Crisi del partner

Buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni, da un anno e mezzo circa sono impegnata con un ragazzo della mia stessa età. ci conoscevamo già da prima, ma entrambi eravamo impegnati e comunque si trattava di un'amicizia a distanza considerato il fatto che,nonostante siamo originari dello stesso luogo, io vivevo in un'altra città.alla fine delle nostre rispettive storie ci siamo ritrovati.lui,che aveva sempre avuto un debole per me, ha cominciato a croteggiarmi. alla fine abbiamo iniziato una relazione. io sono rimasta nel luogo d'origine di entrambi per permettermi di vivere questa storia. tutto è andato sempre molto bene poichè appunto su molte cose siamo simili. i problemi si sono verificati a partire dall'inverno 2012,causa stanchezza e una serata in cui avevamo consumato qualche bicchiere di troppo, una volta a casa lui ha avuto problemi a mantenere l'erezione.da quel giorno ogni volta che provavamo a fare l'amore si faceva venire l'ansia da prestazione, fin quando appunto non perdeva l'erezione.abbiamo provato a parlarne e mi ha spiegato che lui è molto ansioso e l'ansia non fa altro che distrarlo.io ho cercato di tenerlo tranquillo dicendogli di non sentirsi l' "obbligo di fare l'amore" ma di viverla in modo naturale. mi spiego meglio: purtroppo per motivi di orari di lavoro e qualche km di distanza ci vediamo solo il sabato sera e il lunedì,quindi le "occasioni" di fare l'amore sarebbero in quelle due sere.lui sostiene di sentire l'ansia per quelle due sere e che vorrebbe avermi vicina nel resto della settimana così da essere piu tranquillo. successivamente comunque abbiamo avuto degli episodi sessuali molto belli ed altri fallimentari ma comunque tutto procedeva per il meglio.la settimana scorsa l'ho sentito un po freddo e giù di tono,l'ho affrontato in modo diretto e mi ha detto che sta passando un periodo "no" in cui si chiede se è felice della vita che fa ed in particolare del suo lavoro. sostiene che non voleva parlarmene per non darmi questo peso visto i miei problemi familiari.abbiamo parlato della questione: cercavo di capire se io rientro di questa sua crisi visto che sostiene di non sapere se è felice.sostiene di no ma che invitabilmente tutto si riflette anche tra di noi.capisce che sto male ma non può farci nulla.dice che il suo futuro affettivo lo immagina con me, che sarei la donna giusta e che a sentirsi dire che il nostro amore è finito sta male. lui è una persona davvero seria e sensibile per questo me ne sono innamorata, ma non so se credergli. ho attacchi di panico,non dormo,non mi concentro su nulla perche temo che voglia chiudere la relazione e non sa come e se farlo. come mi devo comportare per non creare circoli viziosi? gli ho chiesto se vuole stare senza di me i questo momento e mi ha risposto che senza di me sta male. ho fatto l'errore di pingere disperata davanti a lui perchè non capivo la situazione. mi ha detto di stare tranquilla, ma non ci credo.grazie a chi mi risponderà! e scusate per il messaggio troppo lung
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

non possiamo darle risposte certe nno conoscendo nessuno dei diretti interessati, ma sein linea di massima il suo ragazzo è una persona seria e che non le ha mai dato motivo di pensare che non fosse sincero non penso abbia motivo per non credergli.

Ha detto anche a lui tutto quello che sta dicendo a noi?

Prima di questo momento di bilanci che lo sta mandando in crisi avete avuto dei problemi, o le cose fra di voi stavano procedendo bene?

