Disturbo ossessivo "senza ansia"
Salve,
qualche settimana fa avevo chiesto un consulto riguardo una possibile diagnosi di DOC...Da allora tra feste e impegni vari non ho ancora avuto modo di contattare uno specialista, complice anche una mia "paura" irrazionale e l'alternarsi di giorni positivi a giorni negativi, con maggioranza numerica dei primi.
Ultimamente però mi sono accorto che non mi prende più l'ansia come prima. Ad esempio, come avevo scritto nell'altro consulto, avere immagini riguardanti bambini in testa o altre cose che mi davano fastidio mi procurava ansia a non finire: ora "solo" una sensazione sgradevole, un fastidio, che cerco di allontare o di non pensare. Intanto però continuo a precludermi diverse cose (non gioco a videogiochi perchè...boh, non saprei nemmeno io, paura di esserne dipendente come nell'altro consulto? Addirittura mi dà "fastidio" pensare a personaggi immaginari o altro,anche di libri o film) e a volte mi sento "in gabbia"... come se non vivessi la mia vita bene per cose che ho in testa.
Ad esempio, tornando al DOC da relazione, spesso quando mi trovo con la mia ragazza a fare qualunque cosa sento una sensazione sgradevole allo stomaco (che penso sia proprio un sintomo d'ansia dato che mi viene sempre e solo quando penso alla mia ragazza, o anche quando penso ai bei momenti passati insieme), anche senza fare nulla, come di "sfondo" ad ogni nostra azione. Ovviamente ciò non mi porta a godere della mia storia con lei al 100% che in passato ho desiderato molto, moltissimo, a tal punto da pensare che non voglio concluderla solo perchè poi avrei idealizzato troppo la cosa...Eppure ciò non mi dà ansia come prima, nonostante mi accorga che sono cose a cui penso 24/24 h...Si può ancora parlare di DOC? Forse è un'assuefazione all'ansia che non me la fa percepire forte come prima?
Grazie per la Vostra eventuale risposta.
qualche settimana fa avevo chiesto un consulto riguardo una possibile diagnosi di DOC...Da allora tra feste e impegni vari non ho ancora avuto modo di contattare uno specialista, complice anche una mia "paura" irrazionale e l'alternarsi di giorni positivi a giorni negativi, con maggioranza numerica dei primi.
Ultimamente però mi sono accorto che non mi prende più l'ansia come prima. Ad esempio, come avevo scritto nell'altro consulto, avere immagini riguardanti bambini in testa o altre cose che mi davano fastidio mi procurava ansia a non finire: ora "solo" una sensazione sgradevole, un fastidio, che cerco di allontare o di non pensare. Intanto però continuo a precludermi diverse cose (non gioco a videogiochi perchè...boh, non saprei nemmeno io, paura di esserne dipendente come nell'altro consulto? Addirittura mi dà "fastidio" pensare a personaggi immaginari o altro,anche di libri o film) e a volte mi sento "in gabbia"... come se non vivessi la mia vita bene per cose che ho in testa.
Ad esempio, tornando al DOC da relazione, spesso quando mi trovo con la mia ragazza a fare qualunque cosa sento una sensazione sgradevole allo stomaco (che penso sia proprio un sintomo d'ansia dato che mi viene sempre e solo quando penso alla mia ragazza, o anche quando penso ai bei momenti passati insieme), anche senza fare nulla, come di "sfondo" ad ogni nostra azione. Ovviamente ciò non mi porta a godere della mia storia con lei al 100% che in passato ho desiderato molto, moltissimo, a tal punto da pensare che non voglio concluderla solo perchè poi avrei idealizzato troppo la cosa...Eppure ciò non mi dà ansia come prima, nonostante mi accorga che sono cose a cui penso 24/24 h...Si può ancora parlare di DOC? Forse è un'assuefazione all'ansia che non me la fa percepire forte come prima?
Grazie per la Vostra eventuale risposta.
[#1]
Gentile ragazzo,
L'assuefazione all'ansia si chiama miglioramento!
Ma il suo non potere pensare di essere migliorato fa intravedere l'ossessivita'.
Non si stia sempre a controllare le reazioni: e' un meccanismo rovinoso.
Probabilmente vi sono delle situazioni e contesti in cui e' piu' teso e altri meno.
