Blocco per misure peniene
Gentili Dottori,
fino ad un anno fa ho sempre avuto una vita sessuale soddisfacente, non ho mai sofferto di particolari timidezze soprattutto per quanto riguardava la sfera sessuale.
Sono sempre stato sicuro e anzi pensavo anche di saperci fare con le ragazze, non per particolari doti fisiche ma proprio perchè ero tranquillo e vivevo con gioia e fantasia la vita sessule, che comunque per me non si limitava chiaramente al solo aspetto fisico, ma era tutto un mondo.
Questo fino a quando una ragazza, probabilmente per vendetta, mi ha detto che in realtà l'avevo anche un pò piccolo, soprattutto per lo spessore.
Dopo questo ho fatto l'errore di leggere varie ricerche su internet, e nonostante la grande confusione presente ho visto che più o meno la circonferenza riportata come media era sui 12 cm. La mia era invece di 11.5 cm/11.7 cm.
Sembra stupido, ma da quel giorno per me si è bloccato tutto, non ho più avuto rapporti sessuali, neanche con la mia ragazza.
Ogni volta che mi si presenta una occasione la sfuggo; è come se non fosse più il mio mondo, mi sento inadatto.
Piano piano mi sto deprimendo.
Noto che sta cambiando anche la mia visione delle cose, sono talvolta anche un poco incattivito, atteggiamento che non mi apparteneva.
Sto diventando anche un pò misogeno; e so che tutto questo dipende da quei dati.
Io non avevo mai fatto paragoni con gli altri ragazzi, ero sicuro e tra virgolette fiero del mio pene (quindi non ci pensavo).
Ne avevo visto altri, certamente, sapevo di non averlo enorme, cosa che neanche mi piacerebbe, ma sapevo di essere normale e questo era il sano punto di partenza pe una vita normale.
Ora però da quando so che la circonferenza è sotto la media ho perso ogni forma di serenità, penso solo a quello, è stupido dirlo ma è così, è un tarlo che non si toglie; ma non ce la faccio, ritorna sempre.
Appena vedo una ragazza la libido crolla, perchè so che è sotto la media,e uno non può avere questo pensiero e contemporaneamente andare con lei; non è un piacere così ma quasi una prova.
Delle volte penso che l'unica soluzione sarebbe perdere la memoria e tornare ad un anno fà, o poter aumentare di quei pochi millimetri lo spessore per rientrare nella media e finalmente non pensarci più. Non ci voglio più pensare e voglio tornare come prima. Temo che alla fine dovrò tentare quegli aggeggi che allargano un pò, anche se non si capisce se sono validi o no; probabilmete qualche millimetro ce la farei ad ottenerlo, e non voglio diventare un attore porno.
Ho già esposto il mio problema ad andrologi su questo sito, veramente molto utile, e molti propongono un approccio psicoterapeutico.
Vorrei capire come potrebbe intervenire, ho paura che il problema sia che semplicemente io volglio essere normale, quindi nella media....e in questo caso si tratta di numeri.
Contemporaneamente comprendo che il problema è mentale, tant'è vero che prima non lo vivevo.
Vi sarei grato se poteste darmi delle indicazioni e dei consigli?
Grazie.
fino ad un anno fa ho sempre avuto una vita sessuale soddisfacente, non ho mai sofferto di particolari timidezze soprattutto per quanto riguardava la sfera sessuale.
Sono sempre stato sicuro e anzi pensavo anche di saperci fare con le ragazze, non per particolari doti fisiche ma proprio perchè ero tranquillo e vivevo con gioia e fantasia la vita sessule, che comunque per me non si limitava chiaramente al solo aspetto fisico, ma era tutto un mondo.
Questo fino a quando una ragazza, probabilmente per vendetta, mi ha detto che in realtà l'avevo anche un pò piccolo, soprattutto per lo spessore.
Dopo questo ho fatto l'errore di leggere varie ricerche su internet, e nonostante la grande confusione presente ho visto che più o meno la circonferenza riportata come media era sui 12 cm. La mia era invece di 11.5 cm/11.7 cm.
Sembra stupido, ma da quel giorno per me si è bloccato tutto, non ho più avuto rapporti sessuali, neanche con la mia ragazza.
Ogni volta che mi si presenta una occasione la sfuggo; è come se non fosse più il mio mondo, mi sento inadatto.
Piano piano mi sto deprimendo.
Noto che sta cambiando anche la mia visione delle cose, sono talvolta anche un poco incattivito, atteggiamento che non mi apparteneva.
