Ho bisogno di sfogarmi riguardo la mia situazione ..

Buonasera, vorrei esporvi la mia situazione, riguardante i miei anni di vita passata e attuale.. per quanto riguarda la mia situazione psicologica posso dirvi che soffrivo di depressione e di disturbi doc e comportamentali da quando avevo 6 anni ma a causa della giovane età non mi è stata mai prescritta una cura farmacologica ma un sostegno psicologico. Ho vissuto i miei anni di vita scolare fino all'età di 14 anni in modo a dir poco inutile poichè ero totalmente preso dai miei problemi. Ho portato le mie lacune fino al liceo e ho cambiato tre scuole ma fino a 18 anni è stata un escalation di problemi fino al tracollo. Alla fine mi è stata consigliata una cura farmacologica, e sono "sopravvissuto" da recluso fino a un anno fa, ho cessato da poco tempo la cura, dalla morte di mia madre avvenuta al maggio scorso. Attualmente ho 25 anni ma è come se tutto si fosse fermato ad allora. I farmaci che ho preso mi hanno cancellato molto del passato ma non la sostanza. Mi sono ritrovato ad avere lacune incolmabili, sia a livello formativo un livello definibile elementare e personale ... è come se la mia testa si fosse riaccesa ora ma tutto è estremamente traumatico ... ho lacune davvero enormi, sono impreparato alla vita di un ragazzo della mia età e a volte mi sembra di non recepire le cose più semplici e banali, quasi come se avessi un forte ritardo, come se mi fossi svegliato a 6 anni e svegliato ora... purtroppo sono solo con mio padre e ho ancora 4 nonni anziani ma loro non sanno fino a che punto la mia situazione sia grave, dovrei essere la figura di supporto ma purtroppo non ne sono in grado, di porre un aiuto intendo, sapendo fortemente di essere forse io di avere bisogno una mano.. ho tentato in questi anni di leggere, di capire ma è stato solo un porre un bardaglio a un castello pieno di falle .. ora non sono il tipo che pensa negativo ma vedo una "vita" davanti che non ha nulla di vita... non so cosa fare, il mio è giusto uno sfogo per dire quello che sento dentro da tempo ...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, ma oltre a scriverci per sfogarsi, ha preso in considerazione di cercare aiuto psicologico ORA?

So che la domanda è scontata, ma è anche la più utile.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

e nel lavoro di sostegno psicologico che cosa era emerso?
Le era stato almeno in parte utile?

Lei dice "...soffrivo di depressione e di disturbi doc e comportamentali ..."
Vorrebbe essere più preciso?

Attualmente la terapia farmacologica La sta aiutando? E' in cura con lo psichiatra?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Era emerso che soffrivo di patologie di tipo ossessivo compulsivo, oltre che problemi di umore, con tendenza di bipolarismo.
Mi era stato utile, a nascondere il problema... nel senso che non avevo più problemi di umore, stavo bene ma solo perchè non avevo piu' fobie.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, l'ho terminata e cessata poichè era durata più del necessario e ho fatto una graduale ripresa di vita senza ausiglio di farmaci.
Da quando è morta mia madre ho consensualmente deciso, dato che il farmaco mi ha dato il risultato, di cessare le sedute.
Al momento il vero problema è riprendere il tutto, penso che sia sottointeso a cosa mi riferisco..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ha interrotto la terapia dopo la morte della mamma di Sua sponte o d'accordo col medico? Di che cosa è morta la mamma?
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Sembra che la scomparsa di sua madre abbia determinato in lei una reazione.
Mi sembra quindi questo il momento per iniziare una nuova strada.. Con un aiuto psicologico potrebbe essere possibile.
Non si deprima a guardare il tempo che e' trscorso e quello che puo' avere perso nel suo trscorrere.
Siamo alla fine del 2012 e dal 1 gennaio 2013 inizia un nuovo anno. Soprattutto per lei!
Ci faccia sapere come va e molti auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#6]
Utente
Utente
Mia madre è morta di tumore, avrebbe dovuto fare i 53 anni il prossimo 30 di Marzo. Aveva un tumore al seno e inoltre delle metastasi polmonari.
Ho deciso in accordo ma con volontà spontanea di interrompere la cura, non mi serviva più
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Bene. Se però ora sente di voler fare il punto della situazione, potrebbe contattare lo psicologo che già La seguiva e comprendere meglio.

