Imparare a fidarsi
Salve,
sono una ragazza di 23 anni.
Ho da tre anni una relazione con un ragazzo e spesso vivo situazioni di ansia e depressione che mi spingono a discutere e litigare con lui.
Da poco tempo ho realizzato che la causa del mio malessere, e quindi di tutto il resto è la gelosia che provo nei suoi confronti.
Non sono mai stata una persona gelosa, nè con i miei partner passati, nè inizialmente lo ero con lui.
Il mio attuale ragazzo, invece, è stato fin da subito molto geloso di me, tanto da costringermi, fino a qualche mese fa a non indossare gonne, vestiti, pantaloncini o capi che secondo lui potessero indurre altri uomini a desiderarmi.
Io dopo tante discussioni accettai, non perchè lo trovassi giusto ma perchè parlandogli avevo capito che soffriva davvero per questo.
La nostra relazione è "cresciuta" molto, tanto che difronte al mio disagio con le amiche e con l'eccessivo caldo, finalmente ha cominciato ad accettare che io indossassi qualsiasi tipo di indumento anche non in sua presenza.
Ulteriore motivo di crescita della nostra relazione è stato il mio trasferimento in una città molto distante da quella dove prima vivevamo. Dopo esserci conosciuti, infatti, sentimmo molto presto l'esigenza di convivere e lo facemmo per quasi un'intero anno, fino a quando io decidetti di seguire la specialistica in un'altra città per cui trovammo giusto cominciare a separarci gradualmente per non soffrire troppo poi.
Lo scorso anno, con un pò di sacrifici da parte di entrambi, riuscivamo a stare insieme quasi tutti i fine settimana, ma iniziai a sentirmi a disagio al sapere che stringesse amicizia con altre ragazze, che io non avrei potuto conoscere non vivendo la sua quotidianità, e non lo trovavo giusto visto che lui stava male se io stessa facevo amicizia con altri ragazzi.
Quest'anno viviamo in due paesi totalmente diversi (Spagna- Irlanda) per cui vederci è diventato ancora più difficile (almeno fino ad ora). Non siamo riusciti a vederci per interi mesi e questo ha creato in me un vero e proprio stato di angoscia.
Se esce con gli amici o è all'università, in biblioteca io soffro pensando che possa incontrare una ragazza più bella di me, che possa desiderarla, che possa dimenticare in quei momenti che mi ama.In questi casi allora, inconsciamente prendo spunto da qualche stupidaggine per discutere con lui e poi lo accuso ingiustamente.
Io non sono così, non lo sono mai stata e non ho motivo di non fidarmi di lui.
Perchè mi sento tanto male da sentirmi per giornate intera un'angoscia profonda nell'animo, da sentirmi così triste?
Perchè arrivo a stare per intere giornate in uno stato tale di ansia da farmi respirare con affanno anche mentre non penso a lui?
Perchè non dormo la notte solo perchè lui vive lontano da me?
Perchè sto così male?
sono una ragazza di 23 anni.
Ho da tre anni una relazione con un ragazzo e spesso vivo situazioni di ansia e depressione che mi spingono a discutere e litigare con lui.
Da poco tempo ho realizzato che la causa del mio malessere, e quindi di tutto il resto è la gelosia che provo nei suoi confronti.
Non sono mai stata una persona gelosa, nè con i miei partner passati, nè inizialmente lo ero con lui.
Il mio attuale ragazzo, invece, è stato fin da subito molto geloso di me, tanto da costringermi, fino a qualche mese fa a non indossare gonne, vestiti, pantaloncini o capi che secondo lui potessero indurre altri uomini a desiderarmi.
Io dopo tante discussioni accettai, non perchè lo trovassi giusto ma perchè parlandogli avevo capito che soffriva davvero per questo.
La nostra relazione è "cresciuta" molto, tanto che difronte al mio disagio con le amiche e con l'eccessivo caldo, finalmente ha cominciato ad accettare che io indossassi qualsiasi tipo di indumento anche non in sua presenza.
Ulteriore motivo di crescita della nostra relazione è stato il mio trasferimento in una città molto distante da quella dove prima vivevamo. Dopo esserci conosciuti, infatti, sentimmo molto presto l'esigenza di convivere e lo facemmo per quasi un'intero anno, fino a quando io decidetti di seguire la specialistica in un'altra città per cui trovammo giusto cominciare a separarci gradualmente per non soffrire troppo poi.
