Insicurezza e ansia,perchè?
Sono una studentessa,ancora al quarto anno di liceo in quanto il primo l'ho dovuto ripetere a seguito di una bocciatura. Fino ad allora sono sempre stata molto tranquilla come ragazza,senza particolari ansie o problemi.
Da un paio di anni,però, mi capita spesso di avere attacchi di panico veri e propri,di stare male..Poi passa..e l'abitudine aiuta a sopportare. Il mio problema però non è questo;o meglio. Consapevole di questo periodo non roseo ho deciso di chiedere aiuto ad uno psicologo.
Quello che a voi volevo chiedere è però un consiglio pratico: sono partita con alcuni colloqui con lo psicologo scolastico del mio istituto (purtroppo non in tutte le scuole c'è la disponibilità..in questo sono stata molto fortunata) il quale mi ha indirizzato verso uno psicoterapeuta in quanto all'interno della scuola non poteva fare molto. Con il nuovo professionista ho fatto solo un incontro ma siamo sempre lì..parlo di scuola,di azioni pratiche,di amicizie e niente più. Non riesco a spiegargli i miei disagi,mi vergogno a chiedere aiuto per risolvere gli episodi di panico,non riesco a parlare di ciò che mi fa stare male.. forse anche perchè non ho ancora capito esattamente cosa sia.
A questa situazione scolastica e famigliare non facile si affianca un periodo un po' pesante per tutti: non so come spiegarmi. I progetti di orientamento universitario che ci sono proposti non fanno che aumentare la mia ansia verso un futuro troppo incerto e senza molte opportunità. Vorrei seguire i miei sogni,ma li vedo eccessivamente rischiosi,utili culturalmente ma senza troppi sbocchi lavorativi. L'idea di abbandonare ciò che davvero mi piacerebbe fare mi mette un po' di tristezza,mi prosciuga energie spegnendo il mio entusiasmo verso lo studio. Non sono la sola purtroppo ad essere rassegnata,a non voler più nemmeno tentare...come se ormai non ci fossero speranze di realizzarsi dal punto di vista personale. Se non fosse che la mia famiglia,se pur collassata al suo interno, di buono può offrirmi una certa stabilità economica,una sicurezza per il domani che altri non hanno. Eppure vedo tutto nero,mi sento in colpa per questa mia ossessione. Ho paura di non farcela,di non restituire le aspettative che i miei genitori hanno,di non raggiungere mai l'indipendenza. Vorrei poter studiare e seguire le mie ambizioni,consapevole degli ostacoli di tale scelta. Ma davanti a me non vedo che un grosso muro che mi arresta: sono in contraddizione con me stessa,in cerca di una mia affermazione che non riesco a trovare,costantemente preoccupata per il domani che non posso controllare. Almeno riuscissi a godermi questi anni "d'oro" tranquilli.. Non mi manca niente dal punto di vista materiale,eppure mi sento impossibilitata a tentare. Avrei più certezze di altri. Ma non mi bastano. Mi chiedo se sia l'ambiente,il periodo,oppure la mia insicurezza. Ho bisogno di progettare tutto,nei dettagli..sempre.Ma il futuro è imprevedibile,non riesco a controllarlo,non tengo il passo,non mi adatto.Perchè?
Da un paio di anni,però, mi capita spesso di avere attacchi di panico veri e propri,di stare male..Poi passa..e l'abitudine aiuta a sopportare. Il mio problema però non è questo;o meglio. Consapevole di questo periodo non roseo ho deciso di chiedere aiuto ad uno psicologo.
Quello che a voi volevo chiedere è però un consiglio pratico: sono partita con alcuni colloqui con lo psicologo scolastico del mio istituto (purtroppo non in tutte le scuole c'è la disponibilità..in questo sono stata molto fortunata) il quale mi ha indirizzato verso uno psicoterapeuta in quanto all'interno della scuola non poteva fare molto. Con il nuovo professionista ho fatto solo un incontro ma siamo sempre lì..parlo di scuola,di azioni pratiche,di amicizie e niente più. Non riesco a spiegargli i miei disagi,mi vergogno a chiedere aiuto per risolvere gli episodi di panico,non riesco a parlare di ciò che mi fa stare male.. forse anche perchè non ho ancora capito esattamente cosa sia.
A questa situazione scolastica e famigliare non facile si affianca un periodo un po' pesante per tutti: non so come spiegarmi. I progetti di orientamento universitario che ci sono proposti non fanno che aumentare la mia ansia verso un futuro troppo incerto e senza molte opportunità. Vorrei seguire i miei sogni,ma li vedo eccessivamente rischiosi,utili culturalmente ma senza troppi sbocchi lavorativi. L'idea di abbandonare ciò che davvero mi piacerebbe fare mi mette un po' di tristezza,mi prosciuga energie spegnendo il mio entusiasmo verso lo studio. Non sono la sola purtroppo ad essere rassegnata,a non voler più nemmeno tentare...come se ormai non ci fossero speranze di realizzarsi dal punto di vista personale. Se non fosse che la mia famiglia,se pur collassata al suo interno, di buono può offrirmi una certa stabilità economica,una sicurezza per il domani che altri non hanno. Eppure vedo tutto nero,mi sento in colpa per questa mia ossessione. Ho paura di non farcela,di non restituire le aspettative che i miei genitori hanno,di non raggiungere mai l'indipendenza. Vorrei poter studiare e seguire le mie ambizioni,consapevole degli ostacoli di tale scelta. Ma davanti a me non vedo che un grosso muro che mi arresta: sono in contraddizione con me stessa,in cerca di una mia affermazione che non riesco a trovare,costantemente preoccupata per il domani che non posso controllare. Almeno riuscissi a godermi questi anni "d'oro" tranquilli.. Non mi manca niente dal punto di vista materiale,eppure mi sento impossibilitata a tentare. Avrei più certezze di altri. Ma non mi bastano. Mi chiedo se sia l'ambiente,il periodo,oppure la mia insicurezza. Ho bisogno di progettare tutto,nei dettagli..sempre.Ma il futuro è imprevedibile,non riesco a controllarlo,non tengo il passo,non mi adatto.Perchè?