A parte l'episodio che ha scatenato l'ansia da prestazione, lui è secondo lei una persona che avrebbe bisogno di un aiuto per curare l'ansia o in genere è sereno e tranquillo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
grazie dott.ssa Massaro per la sua risposta.
abbiamo avuto modo di parlare di tutte queste cose a parte il discorso riguardante il sesso che è da un po che non viene affrontato apertamente. anche per altre questioni, lui mi dice sempre che preferisce non fossilizzarsi a parlare perchè ciò scatena sempre piu il suo "circolo vizioso",per questa ragione cerco sempre di tenerlo tranquillo e trasmettergli calma. Lui è una persona molto sensibile e riflessiva, che si preoccupa e si agita facilemte anche se non lo da a vedere. è molto scrupoloso e protettivo con me. nel suo passato ha sofferto molto a causa di un forte trauma in famiglia, però è un persona che si è rimessa in piedi e affronta la vita con slancio. il motivo che mi porta a non credergli è che, appena ho chiesto che cosa avesse in questo periodo, ne abbiam parlato e da lì ha cominciato ad essere freddo, cosa che non aveva mai fatto. continbua a scrivermi sms o a chiamarmi, ma è freddo, invece prima era dolcissimo.sembra quasi che voglia tenermi distante. purtroppo qualche giorno fa sono scoppiata in lacrime e abbiamo riparlato di tutto.mi ha ripetuto le stesse cose di prima intimandomi di star tranquilla. ora mi pento di essermi mostrata tanto debole. vorrei un consiglio su come è meglio agire con una persona che si dice in crisi e cambia da un giorno all'altro. devo lasciarlo stare tranquillo o devo invece insistere per farlo parlare?non mi sono mai trovata in una situazione così e non so come fare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
" lui mi dice sempre che preferisce non fossilizzarsi a parlare perchè ciò scatena sempre piu il suo "circolo vizioso"

Se siamo di fronte a una situazione che si ripete e ad una persona che probabilmente in fondo soffre d'ansia (magari per il trauma cui lei fa cenno, non avendolo elaborato) è importante non sottovalutare la necessità che chieda quanto meno un parere professionale in merito, se non un aiuto.

Detto questo, penso che possa per il momento rispettare la sua richiesta di non essere assillato e vedere come va.

Purtroppo è impossibile darle indicazioni specifiche in assenza di una conoscenza diretta del caso, quindi non saprei che altro suggerirle se non di assecondarlo e nel frattempo monitorare la situazione.

Ovviamente se nulla cambiasse fra qualche tempo sarà necessario un ulteriore chiarimento e magari una riflessione sulla possibilità di richiedere una consulenza psicologica di coppia o individuale (da parte di lui).
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Utente
Utente
Grazie dottoressa,
purtroppo mi rendo conto che la situazione è delicata e molto specifica. cercherò di lasciarlo tranquillo anche perchè forse alimenterebbe di piu la sua ansia!
intanto spero di mantenere sotto controllo la mia che sta raggiungendo livelli abbastanza preoccupanti purtroppo.
infinite grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Spesso , gentile Ragazza, l'ansia passa da un parten all'altro, compromettendo la relazione .

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non escluda di chiedere un consulto psicologico di persona per sè stessa: potrebbe esserle utile ad approfondire l'argomento e a fornirle un supporto in questo momento così critico anche per lei.
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Utente
Utente
grazie dr. Randone e Massaro,
si terrò in considerazione il suggerimento per me stessa.
fino ad ora sono stata io quella sempre "piena di problemi" e che cercava sicurezze. kui me le ha sempre date con tanta pazienza e ora che non ho piu quella spalla forte mi sento piu pesa di quel credevo.
grazie ancora!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Con il tempo tutto diventerà più chiaro, in un senso o nell'altro, ma nel frattempo un sostegno psicologico le potrà essere di grande aiuto.

Ci aggiorni sulla situazione quando vuole.

Le faccio tanti auguri,
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Utente
Utente
in questi giorni mi trovo a cadere nell'ansia più nera e a passare notti insonni per quasiasi evento fuori dalle nostre abitudini piacevoli. ho paura di aver inquinato la relazione, di averlo "scocciato" con i mei problemi. parlare serve a poco, dovrebbe vedere in me dei cambiamenti. ora mi vengono milioni di idee che mi stanno distruggendo del tutto. a volte ci si fa assorbire talmente tanto dai problemi o dalle tristezze di tutti i giorni che si vede, ma non si da il giusto valore a chi ti sta vicino e ti ama. ho paura di avere commmesso questo terribile errore e vorrei sapere come fare a rimediare...se mai esiste una risposta a questo!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"ho paura di aver inquinato la relazione, di averlo "scocciato" con i miei problemi"