Sto diventando anche un pò misogeno; e so che tutto questo dipende da quei dati.
Io non avevo mai fatto paragoni con gli altri ragazzi, ero sicuro e tra virgolette fiero del mio pene (quindi non ci pensavo).
Ne avevo visto altri, certamente, sapevo di non averlo enorme, cosa che neanche mi piacerebbe, ma sapevo di essere normale e questo era il sano punto di partenza pe una vita normale.
Ora però da quando so che la circonferenza è sotto la media ho perso ogni forma di serenità, penso solo a quello, è stupido dirlo ma è così, è un tarlo che non si toglie; ma non ce la faccio, ritorna sempre.
Appena vedo una ragazza la libido crolla, perchè so che è sotto la media,e uno non può avere questo pensiero e contemporaneamente andare con lei; non è un piacere così ma quasi una prova.
Delle volte penso che l'unica soluzione sarebbe perdere la memoria e tornare ad un anno fà, o poter aumentare di quei pochi millimetri lo spessore per rientrare nella media e finalmente non pensarci più. Non ci voglio più pensare e voglio tornare come prima. Temo che alla fine dovrò tentare quegli aggeggi che allargano un pò, anche se non si capisce se sono validi o no; probabilmete qualche millimetro ce la farei ad ottenerlo, e non voglio diventare un attore porno.
Ho già esposto il mio problema ad andrologi su questo sito, veramente molto utile, e molti propongono un approccio psicoterapeutico.
Vorrei capire come potrebbe intervenire, ho paura che il problema sia che semplicemente io volglio essere normale, quindi nella media....e in questo caso si tratta di numeri.
Contemporaneamente comprendo che il problema è mentale, tant'è vero che prima non lo vivevo.
Vi sarei grato se poteste darmi delle indicazioni e dei consigli?
Grazie.
[#1]
"Questo fino a quando una ragazza, probabilmente per vendetta, mi ha detto che in realtà l'avevo anche un pò piccolo, soprattutto per lo spessore."
Gentile Utente,
per prima cosa Lei riconosce che questa ragazza ha fatto questo commento "per vendetta"... che cosa era successo tra voi? non girava più bene la vostra storia?
Per quanto riguarda il resto, è possibile che si stia instaurando un meccanismo d'ansia, di tipo ossessivo; controllare su internet o con la misurazione effettiva, non solo non risolve alcun problema, ma lo accentua...
Il trattamento a questo punto potrebbe riguardare la cura dell'ansia.
Attualmente, mi pare di capire, Lei non ha nessuna relazione. Dico bene?
Gentile Utente,
per prima cosa Lei riconosce che questa ragazza ha fatto questo commento "per vendetta"... che cosa era successo tra voi? non girava più bene la vostra storia?
Per quanto riguarda il resto, è possibile che si stia instaurando un meccanismo d'ansia, di tipo ossessivo; controllare su internet o con la misurazione effettiva, non solo non risolve alcun problema, ma lo accentua...
Il trattamento a questo punto potrebbe riguardare la cura dell'ansia.
Attualmente, mi pare di capire, Lei non ha nessuna relazione. Dico bene?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Grazie del suo interessamento Dottoressa.
Il rapporto che avevo con quella ragazza si stava pian piano esaurendo, anche per un mio allontanamento. Tengo a precisare che il rapporto era stato caratterizzato da una forte affinità sessuale, ed era continuato anche mancando un legame stabile.
Attualmente ho una relazione, da circa un paio d'anni. Come ho detto precedentemente non ho rapporti sessuali, anche con la mia compagna. Fortunatamente lei non mi fa pesare questo aspetto, anche perchè c'è comunque un buon legame tra noi che ci permettere di stare bene insieme nonostante questa, essenziale, mancanza.
Probabilmente si è instaurato un meccanismo di tipo ossessivo, ma come se ne può uscire, anche perchè io ricerco informazioni per chiarirmi le idee, magari nella speranza di trovare qualche dato che mi tranquillizzi.
Anche se non ricercassi più informazioni sul web, comunque avrei presente quel dato che mi dà sotto la media.
Dovrei riuscire a rielaborarlo, magari vedendolo sotto altro aspetto, sotto una luce diversa.
Altrimenti, non so, ma accettare questa "carenza" temo che non mi aiuterebbe a ripartire, perchè è come se non sentissi quella parte, quella sensazione di "potenza" che per un uomo è necessaria per vivere in maniera vitale la sessualità.
