Non riesco a piangere
Salve,
premetto che non sono mai stata da uno psicologo, ho pensato spesso di andarci, ma la situazione economica non me lo permette. Credo sia dalle medie, o giù di lì che non piango. Riassumendo la mia vita in poche righe sono sempre stata sovrappeso e denigrata per questo, ma ho imparato a difendermi. All'inizio piangevo per le continue offese, ma poi ho cominciato a metterla sul ridere. Ho avuto una cotta in prima media, ovviamente non corrisposta per cui sono stata malissimo, dopodiché mi sono ripromessa che non avrei dato più a nessuno questo potere su di me, e così ho fatto. Non ho mai amato veramente qualcuno, credo. I miei genitori sono sempre stati molto onesti con me e so della nostra situazione economica da sempre. Abbiamo dei debiti e la banca chiamava tutti i giorni a casa, poi immagino si siano stancati di sentirsi dire ogni volta che non potevamo pagare. Io non prendo medicinali e non soffro di attacchi di panico o simili, però non riesco a sfogarmi. La mia unica valvola di sfogo è il cibo suppongo. Ora finalmente frequento il primo anno di università, è stato difficile ma ci sono riuscita. Il problema è che mi sento anche in colpa per tutti i soldi che sto spendendo! I miei sono grandi, senza di loro non sarei ciò che sono! Non ho mai avuto carenze da parte loro, se non un vestito e un paio di scarpe in meno, ma alla fine non sono quelle le cose importanti no? Altro problema che credo di avere è che sento di dover essere abbastanza forte per tutti! Questa cosa penso me l'abbia trasmessa mia madre. Per gli altri io sto bene, tutti si sfogano con me perchè "io reggo"! Solo che è stancante sopportare sempre i propri problemi e dover sopportare anche quelli altrui! I miei amici mi dicono di sfogarmi con loro, ma tanto penso che non potrebbero farci niente e così non parlo. Mi sono stancata di non piangere mai, è snervante e peggiora solo le cose! Cosa potrei fare?
Vi ringrazio in anticipo e buon anno!
premetto che non sono mai stata da uno psicologo, ho pensato spesso di andarci, ma la situazione economica non me lo permette. Credo sia dalle medie, o giù di lì che non piango. Riassumendo la mia vita in poche righe sono sempre stata sovrappeso e denigrata per questo, ma ho imparato a difendermi. All'inizio piangevo per le continue offese, ma poi ho cominciato a metterla sul ridere. Ho avuto una cotta in prima media, ovviamente non corrisposta per cui sono stata malissimo, dopodiché mi sono ripromessa che non avrei dato più a nessuno questo potere su di me, e così ho fatto. Non ho mai amato veramente qualcuno, credo. I miei genitori sono sempre stati molto onesti con me e so della nostra situazione economica da sempre. Abbiamo dei debiti e la banca chiamava tutti i giorni a casa, poi immagino si siano stancati di sentirsi dire ogni volta che non potevamo pagare. Io non prendo medicinali e non soffro di attacchi di panico o simili, però non riesco a sfogarmi. La mia unica valvola di sfogo è il cibo suppongo. Ora finalmente frequento il primo anno di università, è stato difficile ma ci sono riuscita. Il problema è che mi sento anche in colpa per tutti i soldi che sto spendendo! I miei sono grandi, senza di loro non sarei ciò che sono! Non ho mai avuto carenze da parte loro, se non un vestito e un paio di scarpe in meno, ma alla fine non sono quelle le cose importanti no? Altro problema che credo di avere è che sento di dover essere abbastanza forte per tutti! Questa cosa penso me l'abbia trasmessa mia madre. Per gli altri io sto bene, tutti si sfogano con me perchè "io reggo"! Solo che è stancante sopportare sempre i propri problemi e dover sopportare anche quelli altrui! I miei amici mi dicono di sfogarmi con loro, ma tanto penso che non potrebbero farci niente e così non parlo. Mi sono stancata di non piangere mai, è snervante e peggiora solo le cose! Cosa potrei fare?
Vi ringrazio in anticipo e buon anno!
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
penso che Lei abbia diritto di esprimere le proprie emozioni e di sfogarsi come farebbe chiunque altro; dovrà _concedersi_ questa possibilità prima o poi, perché ne va della sua salute.
Essere rigidi può andare bene, ma ogni tanto bisogna anche trovare momenti di relax.
Se ha bisogno di parlare con uno psicologo può recarsi anche al consultorio dell'ASL della Sua zona.
Ricambio gli Auguri di buon anno.
penso che Lei abbia diritto di esprimere le proprie emozioni e di sfogarsi come farebbe chiunque altro; dovrà _concedersi_ questa possibilità prima o poi, perché ne va della sua salute.
Essere rigidi può andare bene, ma ogni tanto bisogna anche trovare momenti di relax.
Se ha bisogno di parlare con uno psicologo può recarsi anche al consultorio dell'ASL della Sua zona.
Ricambio gli Auguri di buon anno.
[#2]
Gentile Ragazza,
mi permetta di rivolgermi a Lei in modo diretto e senza giri di parole, a costo di risultarle un po' troppo dura: oltre che utilizzarlo come difesa per tenersi lontana da / tenere lontani gli altri, in che modo ha cercato di trattare il suo problema di sovrappeso che, come ben sa, oltre che comportare problemi psicologici e relazionali, ne procura altri di tipo medico altrettanto seri e importanti?
I problemi economici sono un dato oggettivo, che si può però aggirare se c'è una vera motivazione ad "aggredire" i problemi per disfarsene.
