Sospetto di essere stata abusata da bambina
Cercherò di essere il più sintetica possibile.
Ho iniziato ad avere problemi di ansia e fobia sociale a circa 5 anni, accompagnati a problemi alimentari (rifiutavo il cibo, specie fuori casa).
Col passare degli anni si sono aggiunte crescenti difficoltà relazionali, depressione, un ritiro sociale completo e poi una serie di relazioni fallimentari, accompagnati da perenne autosabotaggio.
Sono stata in cura da diversi specialisti tralasciando però di raccontare alcuni particolari, forse perchè non li ritenevo significativi. Di recente ho focalizzato la mia attenzione su questi perchè in rete ho letto più di una volta che si tratta di indicatori di abuso sessuale infantile.
Mi masturbavo per sfregamento, tenendo sotto di me un peluche (si intende questo con "mimare un atto sessuale"?); poi appunto il rifiuto del cibo apparentemente immotivato e la paura delle persone.
Ho questo particolare sospetto perchè anni dopo ho subito molestie sessuali ripetute da parte di un parente stretto, e ho collegato le due cose.
Delle mie difficoltà durante l'infanzia ho ricordi nitidi.
Non riesco ad elaborare in nessun modo, ad accettare quegli episodi che ricordo (più recenti), la rabbia che scatena il ricordo di queste non si esaurisce, sebbene non veda questa persona da anni. Ho denunciato, e a breve ci sarà un processo, ma io ho bisogno di sapere e ho paura che non riuscirò mai a liberarmi da questa rabbia, la rabbia di aver subito qualcosa di incomprensibile senza essere riuscita a difendermi come avrei voluto (e anche questa incapacità mi fa pensare di aver subito qualcosa di simile da bambina). La rabbia di essere diventata una persona completamente priva di autostima, che per anni ha cercato di estorcere amore (sempre con rabbia e una specie di senso di rivalsa) alle persone che frequentava.
Spero mi possiate dare un consiglio, uno spunto... qualsiasi cosa.
Grazie.
Ho iniziato ad avere problemi di ansia e fobia sociale a circa 5 anni, accompagnati a problemi alimentari (rifiutavo il cibo, specie fuori casa).
Col passare degli anni si sono aggiunte crescenti difficoltà relazionali, depressione, un ritiro sociale completo e poi una serie di relazioni fallimentari, accompagnati da perenne autosabotaggio.
Sono stata in cura da diversi specialisti tralasciando però di raccontare alcuni particolari, forse perchè non li ritenevo significativi. Di recente ho focalizzato la mia attenzione su questi perchè in rete ho letto più di una volta che si tratta di indicatori di abuso sessuale infantile.
Mi masturbavo per sfregamento, tenendo sotto di me un peluche (si intende questo con "mimare un atto sessuale"?); poi appunto il rifiuto del cibo apparentemente immotivato e la paura delle persone.
Ho questo particolare sospetto perchè anni dopo ho subito molestie sessuali ripetute da parte di un parente stretto, e ho collegato le due cose.
Delle mie difficoltà durante l'infanzia ho ricordi nitidi.
Non riesco ad elaborare in nessun modo, ad accettare quegli episodi che ricordo (più recenti), la rabbia che scatena il ricordo di queste non si esaurisce, sebbene non veda questa persona da anni. Ho denunciato, e a breve ci sarà un processo, ma io ho bisogno di sapere e ho paura che non riuscirò mai a liberarmi da questa rabbia, la rabbia di aver subito qualcosa di incomprensibile senza essere riuscita a difendermi come avrei voluto (e anche questa incapacità mi fa pensare di aver subito qualcosa di simile da bambina). La rabbia di essere diventata una persona completamente priva di autostima, che per anni ha cercato di estorcere amore (sempre con rabbia e una specie di senso di rivalsa) alle persone che frequentava.
Spero mi possiate dare un consiglio, uno spunto... qualsiasi cosa.
Grazie.
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<Sono stata in cura da diversi specialisti tralasciando però di raccontare alcuni particolari,>
Potrebbe meglio specificare?
Quando, quali, per quanto tempo, eventuali benefici?
Ora è seguita da qualche specialista?
Potrebbe meglio specificare?
Quando, quali, per quanto tempo, eventuali benefici?