Se tutto cio' e' gestibile in modo agevole o meno lo potra' determinare dandosi un certo tempo 1 o 2 mesi. Poi se vuole ne riparleremo.
I migliori saluti
L'assuefazione all'ansia si chiama miglioramento!
Ma il suo non potere pensare di essere migliorato fa intravedere l'ossessivita'.
Non si stia sempre a controllare le reazioni: e' un meccanismo rovinoso.
Probabilmente vi sono delle situazioni e contesti in cui e' piu' teso e altri meno.
Se tutto cio' e' gestibile in modo agevole o meno lo potra' determinare dandosi un certo tempo 1 o 2 mesi. Poi se vuole ne riparleremo.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Salve, innanzitutto la ringrazio per la sua risposta.
Forse si può parlare di miglioramento, non so, fatto sta che io effettivamente questo miglioramento non lo sento...Se prima avevo ossessioni sulla paura di essere pedofilo e poi sul fatto che non stessi bene con il mio partner (cronologicamente è venuta prima quest'ultima e poi la prima), dopo averle cercate di contrastare(ed esserci anche riuscito per un po') queste sono dilagate in mille altri aspetti, forse meno forti rispetto a come erano prima ma sempre "invalidanti"...come ho detto sopra certe cose che prima mi facevano rilassare o comunque usavo nel tempo libero ora sono fonte di preoccupazioni.
Il tutto accompagnato da alcune costruzioni mentali sbagliate (come ho evidenziato nell'altro consulto), come di sentirmi per forza parte di un gruppo, di avere per forza delle preferenze per certe cose o che altro, sentirmi parte dei "fan" di un qualcosa...Anzi, proprio ultimamente ho notato che quando mi venivano questi pensieri mi è venuta quasi "paura", non so, forse è un qualcosa che va a braccetto col DOC.
Modifico il messaggio per riportare la situazione attuale.
Al momento mi sento un'altra volta quasi in crisi, come se fossi caduto in sabbie mobili e non riuscissi ad uscirne! Ora il pensiero, ciò che mi dà paura è l'aver passato troppo tempo al pc da stamattina e quindi aver paura di esserne dipendente o non capire che la vera realtà è altra.
Preciso due cose: fin dall'adolescenza per un motivo o per un altro sono sempre stato un ragazzo solitario, un po' per carattere un po' perchè non trovavo nessuno con cui stringere amicizia...così passavo spesso molto tempo su internet a documentarmi e cose varie, non avendo altro da fare.Ho passato metà della mia adolescenza a sentirmi dire dai miei genitori che mi faceva male, che dovevo uscire e non stare "attaccato a quel coso", che ci passavo sempre troppo tempo...forse queste frasi hanno colpito il mio inconscio a tal punto da "risuonare" ora a distanza di anni, con l'emersione del DOC...
L'altra cosa è che questa paura ora mi è sorta perchè oggi ho passato 4-5 ore al pc se non di più tra un motivo e un altro...e così pensandoci BAM, ci sono ricascato...mi sento in una trappola...non so che fare. Ora, penso sia normale sentirsi "storditi" e un po' "stanchi" dopo tante ore passate al pc a leggere (mi capiterebbe anche con un libro alla fine) ma il pensare che lo sia perchè ho passato così tanto tempo al pc mi fa stare male e mi viene quella sensazione di morsa allo stomaco che ho descritto...come posso calmare questi pensieri in attesa di andare dallo specialista?
Forse si può parlare di miglioramento, non so, fatto sta che io effettivamente questo miglioramento non lo sento...Se prima avevo ossessioni sulla paura di essere pedofilo e poi sul fatto che non stessi bene con il mio partner (cronologicamente è venuta prima quest'ultima e poi la prima), dopo averle cercate di contrastare(ed esserci anche riuscito per un po') queste sono dilagate in mille altri aspetti, forse meno forti rispetto a come erano prima ma sempre "invalidanti"...come ho detto sopra certe cose che prima mi facevano rilassare o comunque usavo nel tempo libero ora sono fonte di preoccupazioni.
Il tutto accompagnato da alcune costruzioni mentali sbagliate (come ho evidenziato nell'altro consulto), come di sentirmi per forza parte di un gruppo, di avere per forza delle preferenze per certe cose o che altro, sentirmi parte dei "fan" di un qualcosa...Anzi, proprio ultimamente ho notato che quando mi venivano questi pensieri mi è venuta quasi "paura", non so, forse è un qualcosa che va a braccetto col DOC.
