Trasgressioni

salve siamo una coppia convivente da 14 anni, con prole, da poco sposata. consideriamo la nostra vita sentimentale abbastanza soddisfacente. ultimamente, mia moglie si è notevolmente aperta nei miei confronti, attribuendo tale cambiamento ad una migliorata comunicazione. ne è emerso che per molti anni, essa si è sentita più un oggetto che una donna in grado di dare emozioni e piacere. inconsciamente me ne attribuiva la colpa. A seguito come detto poc'anzi di una migliore comunicazione, abbiamo capito che il suo problema scaturiva da eventi vissuti nella fanciullezza o adolescenza, che in qualche modo l'hanno turbata. in particolare un bruttissimo rapporto col padre che la faceva sentire in colpa per qualunque cosa accadesse, e nessun tipo di vita affettiva soddisfacente all'interno della sua famiglia. per cui per tanti anni abbiamo avuto dei rapporti sessuali all'apparenza soddisfacenti, ma che ad una analisi approfondita, sicuramente non lo erano. infatti spesso lamentavo in lei , un eccesso di passività nell'atto sessuale, ma non per questo avvertivo un calo di desiderio, anzi devo dire che in me, ha sempre esercitato un altissimo desiderio ed una voglia di averla vicina, anche solo per sentire il suo profumo o le sue mani. ma da qualche mese qualcosa è cambiato. tutto è iniziato, quando le ho espresso il mio desiderio di rendere più briosa la nostra vita sessuale, in un modo per altro abbastanza allegorico, in particolare coinvolgendola nella visione di film porno o siti ad indirizzo sessuale che promuovevano lo scambio di coppia ecc..premetto che ella era consapevole di tale mia abitudine, ma considerava tale mondo in antitesi rispetto ai suoi valori. adesso fantastichiamo insieme nell'ipotesi di coinvolgere individui esterni, in particolare all'inizio le avevo proposto di farsi massaggiare da un altro uomo, per poi lasciarsi andare al dopo senza nessuna forzatura. non nascondo che l'idea mi eccita molto, ma dopo un pò ho cercato di non esserne più il promotore per evitare che potesse compiere un tale atto solo per accondiscendere ad un mio desiderio. premetto che all'inizio, sbagliando, le avevo fatto credere che tale atto potesse aiutarla a capire se il problema della sua passività ed inibizione dipendesse da me, magari con un altro si sarebbe sentita più libera di esprimersi.
ma abbiamo subito parlato e compreso che tale situazione può essere intesa solo ed esclusivamente come gioco e che niente ha di terapeutico. comunque devo dire che tali fantasie ci hanno portato ad avere una sessualità molto più passionale. lei si è aperta moltissimo, fino a propormi di volermi insieme ad un altra donna darmi il massimo piacere possibile, praticandomi un tipo di sesso spinto, verso il quale sarei anche particolarmente incline. fatta questa premessa, vorrei sapere se tali azioni praticate con molta cautela e con frequenza ridotta, possano ledere un rapporto che negli ultimi mesi si è notevolmente rinforzato al massimo della complicità. grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

da qui è davvero difficile pronunciarsi una una coppia, senza conoscervi e leggendo esclusivamente la Sua narrazione.

"vorrei sapere se tali azioni praticate con molta cautela e con frequenza ridotta, possano ledere un rapporto che negli ultimi mesi si è notevolmente rinforzato al massimo della complicità"

Il punto è che queste scelte, una volta attuate, sono irreversebili e voi due dovete essere pienamente consapevoli delle conseguenze che potrebbero portare nella vostra vita e nella coppia.

Molto spesso le coppie confondono le fantasie con la realtà, pensando che ciò che è molto eccitante nella fantasia possa poi esserlo anche attuandolo nei fatti.

Quindi non c'è una risposta che sia valida per tutti. La scelta è vostra, ma dovete valutare tutte le conseguenze.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> vorrei sapere se tali azioni praticate con molta cautela e con frequenza ridotta, possano ledere un rapporto che negli ultimi mesi si è notevolmente rinforzato al massimo della complicità
>>

Può esistere un rischio simile ammettendo l'entrata di altri individui nella coppia, a meno che entrambi non si sia dotati di un'apertura mentale non comune e di un'affettività "resistente".

