Iniziare un percorso di psicoterapia
Salve, sono un ragazzo di 22 anni e ho dei seri problemi di autostima che mi impediscono di portare avanti dei soddisfacenti rapporti sociali. Sono molto timido e introverso e molto ansioso a seconda della situazione. Provo disagio a parlare di fronte a un gruppo di persone, come per esempio i colleghi all'università, in quanto mi sento sempre addosso gli occhi degli altri, facendomi credere di sembrare sempre ridicolo. La sensazione di sembrare ridicolo e che gli altri siano sempre pronti a giudicarmi, la provo anche quando mi ritrovo per esempio a passare da solo in una piazza affollata o comunque quando faccio o dico qualcosa apparentemente banale come chiedere un'informazione a un passante. Tutto questo mi porta a chiudermi profondamente in me stesso e a isolarmi. Inoltre penso che gli altri siano meglio di me che non sia alla loro altezza e per questo mi ritrovo solo e senza amici ne tantomeno una ragazza. Il fatto di trovarmi senza amicizie e il fatto di non riuscire, pur sforzandomi, a sbloccarmi e finalmente riuscire a rapportarmi con disinvoltura agli altri, mi fa star male. Vorrei essere più estroverso, meno timido; vorrei superare questo blocco interiore che mi impedisce di avere la vita che un normale ragazzo di 22 anni dovrebbe avere. A volte arrivo a pensare che la mia vita non è veramente degna di essere vissuta in queste condizioni.Dal futuro mi aspetto infatti la mia realizzazione sia lavoratoriva che sentimentale e il fatto di vivere così in solitudine mi fa credere che non riuscirò mai a raggiungere questi obbiettivi. Vorrei avere degli amici, vorrei avere una ragazza, ma non riesco veramente a trovare da solo una soluzione. Mi sembra veramente di toccare il fondo e vorrei iniziare ad andare dallo psicologo per iniziare un percorso di psicoterapia. Qual' è la vostra valutazione in merito alla mia situazione? E quale forma di psicoterapia potrebbe essere più adatta?
[#1]
Caro ragazzo,
innanzitutto mi complimento per la tua analisi così lucida della situazione: hai una buona capacità di riflessione e introspezione che ti sarà utile in qualunque tipo di psicoterapia intraprenderai.
Personalmente ti consiglierei un approccio di tipo psicodimamico/psicoanalitico, per andare a fondo del problema e individuare gli aspetti consci e inconsci che sostengono la tua carenza di autostima, ma in generale tutte le psicoterapie sono idonee a trattare situazioni come la tua, che sembra effettivamente connotata da un'importante carenza di autostima e dalla proiezione sugli altri di quanto pensi di te stesso.
Avendo infatti un'immagine di te carente e svalutata hai l'impressione che gli altri la pensino esattamente in linea con questa tua percezione di te stesso, perchè attribuisci loro i tuoi pensieri con un meccanismo che si manifesta al di sotto della soglia di coscienza.
In realtà tutto dipende da come ti senti, perchè se avessi modo di verificare i pensieri degli altri che incontri ti accorgeresti che spesso non sono rivolti a te, se non magari fugacemente (come avviene anche a te nei confronti loro) o non hanno il contenuto che immagini.
La tua famiglia è al corrente delle difficoltà che stai vivendo?
innanzitutto mi complimento per la tua analisi così lucida della situazione: hai una buona capacità di riflessione e introspezione che ti sarà utile in qualunque tipo di psicoterapia intraprenderai.
Personalmente ti consiglierei un approccio di tipo psicodimamico/psicoanalitico, per andare a fondo del problema e individuare gli aspetti consci e inconsci che sostengono la tua carenza di autostima, ma in generale tutte le psicoterapie sono idonee a trattare situazioni come la tua, che sembra effettivamente connotata da un'importante carenza di autostima e dalla proiezione sugli altri di quanto pensi di te stesso.