Modifico il messaggio per riportare la situazione attuale.
Al momento mi sento un'altra volta quasi in crisi, come se fossi caduto in sabbie mobili e non riuscissi ad uscirne! Ora il pensiero, ciò che mi dà paura è l'aver passato troppo tempo al pc da stamattina e quindi aver paura di esserne dipendente o non capire che la vera realtà è altra.
Preciso due cose: fin dall'adolescenza per un motivo o per un altro sono sempre stato un ragazzo solitario, un po' per carattere un po' perchè non trovavo nessuno con cui stringere amicizia...così passavo spesso molto tempo su internet a documentarmi e cose varie, non avendo altro da fare.Ho passato metà della mia adolescenza a sentirmi dire dai miei genitori che mi faceva male, che dovevo uscire e non stare "attaccato a quel coso", che ci passavo sempre troppo tempo...forse queste frasi hanno colpito il mio inconscio a tal punto da "risuonare" ora a distanza di anni, con l'emersione del DOC...
L'altra cosa è che questa paura ora mi è sorta perchè oggi ho passato 4-5 ore al pc se non di più tra un motivo e un altro...e così pensandoci BAM, ci sono ricascato...mi sento in una trappola...non so che fare. Ora, penso sia normale sentirsi "storditi" e un po' "stanchi" dopo tante ore passate al pc a leggere (mi capiterebbe anche con un libro alla fine) ma il pensare che lo sia perchè ho passato così tanto tempo al pc mi fa stare male e mi viene quella sensazione di morsa allo stomaco che ho descritto...come posso calmare questi pensieri in attesa di andare dallo specialista?
[#3]
Caro ragazzo,
soffrire di ansia patologica non significa avere sintomi tutti i momenti e neanche avere sempre gli stessi sintomi.
Alcune situazioni evolvono nel tempo e si può passare da sintomi più "attivi" (come quelli corporei: tachicardia, fame d'aria, tremori ecc.) a sintomi più pervasivi, come lo sono le ossessioni che sostanziano la tendenza a rimuginare.
Non sarebbe quindi strano che tu fossi passato da sintomi più vistosi e fastidiosi ad un quasi costante rimuginio, come quello che ci descrivi, senza che il problema di base sia cambiato.
Devi sapere che, dal punto vista psicoanalitico, le ossessioni sono una delle forme con cui l'inconscio tiene a bada i conflitti (inconsci) che generano l'angoscia, imbrigliandola in qualcosa di definito e "controllabile" (i pensieri ossessivi) - esattamente come avviene nella formazione delle fobie, che non sono altro che lo spostamento dell'angoscia su un oggetto esterno, delimitato ed evitabile, dal quale ci si può mettere in salvo.
Per questo motivi le ossessioni SONO un sintomo d'ansia e non ha senso parlare di "ossessioni senza ansia".
Alla luce di questo non posso che invitarti a riprendere e attuare il proposito di contattare di persona un nostro collega per approfondire il discorso.
soffrire di ansia patologica non significa avere sintomi tutti i momenti e neanche avere sempre gli stessi sintomi.
Alcune situazioni evolvono nel tempo e si può passare da sintomi più "attivi" (come quelli corporei: tachicardia, fame d'aria, tremori ecc.) a sintomi più pervasivi, come lo sono le ossessioni che sostanziano la tendenza a rimuginare.
Non sarebbe quindi strano che tu fossi passato da sintomi più vistosi e fastidiosi ad un quasi costante rimuginio, come quello che ci descrivi, senza che il problema di base sia cambiato.
Devi sapere che, dal punto vista psicoanalitico, le ossessioni sono una delle forme con cui l'inconscio tiene a bada i conflitti (inconsci) che generano l'angoscia, imbrigliandola in qualcosa di definito e "controllabile" (i pensieri ossessivi) - esattamente come avviene nella formazione delle fobie, che non sono altro che lo spostamento dell'angoscia su un oggetto esterno, delimitato ed evitabile, dal quale ci si può mettere in salvo.
Per questo motivi le ossessioni SONO un sintomo d'ansia e non ha senso parlare di "ossessioni senza ansia".
Alla luce di questo non posso che invitarti a riprendere e attuare il proposito di contattare di persona un nostro collega per approfondire il discorso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.6k visite dal 07/01/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.