Ogni coppia ha regole proprie che ne reggono il funzionamento, che stabiliscono cosa è permesso o non permesso fare, ma da ciò che racconta sembra che potrebbero esserci questioni irrisolte fra voi nei confronti delle quali la trasgressioni sembrerebbero un diversivo, nel senso che vi aiutano a spostare l'attenzione su qualcosa di più piacevole per non dover affrontare qualcosa di non così piacevole. Come in un tacito accordo, entrambi forse state accettando di rendere più movimentata la vita sessuale perché se non lo faceste vi trovereste di fronte a qualcosa di sgradevole.

Non c'è nulla di moralmente o profondamente sbagliato nel trasgredire, ma se la vostra coppia ha un problema non è con la trasgressione che lo risolverete. Lo metterete a tacere per un altro po'.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Gentile utente,

la trasgressione non è più vista in modo così stereotipato come una volta. Sempre più coppie ricorrono a rapporti alternativi. Ma non tutto è rosa e fiori. I rischi nel far entrare terze persone in una coppia che, al di là dei problemi, è sempre stata una coppia duale e unita, sono tanti.
E' pronto a voler rischiare un declino del vostro rapporto per fare queste nuove esperienze?
Deve capire se il gioco ne vale la candela! Lei dice che in questo momento il vostro rapporto va meglio, perchè dunque non far rimanere le vostre fantasie solo nell'immaginario anzichè concretizzarle?
La realtà non è mai come uno se l'immagina.

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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Utente
Utente
ringraziamo i gentilissimi medici specialisti per i chiarissimi consulti, sono serviti sicuramente ad ampliare il dialogo di coppia e come spunto di riflessione. ma rimane un piccolo dubbio, pur comprendendo che è impossibile dare una soluzione e cioè all'atto pratico perchè potrebbe incrinarsi il nostro rapporto? potrebbe essere la gelosia successiva dopo che l'eccitazione erotica scompare? il rischio che mia moglie si innamori di un terzo? potreste aiutarci a comprendere le possibili conseguenze, in modo da soppesare appunto come riferito dalla dottoressa Mirona, "se il rischio vale la candela". premetto che ad uno scambio di vedute con mia moglie, non esiste in ciascuno la necessità ossessiva di praticare tali trasgressioni, lo considereremmo sicuramente un gioco erotico in cui seguire delle regole precise di comune accordo.
vi ringrazio anticipatamente per i preziosissimi consigli che spero ci darete.
con l'occasione porgiamo i migliori auguri di un buon anno.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> perchè potrebbe incrinarsi il nostro rapporto? potrebbe essere la gelosia successiva dopo che l'eccitazione erotica scompare?
>>>

La gelosia è uno degli esiti possibili, più in generale il rischio è quello della perdita di esclusività e di "sacralità", se mi passaste il termine, che la maggior parte delle coppie richiede per poter funzionare. C'è un motivo per cui le persone di solito si uniscono in coppie e non in trii o quartetti, ed è l'esclusività.

Altrimenti, uno potrebbe chiedersi, che bisogno ci sarebbe di stare in coppia? Basterebbe vedere chi si vuole quando lo si vuole e poi arrivederci e grazie.

Esistono coppie "aperte" in grado di conciliare tutto quanto, ma sono relativamente poche.