Che ne dice?
[#8]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Le faccio le piu' sentite condoglianze per la scompasa della sua mamma avvenuta in circostanze cosi' penose.
La sofferenza Sua e di tutti voi deve essere stata intensa e protratta! E certamene ha lasciato dei segni.
Ma lei e' giovanissimo e certe ferite, per quanto dolorose, rimarginano!
Un abbraccio!
[#9]
Utente
Utente
Penso sia giusto esporre il mio pensiero per quanto possa essere confuso: Penso di non essere attualmente in grado di affrontare le cose, non ho la preparazione ne l'esperienza sufficiente che andrebbe coltivata in una vita "regolare" diciamo con i risultati normali, per intenderci ne piu' ne meno delle possibilita' personali, ma per quanto riguarda le mie mancanze, lacune, mancanza di esperienze e tutto quello che concerne un percorso normale io ora le sento non esserci in me. Attualmente come diceva la dottoressa Franca poco piu' sopra devo avere una reazione ma in questo caso, sempre restando alle mie sensazioni ho l'idea di avere due possibilità: o mi butto giu' ma in questo caso resterei come sono e allora tantovale non mettercisi nemmeno e "buttarsi dal balcone" oppure intraprendere un esame di recupero che vorrebbe comunque dire tanto anni quanti ne ho persi.
Ma è sempre un esame di recupero con risultato incerto, e quello che mi preoccupa davvero è il fatto di avere delle persone intorno che magari hanno aspettative o tengono particolarmente a me...
Se dovessi ascoltarmi le allontanerei il più possibile, e per precisare non perche' voglio male a nessuno ma come la vedo io è un lungo travagliato esame di recupero..
[#10]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Gentile utente,

potrebbe anche cambiare terapeuta se lo ritiene opportuno. Non esiti a cercare aiuto, stare meglio è un suo diritto e dovere verso se stesso.

Un abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#11]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non sarebbe un esame! E' un paragone ansiogeno!
Diciamo che dovrebbe essere una riformulazione, una rilettura, fatta da un altro punto di vista, da un''altra prospettiva.
Ma non c'e' fretta! Lasci che il tempo faccia il suo lavoro di "cicatrizzazione" poi se vorra' potra' riprendere in considerazione delle nuove possibilita' per la sua vita futura.
I migliori saluti
[#12]
Utente
Utente
Questo è vero, ma richiede ugualmente un forte lavoro del tutto personale. Se non c'è un inizio non credo che ci sarà ne un miglioramento ne una risoluzione, ed è esiziale l'aspettare troppo perchè già ora noto un gap enorme tra la mia persona e una persona che ha vissuto una vita regolare e normale. Credo si debba iniziare, poi concordo che il risultato sarà certamente molto condizionato ma purtroppo non ho nessuno, sono solo io e i miei famigliari anziani...
[#13]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Colgo una parvenza di alibi nelle sue parole! E non credo sia producente per lei porsi in questa prospettiva.
Le faccio un paragone per spiegarmi:
Mettiamo il caso che lei anni fa si fosse frattutato una gamba e per potersi muovere abbia utilizzato una stampella canadese. (L'utilita' della stampella sarebbe stata di non farle "caricare" il peso del corpo sull'arto fratturato).
E una volta compiuta la saldatura dell'osso lei non ne avesse avuto piu' oggettivamente bisogno.
Ora mettiamo il caso che lei abbia sviluppato una paura lieve ma fastidiosa di potere cadere senza la stampella e abbia intenzione di usarla ancora.
Quella stampella sarebbe rovinosa: la intralcerebbe nei suoi movimenti ma, cosa peggiore, darebbe a lei che la utilizza l'identita' di invalido. Lei si proporrebbe all'esterno come invalido e cio' farebbe in modo che chi la guarda la veda davvero invalido...
Ha intuito il senso del mio discorsetto?
Se vuole ne possiamo riparlare . Anche nei prossimi giorni il nostro servizio e' attivo.
I migliori auguri e saluti
[#14]
Utente
Utente
Si certo ho capito molto bene, freno fa macchiana lenta a vedersi. Una stampella l'ho tolta, ma non ho tolto la paura. Ammetto di aver paura di perdere quello che ho acquisito e i passi avanti che ho fatto da solo lacune a parte, non lo nego
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Quando si e' stati in una sofferenza la paura e' giustificabile, ma e' una pessima compagnia!
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Utente
Utente
^^ Forse è vero, se 50% è mancanza 50% è anche colpa. dovrei prima di tutto accettarmi, nel senso non accettare questa cosa ma accettare di dover lavorare tanto per riguadagnare qualcosa. Se poi ci sono i limiti ed è un problema più profondo non è il caso di crucciarsi.. ho inteso la Sua sfumatura... certo, pensare a tutto viene voglia di bere un kg di sale come usavano i soldati giapponesi in guerra ... è una battuta naturalmente ^^
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