Non saper cosa fare.
Ad ottobre mi sono iscritta all'Università, ed ho scelto come indirizzo Lettere Moderne. Ho frequentato il Liceo Classico, e seppure quegli anni abbiamo comportato un certo peso per me, sono "uscita" con un voto ottimo. La scelta di Lettere Moderne è derivata dal fatto che durante gli anni scolastici mi erano più congeniali le materie letterarie, in particolar modo la letteratura contemporanea. Non riuscivo a immaginarmi in un altro ambiente se non in quello letterario. In breve, la scelta dell'Università è nata da un gusto personale, pur conoscendo le conseguenze di questo gesto: so bene che per i futuri laureati come me la vita non sarà semplice. Ma ho scelto, mi sono iscritta e ora sto studiando per dare i miei primi esami a febbraio.
Dal momento in cui ho iniziato a frequentare le lezioni, tuttavia, ogni certezza in me verso la scelta che ho compiuto è svanita. Inizialmente ho ignorato questa sensazione, convinta del fatto che quando ci si approccia a realtà differenti è normale sentirsi inadeguati. Ora però sono passati 3 mesi, e studio con molta difficoltà, penso al momento di avvicinarmi ai libri con ansia, a volte non riesco ad addormentarmi per l'angoscia di dover affrontare tutto questo. Ho riflettuto sulla possibilità di cambiare indirizzo, o addirittura facoltà, ma questo pensiero non mi dà alcun sollievo. Non credo che il problema sia in questo. So inoltre che i miei parenti non mi giudicherebbero negativamente se cambiassi opinione in merito, sono consapevole del fatto che loro vogliano per me il futuro migliore possibile, a prescindere dalla forma.
Da più di un anno mi sono accostata autonomamente alla cucina, sono brava, e mi piacerebbe seguire corsi, lavorare in bottega, ed imparare il mestiere. Vengo da un'educazione completamente teorica, e la scoperta di avere in me un'abilità pratica è stata una piacevole rivoluzione, e mi sprona ad avere entusiasmo e passione in questo, sensazioni che perdo totalmente nello studio, che anzi mi provoca molte ansie (ansie che spesso la cucina mi aiuta a controllare).
Il mio dubbio è: queste ansie e questa passione significano qualcosa? Sono "segni" credibili? Posso prendere una decisione sul mio avvenire basandomi su di essi? O sono semplicemente i sintomi di un timore, magari di aver compiuto la scelta sbagliata? E come tali dovrei arginarli e dedicarmi con più impegno e magari con più sacrificio allo studio?
Spero che questi miei dubbi siano attinenti a ciò che questo portale si propone. Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
Dal momento in cui ho iniziato a frequentare le lezioni, tuttavia, ogni certezza in me verso la scelta che ho compiuto è svanita. Inizialmente ho ignorato questa sensazione, convinta del fatto che quando ci si approccia a realtà differenti è normale sentirsi inadeguati. Ora però sono passati 3 mesi, e studio con molta difficoltà, penso al momento di avvicinarmi ai libri con ansia, a volte non riesco ad addormentarmi per l'angoscia di dover affrontare tutto questo. Ho riflettuto sulla possibilità di cambiare indirizzo, o addirittura facoltà, ma questo pensiero non mi dà alcun sollievo. Non credo che il problema sia in questo. So inoltre che i miei parenti non mi giudicherebbero negativamente se cambiassi opinione in merito, sono consapevole del fatto che loro vogliano per me il futuro migliore possibile, a prescindere dalla forma.
Da più di un anno mi sono accostata autonomamente alla cucina, sono brava, e mi piacerebbe seguire corsi, lavorare in bottega, ed imparare il mestiere. Vengo da un'educazione completamente teorica, e la scoperta di avere in me un'abilità pratica è stata una piacevole rivoluzione, e mi sprona ad avere entusiasmo e passione in questo, sensazioni che perdo totalmente nello studio, che anzi mi provoca molte ansie (ansie che spesso la cucina mi aiuta a controllare).
Il mio dubbio è: queste ansie e questa passione significano qualcosa? Sono "segni" credibili? Posso prendere una decisione sul mio avvenire basandomi su di essi? O sono semplicemente i sintomi di un timore, magari di aver compiuto la scelta sbagliata? E come tali dovrei arginarli e dedicarmi con più impegno e magari con più sacrificio allo studio?
Spero che questi miei dubbi siano attinenti a ciò che questo portale si propone. Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
[#1]
Cara Ragazza,
credo che uno psicologo, in sede di consulenza, potrebbe aiutarla concretamente.
Dovrebbe comprendere se la sua nuova passione per il "fare", sia da scoltare o se il fare diventa una strategia di fuga dall'ansia che i libri le stanno procurando .
Poi comprendere se l'ansia è procurata dai libri o era pregressa e la giusta concentrazione necessaria per lo studio, diventa luogo adatto per slatentizzare l'ansia.
Oltre allo studio, ha degli hobby?
Ha un fidanzato, degli amici?
Ha scelto lei il suo corso di studi?
Cos altro le sarebbe piaciuto studiare?
credo che uno psicologo, in sede di consulenza, potrebbe aiutarla concretamente.
Dovrebbe comprendere se la sua nuova passione per il "fare", sia da scoltare o se il fare diventa una strategia di fuga dall'ansia che i libri le stanno procurando .