Intende dire che ha paura che lui sia in crisi e magari si stia allontanando perchè gli è pesato troppo sostenerla a causa dei suoi (di lei) problemi, oppure si riferise all'insistenza con la quale lo ha interrogato sui suoi attuali sentimenti perchè sta male pensando che sano cambiati?
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Utente
Utente
gentile dott.ssa grazie per la sua attenzione..mi rincuora non poco!
mi riferisco ad entrambe le cose: sono sempre stata io quella che qui al oaese di origine in cui ni sno fermata per stare con lui vivevo situazioni "noiose" , lui era "sistemato" da ogni punto di vista. ha sempre detto che voleva fare qualcosa per darmi anche solo un attimo di felicità e questo fino fino ad un paio di settimane fa. fino a poco tempo fa faceva infatti ancora indiretti riferimenti al fatto che posside una piccola casetta che lui ritiene "nostra". è dalla sera di capodanno ossia un solo giorno dopo quest'ultimo riferimento affettuoso si è "oscurato" di colpo. ovviamente ho avvertito la cosa e, dato che noi si è sempre parlato di tutto (siamo due persone davvero fin troppo sensibili tanto che spesso lui amava dire siamo "diverse dai comuni mortali") quando ho chiesto spiegazioni ha sostenuto che si trata della vita che fa (le cose scritte in precedenza, non mi ripeto). purtroppo ho commmesso, credo, l'errore fatale di farmi prendere dall'asia la notte cha abbiamo trascorso insieme, sono scoppiata in lacrime e di certo l'ho spaventato. ieri ho chiesto come si sente per fargli comprendere che puo e deve contare su di me, che sono vicina a lui. ha risposto che lui comunque lo sente, ma che non gli giova parlare sempre della stessa cosa. vorrei, se crede sia ossibile, un consiglio su come è bene rapportarsi con un soggetto in una tale condizione. se deve essere rassicurato, distratto, sentire l'indifferenza...boh...non lo so. grazie in anticipo
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Utente
Utente
vorrei aggiungere un mio pensiero: il mio lui non ha voluto, almeno per adesso, staccarsi da me, infatti quando gli ho chiesto se preferiva stare da solo in questo periodo mi ha risposto che senza di me sta male. io sono certa che ora come ora è fondamentake che lui riprenda sicurezza e tranquillità anche da me e che il mio modo di agire sia molto importante in questo momento.esempio: se non si fa sentire, è meglio assecondare o cercarlo io. in passato se non lo cercavo si risentiva, ma non vorrei che adesso lo senta come un peso. sono logorata dai dubbi perchè non sono abituata ad un lui così e mi chiedo se nel giro di 24 ore si possa davvero cambiare opinione e gettare tutto al vento!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gli chieda direttamente come preferisce che lei si comporti, dicendogli che non vorrebbe fare qualcosa che lo possa irritare.

Dubito fortemente che nel giro di 24 ore si possano cambiare idee e sentimenti, ritengo più probabile o che fosse già in crisi in precedenza (cosa che lei sembra escludere) o che sia successo qualcosa che l'ha portato a fare bilanci e quindi a "deprimersi".

Sempre che non soffra di un disturbo dell'umore, nel qual caso si spiegherebbe il mutamento repentino che lei ci descrive.
Forse la spiegazione è proprio questa se quanto ci ha detto:

"nel suo passato ha sofferto molto a causa di un forte trauma in famiglia, però è un persona che si è rimessa in piedi e affronta la vita con slancio"