Io ho veramente la volontà di uscire da questa situazione.
All'inizio pensavo che la cosa non fosse così importante,che fosse una stupidaggine che sarebbe svanita così come era arrivata, ma ormai è passato un anno e la cosa peggiora quasi.
All'inizio ho avuto dei veri e propri attacchi di panico, dei giorni sono stato malissimo.
Ora magari apparentemente sono più tranquillo delle volte, ma contemporaneamente non penso nè alle dimensioni nè, però, al sesso.
Ma, appena mi trovo davanti una ragazza, o magari vedo un film in cui c'è una scena erotica, mi sento male, quasi mi sento un alieno, ed ho paura che la cosa non mi potrà più riguardare.
Insomma ho veramente bisogno di aiuto.
Il rapporto che avevo con quella ragazza si stava pian piano esaurendo, anche per un mio allontanamento. Tengo a precisare che il rapporto era stato caratterizzato da una forte affinità sessuale, ed era continuato anche mancando un legame stabile.
Attualmente ho una relazione, da circa un paio d'anni. Come ho detto precedentemente non ho rapporti sessuali, anche con la mia compagna. Fortunatamente lei non mi fa pesare questo aspetto, anche perchè c'è comunque un buon legame tra noi che ci permettere di stare bene insieme nonostante questa, essenziale, mancanza.
Probabilmente si è instaurato un meccanismo di tipo ossessivo, ma come se ne può uscire, anche perchè io ricerco informazioni per chiarirmi le idee, magari nella speranza di trovare qualche dato che mi tranquillizzi.
Anche se non ricercassi più informazioni sul web, comunque avrei presente quel dato che mi dà sotto la media.
Dovrei riuscire a rielaborarlo, magari vedendolo sotto altro aspetto, sotto una luce diversa.
Altrimenti, non so, ma accettare questa "carenza" temo che non mi aiuterebbe a ripartire, perchè è come se non sentissi quella parte, quella sensazione di "potenza" che per un uomo è necessaria per vivere in maniera vitale la sessualità.
Io ho veramente la volontà di uscire da questa situazione.
All'inizio pensavo che la cosa non fosse così importante,che fosse una stupidaggine che sarebbe svanita così come era arrivata, ma ormai è passato un anno e la cosa peggiora quasi.
All'inizio ho avuto dei veri e propri attacchi di panico, dei giorni sono stato malissimo.
Ora magari apparentemente sono più tranquillo delle volte, ma contemporaneamente non penso nè alle dimensioni nè, però, al sesso.
Ma, appena mi trovo davanti una ragazza, o magari vedo un film in cui c'è una scena erotica, mi sento male, quasi mi sento un alieno, ed ho paura che la cosa non mi potrà più riguardare.
Insomma ho veramente bisogno di aiuto.
[#3]
Gentile Utente,
concorderà di essere sempre lo stesso uomo che era prima di ascoltare la frase che le ha rivolto la sua ex, e che quindi non essendo oggettivamente cambiato nulla non lo sono nemmeno i presupposti perchè possa avere dei rapporti soddisfacenti con la sua attuale compagna.
Quello che è cambiato è solo l'immagine che lei ha di sè stesso, non la realtà.
Non quello che è, ma quello che sente di essere.
Penso che ciò che le ha detto la sua ex possa aver riportato a galla sentimenti di inferiorità e inadeguatezza risalenti al suo passato e che per questo abbia avuto un effetto così dirompente e traumatico, come se in un attimo tutte le sue sicurezze si fossero smontate.
Lei sta reagendo come se avesse subito un trauma, dicendoci questo:
"Delle volte penso che l'unica soluzione sarebbe perdere la memoria e tornare ad un anno fà".
Il risultato è che si sta ritirando dall'ambito sessuale, proprio come chi ha subito un trauma si tiene lontano da ciò che glielo ricorda, dopo aver passato un periodo in cui solo al pensiero del sesso si sentiva male perchè dice a sè stesso che "non è un piacere così, ma quasi una prova".
Tutto considerato direi che un intervento psicologico le servirebbe molto probabilmente a risolvere il problema o lavorando sul suo ricordo di ciò che è avvenuto quel giorno, ad es. mediante l'EMDR (tecnica di riabilitazione post trauma), o mediante una psicoterapia per esempio di tipo psicoanalitico, che ricostruisca le vere cause del suo malessere attuale per poi annientarle.