Ora è seguita da qualche specialista?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
"la rabbia di aver subito qualcosa di incomprensibile senza essere riuscita a difendermi come avrei voluto (e anche questa incapacità mi fa pensare di aver subito qualcosa di simile da bambina). La rabbia di essere diventata una persona completamente priva di autostima, che per anni ha cercato di estorcere amore (sempre con rabbia e una specie di senso di rivalsa) alle persone che frequentava."
Gentile Utente,
la Sua rabbia è più che comprensibile, così come l'incapacità di difendersi (per definizione è l'adulto che deve proteggere e difendere i bambini).
Io credo che le forti emozioni che stanno emergendo in questo momento debbano essere accolte e soprattutto incanalate a Suo vantaggio, ovvero poter utilizzare la Sua rabbia come energia per fare qualcosa per se stessa e non contro se stessa.
Anche ansie e fobie, così come la bassa autostima meritano di essere trattate in un adeguato setting, come quello psicologico, in maniera tale da poterle superare e cominciare a stare bene.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1235-la-prevenzione-dell-abuso-sessuale-sui-bambini.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1264-cosa-fare-se-il-bambino-racconta-di-aver-subito-un-abuso-sessuale.html
Un cordiale saluto,
Gentile Utente,
la Sua rabbia è più che comprensibile, così come l'incapacità di difendersi (per definizione è l'adulto che deve proteggere e difendere i bambini).
Io credo che le forti emozioni che stanno emergendo in questo momento debbano essere accolte e soprattutto incanalate a Suo vantaggio, ovvero poter utilizzare la Sua rabbia come energia per fare qualcosa per se stessa e non contro se stessa.
Anche ansie e fobie, così come la bassa autostima meritano di essere trattate in un adeguato setting, come quello psicologico, in maniera tale da poterle superare e cominciare a stare bene.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1235-la-prevenzione-dell-abuso-sessuale-sui-bambini.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1264-cosa-fare-se-il-bambino-racconta-di-aver-subito-un-abuso-sessuale.html
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Dal racconto non è chiaro il suo grado di certezza sull'essere stata o meno abusata. Potrebbe aiutarci a capire meglio?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Utente
@dottoressa Rinella:
con particolari omessi durante le varie terapie intraprese mi riferisco appunto a quella modalità masturbatoria "particolare" che sembrava appunto mimare un rapporto sessuale.
La suggestione ha sicuramente il suo peso, ma appunto, questa "stranezza" la ricordo perfettamente e la ricordo da sempre, non si tratta di rielaborazioni o ricordi che riaffiorano.
Aggiungo che mia madre ha subito abusi in età infantile, da parte di un parente.
Per rispondere alle sue domande: ho seguito terapie farmacologiche prescritte da psichiatri e neurologi, sono stata in cura da psicoterapeuti (psicodinamica e cognitiva). Le terapie farmacologiche risultavano quasi del tutto inefficaci se non peggiorative, con aumento dell'aggressività. Miglioramento moderato per quanto riguarda l'ansia. Sono state sospese in accordo col curante.
I miglioramenti dovuti alle psicoterapie non sono in grado di quantificarli.
Posso dire di avere avuto un sensibile miglioramento generale allontanandomi dall'ambiente in cui ho sempre vissuto. L'insoddisfazione rimane, come rimangono anche ansia e depressione in forme sicuramente ridotte; invariate derealizzazione e depersonalizzazione e un rapporto tutto sommato problematico con il cibo (credo possa essere classificato come binge).
Non voglio perdonare nessuno, nè recuperare rapporti affettivi mai esistiti, ma elaborare per vivere meglio sì.
Grazie per l'attenzione.
con particolari omessi durante le varie terapie intraprese mi riferisco appunto a quella modalità masturbatoria "particolare" che sembrava appunto mimare un rapporto sessuale.
La suggestione ha sicuramente il suo peso, ma appunto, questa "stranezza" la ricordo perfettamente e la ricordo da sempre, non si tratta di rielaborazioni o ricordi che riaffiorano.
Aggiungo che mia madre ha subito abusi in età infantile, da parte di un parente.