è riferito ad un trauma che in realtà non ha superato, ma che è ancora lì e genera (periodicamente o continuamente) i propri effetti.
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Utente
Utente
Dottoressa Massaro mi ritrovo a scriverle per aggiornarla della situazione che purtroppo non milgiora , ma al contrario sembra peggio. la settimana scorsa almeno mi scriveva qualche sms o mi ha ha fatto qualche squillo. sabato siamo usciti e abbiamo dormito insieme, io sono stata tranquilla e ho cercato di dirgli delle cose che potessero incoraggiarlo. lunedì non mi rispondeva al cell e quando lo ha fatto è stato con un sms in cui midiceva che non aveva voglia di uscire. l'ho chiamato e gli ho dett che mi sent esclusa,mi ha risposto che non voleva parlare delle stess cose chye si sentiva l'angoscia. voleva stare da solo in silenzio totale. gli ho chiesto di dirmi come mi devo comportare per non irritarlo o altro, non ho avuto risposta.il giorno prima i veva detto chenon lo irrito.martedì tutto il giorno l'h lasciato stare e la sera l'ho chiamato era a letto pensieroso e dubbioso su fatto che avrebbe dormito causa mille pensieri. gli ho suggerito di affrontarne uno per vota ma mi rispondeva che non è facile. oggi dovevamo come d'abitudine sentirci, ma non i ha cercata. non so cosa pensare nè come agire. è angosciante perchè capisco che mi sta allontanando, però non lo dice a parole. capisco che sta male, però non dice il motivo. ovviamente c'entro pure io, però dato il suo atteggiamento credo che io non posso essere il suo unico motivo di crisi, il suo unico pensiero perchè altrimenti cercherebbe il modo di risolverla in bene (affrontando il problema) o in male (dicendomi basta). inoltr se avesse voluto una pausa di riflessione per stare da solo che senso avrebbe non chiederla visto che glil'ho detto mille volte io?e che senso avrebbe dirmi la settimna scorsa che se deve pensare al suo futuro emotivo si immagina con me?sono tutte parole? non ha il coraggio di essere chiaro? io non lo conosco sotto questo punto di vista. quindi resto in questo limbo atroce di ansia e frustrazione. quanto all'agire eviterei di far passare giornate intere senza farmi sentire...però così mi sa che lo cerco solo io. è un gran casino non ci vedo piu via d'uscita.
scusi per il papiro di roba...grazie x l'ascolto che mi da!
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Utente
Utente
ritorno a chiedere il gentile aiuto di qalcuno,se possibile. Purtroppo nn ho l'opportunità economica di pagare un professionista e vorrei sentire un consiglio da parte di chi gentilmente potra rispondere. la mia situazione è semre la medesima su citata. lui è scomparso e io l'ho lasciato stare. poi mi ha rincontatta per una decina d giorniuna sera si e una no per la buonatte e per dirmi che nei suoi pensieri ci sono. oa è di nuovo sparito da 10 gg. in tutt la faccenda crisi va avanti dal 4 gennaio. io sono distrutta non dormo e sono ridotta malissimo per il nervosismo. assumo alprzolam ma non mi aiutano quasi più. Ad un amico ha detto che si è preso una pausa ma senza motivi nè litigi. Secondo voi cosa dovrei fare?o quale pensiero dovrei seguire per non perderci del tutto la testa?grazie di cuore. spero in una risposta
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Penso che l'unca cosa che lei possa fare sia chiedergli un chiarimento di persona, mettendolo di fronte alla situazione e a quando ha saputo da quel comune amico e chiedendogli una risposta definitiva, dicendosi non più disposta a continuare così.

Ha ancora gli attacchi di panico che riferiva in gennaio?
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Utente
Utente
Grazie dottoressa Massaro per la sua risposta.
ho ansia e attacchi di panico continui, mi sto ossessionando.
ieri sera dopo che ho scritto questo post miracolosamente ho trovato una sua risposta. gli avevo scritto che "mi chiedevo di lui e dei suoi pensieri" risposta da parte sua è stata che "anche lui si chiede di se stesso e mi ha raccontato una serie di problemi avuti in questi 10 gg che non si era fatto sentire piu.ha aggiunto che piu che pensare voleva sprofondare". per come lo conosco io lui è una persona sincera...quindi che è in un periodo di depressione è vero. però io come posso comportarmi per mantenere un minimo d contatto o di aiuto qualora lo volesse e anche per me stessa?è scontato che voglia chiudere con me?gli ho detto via messaggi che vorrei sentirlo se gli va e qundo gli a va ma non ho ottenuto risposta. ho provato a chimarlo prima ma non rispondeva. sono confusa e non so gestire questa situazione!grazie comunque dell'aiuto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non potendolo interpellare non è nemmeno possibile risponderle, ma lei invece gli può parlare di persona e le suggerisco di farlo in maniera molto chiara, sottraendosi a questa situazione nella quale lui fa il bello e il cattivo tempo.