Ci pensi!
concorderà di essere sempre lo stesso uomo che era prima di ascoltare la frase che le ha rivolto la sua ex, e che quindi non essendo oggettivamente cambiato nulla non lo sono nemmeno i presupposti perchè possa avere dei rapporti soddisfacenti con la sua attuale compagna.
Quello che è cambiato è solo l'immagine che lei ha di sè stesso, non la realtà.
Non quello che è, ma quello che sente di essere.
Penso che ciò che le ha detto la sua ex possa aver riportato a galla sentimenti di inferiorità e inadeguatezza risalenti al suo passato e che per questo abbia avuto un effetto così dirompente e traumatico, come se in un attimo tutte le sue sicurezze si fossero smontate.
Lei sta reagendo come se avesse subito un trauma, dicendoci questo:
"Delle volte penso che l'unica soluzione sarebbe perdere la memoria e tornare ad un anno fà".
Il risultato è che si sta ritirando dall'ambito sessuale, proprio come chi ha subito un trauma si tiene lontano da ciò che glielo ricorda, dopo aver passato un periodo in cui solo al pensiero del sesso si sentiva male perchè dice a sè stesso che "non è un piacere così, ma quasi una prova".
Tutto considerato direi che un intervento psicologico le servirebbe molto probabilmente a risolvere il problema o lavorando sul suo ricordo di ciò che è avvenuto quel giorno, ad es. mediante l'EMDR (tecnica di riabilitazione post trauma), o mediante una psicoterapia per esempio di tipo psicoanalitico, che ricostruisca le vere cause del suo malessere attuale per poi annientarle.
Ci pensi!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Gentile Utente,
nei consulto precedente aveva già ricevuto indicazioni dal dr. Cavallini.
Il problema, in questi meccanismi ossessivi e nei problemi d'ansia in generale, è che quando ricerchiamo rassicurazioni funzionano per un periodo limitatissimo per poi ricomparire rafforzato, perchè quella precedente rassicurazione non è più sufficiente.
In questo caso il punto non sono pochi centimetri... perchè Lei stesso asserisce che non si è mai neppure interessato alla questione, riuscendo a vivere molto bene la Sua sessualità.
Piuttosto il disagio, che potrebbe essere relazionale, oppure potrebbe essere semplicemente un disturbo d'ansia che nulla ha a che vedere con la sessualità, dovrà essere diagnosticato da uno psicologo psicoterapeuta di persona, che imposterà il trattamento più adeguato.
Perchè è possibile che non sia una questione che ha a che vedere con la sessualità? Perchè mi pare un disturbo che ha a che fare con ansia e ossessività e che Lei, dopo questo episodio vissuto come "traumatico" stia anche mettendo in atto dei meccanismi di evitamento...
Per esempio con la Sua attuale compagna... si tratta di una donna comprensiva, oppure avete altri problemi: come mai se la storia va bene da due anni, un anno fa ha avuto un'altra relazione con la ragazza che L'ha criticata per le Sue misure?
Ad ogni modo confermo che deve proprio lasciar perdere internet e cercare un professionista nella Sua zona. Se vuole può cercare in questo sito o presso l'ordine degli psicologi della Sua regione.
Un cordiale saluto,
nei consulto precedente aveva già ricevuto indicazioni dal dr. Cavallini.
Il problema, in questi meccanismi ossessivi e nei problemi d'ansia in generale, è che quando ricerchiamo rassicurazioni funzionano per un periodo limitatissimo per poi ricomparire rafforzato, perchè quella precedente rassicurazione non è più sufficiente.
In questo caso il punto non sono pochi centimetri... perchè Lei stesso asserisce che non si è mai neppure interessato alla questione, riuscendo a vivere molto bene la Sua sessualità.
Piuttosto il disagio, che potrebbe essere relazionale, oppure potrebbe essere semplicemente un disturbo d'ansia che nulla ha a che vedere con la sessualità, dovrà essere diagnosticato da uno psicologo psicoterapeuta di persona, che imposterà il trattamento più adeguato.
Perchè è possibile che non sia una questione che ha a che vedere con la sessualità? Perchè mi pare un disturbo che ha a che fare con ansia e ossessività e che Lei, dopo questo episodio vissuto come "traumatico" stia anche mettendo in atto dei meccanismi di evitamento...
Per esempio con la Sua attuale compagna... si tratta di una donna comprensiva, oppure avete altri problemi: come mai se la storia va bene da due anni, un anno fa ha avuto un'altra relazione con la ragazza che L'ha criticata per le Sue misure?