Lo scorso anno, con un pò di sacrifici da parte di entrambi, riuscivamo a stare insieme quasi tutti i fine settimana, ma iniziai a sentirmi a disagio al sapere che stringesse amicizia con altre ragazze, che io non avrei potuto conoscere non vivendo la sua quotidianità, e non lo trovavo giusto visto che lui stava male se io stessa facevo amicizia con altri ragazzi.
Quest'anno viviamo in due paesi totalmente diversi (Spagna- Irlanda) per cui vederci è diventato ancora più difficile (almeno fino ad ora). Non siamo riusciti a vederci per interi mesi e questo ha creato in me un vero e proprio stato di angoscia.
Se esce con gli amici o è all'università, in biblioteca io soffro pensando che possa incontrare una ragazza più bella di me, che possa desiderarla, che possa dimenticare in quei momenti che mi ama.In questi casi allora, inconsciamente prendo spunto da qualche stupidaggine per discutere con lui e poi lo accuso ingiustamente.
Io non sono così, non lo sono mai stata e non ho motivo di non fidarmi di lui.
Perchè mi sento tanto male da sentirmi per giornate intera un'angoscia profonda nell'animo, da sentirmi così triste?
Perchè arrivo a stare per intere giornate in uno stato tale di ansia da farmi respirare con affanno anche mentre non penso a lui?
Perchè non dormo la notte solo perchè lui vive lontano da me?
Perchè sto così male?
[#1]
Gentile ragazza,
un certo grado di gelosia è naturale nella coppia e non è nociva; a differenza di un livello eccessivo che porta ad ipercontrollare l'altro perchè si è insicuri.
Ma insicuri di chi: di lui o di noi stessi? E' su questo che è importante riflettere, perchè se essa scaturisce da una nostra bassa autostima, l'altro può aiutarci poco perchè è necessario un lavoro personale interiore.
Probabilmente lei ha cambiato diverse città in poco tempo, abitudini, amicizie; e questo potrebbe aver contribuito a sentire il terreno vacillante in più occasioni.
Bisogna concentrarsi su noi stessi, nutrire la nostra autostima e fare attività che ci portano soddisfazioni. Potrebbe esserle d'aiuto rivolgersi da uno psicologo per poter far fronte alle sue insicurezze.
un certo grado di gelosia è naturale nella coppia e non è nociva; a differenza di un livello eccessivo che porta ad ipercontrollare l'altro perchè si è insicuri.
Ma insicuri di chi: di lui o di noi stessi? E' su questo che è importante riflettere, perchè se essa scaturisce da una nostra bassa autostima, l'altro può aiutarci poco perchè è necessario un lavoro personale interiore.
Probabilmente lei ha cambiato diverse città in poco tempo, abitudini, amicizie; e questo potrebbe aver contribuito a sentire il terreno vacillante in più occasioni.
Bisogna concentrarsi su noi stessi, nutrire la nostra autostima e fare attività che ci portano soddisfazioni. Potrebbe esserle d'aiuto rivolgersi da uno psicologo per poter far fronte alle sue insicurezze.
Dr.ssa Fabrizia Lodeserto
sito: http://www.fabrizialodeserto.it/
Psicologo Taranto e Psicologo Online
[#2]
Gentile Utente,
concordo con quanto ha scritto la Collega, ma vorrei aggiungere che in effetti la distanza è reale (una vive in Spagna, l'altro in Irlanda) e sperare di gestire la cosa nel migliori dei modi è sicuramente un'impresa non di poco conto.
Non mi riferisco solo alla gelosia, ma al rapporto di coppia in toto che va dalla vicinanza affettiva fino alla sessualità.
Cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it
concordo con quanto ha scritto la Collega, ma vorrei aggiungere che in effetti la distanza è reale (una vive in Spagna, l'altro in Irlanda) e sperare di gestire la cosa nel migliori dei modi è sicuramente un'impresa non di poco conto.
Non mi riferisco solo alla gelosia, ma al rapporto di coppia in toto che va dalla vicinanza affettiva fino alla sessualità.
Cordiali saluti
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Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Non è facile soprattutto perchè, purtroppo o per fortuna, siamo partiti da una situazione di convivenza e pian piano ci siamo allontanati.
La cosa che più mi spaventa è che, dopo 15 giorni o un mese senza vedercisi per un uomo credo possa risultare un pò più difficile rispetto ad una donna, non essere attratto dall'altro sesso. Parlo, naturalmente, da inesperta.
Io mi fido di lui, so che mi ama e anche io amo lui.
Non voglio esasperarlo con il mio comportamento.
