Bambino di 2 anni e mezzo che ha paura di dormire da solo
Buongiorno,
mio figlio di 2 anni e mezzo è da quando aveva 4 mesi che dormiva nel lettino nella sua stanza.
Da qualche mese ha cominciato a provare insofferenza nei confronti del lettino con le sbarre, svegliarsi di notte e voler venire nel lettone.
Su sua insistente richiesta abbiamo quindi deciso di acquistare il letto "da grandi".
Dopo un grande entusiasmo iniziale, la situazione è tornata come prima.
Per addormentarlo vuole la mia presenza accanto a lui e se si sveglia di notte mi chiama oppure viene direttamente nel lettone.
Mi dice di avere paura o dei draghi o delle meduse.
Vi fornisco ulteriori elementi:
- il bambino è un dormiglione, ama dormire sia la notte che il pomeriggio;
- con me accanto si addormenta in massimo 15 minuti;
- ha facilità di addattamento, dorme tranquillamente in altre stanze/case...basta la mia presenza!;
- seguiamo un rituale della nanna ben preciso e sempre uguale;
- attualmente mostra molta gelosia nei miei confronti e per questo con il padre è un po' aggressivo e non vuole che il padre ed io ci scambiamo gesti di affetto.
Non sappiamo come comportarci.
Vi ringrazio per ogni consiglio/supporto mi possiate dare.
Buona giornata
mio figlio di 2 anni e mezzo è da quando aveva 4 mesi che dormiva nel lettino nella sua stanza.
Da qualche mese ha cominciato a provare insofferenza nei confronti del lettino con le sbarre, svegliarsi di notte e voler venire nel lettone.
Su sua insistente richiesta abbiamo quindi deciso di acquistare il letto "da grandi".
Dopo un grande entusiasmo iniziale, la situazione è tornata come prima.
Per addormentarlo vuole la mia presenza accanto a lui e se si sveglia di notte mi chiama oppure viene direttamente nel lettone.
Mi dice di avere paura o dei draghi o delle meduse.
Vi fornisco ulteriori elementi:
- il bambino è un dormiglione, ama dormire sia la notte che il pomeriggio;
- con me accanto si addormenta in massimo 15 minuti;
- ha facilità di addattamento, dorme tranquillamente in altre stanze/case...basta la mia presenza!;
- seguiamo un rituale della nanna ben preciso e sempre uguale;
- attualmente mostra molta gelosia nei miei confronti e per questo con il padre è un po' aggressivo e non vuole che il padre ed io ci scambiamo gesti di affetto.
Non sappiamo come comportarci.
Vi ringrazio per ogni consiglio/supporto mi possiate dare.
Buona giornata
[#1]
Se non ci sono problemi di altro tipo - cosa che ovviamente è impossibile escludere da qui - ritengo che si tratti di una tipica situazione nella quale i genitori, per paura di provocare traumi, finiscono per "abituare male" il bambino.
È probabile che un po' di fermezza in più nel non cedere alle richieste del piccolo non solo non lo danneggerebbe, ma anzi abituerebbe anche lui a essere meno ansioso.
Però sarebbe meglio che chiedeste un parere di persona, da qui non si può intervenire in modo esatto e preciso.
È probabile che un po' di fermezza in più nel non cedere alle richieste del piccolo non solo non lo danneggerebbe, ma anzi abituerebbe anche lui a essere meno ansioso.
Però sarebbe meglio che chiedeste un parere di persona, da qui non si può intervenire in modo esatto e preciso.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Credo che abbia ragione, probabilmente dovremmo essere più fermi...
Non abbiamo timore di creare traumi ma educare un bambino piccolo non è così semplice e gli articoli/libri che si trovano in giro molto spesso forniscono dei consigli diametralmente opposti mettendo un po' in difficoltà il genitore che cerca di fare sempre il meglio.
Nostro figlio è un bambino vivace e curioso, molto ubidiente e quasi mai capriccioso ed è forse per questo che quando chiede qualcosa con tanta insistenza (come in questo caso) ci poniamo sempre il dubbio che sia una sua reale necessità piuttosto che un capirccio.
Abbiamo avuto modo di parlare con l'educatrice del nido ma con poco successo...
Che altro specialista ci consiglia eventualmente? Pediatra o psicologo?
la ringrazio ancora una volta per l'aiuto
Credo che abbia ragione, probabilmente dovremmo essere più fermi...
Non abbiamo timore di creare traumi ma educare un bambino piccolo non è così semplice e gli articoli/libri che si trovano in giro molto spesso forniscono dei consigli diametralmente opposti mettendo un po' in difficoltà il genitore che cerca di fare sempre il meglio.
Nostro figlio è un bambino vivace e curioso, molto ubidiente e quasi mai capriccioso ed è forse per questo che quando chiede qualcosa con tanta insistenza (come in questo caso) ci poniamo sempre il dubbio che sia una sua reale necessità piuttosto che un capirccio.
Abbiamo avuto modo di parlare con l'educatrice del nido ma con poco successo...
Che altro specialista ci consiglia eventualmente? Pediatra o psicologo?
la ringrazio ancora una volta per l'aiuto
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Uno psicologo, per farvi consigliare voi come genitori come comportarvi con il bambino, quindi evitando almeno all'inizio di portare il piccolo al consulto. Se poi si renderà necessario sarà il collega a farvelo presente.
Esempi di psicologi adatti sono: psicologo dell'età evolutiva, psicologo psicoterapeuta a indirizzo sistemico-familiare o a indirizzo breve strategico.
Esempi di psicologi adatti sono: psicologo dell'età evolutiva, psicologo psicoterapeuta a indirizzo sistemico-familiare o a indirizzo breve strategico.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 03/01/2013.
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