Sporadici momenti di confusione mentale dovuta all'ansia?
Buonasera a tutti voi Gentili Dottori,
scrivo qua in cerca di un'opinione medica, in quanto nelle ultime settimane mi capita (con una frequenza irregolare e con prevalenza nelle ore serali), di avvertire dei momenti di forte ansia, che a loro volta mi generano momenti di confusione mentale, dell' ulteriore ansia, sonnolenza e sensazioni di "testa ovattata" e "di irrealtà".
Da quanto ho avuto modo di leggere ed apprendere di persona da alcuni conoscenti medici, i sintomi rientrano tra "i classici sintomi dell' ansia": paura di ammalarmi, paura di impazzire-perdere il controllo, paura di morire, sensazioni di irrealtà (...).
Ora, io mi rendo conto perfettamente che sono totalmente infondate e sciocche queste agitazioni, ma nei momenti in cui sono in preda all'ansia (e quindi conseguentemente anche ad un "blocco mentale") mi fanno quasi paura e mi generano angoscia. Quando poi mi calmo e torno a ragionare lucidamente ci rido sopra dal tanto sono banali e quasi mi vergogno con me stesso, ma sul momento mi arrecano tensioni non da poco.
Una cosa che mi fa molto innervosire è che non capisco la causa di questi attacchi d'ansia. Ho una vita bellissima e che amo, e come se non bastasse proprio in questo periodo mi sono innamorato pazzamente di una donna fantastica ;-). Insomma, sono arrivato quasi a pensare che le mie ansie vengano proprio da una sorta di "paura di rovinare tutto, non so come spiegarlo.
Confido nelle opinioni di voi esperti e ringrazio moltissimo già sin d'ora per le risposte, sono davvero felicissimo che ci siano siti come questo ed esperti come voi che volontariamente danno la propria opinione professionale.
scrivo qua in cerca di un'opinione medica, in quanto nelle ultime settimane mi capita (con una frequenza irregolare e con prevalenza nelle ore serali), di avvertire dei momenti di forte ansia, che a loro volta mi generano momenti di confusione mentale, dell' ulteriore ansia, sonnolenza e sensazioni di "testa ovattata" e "di irrealtà".
Da quanto ho avuto modo di leggere ed apprendere di persona da alcuni conoscenti medici, i sintomi rientrano tra "i classici sintomi dell' ansia": paura di ammalarmi, paura di impazzire-perdere il controllo, paura di morire, sensazioni di irrealtà (...).
Ora, io mi rendo conto perfettamente che sono totalmente infondate e sciocche queste agitazioni, ma nei momenti in cui sono in preda all'ansia (e quindi conseguentemente anche ad un "blocco mentale") mi fanno quasi paura e mi generano angoscia. Quando poi mi calmo e torno a ragionare lucidamente ci rido sopra dal tanto sono banali e quasi mi vergogno con me stesso, ma sul momento mi arrecano tensioni non da poco.
Una cosa che mi fa molto innervosire è che non capisco la causa di questi attacchi d'ansia. Ho una vita bellissima e che amo, e come se non bastasse proprio in questo periodo mi sono innamorato pazzamente di una donna fantastica ;-). Insomma, sono arrivato quasi a pensare che le mie ansie vengano proprio da una sorta di "paura di rovinare tutto, non so come spiegarlo.
Confido nelle opinioni di voi esperti e ringrazio moltissimo già sin d'ora per le risposte, sono davvero felicissimo che ci siano siti come questo ed esperti come voi che volontariamente danno la propria opinione professionale.
[#1]
Gentile Utente,
leggendo un suo precedente e recente consulto vedo che le era stato già suggerito di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.
Lo ha poi fatto?
Continuare a porsi domande sulle cause non la aiuta a risdolvere la situazione, in questo momento sarebbe opportuno che lei si attivasse per affrontare in modo efficace i suoi disagi affidandosi di persona ad un nostro collega.
Per i sintomi che ha descritto sono suggeriti gli approcci terapeutici come la terapia breve strategica o cognitivo comportamentale, previa valutazione diretta.
Provi a leggere questo articolo al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
leggendo un suo precedente e recente consulto vedo che le era stato già suggerito di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.
Lo ha poi fatto?
Continuare a porsi domande sulle cause non la aiuta a risdolvere la situazione, in questo momento sarebbe opportuno che lei si attivasse per affrontare in modo efficace i suoi disagi affidandosi di persona ad un nostro collega.
Per i sintomi che ha descritto sono suggeriti gli approcci terapeutici come la terapia breve strategica o cognitivo comportamentale, previa valutazione diretta.
Provi a leggere questo articolo al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile utente, le sensazioni che lei descrive possono essere sintomi ansiosi; spesso le cause dell’ansia sono inconsce, non sempre è facile trovare da soli spiegazioni al proprio malessere. Lei riconsce una sua paura, che è quella di "rovinare tutto", ma questa aumenta la sua ansia quasi a rovinare tutto sul serio. E’ proprio questo il compito dello psicologo: aiutare la persona a identificare e comprendere questi fattori apparentemente nascosti! Cari saluti
Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6k visite dal 05/01/2013.
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