Per i prossimi 3 mesi ci siamo abbiamo comprato voli settimanali o per un massimo di 15 giorni, ma ciò non mi permetterà comunque di vivere la sua quotidianità.
Cosa mi consiglia di fare?
La ringrazio molto per avermi risposto.
[#4]
Cara Ragazza,
Le allego una lettura alle indicazioni dei Colleghi.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html
Le allego una lettura alle indicazioni dei Colleghi.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Gentile Utente,
mi sembra fondamentale, oltre a tutto quello che è stato sopra riportato, cercare un dialogo autentico con il suo partner, ossia un tipo di comunicazione basata sul confronto efficace dove condividere tutte le sue paure e le sue ansie, ma senza recriminazioni o ripicche.
Vedrà che già questo la potrà rassicurare. Le relazioni di coppia talvolta sono una vera e propria risorsa soprattutto quando funzionano (come nel suo caso, da quello che ho potuto capire).
saluti
www.psicologoaviterbo.it
mi sembra fondamentale, oltre a tutto quello che è stato sopra riportato, cercare un dialogo autentico con il suo partner, ossia un tipo di comunicazione basata sul confronto efficace dove condividere tutte le sue paure e le sue ansie, ma senza recriminazioni o ripicche.
Vedrà che già questo la potrà rassicurare. Le relazioni di coppia talvolta sono una vera e propria risorsa soprattutto quando funzionano (come nel suo caso, da quello che ho potuto capire).
saluti
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[#6]
Utente
Penso seriamente che la nostra storia funzioni, ma vorrei non sentirmi così angosciata e vivere la nostra storia al meglio.
Pensate sia possibile che il mio comportamento attuale sia il riflesso del suo antecedente a qualche mese fa? Parlo di quando non indossavo shorts o gonne per non ferirlo.
Io lo amo ma questa cosa mi ha segnato molto tanto che appena ho ricominciato ad indossarli mi sentivo in colpa, e, talvolta mi ci sento ancora.
Non potevo andare al mare, in piscina o, all'inizio della nostra storia avere amicizie maschili e questo mi ha fatto sentire a disagio perchè temevo di ferirlo al solo parlare con ragazzi.
Lui è maturato molto in questo senso, e anche grazie al mio stargli vicino e al mio raccontargli tutto quello che mi accadesse intorno.
Ho provato a dirgli che mi aiuterebbe se mi raccontasse chi conosce, con chi sta. Inizialmente lo faceva, poi mi ha detto che non è nella sua natura raccontare tutto e che vorrebbe sentirsi libero di raccontarmi solo quello che gli va. Tutto ciò è giusto.
Ma io come esco dal mio vicolo cieco?
Come vede Dr. Del Signore, io parlo con lui solitamente litighiamo per questo, perchè lui mi risponde dicendomi che si comporta correttamente con me, per cui non ha ragione di dover subire tutto questo.
Ringrazio tutti per le vostre utilissime risposte.
Pensate sia possibile che il mio comportamento attuale sia il riflesso del suo antecedente a qualche mese fa? Parlo di quando non indossavo shorts o gonne per non ferirlo.
Io lo amo ma questa cosa mi ha segnato molto tanto che appena ho ricominciato ad indossarli mi sentivo in colpa, e, talvolta mi ci sento ancora.
Non potevo andare al mare, in piscina o, all'inizio della nostra storia avere amicizie maschili e questo mi ha fatto sentire a disagio perchè temevo di ferirlo al solo parlare con ragazzi.
Lui è maturato molto in questo senso, e anche grazie al mio stargli vicino e al mio raccontargli tutto quello che mi accadesse intorno.
Ho provato a dirgli che mi aiuterebbe se mi raccontasse chi conosce, con chi sta. Inizialmente lo faceva, poi mi ha detto che non è nella sua natura raccontare tutto e che vorrebbe sentirsi libero di raccontarmi solo quello che gli va. Tutto ciò è giusto.
Ma io come esco dal mio vicolo cieco?
Come vede Dr. Del Signore, io parlo con lui solitamente litighiamo per questo, perchè lui mi risponde dicendomi che si comporta correttamente con me, per cui non ha ragione di dover subire tutto questo.
Ringrazio tutti per le vostre utilissime risposte.
[#7]
Gentile Utente,
in realtà se siete riusciti a stabilizzare questa vostra relazione (lei sostiene che il suo partner è maturato, anche grazie a lei) dopo aver chiarito, mi sembra controproducente pensare al passato solo in termini di ciò che le è stato vietato o proibito dal suo partner. Questo discorso naturalmente vale per entrambi.
