Disturbio d'ansia
Buon giorno,
la mia situazione è questa: da circa un anno, sia quando sono fuori di casa (ma talvolta anche quando sono a casa), sento sempre l'impellenza di dover andare in bagno ad urinare e anche qualora lo faccia, fin da subito sento nuovamente lo stesso bisogno. Nell'impossibilità immediata di correre in bagno, inizio a sudare, ad andare in tachicardia, ad avere giramenti di testa, ad avere talvolta anche l'illusione di perdite di urina.. Questa situazione è nata da quando un anno fa circa, recandomi un giorno all'università, durante il tragitto, dovetti andare in bagno, ma non essendovene uno nelle vicinanze, rischiai di non riuscire ad arrivare in tempo nei servizi.... da quel giorno la mia situazione peggiorò di molto e dico che peggiorò di molto perchè già in precedenza, ai tempi della frequenza alle superiori, dovevo andare in bagno quasi ogni ora salvo rare eccezioni. col tempo riuscii però a "controllare il problema" riuscendo a resistere sempre più a lungo a quest'impulso, fino appunto alla giornata dell'anno scorso... mi recai all'epoca dal mio medico, il quale come unica risposta alla mia spiegazione mi disse: "è un problema psicosomatico" senza aiutarmi minimamente, per questo affrontai la situazione tentando di resistere sempre più da solo. ora invece, essendo diventata la situazione insostenibile, ho cambiato medico ma questo continua ad assegnarmi analisi da fare (del sangue, delle urine, ecocardiogramma, monitoraggio del battito cardiaco, ecografia dell'apparato urinario) tutte finora nella norma e restan solo da fare analisi maggiormente "invasive" che non sono sicuro di esser disposto a fare.. sinceramente non so a chi rivolgermi perchè il tempo passa e io continuo a stare male per questo mio disturbo che inoltre mi ostacola non poco nella mia attività lavorativa e nelle relazioni personali...
la mia situazione è questa: da circa un anno, sia quando sono fuori di casa (ma talvolta anche quando sono a casa), sento sempre l'impellenza di dover andare in bagno ad urinare e anche qualora lo faccia, fin da subito sento nuovamente lo stesso bisogno. Nell'impossibilità immediata di correre in bagno, inizio a sudare, ad andare in tachicardia, ad avere giramenti di testa, ad avere talvolta anche l'illusione di perdite di urina.. Questa situazione è nata da quando un anno fa circa, recandomi un giorno all'università, durante il tragitto, dovetti andare in bagno, ma non essendovene uno nelle vicinanze, rischiai di non riuscire ad arrivare in tempo nei servizi.... da quel giorno la mia situazione peggiorò di molto e dico che peggiorò di molto perchè già in precedenza, ai tempi della frequenza alle superiori, dovevo andare in bagno quasi ogni ora salvo rare eccezioni. col tempo riuscii però a "controllare il problema" riuscendo a resistere sempre più a lungo a quest'impulso, fino appunto alla giornata dell'anno scorso... mi recai all'epoca dal mio medico, il quale come unica risposta alla mia spiegazione mi disse: "è un problema psicosomatico" senza aiutarmi minimamente, per questo affrontai la situazione tentando di resistere sempre più da solo. ora invece, essendo diventata la situazione insostenibile, ho cambiato medico ma questo continua ad assegnarmi analisi da fare (del sangue, delle urine, ecocardiogramma, monitoraggio del battito cardiaco, ecografia dell'apparato urinario) tutte finora nella norma e restan solo da fare analisi maggiormente "invasive" che non sono sicuro di esser disposto a fare.. sinceramente non so a chi rivolgermi perchè il tempo passa e io continuo a stare male per questo mio disturbo che inoltre mi ostacola non poco nella mia attività lavorativa e nelle relazioni personali...
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente
In realtà mi sembra che, nonostante i diversi pareri medici, lei abbia le idee abbastanza chiare sul fatto che il suo problema potrebbe essere legato all'ansia, ha pensato a rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta?
A quanto pare "tentare di resistere" non è una strategia efficace.
Cordiali saluti
In realtà mi sembra che, nonostante i diversi pareri medici, lei abbia le idee abbastanza chiare sul fatto che il suo problema potrebbe essere legato all'ansia, ha pensato a rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta?
A quanto pare "tentare di resistere" non è una strategia efficace.
Cordiali saluti
[#2]
Gentilissimo,
Se ha escluso gli esami medici e son risultati nella norma dovrebbe intraprendere un percorso psicologico per arrivare a capire la fonte di quest'ansia e questo mancato controllo nell'impulso fisiologico.
