Ricominciare dopo un tradimento virtuale
Mi ha detto che si è dato un anno di tempo per provarci, ma che nel mentre non devo illudermi, perchè alla fine potrebbe anche decidere di lasciarmi, che mi vuole bene, ma non sente più il bisogno di abbracciarmi, che per me non prova più quello che provava prima e nonostante questo facciamo l' amore tutte le sere da 3 mesi a questa parte come non era mai accaduto prima!
Sono profondamente ferita dalle sue parole, ma cerco di ancdare avanti perchè lo amo e non voglio perderlo, ma non so come aiutarlo.
Cosa posso fare? Di tornare dal terapeuta mi ha detto che non se ne parla.... e mi chiedo se possiamo da soli farcela. Io sto malissimo all' idea del male che gli ho fatto, ma non posso cambiare il passato, solo migliorare il presente...e forse il futuro...
Vi prego aiutatemi, grazie
che lui sta certamente percependo
ora sta a lei concedere ancora questo risarcimento a suo (di lei che scrive ) discapito o cominciare a mettere i puntini sulle (i) è tempo di ricominciare.
trovi la forza, magari andando lei dal terpaeuta. Da "carnefice", ora, è lei la vittima.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Premetto che nell' ultima seduta dal terapeuta avevo affrontato il discorso del risarcimento emotivo e secondo il terapeuta non era il nostro caso....
Forse e dico forse la nostra situazione complicata, il fatto che non voglio perderlo ad ogni costo e non solo per le mie figlie, può trovare riscontro nella mia travagliata infanzia?
Ho perso mio padre a 7 mesi e sono andata avanti cercando di non mostare mai a nessuno quanto soffrissi nel non averlo mai conosciuto... a 6-7 anni ho subito abusi da parte di uno zio e scoperti dalla moglie per un pò i rapporti famigliari( fino ad allora molto forti) si sono raffreddati ma poi sono ripresi, dopo disgrazie familiari.
Mio marito è l' unico a conoscenza di questa storia, l' unico a conoscere le mie debolezze, che nemmeno mia mamma e il resto della mia famiglia sa...perchè per loro sono una persona forte. Forse ora la mia forza sta crollando perchè vorrei magari per una volta non essere sempre io quello che è forte, ma essere debole .....
gentile signora è questo (da quel che si può capire via web) che permette a suo marito di giocare emotivamente con lei
(..)mentre non devo illudermi, perchè alla fine potrebbe anche decidere di lasciarmi, che mi vuole bene, ma non sente più il bisogno di abbracciarmi, (..)
non c'è carnefice senza vittima e fin quando lei concederà la sua debolezza lui continuerà a giocare in tal modo.
NON cerchi le soluzioni nel passato, decida qui ed ora cosa fare.
saluti
Altrimenti lei si trova dentro ad una dinamica di potere in cui quella che perde è sempre lei..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
che sia reale o virtuale, un tradimento e la sua elaborazione, necessita di tempo, pazienza, elaborazione del lutto ed ha sempre le stesse dinamiche abitate dall'acredine e dalla sofferenza.
Il fare l'amore di continuo, è "merito" della coperta del tradimento.
La scoperta del tradimento è il più potente afrodisiaco, che la coppia possa sperimentare, scatta spesso il desiderio di riprendersi quello che si stava smarrendo, di marcare il proprio territorio, ecc...ma l'elaborazione, l'accettazione ed il ricomunciare insieme, comprendendo le dinamiche del tradimento, va ben oltre il letto.
Vada lei dal terapeuta, se lui non vuole seguirla, anche un alvoro su di lei, sarà bastevole,
cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
concordo con i colleghi sul fatto di continuare lei la terapia. Un tradimento, in qualunque modo avvenga, va sempre analizzato. Vanno capite le cause e i motivi che la tengono ancora legata al suo matrimonio. Non sottovaluti le sue motivazioni. Non anteponga i sensi di colpa, c'è sempre un motivo dietro le nostre azioni. Cosa la spinge a voler far rimanere in piedi questo matrimonio?
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Dr.ssa Valeria Randone,Dr.ssa Laura Mirona
dal terapeuta siamo stati insieme 4 volte e ne abbiamo analizzato "le cause"... lui ha detto che la terapia va fatta in 2 altrimenti non avrebbe senso
A questo punto io non so cosa fare: lui vive ancora questa situazione altalenante fatta di giorni positivi e giorni no, mi chiedo se mai finirà e come posso aiutarlo a superare il tutto
grazie
Gentile signora,
quello che i Colleghi Le stanno dicendo è che Lei, con il Suo comportamento cammina in punta di piedi per facilitare il perdono di Suo marito, in modo tale che lui possa capire quanto Lei tiene a lui.