Poi comprendere se l'ansia è procurata dai libri o era pregressa e la giusta concentrazione necessaria per lo studio, diventa luogo adatto per slatentizzare l'ansia.
Oltre allo studio, ha degli hobby?
Ha un fidanzato, degli amici?
Ha scelto lei il suo corso di studi?
Cos altro le sarebbe piaciuto studiare?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente,
il momento che lei sta affrontando è molto delicato e complesso. Il passaggio da una situazione "protetta" e già organizzata, come è la scuola, all'università, in cui si è più liberi ed autonomi non è semplice. Prima erano gli altri a dirle cosa fare e quando, in termini di studio ed impegno, adesso, invece, è lei che deve gestire tutto, è lei che prende le decisioni per se stessa; quindi potrebbe trattarsi di una problematica di tipo ansioso, legata all'affrontare una situazione nuova.
Per quanto riguarda la sua passione, la cucina, potrebbe essere, come ha detto la collega, un modo per sfuggire e placare l'ansia, o un modo per rilassarsi, o altro.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo e/o psicoterapeuta per fare un po' di chiarezza, di modo da poter prendere una scelta consapevole.
Cordialmente,
il momento che lei sta affrontando è molto delicato e complesso. Il passaggio da una situazione "protetta" e già organizzata, come è la scuola, all'università, in cui si è più liberi ed autonomi non è semplice. Prima erano gli altri a dirle cosa fare e quando, in termini di studio ed impegno, adesso, invece, è lei che deve gestire tutto, è lei che prende le decisioni per se stessa; quindi potrebbe trattarsi di una problematica di tipo ansioso, legata all'affrontare una situazione nuova.
Per quanto riguarda la sua passione, la cucina, potrebbe essere, come ha detto la collega, un modo per sfuggire e placare l'ansia, o un modo per rilassarsi, o altro.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo e/o psicoterapeuta per fare un po' di chiarezza, di modo da poter prendere una scelta consapevole.
Cordialmente,
Dr.ssa Alice CANDIA LONGO
Psicologa-Psicoterapeuta, Messina
[#3]
Cara Ragazza,
è possibile che aver dedicato molti anni a studi impegnativi e sostanzialmente teorici ti abbia portata a trascurare (anche per carenza di tempo libero) altre attività, di natura pratica, che invece sono molto vicine alla tua sensibilità e ti danno soddisfazione.
Forse non è un caso che tu abbia scoperto l'amore per la cucina proprio quando stavi per terminare il liceo e dovevi pensare al futuro: è positivo che ti sia sentita libera di esplorare anche altre strade, pur non abbandonando quella dello studio, e questo ti ha permesso di scoprire che non vali solo per il tuo cervello.
Mi sembra di capire che la scelta universitaria non sia nata da una valutazione di quanto sarà realizzabile e vorrai realizzare dopo la laurea, ma semplicemente in continuità con gli studi precedenti.
In questo senso è possibile che il corso di laurea scelto non sia una strada a te congeniale, e anche che tu non abbia più voglia di passare il tuo tempo sui libri prefigurandoti un futuro incerto dopo altri anni di sacrifici da compiere per laurearti.
Al momento sei comprensibilmente confusa perchè ti stai confrontando con l'idea di chi sei e di cosa vuoi fare della tua vita, quindi può essere preferibile non prendere decisioni avventate, ma piuttosto portare avanti entrambi gli impegni, coltivando l'interesse per la cucina e valutando concretamente le possibilità formative e lavorative che quell'ambito ti può offrire.
Se ti renderai conto che è proprio quello che ti piace fare e che hai buoni risultati potrai decidere di investire seriamente in questo campo, ma prima è necessario valutare tutti questi aspetti.
è possibile che aver dedicato molti anni a studi impegnativi e sostanzialmente teorici ti abbia portata a trascurare (anche per carenza di tempo libero) altre attività, di natura pratica, che invece sono molto vicine alla tua sensibilità e ti danno soddisfazione.
Forse non è un caso che tu abbia scoperto l'amore per la cucina proprio quando stavi per terminare il liceo e dovevi pensare al futuro: è positivo che ti sia sentita libera di esplorare anche altre strade, pur non abbandonando quella dello studio, e questo ti ha permesso di scoprire che non vali solo per il tuo cervello.
Mi sembra di capire che la scelta universitaria non sia nata da una valutazione di quanto sarà realizzabile e vorrai realizzare dopo la laurea, ma semplicemente in continuità con gli studi precedenti.
In questo senso è possibile che il corso di laurea scelto non sia una strada a te congeniale, e anche che tu non abbia più voglia di passare il tuo tempo sui libri prefigurandoti un futuro incerto dopo altri anni di sacrifici da compiere per laurearti.
Al momento sei comprensibilmente confusa perchè ti stai confrontando con l'idea di chi sei e di cosa vuoi fare della tua vita, quindi può essere preferibile non prendere decisioni avventate, ma piuttosto portare avanti entrambi gli impegni, coltivando l'interesse per la cucina e valutando concretamente le possibilità formative e lavorative che quell'ambito ti può offrire.
Se ti renderai conto che è proprio quello che ti piace fare e che hai buoni risultati potrai decidere di investire seriamente in questo campo, ma prima è necessario valutare tutti questi aspetti.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 26/12/2012.
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