Bambino di 7 anni trattiene le feci
Buongiorno,
mi sono iscritto a questo forum in quanto ho un problema con il mio
primo figlio di 7 anni.
Il bimbo è stato operato all'età di 20 mesi di morbo di Hirschsprung e l'intervento è andato tutto bene e anche i controlli successivi.
Premetto che l'evacuazioni post-intervento si sono presentate nella norma e non ha più riscontrato alcun problema.
Una volta tolto il pannolino il bambino ad oggi ha lo stimolo ma si trattiene arrivando fino al 3 giorno per poi evacuare definitivamente.
Vorrei sapere se questo problema è una conseguenza psicologica post intervento o se le due cose sono problemi distinti.
Grazie per la cortese risposta.
Saluti.
mi sono iscritto a questo forum in quanto ho un problema con il mio
primo figlio di 7 anni.
Il bimbo è stato operato all'età di 20 mesi di morbo di Hirschsprung e l'intervento è andato tutto bene e anche i controlli successivi.
Premetto che l'evacuazioni post-intervento si sono presentate nella norma e non ha più riscontrato alcun problema.
Una volta tolto il pannolino il bambino ad oggi ha lo stimolo ma si trattiene arrivando fino al 3 giorno per poi evacuare definitivamente.
Vorrei sapere se questo problema è una conseguenza psicologica post intervento o se le due cose sono problemi distinti.
Grazie per la cortese risposta.
Saluti.
[#1]
Gentile signora,
non ho capito se il bimbo, dopo l'intervento e fino ad oggi, ha sempre fatto così trattenendo le feci.
Ha sentito il medico prima di avanzare qualunque ipotesi psicologica? Cosa Le ha detto?
non ho capito se il bimbo, dopo l'intervento e fino ad oggi, ha sempre fatto così trattenendo le feci.
Ha sentito il medico prima di avanzare qualunque ipotesi psicologica? Cosa Le ha detto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie per la cortese risposta.
Il bambino dopo l'operazione (aveva ancora il pannolino) e defecava normalmente. Dopo 9 mesi intorno al terzo anno di età abbiamo tolto il pannolino ed è iniziato questo problema.
Parlando con il nostro pediatra, ci ha sempre consigliato di portarlo al bagno alla stessa ora e cercando di intrattenerlo con una favola o similari fino a che il problema si risolvesse.
Nel tempo abbiamo notato dei miglioramenti non continuativi, inoltre nel frattempo è nato un fratellino.
Spero di aver chiarito meglio il quadro.
Rimango in attesa di una cortese risposta.
Saluti
Il bambino dopo l'operazione (aveva ancora il pannolino) e defecava normalmente. Dopo 9 mesi intorno al terzo anno di età abbiamo tolto il pannolino ed è iniziato questo problema.
Parlando con il nostro pediatra, ci ha sempre consigliato di portarlo al bagno alla stessa ora e cercando di intrattenerlo con una favola o similari fino a che il problema si risolvesse.
Nel tempo abbiamo notato dei miglioramenti non continuativi, inoltre nel frattempo è nato un fratellino.
Spero di aver chiarito meglio il quadro.
Rimango in attesa di una cortese risposta.
Saluti
[#3]
Gentile Utente,
è possibile che il bimbo stia attuando inconsapevolmente una strategia per controllare la relazione con voi genitori. Infatti, anche se piccolo, avrà capito che -trattenendo le feci- riesce ad ottenere le vostre attenzioni e la vostra preoccupazione.
Che tipo di miglioramenti avevate ottenuto nel tempo?
E perchè li definisce "non continuativi"?
In un'ottica cognitivo-comportamentale, è possibile rinforzare il comportamento desiderato e premiarlo, ma è indispensabile molta costanza. Infatti è anche possibile che i successi siano discontinui a causa del rinforzo cosiddetto "intermittente", ovvero i genitori fino a un certo punto sono fermi sulla stessa linea ma poi, se il bimbo fa capricci o per altre condizioni (es stanchezza dei genitori, ecc...) fanno un passo indietro, permettendo al piccolo di ritornare alla condizione precedente.