L'atteggiamento di Suo marito è di colui che può tenere in pugno il partner, perchè sa bene che l'altro si sente in colpa ed è disposto a tutto per far funzionare le cose.
Ma non c'è bisogno di tutto questo. C'è bisogno di ricominciare a fare una vita coniugale tranquilla e appagante.
E mi pare che ci sia anche una sorta di ricatto emotivo, del tipo "Non so se voglio ancora stare con te"... Bene, ma perchè allora non va via? O meglio, perchè Lei non è disposta a correre questo rischio, piuttosto che vivere in tale situazione?
La verità è che tali dinamiche si alimentano: più Lei farà la vittima e quella che col senso di colpa deve riparare, più Suo marito sarà in un certo senso costretto a fare il carnefice.
Invece, se Lei lascia stare il senso di colpa (mi pare abbia già pagato per questo tradimento) e va avanti, mettendo i paletti a Suo marito ogni volta che Lui prova a lanciare frecciatine del tipo "Non so bene se voglio stare con te...", lui sarà costretto a ridimensionare la cosa.
Se avesse voluto andare, lo avrebbe già fatto, non crede?
Evidentemente ciò che tiene ancora vivo il risentimento di Suo marito è proprio il Suo (di Lei) atteggiamento che non fa altro che rafforzarlo.
Tenga presente che anche noi adulti ci comportiamo da bambinoni a volte: l'unica differenza è che abbiamo più esperienza e siamo più abili, ma questo atteggiamento deve essere ridimensionato, come quello di un bimbo che sta protestando per una mancanza di attenzioni (=capriccio).
Infine, quanto all'opportunità di continuare la terapia o consulenza iniziata, va bene lavorare sulle cause, anche se Suo marito attualmente non desidera proseguire. Non ci ha spiegato come mai lui non voglia continuare.
Però è importante per capire meglio che cosa non ha funzionato fin qui. Spesso nelle coppie in cui si verifica un tradimento è presente un "terzo", che non necessariamente è un'altra persona, ma può essere il (troppo) lavoro ad esempio. Allora è importante lavorare su che cosa può trattenere un uomo o una donna troppo al lavoro anzichè tornare a casa dalla persona amata. Oppure altri impegni e responsabilità che fanno perdere di vista gli obiettivi congiunti della coppia.
Ad ogni modo, è possibile lavorare anche in terapia per non lasciarsi prevaricare dall'atteggiamento di Suo marito.
Se ha ancora bisogno di chiarimenti, chieda pure.
Buona giornata,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
In effetti se non le volesse bene se ne sarebbe già andato, quindi cercate di girare pagina e ripartire , il nostro passato a questo deve servire: a diventare più forti, perchè più maturi e capaci di guardare avanti..
Vi faccio molti auguri..
grazie per la Sua cortese risposta, è stata molto chiara, proverò a chiarire un pò la situazione.
Mio marito ha detto che non è andato via principalmente per le bambine, ma anche perchè mi vuole bene, anche se non come prima che questo accadesse e nello stesso tempo prova molto risentimento e delusione nei miei confronti, pre questo si è dato un anno di tempo entro il quale verificare se questi sentimenti sono ancora presenti, nel qual caso andrebbe via.
Per quanto riguarda me, io no voglio correre il rischio di perderlo anche per le mie bambine, ma soprattutto perchè è una parte della mia vita molto importante.
Per quanta riguarda la terapia, il problema principale era economico, ma non credo sia solo questo, lui dice che vuole capire da solo ciò che è giusto fare, e vuole il suo tempo, io credo che la motivazione reale sia altra, cioè ha paura di ammettere che la colpa in parte è anche sua (ma credo che per il momento non sia ancora pronto a fare ciò perchè deve ancora elaborare il suo "lutto").