Avendo infatti un'immagine di te carente e svalutata hai l'impressione che gli altri la pensino esattamente in linea con questa tua percezione di te stesso, perchè attribuisci loro i tuoi pensieri con un meccanismo che si manifesta al di sotto della soglia di coscienza.
In realtà tutto dipende da come ti senti, perchè se avessi modo di verificare i pensieri degli altri che incontri ti accorgeresti che spesso non sono rivolti a te, se non magari fugacemente (come avviene anche a te nei confronti loro) o non hanno il contenuto che immagini.
La tua famiglia è al corrente delle difficoltà che stai vivendo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
vedo che ha descritto in maniera molto accurata la sua situazione.
In questo caso la invito a contattare un professionista psicologo che dopo un'adeguata valutazione del caso saprà indirizzarla nel modo migliore.
Esistono diverse tipologie di psicoterapia, la potrà consigliare meglio il professionista dopo aver fatto un'adeguata valutazione.
Le posso comunque dire che nel suo caso un trattamento a cadenza settimanale sarebbe proficuo.
cordiali saluti.
www.psicologoaviterbo.it
vedo che ha descritto in maniera molto accurata la sua situazione.
In questo caso la invito a contattare un professionista psicologo che dopo un'adeguata valutazione del caso saprà indirizzarla nel modo migliore.
Esistono diverse tipologie di psicoterapia, la potrà consigliare meglio il professionista dopo aver fatto un'adeguata valutazione.
Le posso comunque dire che nel suo caso un trattamento a cadenza settimanale sarebbe proficuo.
cordiali saluti.
www.psicologoaviterbo.it
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Caro utente,
anche io le faccio i complimenti per la consapevolezza che ha e le deduzioni che ne ha tirato fuori.
Percorsi psicoterapeutici ne esistono molti, potrebbe dare un'occhiata alla miniguida:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
anche io le faccio i complimenti per la consapevolezza che ha e le deduzioni che ne ha tirato fuori.
Percorsi psicoterapeutici ne esistono molti, potrebbe dare un'occhiata alla miniguida:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#4]
Utente
Vi ringrazio tantissimo per le risposte che mi avete fornito.... Mi fa piacere che sia riuscito a rendere efficacemente e in poche parole la mia situazione.....già il fatto di sapere che ho una buona capacità di autoanalisi mi aiuta a capire che prima o poi riuscirò a vincere questo blocco....
la mia famiglia è al corrente di queste difficoltà, anche se tendono sempre a dirmi che devo semplicemente lasciar perdere queste sbagliate convinzioni, che devo aprirmi da solo.....ma da solo non ce la faccio veramente...è più forte di me. Probabilmente non riescono a capire bene il grado di disagio che provo in certe situazioni.....
la mia famiglia è al corrente di queste difficoltà, anche se tendono sempre a dirmi che devo semplicemente lasciar perdere queste sbagliate convinzioni, che devo aprirmi da solo.....ma da solo non ce la faccio veramente...è più forte di me. Probabilmente non riescono a capire bene il grado di disagio che provo in certe situazioni.....
[#5]
Se hai sempre avuto queste difficoltà e i tuoi genitori se ne sono accorti immagino che l'argomento sia emerso anche in precedenza.
Quando eri bambino i tuoi hanno cercato di aiutarti o si sono limitati a spronarti a cambiare, come stanno facendo ingenuamente adesso?
Quando eri bambino i tuoi hanno cercato di aiutarti o si sono limitati a spronarti a cambiare, come stanno facendo ingenuamente adesso?
[#6]
Utente
In realtà quando ero bambino malgrado fossi timido e introverso riuscivo a stringere delle amicizie, anchè perchè mi sentivo protetto dai miei genitori ....la situazione ha iniziato a cambiare dalla terza media e soprattutto quando ho iniziato a frequentare il liceo in cui mi sono reso conto che non riuscivo a relazionarmi con i miei compagni, ma in realtà io stesso non davo troppo peso alla cosa e i miei oltre che dirmi che dovevo aprirmi, erano fiduciosi sul fatto che crescendo sarei cambiato......invece son rimasto tale....
solo adesso capisco che sarebbe stato meglio intervenire più precocemente......
solo adesso capisco che sarebbe stato meglio intervenire più precocemente......