Per rispondere alle sue domande: ho seguito terapie farmacologiche prescritte da psichiatri e neurologi, sono stata in cura da psicoterapeuti (psicodinamica e cognitiva). Le terapie farmacologiche risultavano quasi del tutto inefficaci se non peggiorative, con aumento dell'aggressività. Miglioramento moderato per quanto riguarda l'ansia. Sono state sospese in accordo col curante.
I miglioramenti dovuti alle psicoterapie non sono in grado di quantificarli.
Posso dire di avere avuto un sensibile miglioramento generale allontanandomi dall'ambiente in cui ho sempre vissuto. L'insoddisfazione rimane, come rimangono anche ansia e depressione in forme sicuramente ridotte; invariate derealizzazione e depersonalizzazione e un rapporto tutto sommato problematico con il cibo (credo possa essere classificato come binge).
Non voglio perdonare nessuno, nè recuperare rapporti affettivi mai esistiti, ma elaborare per vivere meglio sì.
Grazie per l'attenzione.
[#5]
Utente
@dottoressa Pileci
@dott. Santonocito
Io sospetto soltanto di essere stata abusata durante l'infanzia, non ho ricordi di abusi sessuali ma soltanto di indifferenza e rabbia immotivata nei miei confronti da parte di alcuni parenti di mia madre (genitori e fratello). Ho il sospetto di essere stata abusata per via di alcuni comportamenti che avevo (ho scritto nei post precedenti) e perchè appunto a 5 anni ho iniziato a manifestare dei problemi di ansia, fobia e disturbi alimentari che nel corso degli anni sono peggiorati, e a cui se ne sono aggiunti altri (depressione), impedendomi di fare una vita normale.
Adesso ho quasi 30 anni, e una decina d'anni fa ho subito ripetute molestie sessuali da parte di un parente stretto. Non ho mai elaborato questo tipo di vissuto, non ci riesco, infatti ho denunciato.
@dott. Santonocito
Io sospetto soltanto di essere stata abusata durante l'infanzia, non ho ricordi di abusi sessuali ma soltanto di indifferenza e rabbia immotivata nei miei confronti da parte di alcuni parenti di mia madre (genitori e fratello). Ho il sospetto di essere stata abusata per via di alcuni comportamenti che avevo (ho scritto nei post precedenti) e perchè appunto a 5 anni ho iniziato a manifestare dei problemi di ansia, fobia e disturbi alimentari che nel corso degli anni sono peggiorati, e a cui se ne sono aggiunti altri (depressione), impedendomi di fare una vita normale.
Adesso ho quasi 30 anni, e una decina d'anni fa ho subito ripetute molestie sessuali da parte di un parente stretto. Non ho mai elaborato questo tipo di vissuto, non ci riesco, infatti ho denunciato.
[#7]
Parlando in generale, un abuso subito a 20 anni può certamente essere ricordato in età adulta, ma ciò che ci è successo da bambini potrebbe non avere le stesse probabilità di essere richiamato in modo altrettanto fedele.
Il fatto che alcune sintomatologie possano essere legate ad abusi non dà alcun tipo di certezze rispetto a ciò che avvenne davvero in passato, specie quando non lo si ricorda con esattezza.
Inoltre la nostra memoria non funziona in modo fotografico, ma ricostruttivo. In altre parole il cervello usa alcuni elementi per ricostruire un ricordo in modo plausibile, ma senza garanzie di fedeltà totale. E spesso può prendere granchi clamorosi, lo dimostrano esperimenti importanti sulla psicologia della testimonianza, dove è (sarebbe) essenziale sapere con sicurezza come si sono svolti i fatti.
Tutto ciò non significa affermare che lei non sia stata abusata da piccola, ma è un invito a non attaccarsi eccessivamente a questa "speranza". Se lei sta soffrendo, o per l'abuso che ricorda bene, o in altro modo, è questo che va curato indipendentemente dalle "cause" che hanno scatenato la sofferenza, almeno da un punto di vista breve strategico. Se ha subito un trauma per qualcosa che ricorda con certezza va curato il trauma, ma se soffre per qualcosa di cui soltanto si IPOTIZZANO le cause, non serve indagarle, serve curare la sofferenza.