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Consideri che le emozioni fanno parte dell'essere umano. Non si può escluderle dalla vita.
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Utente
Utente
grazie per la risposta, vorrei portare alla vostra attenzione sempre per una migliore valutazione del caso, il fatto che mia moglie è piuttosto inibita nei confronti del sesso.
la sua domanda è "sono geneticamente inibita? sono inibita perchè il mio approccio al sesso da giovane non è stato soddisfacente mi sono sentita usata dagli uomini, quando io ricercavo solo tenerezza per via del bruttissimo rapporto avuto col padre-padrone? è l'approccio con mio marito che perpetua questa insicurezza? o sono io portata a vedere in mio marito un uomo che mi vuole usare in quanto vedo questo in tutti gli uomini? mia moglie è molto tradizionalista come me del resto, considera appunto la coppia sacra, abbiamo sempre condiviso i nostri obbiettivi e siamo sempre stati molto uniti anche professionalmente, lavoriamo nello stesso campo. la mia iniziale fantasia di vederla con un altro uomo, l'ha presa in considerazione in maniera minima, o meglio se dovesse farla non vorrebbe farla col primo che capita, ma con un uomo che potesse coinvolgerla al punto di fare emergere la sua sensualità, in maniera libera che forse io in qualche modo limito. la sua propensione comunque è quella di rivolgersi ad un sessuologo per comprendere al meglio tale problema.
mentre riteniamo non destabilizzante l'inserimento di una seconda donna nel rapporto sessuale, la quale sempre col suo consenso di quest'ultima, diventerebbe un giocattolo nelle mani di mia moglie al solo scopo di darmi piacere. il desidero di mia moglie sarebbe quello di sconvolgermi per vedermi al nudo del mio controllo. ed è l'eccessivo controllo presente nel rapporto sessuale da parte mia che spesso è portato alla mia attenzione da parte di mia moglie. ma è stato il mio controllo che non ha aiutato mia moglie ad esprimersi, o è stata l'inibizione di mia moglie che mi ha impedito di lasciarmi andare e considerare il sesso solo come un soddisfacimento di un bisogno? grazie per la cortese attenzione.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
<<<il desidero di mia moglie sarebbe quello di sconvolgermi per vedermi al nudo del mio controllo. ed è l'eccessivo controllo presente nel rapporto sessuale da parte mia che spesso è portato alla mia attenzione da parte di mia moglie. ma è stato il mio controllo che non ha aiutato mia moglie ad esprimersi, o è stata l'inibizione di mia moglie che mi ha impedito di lasciarmi andare e considerare il sesso solo come un soddisfacimento di un bisogno?>>>

L'idea di andare da uno psicologo/sessuologo è la migliore. Queste domande potreste porle direttamente a lui/lei. Da ciò che scrive è evidente che ci sono state molte incomprensioni nel vostro rapporto, e adesso avete sviluppato delle convinzioni che vi portano a credere che si possano risolvere tali incomprensioni in maniera "trasgressiva". Ma non è inserendo una terza persona (che miri a sostituire sua moglie, dato che dovrebbe darle piacere al suo posto), che risolverete le vostre problematiche. Di sicuro affrontare tutto ciò in terapia, prima di azzardare una soluzione estrema e che non servirebbe a molto, sarà la soluzione più confacente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> il desidero di mia moglie sarebbe quello di sconvolgermi per vedermi al nudo del mio controllo. ed è l'eccessivo controllo presente nel rapporto sessuale da parte mia che spesso è portato alla mia attenzione da parte di mia moglie. ma è stato il mio controllo che non ha aiutato mia moglie ad esprimersi, o è stata l'inibizione di mia moglie che mi ha impedito di lasciarmi andare e considerare il sesso solo come un soddisfacimento di un bisogno?
>>>

Parlando di controllo, il bisogno eccessivo di controllo dipende da ciò che i clinici chiamano ossessività. L'ossessività può portare a dubbi, percepiti come rilevanti e importanti, persino esistenziali, e uno degli sbocchi possibili è il volersi mettere alla prova nella speranza di dimostrare a se stessi che le cose stanno in un modo o in un altro. È un po' quello che succede a chi si fa prendere dalla paura di essere omosessuale: corroso dal dubbio, può arrivare al punto di forzarsi ad avere rapporti con persone dello stesso sesso "per vedere se mi piace davvero". E che cosa può succedere? Che a forza di farlo ci prenda gusto e realizzi così la sua paura più grande, che in tutti i modi voleva evitare.

Perciò un'ipotesi è che stiate risentendo di un bisogno pressante di capire "come stanno le cose" e che per ottenere ciò stiate pensando di mettervi alla prova.

In tal senso, prima di fare tali prove, vi suggerirei di consultare uno psicologo esperto in problemi della coppia. Il sessuologo di per sé non è una figura professionale riconosciuta dallo Stato, perciò l'importante è che si tratti innanzitutto di uno psicologo.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Le allego qualche lettura, alle indicazioni dei Colleghi.
Il " sessuologo clinico" , non e' altro che uno psicologo/ psicoterapeuta, a volte anche medico, perfezionato in sessuologia clinica, avendo seguito la scuola dei quattro anni, altrimenti e' solo consulente sessuale o educatore.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2481-scambio-di-coppia-tra-moda-e-perversione-soft.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/167-sesso-a-tre-il-mondo-dell-immaginario-erotico.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
ringrazio ulteriormente i cordialissimi medici. abbiamo deciso con mia moglie di ricorrere come da voi consigliato all'aiuto di un professionista.
speriamo a breve di comunicarvi la nostra esperienza sicuramente positiva.
grazie.
[#12]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Benissimo, sono certa che avrete giovamento.