[#1]
Gentile ragazza,
Purtroppo il contesto sociale in cui viviamo non fa che restituirci rappresentazioni negative. Cio' puo' generare stati d'animo quali senso di impotenza e panico.
Lei e' particolarmente sensibile e ne sta risentendo molto.
Il fatto di stare seguendo una psicoterapia le apre pero' qualche prospettiva in piu' . Dice di non riuscire a esprimere il suo disagio: non si riesce a farlo nelle prime sedute. Inizialmente come capita a lei si sta sui "fatti". Per le emozioni occorre avere creato una relazione piu' solida e questo comporta un po' di tempo. Un solo incontro non basta neanche a iniziare una conoscenza.
Da quello che ci dice le aree su cui lavorare sono diverse.
Che orientamento segue il suo terapeuta?
Purtroppo il contesto sociale in cui viviamo non fa che restituirci rappresentazioni negative. Cio' puo' generare stati d'animo quali senso di impotenza e panico.
Lei e' particolarmente sensibile e ne sta risentendo molto.
Il fatto di stare seguendo una psicoterapia le apre pero' qualche prospettiva in piu' . Dice di non riuscire a esprimere il suo disagio: non si riesce a farlo nelle prime sedute. Inizialmente come capita a lei si sta sui "fatti". Per le emozioni occorre avere creato una relazione piu' solida e questo comporta un po' di tempo. Un solo incontro non basta neanche a iniziare una conoscenza.
Da quello che ci dice le aree su cui lavorare sono diverse.
Che orientamento segue il suo terapeuta?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Ragazza,
certamente il periodo di vita che sta attraversando è sì, per certi versi, un periodo dorato, ma per altri motivi anche veramente molto complesso e difficile.
Se a questo sommiamo il momento storico che stiamo vivendo e le Sue caratteristiche individuali, il tutto diventa ancora più complicato e comprensibilmente fonte di confusione e disagio.
Ha spiegato molto bene qui come si sente e quali siano le sue difficoltà e gli ostacoli che le impediscono di guardare al futuro con maggiore grinta ed entusiasmo: sono certa che ne sarà altrettanto capace con il Collega che la sta seguendo di persona.
Si dia un po' più di tempo, in modo da costruire con lui un rapporto di maggior fiducia e confidenza e vedrà che gli impedimenti a farlo svaniranno.
Si convinca che quella che ha (gli incontri con lo psicoterapeuta) è l'OCCASIONE da non perdere per provare a dare alla sua esistenza la direzione che vorrebbe, per trovare quella strada che ora le sembra avvolta nella nebbia.
Eventualmente, potrebbe stampare questa sua richiesta e farla leggere o leggerla Lei stessa al suo terapeuta: lui può avere i mezzi per aiutarla, mentre a distanza non molto si può fare.
Le allego un articolo che potrebbe fornirle qualche altro spunto di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1091-sono-maturo-ora-cosa-faccio.html
Cordiali saluti e cari auguri.
certamente il periodo di vita che sta attraversando è sì, per certi versi, un periodo dorato, ma per altri motivi anche veramente molto complesso e difficile.
Se a questo sommiamo il momento storico che stiamo vivendo e le Sue caratteristiche individuali, il tutto diventa ancora più complicato e comprensibilmente fonte di confusione e disagio.
Ha spiegato molto bene qui come si sente e quali siano le sue difficoltà e gli ostacoli che le impediscono di guardare al futuro con maggiore grinta ed entusiasmo: sono certa che ne sarà altrettanto capace con il Collega che la sta seguendo di persona.
Si dia un po' più di tempo, in modo da costruire con lui un rapporto di maggior fiducia e confidenza e vedrà che gli impedimenti a farlo svaniranno.
Si convinca che quella che ha (gli incontri con lo psicoterapeuta) è l'OCCASIONE da non perdere per provare a dare alla sua esistenza la direzione che vorrebbe, per trovare quella strada che ora le sembra avvolta nella nebbia.
Eventualmente, potrebbe stampare questa sua richiesta e farla leggere o leggerla Lei stessa al suo terapeuta: lui può avere i mezzi per aiutarla, mentre a distanza non molto si può fare.
Le allego un articolo che potrebbe fornirle qualche altro spunto di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1091-sono-maturo-ora-cosa-faccio.html
Cordiali saluti e cari auguri.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 07/01/2013.
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