E' comprensibile che quanto accade le stia provocando il forte malessere che ci riferisce, perchè essere in balia degli umori altalenanti e del comportamento incoerente di un'altra persona non è mai piacevole, perciò le suggerisco di prendere una posizione ferma nei suoi confronti perchè è chiaro che così non può continuare se non si vuole distruggere.

Nel caso in cui l'ipotesi che lui stia davvero male fosse vera potrà offrirgli di cercare assieme un aiuto, ma qualora rifiutasse è necessario che lei non dimentichi che si tratta di un adulto al quale l'aiuto può essere offerto, ma non imposto.
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Utente
Utente
grazie mille dott.ssa
ha pienamente ragione.
spero di trovare il coraggio di prendere questa decisione ferma che mi suggerisce lei. La aggiornerò se dovessero verifcarsi eventi rilevanti.
grazie e buona giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo, spero davvero che riesca a parlargli e a ristabilire la chiarezza necessaria per non soffrire più in questo modo.

Ci faccia sapere!
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Utente
Utente
save dott.ssa Massaro le scrivo per aggiornarla sui nuovi sviluppi e chiederle un cosiglio. premetto che il fratello del mio ragazzo è morto 10 anni fa (suicida). quest’anno averrà la prima riesumazione e già da un paio di mesi, come sa dai messaggi precedenti, lui è diventato freddo scostantissimo e soffre terribilmente, in particolar modo dopo una chiaccherata molto cofidenziale avvenuta con uno dei vecchi migliori amici del fratello. ieri son riuscita a parlarci ma solo tramite pc, mi ha spiegato lasua gonia,le notti insonni e il coraggio di trovare la forza per sostenere la madre che è ricaduta in gravi problemi già affrontati sul momento. io sono stata esclusa da tutto.prima il rapporto andava bene ed eravamo molto intimi mentalmente parlando,ora gli ho offerto sostegno.mi ha ringraziata e dice che nei suoi pensieri ci sono sempre, ma mi esclude.non posso imporre la mia presenza ma non voglio neppure considerare chiusa questa storia perchè in effetti non esistono ragion se non lui risucchiato da questa cosa. esiste qualcosa che io possa fare?è possibile che decida di allontanarsi a causa di questa sua sofferenza,o è solo una "scusa"?ascolterei olentieri una sua opinione.
grazie x lo sfogo
[#22]
Utente
Utente
* non vedo da parte sua il minmo desiderio di contatto..oggi sono 2 mesi ineri che non ci vediamo e sentiamo voce a voce. credo che un comportamente del genere parli da solo. il dolore che sta rivivivendo non penso possa farlo arrivare a "tagliarmi" fuori...oppure sbaglio?scusate se vi ammorbo con mille post...però sono davvero giu di tono ed impossibilitata a rivolgermi ad un professtionista. grazie in anticipo
[#23]
Utente
Utente
salve dottoressa.
ritorno a scrivere su qusto post perchè il problema si era risolto (lui si è rifatto sentire e ci siamo pian pano rifrequentati fino a arrivare alla tranquilla affettuosità).
adesso è di nuovo depresso e mi tratta con freddezza, ma ancora sentiamo e vediamo (sosteneva di farlo per non darmi pesi). io ho le palpitazione a causa dell'nsia e già non dormo più.
ora so per certo che non h altre donneo pensieri strani su di me, solo che io come devo fare per essere inserita?è normale che mi tagli fuori come strumento di protezione?
grazie
saluti
[#24]
Utente
Utente
come si può dare un aiuto a chi lo rifiuta?
mi a chiesto perdono per tutto...dice di non riuscire a trovare pace e di detestarsi. corre dei rischi seri?cme posso fargli acettare i mio aiuto?
grazie
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