Cordialmente
Se ha escluso gli esami medici e son risultati nella norma dovrebbe intraprendere un percorso psicologico per arrivare a capire la fonte di quest'ansia e questo mancato controllo nell'impulso fisiologico.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#3]
Utente
Ringrazio per le risposte, si "tentare di resistere" non è la strategia migliore, anche perchè diciamo che non mi permette esattamente di godermi la vita.. il problema è che non saprei a quale specialista rivolgermi.. a uno psicologo, a uno psichiatra... quale è lo specialista più adatto per il mio caso?
[#4]
Gentile Utente,
per prima cosa è importante inquadrare bene la situazione. E' importante quindi una diagnosi chiara.
Per questo può rivolgersi allo psicologo psicoterapeuta, come Le hanno già suggerito le Colleghe, oppure al medico psichiatra.
E' importante capire anche le circostanze che, ai tempi del liceo, La costringevano ad andare in bagno frequentemente. Questo infatti è anche uno dei sintomi d'ansia, ma è bene verificare che non ci siano altre cause (es infezioni).
Un cordiale saluto,
per prima cosa è importante inquadrare bene la situazione. E' importante quindi una diagnosi chiara.
Per questo può rivolgersi allo psicologo psicoterapeuta, come Le hanno già suggerito le Colleghe, oppure al medico psichiatra.
E' importante capire anche le circostanze che, ai tempi del liceo, La costringevano ad andare in bagno frequentemente. Questo infatti è anche uno dei sintomi d'ansia, ma è bene verificare che non ci siano altre cause (es infezioni).
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile ragazzo,
Il consiglio del medico che le ha diagnosticato un disturbo psicosomatico dovrebbe essere forse accolto.
Esistono degli psicoterapeuti specializzati in psicosomatica, che lavorano su quelle tipologie di disagio che bypassano la consapevolezza emozionale dirigendosi direttamente sul soma.
L'apparato urinario potrebbe costituire in tal caso un elettivo "organo bersaglio".
Ci faccia sapere!
I migliori saluti
Il consiglio del medico che le ha diagnosticato un disturbo psicosomatico dovrebbe essere forse accolto.
Esistono degli psicoterapeuti specializzati in psicosomatica, che lavorano su quelle tipologie di disagio che bypassano la consapevolezza emozionale dirigendosi direttamente sul soma.
L'apparato urinario potrebbe costituire in tal caso un elettivo "organo bersaglio".
Ci faccia sapere!
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#6]
Gentile utente,
innanzitutto per concludere le sue indagini mediche ed escludere le cause organiche proporrei una visita da uno specialista urologo. Nel frattempo contatti uno psicologo/psicoterapeuta che la possa aiutare a gestire l'ansia che attornia il suo disagio. L'ansia può essere generalizzata o centralizzata su uno o più organi del corpo. C'è chi la riversa in zona addominale, chi in zona vescicale, chi in altre zone. Si tratta in ogni caso di un disturbo psicosomatico. Uno psicoterapeuta le sarà senz'altro di aiuto.
Un caro saluto
innanzitutto per concludere le sue indagini mediche ed escludere le cause organiche proporrei una visita da uno specialista urologo. Nel frattempo contatti uno psicologo/psicoterapeuta che la possa aiutare a gestire l'ansia che attornia il suo disagio. L'ansia può essere generalizzata o centralizzata su uno o più organi del corpo. C'è chi la riversa in zona addominale, chi in zona vescicale, chi in altre zone. Si tratta in ogni caso di un disturbo psicosomatico. Uno psicoterapeuta le sarà senz'altro di aiuto.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#7]
Gentile Utente,
dopo aver concluso l'iter specialistico, sarebbe auspicabile che lei iniziasse una psicoterapia, e quindi consultasse uno psicoterapeuta.
Come le ha già spiegato la collega,l'ansia può presentarsi sottoforma di varie manifestazioni,alcune molto particolari.le quali tendono a regredire naturalmente nel corso della psicoterapia.
Facendole i migliori auguri.
la saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
dopo aver concluso l'iter specialistico, sarebbe auspicabile che lei iniziasse una psicoterapia, e quindi consultasse uno psicoterapeuta.
Come le ha già spiegato la collega,l'ansia può presentarsi sottoforma di varie manifestazioni,alcune molto particolari.le quali tendono a regredire naturalmente nel corso della psicoterapia.
Facendole i migliori auguri.
la saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 04/01/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.