Di solito i maschi sono meno portati a parlare di se nella coppia, le femmine invece lo fanno molto più volentieri (dico questo pensando alla mia esperienza clinica, non vorrei creare false credenze su stereotipi di genere). Molte donne lamentano questo nei loro partner.
Spero di essermi spiegato con sufficiente chiarezza.
cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it
in realtà se siete riusciti a stabilizzare questa vostra relazione (lei sostiene che il suo partner è maturato, anche grazie a lei) dopo aver chiarito, mi sembra controproducente pensare al passato solo in termini di ciò che le è stato vietato o proibito dal suo partner. Questo discorso naturalmente vale per entrambi.
Di solito i maschi sono meno portati a parlare di se nella coppia, le femmine invece lo fanno molto più volentieri (dico questo pensando alla mia esperienza clinica, non vorrei creare false credenze su stereotipi di genere). Molte donne lamentano questo nei loro partner.
Spero di essermi spiegato con sufficiente chiarezza.
cordiali saluti
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[#8]
Utente
si si è quello che dice il mio partner in merito e io lo comprendo benissimo.
In merito al mio passato io ne parlavo perchè sento che possono aver influito sul mio attuale stato d'animo.
vorrei resettare il tutto e cercare di godermi la mia storia ma ogni volta il problema si ripropone.
Avrei bisogno un "pensiero forte" da poter utilizzare ogni qualvolta mi sento angosciata e lui è lontano da me. Dovrei convincermi io sola che è tutto ok, anche se a lui, a differenza di me, non va di raccontarmi cosa fa, dov'è e con chi è..
In merito al mio passato io ne parlavo perchè sento che possono aver influito sul mio attuale stato d'animo.
vorrei resettare il tutto e cercare di godermi la mia storia ma ogni volta il problema si ripropone.
Avrei bisogno un "pensiero forte" da poter utilizzare ogni qualvolta mi sento angosciata e lui è lontano da me. Dovrei convincermi io sola che è tutto ok, anche se a lui, a differenza di me, non va di raccontarmi cosa fa, dov'è e con chi è..
[#9]
Una ricetta per mantenere solido un buon rapporto a distanza è in effetti quello di aggiornare l'altro delle proprie attività o delle proprie nuove conoscenze ed amicizie per continuare a sentirsi vicini. Tuttavia non è così facile, soprattutto se la distanza è eccessiva e non ci si vede per parecchio tempo. Può scaturire l'inganno di pretendere che il partner ci aggiorni "eccessivamente" sulla sua quotidianità; e questo può portare a stancarlo per le oppressioni. Ovviamente se il suo pensiero giornaliero è centrato solo ed unicamente su di lui questo la porta più facilmente ad eccedere nelle richieste; ecco perchè le consigliavo di fare un lavoro su di sè e sulla sua autostima e di svolgere attività soddisfacenti, in modo da far ritornare se stessa un pò più protagonista della sua vita ed oggetto dei suoi pensieri.
[#10]
Gentile Utente,
queste sue sensazioni, talvolta molto spiacevoli (mancanza di fiducia, gelosia ecc), potrebbero nascere da una scarsa fiducia che lei nutre, prima di tutto in se stessa.
Poi di conseguenza, per cosi dire, la immagina nel partner che a questo punto le sembra "vulnerabile" al fascino di altre ragazze.
Mi corregga se non è d'accordo o la pensa diversamente.
cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it
queste sue sensazioni, talvolta molto spiacevoli (mancanza di fiducia, gelosia ecc), potrebbero nascere da una scarsa fiducia che lei nutre, prima di tutto in se stessa.
Poi di conseguenza, per cosi dire, la immagina nel partner che a questo punto le sembra "vulnerabile" al fascino di altre ragazze.
Mi corregga se non è d'accordo o la pensa diversamente.
cordiali saluti
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[#12]
Gentile Utente,
le posso suggerire di consultare uno psicologo, che dopo una più accurata valutazione del caso, le permetterà di fare molta più chiarezza.
Dal mio punto di vista questa è la maniera migliore che ha per "aiutarsi".
le auguro una buona vita!
www.psicologoaviterbo.it
le posso suggerire di consultare uno psicologo, che dopo una più accurata valutazione del caso, le permetterà di fare molta più chiarezza.
Dal mio punto di vista questa è la maniera migliore che ha per "aiutarsi".
le auguro una buona vita!
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Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 7.9k visite dal 08/01/2013.
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