Col terapeuta avevamo affrontato il problema, ma lui non penso credesse molto che la situazione fosse scaturita in parte anche dal fatto che avevo avuto 2 bimbe a distanza di 2 anni e quindi gli sconvolgimenti ormonali, oltre al cambio delgli equilibri nella coppia.... ecco perchè io non ho insistito per continuare la terapia, però nonostante questo al termine delle sedute, io sentivo che facevamo piccoli passi (anche a se volte poi mi sembrva che ne facessimo altri enormi indietro), invece da quando non andiamo più mi sembra che siamo in una situazione di "stasi" quasi di indifferenza, nel senso che non viviamo situazioni di tensione, ma neanche di grandi slanci emotivi,
....anche se devo spezzare una lancia a suo favore: dal terapeuta era emerso che anche la sitauzione di stare a casa (dopo la nascita della prima bimba ho perso il lavoro) e non uscire neanche i fine settimana perchè lui si dedicava ai suoi hobbies, aveva contribuito ada andare a cercare altrove.... ora tutti i week end mi porta fare anche solo un giro in un centro commerciale o una passeggiata...
... ecco perchè non credo sia la sola a voler salvare il nostro matrimonio ma credo lui abbia bisogno di elaborare ancora bene il tutto e credo che il grosso aiuto possa fornirlo il terapeuta, ma credo anche che forzarlo non avrebbe senso quindi mi chiedo se io nel mio piccolo potessi far qualcosa per aaiutarlo.
Scusi se mi sono dilungata troppo, e grazie per il Suo tempo
Dr. MAGDA MUSCARA FREGONESE,
come ho già risposto nel precedente post che lui mi voglia bene me lo ha ribadito, il problema è che dice che non è come prima ( il terapeuta dice che secondo lui è solo il modo che il suo "cuore" ha scelto di proteggersi da un eventuale ulteriore delusione, creando una protezione che no permette di sentire i sentimenti in modo molto forte), ma il suo problema principale è che dice di sentirsi deluso e anche ancora arrabbiato e se in un anno questi sentimenti ci sono ancora non vuoe andare avanti
Io vorrrei aiutarlo ad andare avanti....
Grazie
ho provato a cambiare atteggiamento, ma non so se sono nella direzione giusta e vorrei il suo parere: ieri sera dopo quando nella discussione mi ha detto che in questo anno non sarebbe cambiato niente, anzi che con il passare dei giorni le cose peggiorano, e continus a stare perchè ha paura per il futuro delle sue figlie,gli ho detto di rivolgersi ad un avvocato e non perdere altro tempo, l' anno deve servire a dare il tempo per superare insieme. Lui non ha risposto, allora ho continuato dicendo che se vuole restare ancora un anno con me dobbiamo provare a superare, alla fine mi ha abbracciato, però inizio a stancarmi di questi suoi continui atteggiamenti in cui quando non è arrabbiato sembra davvero che ci stiamo provando e invece poi nei suoi momenti bui va avanti per la sua strada scontrandosi con tutto quello che trova davanti.
Ho notato anche che i suoi momenti bui di solito coincidono con i giorni in cui non facciamo l' amore, non so se sia solo una coincidenza.
Grazie per il tempo che mi dedica
da qui non è possibile fornire prescrizioni comportamentali, nè indicazioni di alcun tipo, perchè vietato dalle Linee Guida del sito.
D'altra parte una valutazione di persona sarebbe necessaria, sia per decentrare in prima battuta e prendere le distanze dal problema e poi cambiare atteggiamento.
Quando si è coinvolti in una questione del genere può risultare difficile guardare lucidamente la situazione.
"...cioè ha paura di ammettere che la colpa in parte è anche sua..."
E' probabile che Suo marito stia cercando davvero di farcela da solo, ma purtroppo fin quando non riuscirete a comprendere che cosa vi ha ostacolato nel tempo come coppia, sarà difficile sforzarsi per cambiare.
E sono d'accordo anch'io sul fatto che evidentemente nel tempo vi siete un po' persi...
In che modo si è modificato il rapporto dopo la nascita delle bimbe?
la nascita delle bimbe cambia inevitabilmente gli equilibri della coppia, se poi arrivano a distanza di due anni una dall' altra.....
Inoltre dopo la nascita della prima bimba ho perso il lavoro, per cui mi sono trovata mamma e "casalinga" in un colpo solo.... questa situazione non era molto gratificante per me, nel mentre è arrivata la seconda (volevamo un secondo figlio, ma credo non ci aspettavamo arrivasse cos' presto!!!) e ho dovuto rinunciare all' idea di poter ritornare a lavoro.