Saluti,
è possibile che il bimbo stia attuando inconsapevolmente una strategia per controllare la relazione con voi genitori. Infatti, anche se piccolo, avrà capito che -trattenendo le feci- riesce ad ottenere le vostre attenzioni e la vostra preoccupazione.
Che tipo di miglioramenti avevate ottenuto nel tempo?
E perchè li definisce "non continuativi"?
In un'ottica cognitivo-comportamentale, è possibile rinforzare il comportamento desiderato e premiarlo, ma è indispensabile molta costanza. Infatti è anche possibile che i successi siano discontinui a causa del rinforzo cosiddetto "intermittente", ovvero i genitori fino a un certo punto sono fermi sulla stessa linea ma poi, se il bimbo fa capricci o per altre condizioni (es stanchezza dei genitori, ecc...) fanno un passo indietro, permettendo al piccolo di ritornare alla condizione precedente.
Saluti,
[#4]
Gentile utente,
sarebbe consigliabile una visita da uno psicologo di presenza per valutare se c'è necessità o meno di un trattamento psicologico sia verso il bambino che verso voi genitori. Quando si tratta di problemi infantili gli interventi infatti sono utili solo se anche il genitore o entrambi imparano a capire il proprio figlio e gestirlo durante il comportamento problema.
sarebbe consigliabile una visita da uno psicologo di presenza per valutare se c'è necessità o meno di un trattamento psicologico sia verso il bambino che verso voi genitori. Quando si tratta di problemi infantili gli interventi infatti sono utili solo se anche il genitore o entrambi imparano a capire il proprio figlio e gestirlo durante il comportamento problema.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#5]
Gentile Signora,
Dopo un intervento, la zona operata, maltrattata, medicalizzata ed auto osservata, affinché' riprenda la sua funzionalita' , solitamente tende ad avere una " centralita' " nella psiche di chi ha subito un danno.
Escluse possibili cause organiche, come stitichezza o dolore durante la defecazione, le cause potrebbero essere correlate al " controllo" , alla paura , alla paura del dolore, al bisogno di attirare la vostra attenzione.
Una consulenza psicologica da un Collega a voi genitori, potrebbe aiutarvi ad investigare le cause del disagio del bambino.
Ci dia notizie, se crede
Dopo un intervento, la zona operata, maltrattata, medicalizzata ed auto osservata, affinché' riprenda la sua funzionalita' , solitamente tende ad avere una " centralita' " nella psiche di chi ha subito un danno.
Escluse possibili cause organiche, come stitichezza o dolore durante la defecazione, le cause potrebbero essere correlate al " controllo" , alla paura , alla paura del dolore, al bisogno di attirare la vostra attenzione.
Una consulenza psicologica da un Collega a voi genitori, potrebbe aiutarvi ad investigare le cause del disagio del bambino.
Ci dia notizie, se crede
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Gentile Signora, in aggiunta con quanto detto dai Colleghi, penso che la nascita di un fratellino abbia un suo peso, data la centralità della situazione da lei descritta nella vita di suo figlio e perciò nella vostra, può veramente essere che sia scattato un sentimento inconscio di gelosia , di bisogno di attirare l'attenzione anche quasi di rabbia.
Le consiglio, se ce la fa, di dedicare un pò di tempo con questo bambino, di uscire ogni tanto con lui da solo, per una piccola compera, per una pastina , un libretto.. che sia geloso è poi normale..
Mi rendo conto che le ore sono 24 e che lei sarà stanca.. ma vale la pena..
Cari auguri..
Le consiglio, se ce la fa, di dedicare un pò di tempo con questo bambino, di uscire ogni tanto con lui da solo, per una piccola compera, per una pastina , un libretto.. che sia geloso è poi normale..
Mi rendo conto che le ore sono 24 e che lei sarà stanca.. ma vale la pena..
Cari auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.8k visite dal 05/01/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.