, è una fonte di potenziali problemi (malattie) e di insoddisfazione.
Se è infastidita dal contatto fisico con gli altri e dal rapporto con il suo corpo forse in famiglia non le è mai stato manifestato particolare affetto tramite baci e abbracci.
E' così?

Mi associo sicuramente all'indicazione della d.ssa Scalco circa la necessità di un consulto ginecologico e vorrei anche commentare la sua frase:

"riconosco che sono strana e a volte ho paura di perderlo, vorrei essere più normale e tutta questa situazione mi abbatte"

E' normale che l'insoddisfazione e il disagio che vive la abbattano, ma questo non significa che lei sia particolarmente strana e che non sia "normale" anche avendo con qualche problema come più o meno chiunque altro.
Cosa significa per lei essere "normale"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it