Crisi, paure e attacchi di panico
Buongiorno, vorrei sapere se e quanto seria è la mia situazione e vorrei un consiglio. Sono una giovane ragazza e 1 o 2 volte l'anno ho delle crisi (scatenate da un evento irrilevante: un litigio sciocco, una rottura con un ragazzo, …) che durano dalle 2 sett al mese. Durante queste crisi sono sempre sull'orlo del pianto o piango, perdo appetito, non riesco a pensare a cose non ossessionanti e opprimenti, non riesco a concentrarmi, a ricordare, a interessarmi alle cose, a uscire, mi sveglio la notte e faccio incubi… Guardo le persone e mi chiedo se veramente non hanno anche loro questi pensieri, se fingono solo di sorridere, interessarsi alle cose, ecc. Se si può essere felici pur sapendo che tutto finisce. Queste crisi sono seguite da un periodo d'ansia tremendo, mi tremano sempre le braccia, formicolio alla nuca, tensione, bruciori vari, mal di schiena e di testa, … mi aspetto che succeda qualcosa di tremendo da un momento all'altro, ho paura ad andare in auto, sui mezzi pubblici, ad allontanarmi di casa, ad allontanarmi dai miei genitori, devo fare tutto con loro per controllarli, … mi sveglio sempre di notte, incubi, non mi riaddormento finché non controllo se i miei genitori stanno bene, … Vorrei solo dormire, poi non vorrei svegliarmi perché il mio primo pensiero è "un altro giorno in meno". Tutto questo è accompagnato da un'ossessione angosciante per la morte (che ho fin da quando ero piccola) che tutto il giorno mi perseguita, non riesco a pensare ad altro, a distrarmi, ogni cosa che vedo, faccio, ecc. penso "un giorno non la vedrò, farò più", non riesco a fare nulla, perché ci sono sempre quei pensieri che mi bloccano, mi sento catapultata in un futuro talmente lontano ed inimmaginabile che rende la realtà surreale e inutile. Inoltre ho degli attacchi di panico quando sono al buio o rimango a casa da sola, tanto che i miei genitori non possono permettersi di star via nemmeno un paio di giorni pur essendo io autosufficiente, mi prende un'angoscia tremenda, incontrollabile, mi sento morire, insignificante, vuota, non riesco a respirare, mi viene la nausea, non controllo il pianto, prenderei a pugni tutti gli oggetti, ma ho paura di farmi male, … Quando torno alla "normalità" sono aggressiva con le persone a cui tengo, sono ossessionata dal controllare tutto (la posizione delle cose sul tavolo, i comportamenti delle persone), non riesco a relazionarmi con chi mi interessa anche se avrei mille cose da dire, d'altra parte con i ragazzi evito le relazioni intime che mi mettono a disagio e le sento una costrizione (una volta non era così) non riesco ad esprimere sentimenti e pensieri, sono incapace di prendere decisioni, non ho mai voglia di uscire, di avere hobby, sento tutto come un peso. Finora sono sempre riuscita a controllare questi periodi circa, ma da quando ho avuto un incidente in auto tutto si è amplificato! Vorrei parlarne con mia mamma, ma ho troppa paura di deluderla e farla soffrire. Io però non vivo più così…
[#1]
Gentile ragazza,
La sintomatologia che riferisce e' ampia e invalidante.
Non credo sia bene sottovautarla.
Parli con la mamma e valutate cosa e' opportuno fare.
Le consiglIerei di chiedere una valutazione psicologica per avere un parere personalizzato.
I migliori augurib
La sintomatologia che riferisce e' ampia e invalidante.
Non credo sia bene sottovautarla.
Parli con la mamma e valutate cosa e' opportuno fare.
Le consiglIerei di chiedere una valutazione psicologica per avere un parere personalizzato.
I migliori augurib
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
"...da quando ho avuto un incidente in auto tutto si è amplificato! "
Gentile ragazza,
un incidente, anche se lieve e senza danni, può essere letto dalla persona che lo vive o che assiste come un evento "traumatico" nel senso che è possibile sviluppare tutta una serie di sintomi molto simili a quelli che tu hai descritto qui.
La paura che qualcosa di brutto possa ripresentarsi o che possa riguardare le persone care, le crisi d'ansia, ecc...
Questo, dopo un incidente, è del tutto normale e fisiologico. Ci vuole un po' di tempo per eleaborare l'accaduto.
Vorrei però chiederti quanto tempo fa hai avuto l'incidente, chi c'era con te e come hai fatto l'incidente (in macchina? altrove?).
Saluti,
Gentile ragazza,
un incidente, anche se lieve e senza danni, può essere letto dalla persona che lo vive o che assiste come un evento "traumatico" nel senso che è possibile sviluppare tutta una serie di sintomi molto simili a quelli che tu hai descritto qui.
La paura che qualcosa di brutto possa ripresentarsi o che possa riguardare le persone care, le crisi d'ansia, ecc...
Questo, dopo un incidente, è del tutto normale e fisiologico. Ci vuole un po' di tempo per eleaborare l'accaduto.
Vorrei però chiederti quanto tempo fa hai avuto l'incidente, chi c'era con te e come hai fatto l'incidente (in macchina? altrove?).
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile ragazza,
leggi questo articolo sul trauma:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html
leggi questo articolo sul trauma:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 30/12/2012.
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