Presso la sua Ausl ci sono dei servizi a cui può accedere con costi decisamente limitati, che potrebbe riuscire a sostenere anche da sola (grazie a qualche ora di ripetizione o come baby-sitter, ad esempio), senza gravare ulteriormente sulla sua famiglia e con decisivi risvolti sulla sua attuale condizione:
http://www.ausl.ra.it/index.php?option=com_jumi&fileid=4&idluogo=4279
http://www.ausl.ra.it/index.php?option=com_content&view=article&id=21001
Cordiali saluti e auguri di buon anno nuovo.
mi permetta di rivolgermi a Lei in modo diretto e senza giri di parole, a costo di risultarle un po' troppo dura: oltre che utilizzarlo come difesa per tenersi lontana da / tenere lontani gli altri, in che modo ha cercato di trattare il suo problema di sovrappeso che, come ben sa, oltre che comportare problemi psicologici e relazionali, ne procura altri di tipo medico altrettanto seri e importanti?
I problemi economici sono un dato oggettivo, che si può però aggirare se c'è una vera motivazione ad "aggredire" i problemi per disfarsene.
Presso la sua Ausl ci sono dei servizi a cui può accedere con costi decisamente limitati, che potrebbe riuscire a sostenere anche da sola (grazie a qualche ora di ripetizione o come baby-sitter, ad esempio), senza gravare ulteriormente sulla sua famiglia e con decisivi risvolti sulla sua attuale condizione:
http://www.ausl.ra.it/index.php?option=com_jumi&fileid=4&idluogo=4279
http://www.ausl.ra.it/index.php?option=com_content&view=article&id=21001
Cordiali saluti e auguri di buon anno nuovo.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Utente
Salve,
per il sovrappeso ora sto seguendo la dieta di un dietologo. Alla fine circa sei mesi fa mi sono decisa di andare all'ausl e sono dimagrita 20 kg! Spero di riuscire a portare a termine questa cosa, anche perchè so quali possono essere le conseguenze dell'obesità!
Grazie per le tempestive risposte!
per il sovrappeso ora sto seguendo la dieta di un dietologo. Alla fine circa sei mesi fa mi sono decisa di andare all'ausl e sono dimagrita 20 kg! Spero di riuscire a portare a termine questa cosa, anche perchè so quali possono essere le conseguenze dell'obesità!
Grazie per le tempestive risposte!
[#4]
Gentile ragazza,
Cocordo con i sggerimenti offerti dai colleghi ma vorrei introdurre alcune riflessioni.
A parte lo "sfogarsi" con amici esistono delle forme di contatto con la sua sfera emozionale che potrebbe gestire da sola: prima fra tutte la musica. I film, la lettura di buoni romanzi, l'amicizia con un animale domestico, come un cagnolino o un gattinoAm
Da quello che ci dice lei si e' voluta ibernare a livello affettivo come estrema difesa dal dolore.
Provi a riavvicinarsi gradualmente alla sua affettivita' ora che e' piu' grande e piu' autonoma.
I migliori saluti
Cocordo con i sggerimenti offerti dai colleghi ma vorrei introdurre alcune riflessioni.
A parte lo "sfogarsi" con amici esistono delle forme di contatto con la sua sfera emozionale che potrebbe gestire da sola: prima fra tutte la musica. I film, la lettura di buoni romanzi, l'amicizia con un animale domestico, come un cagnolino o un gattinoAm
Da quello che ci dice lei si e' voluta ibernare a livello affettivo come estrema difesa dal dolore.
Provi a riavvicinarsi gradualmente alla sua affettivita' ora che e' piu' grande e piu' autonoma.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Cara Utente,
sottoscrivo quanto le è stato già risposto dalle mie Colleghe e vorrei aggiungere qualche considerazione sul pianto.
Non per tutti gli adulti piangere è una valvola di sfogo utile ed efficace a lenire momentaneamente il dolore e/o abbattere lo stress, ed è possibile che per lei non sia questa la strada per "buttar fuori" tutto quello che accumula in termini di tensione, preoccupazione e scontento.
Spesso gli adulti arrivano a piangere quando si sentono impotenti per motivi legati a sofferenza fisica o psicologica oppure frustrati perchè devono subire delle circostanze che non possono modificare.
E' possibile che lei non si senta del tutto impotente in questa situazione familiare sicuramente difficile, ma che il suo atteggiamento sia anzi fondamentalmente improntato all'ottimismo e all'idea che a tutto c'è rimedio.
E' insomma possibile che non arrivi al punto di sentirsi così disperata (per rabbia o dolore) da piangere.
Se questo avviene perchè lei è una persona forte, che non si lascia sopraffare dalle avversità della vita, penso che non possa che rallegrarsene.
Un caro saluto,
sottoscrivo quanto le è stato già risposto dalle mie Colleghe e vorrei aggiungere qualche considerazione sul pianto.
Non per tutti gli adulti piangere è una valvola di sfogo utile ed efficace a lenire momentaneamente il dolore e/o abbattere lo stress, ed è possibile che per lei non sia questa la strada per "buttar fuori" tutto quello che accumula in termini di tensione, preoccupazione e scontento.
Spesso gli adulti arrivano a piangere quando si sentono impotenti per motivi legati a sofferenza fisica o psicologica oppure frustrati perchè devono subire delle circostanze che non possono modificare.
E' possibile che lei non si senta del tutto impotente in questa situazione familiare sicuramente difficile, ma che il suo atteggiamento sia anzi fondamentalmente improntato all'ottimismo e all'idea che a tutto c'è rimedio.
E' insomma possibile che non arrivi al punto di sentirsi così disperata (per rabbia o dolore) da piangere.
Se questo avviene perchè lei è una persona forte, che non si lascia sopraffare dalle avversità della vita, penso che non possa che rallegrarsene.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 23.3k visite dal 02/01/2013.
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