[#7]
Sei ancora molto giovane e non ci sarà nessun problema ad intervenire adesso.
Se oltretutto fino alle medie non sei stato così tanto in difficoltà è comprensibile che in seguito la tua timidezza sia stata considerata un fatto passeggero, legato all'adolescenza, e che tu stesso non te ne sia più di tanto preoccupato.
Adesso sei sicuramente in tempo per farlo e per risolvere il problema!
Se oltretutto fino alle medie non sei stato così tanto in difficoltà è comprensibile che in seguito la tua timidezza sia stata considerata un fatto passeggero, legato all'adolescenza, e che tu stesso non te ne sia più di tanto preoccupato.
Adesso sei sicuramente in tempo per farlo e per risolvere il problema!
[#8]
Gentile ragazzo,
da una prospettiva diversa, direi che è probabile che il problema di autostima potrebbe essere la conseguenza di un approccio sbagliato o insufficiente nelle relazioni sociali, e quindi sentendoti non a disagio.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Se tu fossi in grado di relazionarti in maniera più efficace (ad esempio quando devi cominciare una conversazione, quando vuoi chiedere a una ragazza di uscire con te, ecc...) pensi che la tua autostima sarebbe diversa?
Per una problematica di questo tipo, infatti, è possibile intervenire anche in un modo diverso, partendo cioè dal fare ciò che non riesci a fare (portare avanti rapporti sociali).
Considera poi che le abilità sociali sono comportamenti APPRESI e quindi è possibile imparare come ci si relaziona in maniera efficace a qualunque età (anche nelle Aziende teniamo training di abilità sociali...).
Infine, ho un' obiezione sulla tua idea di fare una psicoterapia...
Se il problema è circoscritto a quest'ambito (con un po' d'ansia che probabilmente è legata al NON saper fare qualcosa o sentirsi un po' fuori luogo... come quando non si è preparatissimi a un esame o non si è affatto preparati!) la psicoterapia potrebbe non andare bene...
Potrebbe essere decisamente più indicato un training di abilità sociali, che possa risolvere questo problema. I vantaggi potrebbero essere per te evitare di diperdere energie, denaro e tempo.
Per questa ragione è opportuna una valutazione della situazione prima di intraprendere qualunque tipo di percorso.
Un cordiale saluto,
da una prospettiva diversa, direi che è probabile che il problema di autostima potrebbe essere la conseguenza di un approccio sbagliato o insufficiente nelle relazioni sociali, e quindi sentendoti non a disagio.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Se tu fossi in grado di relazionarti in maniera più efficace (ad esempio quando devi cominciare una conversazione, quando vuoi chiedere a una ragazza di uscire con te, ecc...) pensi che la tua autostima sarebbe diversa?
Per una problematica di questo tipo, infatti, è possibile intervenire anche in un modo diverso, partendo cioè dal fare ciò che non riesci a fare (portare avanti rapporti sociali).
Considera poi che le abilità sociali sono comportamenti APPRESI e quindi è possibile imparare come ci si relaziona in maniera efficace a qualunque età (anche nelle Aziende teniamo training di abilità sociali...).
Infine, ho un' obiezione sulla tua idea di fare una psicoterapia...
Se il problema è circoscritto a quest'ambito (con un po' d'ansia che probabilmente è legata al NON saper fare qualcosa o sentirsi un po' fuori luogo... come quando non si è preparatissimi a un esame o non si è affatto preparati!) la psicoterapia potrebbe non andare bene...
Potrebbe essere decisamente più indicato un training di abilità sociali, che possa risolvere questo problema. I vantaggi potrebbero essere per te evitare di diperdere energie, denaro e tempo.
Per questa ragione è opportuna una valutazione della situazione prima di intraprendere qualunque tipo di percorso.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 09/01/2013.
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