Lui lavora, ha i suoi hobbies, io con 2 bimbe piccole a volte non ho neanche il tempo per una doccia.... e poi dopo la prima gravidanza ero stata in palestra, ero appena tornata in forma che un' altra gravidanza ha ricambiato il mio fisico.... e l' altro era lì a dirmi che ero ancora una bella donna, che mi desiderava.... mentra con mio marito i rapporti a letto erano quasi scarsi....
Non è successo niente con l' altro, io ho accettato il suo corteggiamento, ma al di là di questo quando ci incontravamo realmente (perchè ci frequentavamo nella vita reale, essendo amici) ci comportavamo correttamente, tra noi non c' è stato neanche un bacio
Forse il problema più grosso per mio marito sta nell' affrontare il fatto che è un suo collega, oltre che ex amico e che quindi proprio le persone di cui si fidava lo hanno pugnalato (come ritiene lui).... io vorrei fargli capire che invece non è stata una storia importante come lui la vede, era solo un "gioco", mi sembra tutto molto surreale
Certo, ma in che modo è cambiata la VOSTRA coppia?
E come mai siete andati in crisi DOPO l'arrivo delle bimbe?
E' vero che gli equilibri cambiano, ma qui l'aspetto più importante riguarda proprio le vostre dinamiche, ovvero ciò che Lei descrive così:
" l' altro era lì a dirmi che ero ancora una bella donna, che mi desiderava.... mentra con mio marito i rapporti a letto erano quasi scarsi...."
Come mai Suo marito ha smesso di considerarLa la propria donna e ha continuato la propria vita? Era disponibile ad aiutarLa con le bimbe per lasciare del tempo anche a Lei?
Se non si sentiva desiderata e corteggiata da Suo marito, perchè non ha sollevato la questione con lui?
Di queste cose adesso riuscite a parlarne?
Con la prima bimba era molto presente, le cambiava il pannolino, le dava il biberon, se ne occupava molto di più, la seconda non aveva bisogno di biberon perchè allattata da me, e quindi anche tutto il resto sembrava gravare su di me, cercava di occuparsi della grande, ma l' altra ovviamente con l' arrivo della sorellina si era legata ancora più a me e quindi voleva me
Questi problemi, soprattutto del poco dialogo che ha caratterizzato gli ultimi tempi, ne abbiamo parlato dal terapeuta ma sembra sia rimasto lì.... a volte affrontiamo il discorso, ma secondo lui il problema non è questo... lui è convinto che io sia una donna che ha costantemente bisogno di sentirsi amata, desiderata, corteggiata e quando non lo fa lui io lo cerco altrove
Il terapeuta comunque gli aveva fatto notare che se uno è sazio anche se passa davanti la vetrina di una pasticceria, difficilmente entra a prendere il dolce, per quanto invitante sia.... ma credo lui non abbia capito appieno le dinamiche che tengono unite una coppia dopo anni che stanno insieme..... o forse non le ho capite io.....
Gentile signora,
come giustamente asserisce anche Lei, Suo marito ha dato alcune cose per scontate... si tratta di un atteggiamento piuttosto frequente nelle coppie, e qui la responsabilità è di entrambi.
Infatti anche Lei ha il Suo ruolo nell'aver determinato questa situazione:
"io forse per non deluderlo ho provato a farmi andare bene questa situazione..."
Ci sono troppi elementi taciti che hanno creato il problema e forse contribuiscono anche oggi ad alimentarlo...
Invece, se entrambi evitate di dare per scontato qualcosa e soprattutto se evitate di tacere sui vostri bisogni, il problema non farà che peggiorare.
Se la terapia nel privato era diventata un costo eccessivo, perchè non provate a rivolgervi ad un servizio di psicologia in ospedale o presso il consultorio della vostra zona?
come nota anche lei, la situazione è in evoluzione. Difficilmente e probabilmente mai le "colpe" in una coppia stanno da una parte sola. Lei giustamente ha evidenziato che suo marito aveva trascurato di mettere in atto comportamenti di apprezzamento, corteggiamento ecc. che tengono vivo il rapporto, lei probabilmente avrebbe dovuto parlargliene e ha accettato altrove ciò che le mancava ma di quì a un vero e proprio tradimento mi sembra che ci sia differenza.
In ogni caso lei ha importanti problematiche del passato che si gioverebbero di un supporto/terapia psicologici e risolverle probabilmente aiuterebbe anche la situazione in generale, per cui nel frattempo potrebbe andare dal terapeuta anche da sola.
Inoltre la regola dell'andare in coppia nei problemi di rapporto non è assoluta, molto dipende dal tipo di problematica che va affrontata.
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.