Il consiglio migliore che possiamo darle è di rivolgersi a un nuovo terapeuta, questa volta informandosi meglio sui vari approcci terapeutici e magari decidendo di cambiare. Può leggere qui per informarsi meglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2336-scegliere-lo-psicologo.html
Il fatto che alcune sintomatologie possano essere legate ad abusi non dà alcun tipo di certezze rispetto a ciò che avvenne davvero in passato, specie quando non lo si ricorda con esattezza.
Inoltre la nostra memoria non funziona in modo fotografico, ma ricostruttivo. In altre parole il cervello usa alcuni elementi per ricostruire un ricordo in modo plausibile, ma senza garanzie di fedeltà totale. E spesso può prendere granchi clamorosi, lo dimostrano esperimenti importanti sulla psicologia della testimonianza, dove è (sarebbe) essenziale sapere con sicurezza come si sono svolti i fatti.
Tutto ciò non significa affermare che lei non sia stata abusata da piccola, ma è un invito a non attaccarsi eccessivamente a questa "speranza". Se lei sta soffrendo, o per l'abuso che ricorda bene, o in altro modo, è questo che va curato indipendentemente dalle "cause" che hanno scatenato la sofferenza, almeno da un punto di vista breve strategico. Se ha subito un trauma per qualcosa che ricorda con certezza va curato il trauma, ma se soffre per qualcosa di cui soltanto si IPOTIZZANO le cause, non serve indagarle, serve curare la sofferenza.
Il consiglio migliore che possiamo darle è di rivolgersi a un nuovo terapeuta, questa volta informandosi meglio sui vari approcci terapeutici e magari decidendo di cambiare. Può leggere qui per informarsi meglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2336-scegliere-lo-psicologo.html
[#8]
Utente
@dottoressa Pileci:
ne ho parlato con alcune persone, ma per sfogarmi, non mi aspettavo nessun aiuto e non vedo come mi si possa aiutare.
In terapia ne ho parlato, ma non ricordo discussioni significative a riguardo.
Ancora adesso mi sembra un qualcosa di impossibile da accettare.
La persona (questo parente) che ha agito a quella maniera nei miei confronti ha chiaramente approfittato del fatto che fossi depressa, e con la scusa di incoraggiarmi e farmi uscire da quel periodo difficile si introduceva nella mia stanza da letto mentre dormivo, mi svegliava e producendosi nel solita paternale colpevolizzante su quanto fosse sconveniente il mio non-far-nulla tentava vari toccamenti, così, facendo finta di nulla.
Non vedo il senso, non vedo il motivo di un comportamento così disgustoso. Questo parente non è una specie di bestia incapace di controllare i propri impulsi, tutt'altro.
Ha cominciato con poco, con contatti che non potevano comunque sembrare casuali, ma magari potevo scambiare per "scherzosi"; in un crescendo queste molestie hanno finito per limitare la mia libertà... la libertà di stare nella mia stanza, da sola.
Scusate tutti se mi sto dilungando...
ne ho parlato con alcune persone, ma per sfogarmi, non mi aspettavo nessun aiuto e non vedo come mi si possa aiutare.
In terapia ne ho parlato, ma non ricordo discussioni significative a riguardo.
Ancora adesso mi sembra un qualcosa di impossibile da accettare.
La persona (questo parente) che ha agito a quella maniera nei miei confronti ha chiaramente approfittato del fatto che fossi depressa, e con la scusa di incoraggiarmi e farmi uscire da quel periodo difficile si introduceva nella mia stanza da letto mentre dormivo, mi svegliava e producendosi nel solita paternale colpevolizzante su quanto fosse sconveniente il mio non-far-nulla tentava vari toccamenti, così, facendo finta di nulla.
Non vedo il senso, non vedo il motivo di un comportamento così disgustoso. Questo parente non è una specie di bestia incapace di controllare i propri impulsi, tutt'altro.
Ha cominciato con poco, con contatti che non potevano comunque sembrare casuali, ma magari potevo scambiare per "scherzosi"; in un crescendo queste molestie hanno finito per limitare la mia libertà... la libertà di stare nella mia stanza, da sola.
Scusate tutti se mi sto dilungando...