Ad ogni modo confermo che deve proprio lasciar perdere internet e cercare un professionista nella Sua zona. Se vuole può cercare in questo sito o presso l'ordine degli psicologi della Sua regione.
Un cordiale saluto,
[#5]
Gentile Ragazzo,
alle indicazioni dele Colleghe ed a quelle dell'Andrologo, le allego qualche lettuta per approfondimenti e rassicurazioni.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2304-misure-dei-genitali-maschili-e-presunta-correlazione-col-piacere-femminile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1170-pene-piccolo-paure-difficolta-e-falsi-miti.html
alle indicazioni dele Colleghe ed a quelle dell'Andrologo, le allego qualche lettuta per approfondimenti e rassicurazioni.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2304-misure-dei-genitali-maschili-e-presunta-correlazione-col-piacere-femminile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1170-pene-piccolo-paure-difficolta-e-falsi-miti.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Ex utente
Ringrazio i gentili dottori per il vostro interessamento.
Gentile Dottoressa Massaro,
in riferimeto a quello che lei ha scritto volevo dire che probabilmente è cambiata l'immagine che ho di me stesso.
Evidentemente non è cambiato nulla nella realtà oggettiva, ma ora ho letto dei dati che mi danno un poco sotto la media (se i dati che ho letto finora sono giusti), e questo essere 'sotto' per me è inaccettabile.
Per questo dico che <vorrei perdere la memoria>, perchè se non avessi letto quei numeri sarei tranquillo, nonostante il giudizio di quella ragazza che sapevo essere mosso da gelosie e vendetta.
In riferimeto alla risposta della Dottoressa Pileci,
come lei anch'io mi meraviglio che quei centimetri abbiano cambiato tutto, infatti prima non ci avevo mai pensato. E' che prima ritenevo, sentivo, di stare nella normalità, nella quale probabilmente sto, ma non avevo letto quei numeri che mi davano sotto la media - è proprio questo il punto debole.
Devo precisare che con la ragazza delle critiche il rapporto era precedente rispetto alla mia attuale.
L'avere avuto più rapporti contemporaneamente non dipendeva da problemi sessuali con una o con l'altra partner.
Infine volevo chiedere ai gentili dottori che tipo di approccio dovrei scegliere per iniziare: psicologo, psicoterapeuta o sessulogo o...
Grazie per la disponibilità
Gentile Dottoressa Massaro,
in riferimeto a quello che lei ha scritto volevo dire che probabilmente è cambiata l'immagine che ho di me stesso.
Evidentemente non è cambiato nulla nella realtà oggettiva, ma ora ho letto dei dati che mi danno un poco sotto la media (se i dati che ho letto finora sono giusti), e questo essere 'sotto' per me è inaccettabile.
Per questo dico che <vorrei perdere la memoria>, perchè se non avessi letto quei numeri sarei tranquillo, nonostante il giudizio di quella ragazza che sapevo essere mosso da gelosie e vendetta.
In riferimeto alla risposta della Dottoressa Pileci,
come lei anch'io mi meraviglio che quei centimetri abbiano cambiato tutto, infatti prima non ci avevo mai pensato. E' che prima ritenevo, sentivo, di stare nella normalità, nella quale probabilmente sto, ma non avevo letto quei numeri che mi davano sotto la media - è proprio questo il punto debole.
Devo precisare che con la ragazza delle critiche il rapporto era precedente rispetto alla mia attuale.
L'avere avuto più rapporti contemporaneamente non dipendeva da problemi sessuali con una o con l'altra partner.
Infine volevo chiedere ai gentili dottori che tipo di approccio dovrei scegliere per iniziare: psicologo, psicoterapeuta o sessulogo o...
Grazie per la disponibilità
[#8]
E' molto importante che lei abbia compreso che il probema risiede nel suo atteggiamento verso sè stesso, che è cambiato e le sta rendendo difficile rapportarsi alla sua compagna.
Come le ha risposto la d.ssa Randone ciò che conta è che si faccia seguire da uno psicologo, perchè il problema che riferisce investe l'immagine di Sè e va dunque affrontato con strumenti psicologici.
Come le ha risposto la d.ssa Randone ciò che conta è che si faccia seguire da uno psicologo, perchè il problema che riferisce investe l'immagine di Sè e va dunque affrontato con strumenti psicologici.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.5k visite dal 10/01/2013.
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