Autostima, accettarsi, affetti e relazioni

Salve a tutti,
sono una ragazza di 19 anni.Chiedo un vostro aiuto e un vostro parere riguardo un argomento che comincia a"preoccuparmi".Il mio primo bacio l'ho dato circa 3 mesi fa.ad un ragazzo,il primo con il quale io mi sia frequentata per così lungo tempo(circa un anno).Prima di lui son uscita al massimo un paio di volte con circa 5o 6ragazzi diversi.Non sono mai stata molto interessata a loro,questo almeno è quello che mi conforta e che dico a me stessa,in realtà nn mi è chiaro al100%se la mia fosse paura o disinteresse.A casa ho ricevuto e ricevo tutt'ora un'educazione che definirei un pò"datata",ovvero i miei genitori tendono a vedere in malo modo e a ritenere sbagliati alcuni comportamenti o situazioni;come ad esempio prendere la pillola abortire o "rischiare gravidanze",ovvero avere rapporti sessuali,a meno che non si sia sposati.Io molti dei loro"insegnamenti"li seguo altri,mi lasciano un pò perplessa e li sento come"restrittivi"ma non c'è modo di far cambiare loro idea.Non so se le convinzioni che mi hanno trasmesso abbiano creato in me"paure"ad esempio paura di cosa potrebbero dire o fare se io non facessi ciò che m dicono,o paura che possa succedere davvero qualcosa di brutto,o paura di commettere qualcosa di sbagliato e imperdonabile..io ho notato di fare molta fatica a fidarmi delle persone,sono molto affettuosa mi piace ricevere attenzioni ma al tempo stesso mi è difficile abbracciare,dare baci o salutare calorosamente le persone,figuriamoci avere rapporti più intimi con un ragazzo!Mi sono resa conto,anche,di faticare a credere a qualcuno quando m fa un complimento,addirittura a volte li respingo o mi"giustifico"mi è difficile perchè mi sembra che le loro siano prese in giro,non riesco a prenderli sul serio.il ragazzo di cui parlavo all'inizio infatti si era reso conto i questo e mi ha confessato che secondo lui io non mi accetto perchè respingevo ogni suo tentativo di"avvicinarsi a me".effettivamente non ho mai avuto molta autostima,qualche anno fà sono andata di mia spontanea volontà da una psicologa proprio per questo motivo...quando ero alle scuole medie ricordo di aver ricevuto costantemente prese in giro e insulti pesanti tanto che riserbo,ancora oggi,rabbia e odio nei confronti delle persone che li facevano!Mi son trovata spesso da sola e ricordo esattamente la sensazione di"vergogna"che provavo,cercavo quasi di nascondermi di nn farmi vedere perchè m sentivo sbagliata e diversa.in realtà credo fossi molto timida e non ero capace di rispondere agli insulti,penso mi avessero presa di mira perchè essendo molto sensibile si divertivano a vedere quale sarebbe stata la mia reazione!Moltissime volte mi è capitato di restare immobile con l'ansia senza sapere cosa fare,altre scoppiavo in lacrime,a casa nn ne parlavo perchè nn mi capivano fino in fondo e mi dicevano che ero io a vedere le cose nel modo sbagliato,di lasciar perdere,che ero esagerata e non poteva essere vero ciò che dicevo!
Spero il testo non sia troppo confuso Grazie
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

il Suo comportamento potrebbe facilmente essere dovuto al tipo di educazione che ha ricevuto e dal tipo di rapporto che ha tuttora con i Suoi genitori; in particolare, sembrerebbe che con loro non vi siano stati molti momenti di incontro e di confronto costruttivo su certi argomenti.

Se da un lato è bene che i genitori siano una guida per i figli, dall'altro è bene che i figli, col tempo, sviluppino idee proprie e le portino avanti indipendentemente dall'opinione altrui, ovviamente assumendosi le proprie responsabilità e accollandosi le conseguenze dei propri errori, che in certi casi saranno inevitabili ma comunque necessari per "crescere".

Il ragazzo che frequenta _potrebbe_ essere un aiuto in più per superare certi timori, soprattutto per il fatto di accettare se stessa, e per "costruire" efficacemente la propria personalità.


[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, ma mi sono dimenticata di precisare che non mi sento più con quel ragazzo.
Dopo un anno immagino avesse perso l'interesse nei miei confronti...
Quindi Lei dice che parte della mia insicurezza potrebbe essere causata da loro, i miei genitori?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,
in questo periodo della sua vita, lei si trova in una fase di crescita che prevede in parte anche l'affrancamento dai sui genitori ossia creare una separazione non necessariamente fisica, ma soprattutto a livello di pensiero autonomo.

Lei può condividere o meno, in tutto o in parte lo stile educativo e il modo di pensare dei suoi genitori, la cosa importante è che adesso deve cercare di organizzare la sua vita dandole un "taglio" più autonomo.

Se vuole cercare di comprendere al meglio i suoi sentimenti e le sue emozioni nei confronti dei suoi partner, le suggerisco di costruire relazioni basate sul confronto reciproco e la condivisione dei punti di vista.


Cordiali Saluti
www.psicologoaviterbo.it

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

se non frequenta più quel ragazzo, pazienza; magari si ripresenterà l'occasione, oppure nel frattempo conoscerà qualche altra persona.

La cosa fondamentale è costruirsi una variegata cerchia di amicizie e conoscenze con cui condividere opinioni, emozioni e passare dei momenti insieme.

Momenti di condivisione che, grazie allo stare con gli altri, aiutano a "costruire se stessi"; dopodiché, "da cosa può nascere cosa".

Penso che sarebbe stato opportuno parlare di tutto ciò anche con la psicologa che aveva interpellato a suo tempo.

Ovviamente, per avere risposte precise da uno/a specialista ci si deve recare di persona, perché solo così si ha il tempo e il modo di approfondire certi aspetti che La riguardano.

Tramite web invece, potrà ottenere solo delle indicazioni generiche.

Eventualmente può recarsi anche all'ASL della Sua zona.
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Utente
Utente
Vi ringrazio. Cercherò di seguire al meglio i vostri consigli.
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Utente
Utente
Un'ultima curiosità, sognare spesso catastrofi, inondazioni, tsunami, enormi onde d' acqua e maremoti ha un significato particolare? Mi capita spesso di fare incubi di questo genere, oppure un'altro sogno ricorrente sono gli esami di maturità o le verifiche a scuola..nonostante io non la frequenti più da giugno scorso!
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Potrebbe essere indice di stanchezza o eccessiva preoccupazione per qualcosa.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,
Fare sogni sogni catastrofici come lei li descrive potrebbero essere indice di livelli alti d'ansia non mentalizzata, e quindi difficilmente gestibile nel quotidiano (ad es. Paura di perdere il controllo).

Talvolta i sogni ricorrenti indicano un blocco o una tendenza a mettere in atto comportamenti poco funzionali.

Comunque si tratta semplicemente di ipotesi e ogni caso puo' avere diverse sfaccettature.

Cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it