[#9]
Gentile ragazza per riprendere ed approfondire il discorso del dottor Santonocito la invito a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1396-molestie-e-abusi-ipotesi-o-ricordi-quando-il-trauma-non-e-mai-avvenuto.html
saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1396-molestie-e-abusi-ipotesi-o-ricordi-quando-il-trauma-non-e-mai-avvenuto.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#12]
gentile ragazza seguire la strada del sospetto potrebbe impiantarle una convinzione di qualcosa che, davvero, potrebbe non essere mai avvenuta. In tal modo subirebbe le conseguenze di un trauma solo ipotizzato. E, seppur ipotizzato, le sensazioni angosciose sarebbero identiche.
Soffermarsi su questa ipotesi non può far altro che peggiorare la situazione e creare vissuti, così come quelli che evidenzia, negativi e irrisolvibili.
Soffermarsi su questa ipotesi non può far altro che peggiorare la situazione e creare vissuti, così come quelli che evidenzia, negativi e irrisolvibili.
[#13]
>>> È soltanto un sospetto, un tentativo di spiegarmi un malessere così precoce.
>>>
Certo, si tratta di un tentativo fin troppo comune in chi soffre di malessere psichico. Influenzati da decenni di film e televisione che hanno diffuso l'idea che per guarire occorra prima capire, si capisce come mai le persone dicano a se stesse: "Se riesco a capire come mai questa cosa è successa o quali sono state le cause che l'hanno scatenata, forse riuscirò a stare meglio".
Ebbene, la realtà è un'altra: non è quasi mai essenziale dare spiegazioni prima di risolvere il problema. Le spiegazioni le interpretazioni si possono trovare anche dopo. Questo almeno in alcuni approcci terapeutici rispetto ad altri.
Quello che le manca davvero, ritengo, non è capire, ma trovare un professionista capace e che sappia aiutarla a (ri)trovare la serenità di cui ha bisogno.
>>>
Certo, si tratta di un tentativo fin troppo comune in chi soffre di malessere psichico. Influenzati da decenni di film e televisione che hanno diffuso l'idea che per guarire occorra prima capire, si capisce come mai le persone dicano a se stesse: "Se riesco a capire come mai questa cosa è successa o quali sono state le cause che l'hanno scatenata, forse riuscirò a stare meglio".
Ebbene, la realtà è un'altra: non è quasi mai essenziale dare spiegazioni prima di risolvere il problema. Le spiegazioni le interpretazioni si possono trovare anche dopo. Questo almeno in alcuni approcci terapeutici rispetto ad altri.
Quello che le manca davvero, ritengo, non è capire, ma trovare un professionista capace e che sappia aiutarla a (ri)trovare la serenità di cui ha bisogno.
[#14]
Gentile Utente,
Lei mi risponde così: "...ne ho parlato con alcune persone, ma per sfogarmi, non mi aspettavo nessun aiuto e non vedo come mi si possa aiutare.
In terapia ne ho parlato, ma non ricordo discussioni significative a riguardo..."
Se ha letto i miei articoli sull'abuso, avrà anche capito quali sono le caratteristiche psicologiche sia dell'abusante sia di chi subisce l'abuso.
Il fatto che Lei non abbia l'aspettativa di ricevere aiuto (nè il modo di ottenere aiuto e protezione) potrebbe delineare anche una bassa autostima.
Ritengo invece che questi siano temi importanti da discutere con lo psicologo, perchè possono radicalmente modificare la percezione che Lei ha di se stessa e trasformarla in una persona degna di amore e di valore.
Un cordiale saluto,
Lei mi risponde così: "...ne ho parlato con alcune persone, ma per sfogarmi, non mi aspettavo nessun aiuto e non vedo come mi si possa aiutare.
In terapia ne ho parlato, ma non ricordo discussioni significative a riguardo..."
Se ha letto i miei articoli sull'abuso, avrà anche capito quali sono le caratteristiche psicologiche sia dell'abusante sia di chi subisce l'abuso.
Il fatto che Lei non abbia l'aspettativa di ricevere aiuto (nè il modo di ottenere aiuto e protezione) potrebbe delineare anche una bassa autostima.
Ritengo invece che questi siano temi importanti da discutere con lo psicologo, perchè possono radicalmente modificare la percezione che Lei ha di se stessa e trasformarla in una persona degna di amore e di valore.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 14k visite dal 26/12/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.